Serie C 08/09 Marche Abruzzo Umbria - Previsioni

[giovannino75]

Rabblesam sono d'accordissimo con te, il ragionamento di Valko farebbe tornare il rugby sul piedistallo mentre il movimento adesso, sfruttando la popolarita' acquisita negli ultimi anni da questa disciplina, lo sta facendo diventare uno sport che puo' essere avvicinato da tutti, a tutte le eta' (quale genitore farebbe 40/50km per portare il figlio 12enne agli allenamenti di rugby????) poi spettera' ad ogni atleta, come in tutte le discipline sportive, decidere fino a che punto impegnarsi e con che costanza, e di conseguenza verra' selezionato o meno dal coach per scendere in campo la domenica.

[gcruta]

Carissimi walko e gcruta,
Per Gcruta, mi sembra che tu stia sparando sentenze su squadre come Pesaro e Jesi senza sapere minimamente quali siano i progetti di queste realtà, che per quanto riguarda Pesaro è una delle poche realtà italiane a fere le categorie dall'under 7 alla seniores, con un progetto preciso da sviluppare nei prossimi 2-3 anni , con le proprie forze senza dover pagare nessun giocatore o prendere a pagamento giocatori di altre società, ambizioso ma i primi risultati stanno arrivando.
Buon rugby a tutti

Ti assicuro che la realtà di Pesaro la conosco... La conosco da molto tempo. Non mi pare di sparare sentenze, tra l'altro, ma di constatare che, nonostante il grande progetto, sono alcuni anni che il Pesaro prova a fare il salto e non ci riesce (non per demeriti suoi-le difficoltà sono altre, ed alla fine credo che stiamo dicendo le stesse cose). Il fatto di avere le U7? Ce l'ha anche il Ragusa, forse più di Pesaro, ti assicuro... Ce l'ha anche il Sesto Fiorentino, il Città di Castello, il Rieti, il Villa Pamphili, l'Appia Rugby... Non basta, a volte, avere grandi progetti. Bisogna confrontarsi con le realtà socio-economiche locali. E mi pare che ancora nelle Marche ed in Umbria (in parte anche in Abruzzo) c'è molto da fare.

[gcruta]

ribadisco....non credo che Jesi e Pesaro abbiano le stesse difficoltà di Terni, Città di Castello e Gubbio

Ma infatti io ho solo detto che come exploit solo Terni e Castello mi sembra non abbiano problemi, per sostrato sociale e risorse economiche... Mentre altre realtà più piccole (come Orvieto in Umbria o le marchigiane che nascono e poi stentano) inevitabilmente stentano... Mi pare che stiamo dicendo la stessa cosa...

[gcruta]

Rabblesam sono d'accordissimo con te, il ragionamento di Valko farebbe tornare il rugby sul piedistallo mentre il movimento adesso, sfruttando la popolarita' acquisita negli ultimi anni da questa disciplina, lo sta facendo diventare uno sport che puo' essere avvicinato da tutti, a tutte le eta' (quale genitore farebbe 40/50km per portare il figlio 12enne agli allenamenti di rugby????) poi spettera' ad ogni atleta, come in tutte le discipline sportive, decidere fino a che punto impegnarsi e con che costanza, e di conseguenza verra' selezionato o meno dal coach per scendere in campo la domenica.

Non mi pare che Valko stia facendo un ragionamento da piedistallo, mi pare anzi che stia molto coi piedi per terra. Checché se ne dica, il rugby è ancora uno sport "minore", non ha spazi e le realtà piccole sono assai sfavorite (con rare eccezioni). La buona volontà spesso non basta, e poi è strano che ci si stupisca che alcune realtà nascano e stentino, quando (inopinatamente) non muoiano... Solo questo. E' ovvio che tutti si auspicano altro, ma bisogna anche, brutalmente, guardare in faccia alla realtà.

