Serie C 08/09 PugliaCalabria - Prestagione

[gramal_cs]

caro scara se ci fossimom uniti in unia società le cose sarebbero state diverse e magari c 'era anche il tempo di organizzare una 15 ma......prima jettati a petra e dopu ammucciati a manu.
non ci penzara e venitinda ala notte piccante pizziche morzeddru e tarante e tanto vino

1)Stai tranquillo che anche se ci fossimo uniti, le delegazioni avrebbero trovato qualche altra scusa...

2)La furbata l' hanno fatta dopo un mese dall' iscrizione al campionato..nessuno immaginava un pacco del genere...

3)Non capisco il perchè ogni scusa è buona per tirare in ballo questo discorso dell' unione...
Ma per caso vi mancano giocatori? O avete paura di fare la stessa figura di l' anno scorso?

Parli di noi come se fossimo il male della tua squadra...

Pensiamo a vincere questa coppa del nonno che ci rifila la delegazione pugliese che all' unione ci pensiamo in futuro!

In bocca al lupo e buona festa!

e basta cu sta storia......

[gramal_cs]

prima o poi ne parleremo di persona, magari seduti ad un tavolo.... è molto meglio

[PIBA]

quando arriva sto 5 ottobre??

[Kandar]

prima o poi ne parleremo di persona, magari seduti ad un tavolo.... è molto meglio

Tutti insieme con tempi e modalita' opportune,magari anche dopo aver sondato i due ambienti,senza incorrere in diatribie successive.....

[hakalabria]

è vero non è il luogo giusto per parlarne chiedo scusa ma era piu una "proposta per "che una "critica di".
per il momento facciamoci questo bel campionato e spero che cresciate come siete cresciuti nel gioco l 'anno scorso affinche riuscite a farci una meta a catanzaro

[gramal_cs]

per il momento facciamoci questo bel campionato e spero che cresciate come siete cresciuti nel gioco l 'anno scorso affinche riuscite a farci una meta a catanzaro

come dice destroyer... quest'anno siamo meno forti

[numero32]

purtroppo la prima fase del campionato in puglia ed in calabria, consisterà in una serie di testmatch, essendo di fatto già definite le squadre che potranno accedere al girone "promozione" e quelle che andranno a disputarsi la "coppa interregionale". L'unico dubbio potrà riguardare (forse) due squadre pugliesi che si giocheranno il sesto accesso.

La norma che stabilisce l'obbligatorietà per accedere alle fasi di promozione è formalmente e sostanzialmente giusta, ma è profondamente difforme, come legittimità e conguità, nelle varie realtà italiane, per un po' di motivi:

a) un discorso è disputare i campionati under 15 in realtà dove le 14 partite di obbligatorietà si possono disputare in un ambito di quartiere (Veneto) o cittadino o provinciale (gran parte del nord italia e buona parte del centro). Discorso diverso è quando per partecipare ad un campionato under15 a ragazzi di 13 e 14 anni devi far fare trasferte di 300-400 chilometri, come le squadre calabresi che dovrebbero andare a giocare in puglia.

b) se si parla di "campionato" di serie C deve essere data comunque la possibilità di partecipare a qualcosa che somigli ad un vero e proprio campionato e non ad una serie di partite amichevoli. Sta bene mettere l'obbligatorietà per passare ad una fase successiva dopo che hai partecipato ad un girone a 12, con 22 partite disputate, un altro discorso è considerare un sub-girone di "promozione" dopo la disputa di sole 6 partite in un girone di 4 squadre....... Sarebbe stato molto più logico considerare formalmente come fase di accesso alla promozione quella successiva al completamento della seconda fase pugliese-calabrese.