[IlVermicida]

Quel che dice Valko non sarebbe per nulla sbagliato se stessimo parlando, però, di ambiente professionistico, una specie di franchigia come accade in Galles o in Irlanda. In campo dilettantistico la vedo dura stabilire quale sede deve ospitare gli allenamenti, quale le partite, chi deve spostarsi e via discorrendo.
Lo scorso anno noi di Ascoli mandammo, vista la impossibilità di allestire una U17, sei o sette ragazzi a San Benedetto per dar loro la possibilità di giocare, oggi a distanza di un anno uno/due continuerebbero ad andare, uno aspetterebbe di compiere 18 anni per poter giocare con la seniores ma non se la sente più di fare avanti e indietro di sera due vote alla settimana, altri due non si pronunciano e il resto ha abbandonato. Da parte mia credo che la prima attenzione che una costituenda, o neo costituita, società deve avere è proprio su se stessa nel senso che deve avere un numero congruo di persone che si prestano ad assolvere quei compiti. a volte onerosi, che sono necessari, il resto se deve venire verrà.
Ad Ascoli, e non lo dico per vantarci, credo che siamo partiti con il piede giusto, abbiamo sei o sette dirigenti "a tempo pieno" più altri due o tre che chiamati risponderebbero, abbiamo coinvolto diversi genitori (e devo dire che sono i più entusuasti) e soprattutto siamo partiti, memori dei problemi che la vecchia società degli anni 70/80 aveva avuto, con l'intenzione di lavorare con le scuole e oggi, dopo due anni di lavoro, abbiamo due scuole elementari e tre (quest'anno forse quattro) scuole medie dove facciamo rugby, abbiamo due scuole superiori (ma qui qualche problema ce l'abbiamo) con il rugby fra le attività scolastiche e come società contiamo di iscrivere U15, U17 e Seniores ai campionati. Per completezza vorremmo anche poter partecipare ai concentramenti U11 e U13. Non mi pare poco. Poi siamo fortunati ad avere anche qualche professionalità giusta e allora ci è stato possibile, pensando di fare il bene di tutta la regione, candidarci a ospitare la Nazionale maggiore, cosa ormai nota a tutti ma che non ha raccolto dappertutto l'entusiasmo che ci aspettavamo anzi da qualche parte della regione è trasparsa qualche nota d'invidia.
Insomma per far andare bene le cose occorre che le teste (la FIR, il comitato regionale, le singole società) facciano si che le braccia remino tutte dalla stessa parte e la smettano di occuparsi dei singoli orticelli. Perdonate la prolissità.

[valko]

Vorrei chiarire il mio pensiero.
-Non stavo pensando ad una unica supersocietà che comprendesse tutte le marche!!
-Avere più squadre consente di fare maggiore proselitismo, certo!

da questa base di partenza aggiungo poche sintetiche cose:

1_ rabblesam, gli scambi di giocatori di cui tu parli sono chimere che non troveranno realizzazione, per mille e un motivo che sarebbe lungo elencare.

2_ giovannino75, io avevo forse capito male, credevo fossi cresciuto in australia, comunque è proprio la popolarità del momento ad essere un rischio per il movimento!! Durante le olimpiadi invernali crescono come funghi gli "esperti" di curling, skeleton e bob a quattro.... non facciamo accadere questo anche col rugby!!!
Il coach che deve scegliere chi mandare in campo alla domenica è un coach fortunato... più spesso deve telefonare il sabato sera a casa di chi non si è fatto vedere agli allenamenti per sentire se riesce a raffazzonare 13-14 persone da mettere in campo...

Ho parlato di Ascoli, Fermo e Samb perchè sono le società che meglio conosco, ma il mio pensiero andava, per esempio, anche al mogliano (o corridonia).
Il loro primo campionato lo ricordo bene, alla prima giornata hanno giocato in 11 (in casa..).
Lo sapete quanto dista Mogliano (o Corridonia) da Macerata?

EVVIVA le nuove società!!! Ma se invece di 20 squadre in affanno ce ne fossero 10 con problemi di chi lasciare in tribuna la domenica, ecco che il discorso sarebbe MOOOOOOOLTO diverso.

[giobart]

Old.e.sagg. in Parlamento!