c) serve a poco vantarsi della crescita del numero delle società (v. Gazzetta dello Sport di ieri), vantandosi di essere arrivati a 310 società partecipanti ai vari campionati seniores, quando nello stesso articolo si dice che le squadre di under 15 sono 200.... Ciò significa che più di un terzo delle società italiane non rispetta l'obbligatorietà. La FIR deve decidere verso dove andare. nello stesso articolo si parla di un aumento del numero di serie (dicendo che in Lombardia c'è addirittura la C3 oltre a C1 e C2). La FIR deve dedicedere se la serie C è un campionato amatoriale senza classifiche (tipo old o u13) o se è il campionato di base della distorta e traballante piramide del rugby italiano

d) le differenze territoriali devono essere bilanciate. Non ha senso dare il premio per le seconde under15 alle società venete o lombarde, anzichè fare investimenti seri (strutture e tecnici) dove il rugby da almeno 30 anni è ad un livello embrionale mai sviluppato, con tanti ragazzi che si avviano al rugby ma che poi abbandonano per l'impossibilità delle squadre di allestire formazioni nelle categorie u15,u17 e u19 per esiguità dei numeri.
In una realtà come quella calabrese si dovrebbe inoltre stimolare la possibilità di disputare tornei u15, u17 (eventualmente anche di seven) per poter dare la possibilità a tanti ragazzi di giocare "per qualcosa", magari nel periodo invernale primaverile e per aggregare altri in previsione delle stagioni successive.

Altre considerazioni:

- la nostra società quest'anno si sta organizzando per adempiere all'obbligatorietà dell'under13 e di mettersi in condizione di partecipare all'under15 il prossimo anno

- avessimo saputo con un po' di anticipo dell'ipotesi organizzativa dei campionati (come poi realizzata) avremmo potuto richiedere (magari senza ottenerlo) di essere inseriti, come la Polisportiva Reggio Calabria, nel girone siciliano

- disputare partite a ripetezione con le stesse squadre era il motivo per cui non si è più fatto il girone calabrese a 7 (o otto), con spinte verso la fusione tra varie società ed altre che rinunciano per non partecipare a gironi interregionali. Se si devono fare partite ripetute (quest'anno ne faremo 4 con gli amici di Catanzaro e 4 con gli amici della Scuola Rugby Cosenza) tanto valeva spingere sulla riformazione di una seconda (o anche una terza) squadra a Reggio Calabria (qualche tentativo c'era a Palmi) ed eventualmente anche una terza a Cosenza (come era tre anni fa) e riproporre un girone interamente calabrese....

caro gramal, sono spesso daccordo con le tue analisi, ma questa volta dissento.
sembra di capire che la calabria non riesce a sviluppare rugby per colpa della federazione.
eppure a me sembra che abbiate gli stessi strumenti che ha la puglia, anzi avete anche una società che ha giocato in serie B.

qualche anno fa in puglia si era in 5, con poche o nessuna attività giovanile. la federazione ci ha "puniti" mandandoci a giocare in abruzzo, facendoci fare trasferte di 500 km per partite che se davano qualcosa in termini di confronto ad un livello maggiore, toglievano in termini di autostima (prendevamo davvero tante mete). da li in poi in puglia ci si è dati da fare,( purtroppo solo in termini quantitativi, sulla qualità dobbiamo aspettare che le giovanili di allora e di oggi arrivino in prima squadra- spero-). oggi i buoni risultati sono visibili: 10 serie C 6 under 19, 8 under 17, 8 under 15.molte under 13. e non si può dire che in puglia si stia tutti vicini, noi per andare a foggia ci facciamo 300 km, 150 per bari ecc.

per sviluppare il rugby nel sud non dobbiamo chiedere regole diverse, dobbiamo lavorare sodo per raggiungere gli standard minimi richiesti.
aumentare il numero di società che lavorano sul territorio e stimolare le società a creare settori giovanili è l'unico modo per superare l'inconveniente delle trasferte chilometriche.

poi detto francamente, a me sembra che l'atteggiamento della federazione con voi stia funzionando (come ha funzionato con noi del CUS Lecce: l'anno scorso under 13 dopo anni di nulla e quest'anno 13 e 15 grazie alla società salento rugby)... state facendola la 13 per fare la 15 l'anno prossimo e giocarvi tutte le possibilità (qualunque sia la formula del campionato dell'anno prossimo).

[Scara.Lamezia]

purtroppo la prima fase del campionato in puglia ed in calabria, consisterà in una serie di testmatch, essendo di fatto già definite le squadre che potranno accedere al girone "promozione" e quelle che andranno a disputarsi la "coppa interregionale". L'unico dubbio potrà riguardare (forse) due squadre pugliesi che si giocheranno il sesto accesso.

La norma che stabilisce l'obbligatorietà per accedere alle fasi di promozione è formalmente e sostanzialmente giusta, ma è profondamente difforme, come legittimità e conguità, nelle varie realtà italiane, per un po' di motivi:

a) un discorso è disputare i campionati under 15 in realtà dove le 14 partite di obbligatorietà si possono disputare in un ambito di quartiere (Veneto) o cittadino o provinciale (gran parte del nord italia e buona parte del centro). Discorso diverso è quando per partecipare ad un campionato under15 a ragazzi di 13 e 14 anni devi far fare trasferte di 300-400 chilometri, come le squadre calabresi che dovrebbero andare a giocare in puglia.

b) se si parla di "campionato" di serie C deve essere data comunque la possibilità di partecipare a qualcosa che somigli ad un vero e proprio campionato e non ad una serie di partite amichevoli. Sta bene mettere l'obbligatorietà per passare ad una fase successiva dopo che hai partecipato ad un girone a 12, con 22 partite disputate, un altro discorso è considerare un sub-girone di "promozione" dopo la disputa di sole 6 partite in un girone di 4 squadre....... Sarebbe stato molto più logico considerare formalmente come fase di accesso alla promozione quella successiva al completamento della seconda fase pugliese-calabrese.

c) serve a poco vantarsi della crescita del numero delle società (v. Gazzetta dello Sport di ieri), vantandosi di essere arrivati a 310 società partecipanti ai vari campionati seniores, quando nello stesso articolo si dice che le squadre di under 15 sono 200.... Ciò significa che più di un terzo delle società italiane non rispetta l'obbligatorietà. La FIR deve decidere verso dove andare. nello stesso articolo si parla di un aumento del numero di serie (dicendo che in Lombardia c'è addirittura la C3 oltre a C1 e C2). La FIR deve dedicedere se la serie C è un campionato amatoriale senza classifiche (tipo old o u13) o se è il campionato di base della distorta e traballante piramide del rugby italiano

d) le differenze territoriali devono essere bilanciate. Non ha senso dare il premio per le seconde under15 alle società venete o lombarde, anzichè fare investimenti seri (strutture e tecnici) dove il rugby da almeno 30 anni è ad un livello embrionale mai sviluppato, con tanti ragazzi che si avviano al rugby ma che poi abbandonano per l'impossibilità delle squadre di allestire formazioni nelle categorie u15,u17 e u19 per esiguità dei numeri.
In una realtà come quella calabrese si dovrebbe inoltre stimolare la possibilità di disputare tornei u15, u17 (eventualmente anche di seven) per poter dare la possibilità a tanti ragazzi di giocare "per qualcosa", magari nel periodo invernale primaverile e per aggregare altri in previsione delle stagioni successive.

Altre considerazioni:

- la nostra società quest'anno si sta organizzando per adempiere all'obbligatorietà dell'under13 e di mettersi in condizione di partecipare all'under15 il prossimo anno

- avessimo saputo con un po' di anticipo dell'ipotesi organizzativa dei campionati (come poi realizzata) avremmo potuto richiedere (magari senza ottenerlo) di essere inseriti, come la Polisportiva Reggio Calabria, nel girone siciliano

- disputare partite a ripetezione con le stesse squadre era il motivo per cui non si è più fatto il girone calabrese a 7 (o otto), con spinte verso la fusione tra varie società ed altre che rinunciano per non partecipare a gironi interregionali. Se si devono fare partite ripetute (quest'anno ne faremo 4 con gli amici di Catanzaro e 4 con gli amici della Scuola Rugby Cosenza) tanto valeva spingere sulla riformazione di una seconda (o anche una terza) squadra a Reggio Calabria (qualche tentativo c'era a Palmi) ed eventualmente anche una terza a Cosenza (come era tre anni fa) e riproporre un girone interamente calabrese....

caro gramal, sono spesso daccordo con le tue analisi, ma questa volta dissento.
sembra di capire che la calabria non riesce a sviluppare rugby per colpa della federazione.
eppure a me sembra che abbiate gli stessi strumenti che ha la puglia, anzi avete anche una società che ha giocato in serie B.