[giobart]

Valko invece al comitato Marche Ci vogliono idee chiare, e mi sembra che ancora, nelle Marche, non ci siano, purtroppo.

[giovannino75]

2_ giovannino75, io avevo forse capito male, credevo fossi cresciuto in australia, comunque è proprio la popolarità del momento ad essere un rischio per il movimento!! Durante le olimpiadi invernali crescono come funghi gli "esperti" di curling, skeleton e bob a quattro.... non facciamo accadere questo anche col rugby!!! [/quote]

Ciao Valko, ho vissuto 6 anni in Australia, dal 2k al '06. Io non penso che la popolarita' del rugby abbia aumentato il numero di esperti ma ci sono molti piu' ragazzi oggi che sono desiderosi di avvicinarsi alla nostra disciplina ed avere un club locale, al posto di farsi 20/30 o addirittura 40km, sicuramente e' piu' motivante soprattutto inizialmente dove prendi un casino di legnate, sei fisicamente meno prestante dei tuoi compagni di squadra, non riesci a maneggiare la palla come gli altri e non hai visione di gioco, il tutto pagando la quota associativa, che tradotto in parole povere e' l'ultimo stadio del masochismo, dove al posto di una bella gnocca di dominatrix c'hai dei barboni panzoni che sono pronti a sgranocchiarti appena tocchi palla...

[IlVermicida]

Old.e.sagg. in Parlamento!

Troppo buono, grazie.

[giobart]

l'ultimo stadio del masochismo, dove al posto di una bella gnocca di dominatrix c'hai dei barboni panzoni che sono pronti a sgranocchiarti appena tocchi palla...

Madonna che visione deletèria Complimenti per i gusti sessuali allora, io mi dissocio!

[IlVermicida]

Valko invece al comitato Marche Ci vogliono idee chiare, e mi sembra che ancora, nelle Marche, non ci siano, purtroppo.

Detto da te che sei di Jesi e hai il Delegato Regionale in casa suona come un vero e proprio campanello d'allarme. Comunque le prossime votazioni ci faranno capire chi tiene al rugby e chi all'orticello dietro casa.

[IlVermicida]

Io non penso che la popolarita' del rugby abbia aumentato il numero di esperti ma ci sono molti piu' ragazzi oggi che sono desiderosi di avvicinarsi alla nostra disciplina ed avere un club locale, al posto di farsi 20/30 o addirittura 40km, sicuramente e' piu' motivante soprattutto inizialmente dove prendi un casino di legnate, sei fisicamente meno prestante dei tuoi compagni di squadra, non riesci a maneggiare la palla come gli altri e non hai visione di gioco, il tutto pagando la quota associativa, che tradotto in parole povere e' l'ultimo stadio del masochismo, dove al posto di una bella gnocca di dominatrix c'hai dei barboni panzoni che sono pronti a sgranocchiarti appena tocchi palla...

Il numero degli esperti credo sia direttamente proporzionale ai praticanti. Si dividono in due categorie: quelli che credono che basti aver giocato qualche anno per capire il rugby e quelli che, al di la della propria esperienza, sputano sentenze su tutto. Nessuna società, penso, si può dichiarare totalmente priva di costoro.
Per quanto riguarda il muoversi probabilmente dipende dalle motivazioni, Pizzman si faceva Ascoli - Fermo tre volte alla settimana così come quando la nostra società nel 1980, + o -, cessò di esistere molti si sparpagliarono tra Pesaro e San Benedetto. Certo avere una società nella tua città, magari un pò organizzata e senza troppi affanni contabili, è senza dubbio un passo avanti per tutti, potenziali giocatori e società stessa.
Pagare per prendere botte infine non è così tanto raro, tutte le discipline sportive all'inizio costano, poi in alcune si passa all'incasso per altre invece, nostra compresa, si persevera. Però ditemi se non è impagabile essere al Flaminio in una bellissima giornata, con tanti amici e la giusta birra, e vedere l'Italia battere la Scozia? E chi ti può dare tutto questo?

[giobart]

LA FICA!

[giovannino75]

LA FICA!

sottoscrivo e concordo!!!!