qualche anno fa in puglia si era in 5, con poche o nessuna attività giovanile. la federazione ci ha "puniti" mandandoci a giocare in abruzzo, facendoci fare trasferte di 500 km per partite che se davano qualcosa in termini di confronto ad un livello maggiore, toglievano in termini di autostima (prendevamo davvero tante mete). da li in poi in puglia ci si è dati da fare,( purtroppo solo in termini quantitativi, sulla qualità dobbiamo aspettare che le giovanili di allora e di oggi arrivino in prima squadra- spero-). oggi i buoni risultati sono visibili: 10 serie C 6 under 19, 8 under 17, 8 under 15.molte under 13. e non si può dire che in puglia si stia tutti vicini, noi per andare a foggia ci facciamo 300 km, 150 per bari ecc.

per sviluppare il rugby nel sud non dobbiamo chiedere regole diverse, dobbiamo lavorare sodo per raggiungere gli standard minimi richiesti.
aumentare il numero di società che lavorano sul territorio e stimolare le società a creare settori giovanili è l'unico modo per superare l'inconveniente delle trasferte chilometriche.

poi detto francamente, a me sembra che l'atteggiamento della federazione con voi stia funzionando (come ha funzionato con noi del CUS Lecce: l'anno scorso under 13 dopo anni di nulla e quest'anno 13 e 15 grazie alla società salento rugby)... state facendola la 13 per fare la 15 l'anno prossimo e giocarvi tutte le possibilità (qualunque sia la formula del campionato dell'anno prossimo).

Il problema principale, almeno a Lamezia, è che non ci sono gli allenatori che possano seguire gli under nelle partite e negli allenamenti, in quanto coloro che si occupano delle giovanili giocano in prima squadra ed essendo ancora molto giovani, vorrebbero continuare a giocare per altri anni!

Siamo nati nel 2005 e ancora non abbiamo "anziani" d' esperienza che possano seguire un under 15 o 17 o 19...
Saremo noi gli anziani del rugby Lametino...

[gramal_cs]

non chiediamo regole diverse....

è che purtroppo, in una realtà dove ci sono poche squadre, ogni anno si arriva alla fine di settembre senza sapere cosa poter programmare....

per il resto sono d'accordo con te numero32

**


quest'anno a lamezia ci sono ipotesi in cantiere sia di under15 sia di under17, ed il 30 agosto (nei termini di scadenza) era stata regolarmente presentata la domanda di iscrizione ai relativi campionati.

... mò vediamo..

[gramal_cs]

Il problema principale, almeno a Lamezia, è che non ci sono gli allenatori che possano seguire gli under nelle partite e negli allenamenti, in quanto coloro che si occupano delle giovanili giocano in prima squadra ed essendo ancora molto giovani, vorrebbero continuare a giocare per altri anni!

Siamo nati nel 2005 e ancora non abbiamo "anziani" d' esperienza che possano seguire un under 15 o 17 o 19...
Saremo noi gli anziani del rugby Lametino...

non è nemmeno questo il problema, se c'è un problema.....

[Misteryyy]

Caro misterx, ilfuhurer e themost,
sono u n giovane che ha solo voglia di giocare questo sport, e vi invito a risolvere le vostre divergenze sul campo e nn sui forum come è da sempre nello spirito del rugby. E che io abbia scritto che sono un giovane nn vi tragga in inganno perchè pratico il rugby da quando avevo 10 anni, e ne ho viste e sentite di cose. Pero di queste polemiche nn ne vorresti sentire più, e invece puntualmente quando qualcosa di nuovo nasce sembra che nn se ne puo fare a meno di polemizzare e ostacolare nuove realtà. Perchè? qualcuno sa rispondermi? Quindi vorrei dire a misterx che le polemiche sono giuste, ma nelle sedi giuste, e nn in un forum dove qualunque giovane, che ha intenzioni di avvicinarsi al nostro sport, viene costretto a pensare che invece di essere il nobile sport che tutti declamano sia uno come tanti gli altri. E al ilfuhurer e a themost vorrei solo dire che nn c'è tanto da essere orgogliosi e fieri che la mia amata Calabria sia rappresentata da una solo squadra, che può essere l'Università rugby Cosenza o qualunque altro team, perche significa solo una cosa che il rugby a Cosenza ma sopratutto in Calabria nn e uno sport sviluppato ma ancora ancorato a delle bramosie di potere e ad interessi prettamenti economici, che in uno sprt come questo nn dovrebbero esistere. Concludendo, ho paura di una cosa , che finquando ci saranno persone che pensano solo ai propri interessi e nn a quelli collettivi e dello sport, il rugby ma lo sport piu in generale in Calabria nn decollera mai. Invito a riflettere su questa cosa, e mentre riflettete liberatevi della boria e della superbia che vi circondano.

[devil_angel]

x ugovero
i funghi, e soprattutto i cardoncelli,sono molto buoni.
Almeno i funghi le squalifiche le prendono perchè non schierano i giocatori la domenica.....non come i cefali che le squalifiche le prendono perchè mandano in campo giocatori che sul terreno di gioco non potrebbero stare.
P.s Non preoccupatevi, l'anno prossimo sarà quello buono per salire in serie B

posso dire di avervi visto con i miei occhi mandare in campo dei ragazzi di 16-17 anni in serie c almeno una decina di volte. il bue che dice cornuito all'asino(e non sn io il bue in questo caso...)

erano mesi che non intervenivo su questo forum perchè non voglio alimentare le solite polemiche ma proprio non riesco a stare zitto di fronte a questa mancanza di obiettività e di buona fede.
le squalifiche di cui parli crash B sono frutto di un unica e stupida ingenuità dopo tante nostre lamentele di irregolarità che succedevano la domenica e alle quali velatamente era stato fatto intendere che tanto fanno tutti così, e per questo sono due volte ben meritate . ma la morale fatta da uno del football taranto che usa fare questo come sistema e nemmeno così riesce a schierare i quindici in campo mi sembra propio troppo e sarebbe il caso che la federazione (nazionale) in cui ancora credo molto, mandasse qualche commissario a visionare le partite del ns campionato . forse cadrebbero molti miti che ormai sono entrati nel gioco e fanno parte dell'ingranaggio.
chiedo scusa a tutti e cercherò di non intervenire per parecchi altri mesi anche perchè le polemiche prima pugliesi ora anche calabresi non fanno bene a questo sport e permettono di distogliere l'attenzione da fatti ben più gravi come la costituzione a tavolino dei gironi promozione e di quello delle beffe con iscrizioni ben oltre il termine per motivazioni che nulla hanno a che fare con la crescita che un comitato dovrebbe sostenere ed incentivare ma che mirano secondo il vecchio motto sempre attuale "dividi et impera".

[Destroyer]

per il momento facciamoci questo bel campionato e spero che cresciate come siete cresciuti nel gioco l 'anno scorso affinche riuscite a farci una meta a catanzaro

come dice destroyer... quest'anno siamo meno forti

Allenatevi che avete un buon allenatore.
Non è giusto però che cercate di convincere giocatori di altre squadre a venire da voi per rinforzarvi.

[gramal_cs]

Non è giusto però che cercate di convincere giocatori di altre squadre a venire da voi per rinforzarvi.

Secondo me non ci sarebbe niente di sbagliato nel farlo, ma non l'abbiamo mai fatto.

I casi finora verificatisi, di giocatori che in passato avevano giocato in altre squadre, sono state libere scelte dei singoli giocatori, mai sollecitate da noi fin quando erano effettivi giocatori delle altre squadre.

Ho sempre avuto contatti solo con giocatori che avevano già lasciato le squadre di provenienza o che non giocavano da un anno o più.

[gramal_cs]

DEVO PRECISARE ANCORA UNA VOLTA CHE DICHIARAZIONI O OPINIONI DI SINGOLI TESSERATI DEI DIOSCURI LAMEZIA (sia post su questo forum, sia discussioni da bar, telefoniche, ecc.) NON COINVOLGONO IN NESSUN MODO LA SOCIETA'




(perdonate la voce alta=maiuscolo)