Convocati per il raduno 19-21 ottobre
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Shye
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Re: Convocati per il raduno 19-21 ottobre
Non posso che concordare appieno con Athlone. E' quello che vado ripetendo da almeno 2 anni.
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- ATHLONE
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Re: Convocati per il raduno 19-21 ottobre
Piccola integrazione: ho visto che un dipattito parallelo si sta sviluppando su Gower nell'apposito 3d: riporto volentieri le parole di diddi per sottolineare la sua serietà rispetto a quella di alcuni giocatori:
Garcia, Gower, Mc Lean a 18 anni avrebbero fatto la tua stessa scelta? non credo... non sapevano nemmeno dove fosse l'Italia, a 18 anni!!! E allora perchè la fanno adesso? per interesse... e questo rende loro dei mercenari, al contrario di te, che sei una persona corretta...
Grande!!! (e grande Germania che obbliga all'opzione per la cittadinanza...) Sarei felicissimo di avere in squadra tutta gente come te, che ha fatto questa scelta liberamente, consapevolmente e soprattutto col cuore!!!diddi ha scritto:Io sono italiano, sono fiero di esserlo e me ne glorio quando sono all'estero. Avendo avuto doppia cittadinanza alla nascita per via di mia madre, che era tedesca, al compimento della maggiore età (non avendolo fatto prima per ignoranza dei termini di legge) sono stato obbligato a manifestare la mia opzione davanti allo Stato e ho scelto senza esitazioni la cittadinanza italiana.
Garcia, Gower, Mc Lean a 18 anni avrebbero fatto la tua stessa scelta? non credo... non sapevano nemmeno dove fosse l'Italia, a 18 anni!!! E allora perchè la fanno adesso? per interesse... e questo rende loro dei mercenari, al contrario di te, che sei una persona corretta...
C'è un viaggiatore in ognuno di noi, ma solo pochi sanno dove stanno andando! (Tir Na Nog)
Asti, Genova, Parma e Bologna sono AL NORD ma a sud del Po, se a qualcuno interessa...
Quando dissi alla gente nordirlandese che ero ateo, una donna durante la conferenza si alzò in piedi e disse: "Si, ma è nel Dio dei Cattolici o in quello dei Protestanti che lei non crede?" (Quentin Crisp)
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- doublegauss
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Re: Convocati per il raduno 19-21 ottobre
Te lo spiego io, che ho la moglie inglese e i figli con la doppia nazionalità (bada bene, ho detto "nazionalità", non semplicemente "cittadinanza"). Schematizzando al massimo, per i miei figli l'Italia vuol dire "papà", l'Inghilterra vuol dire "mamma". Sono sicuro che il resto lo capisci da te.ATHLONE ha scritto: Ora si spiega meglio: contestando la scelta mercenaria di Garcia tocco un tuo nervo scoperto (ed il solito nervo scoperto di OP, ma questo ormai non fa testo)! Se gradisci la discussione per me finisce qui: non intendo farne una questione personale, come giustamente affermi tu è una situatione ambigua che presuppone un coinvolgimento, mentre si resta lucidi solo quando si ha la possibilità di vedere le cose dall'esterno, in maniera obiettiva ed imparziale... però gradirei proprio che tu mi spiegassi, visto che lo riesci a capire, come si possa cambiar casacca!!! Forse tu e OP tifate CONTEMPORANEAMENTE per l'Italia e per la vostra altra nazione (abbi pazienza, non so quale sia...)? e quando si incontrano cosa fate, vi girate dall'altra parte??? fate finta di niente?????
Aneddoto: quando io e mio figlio siamo andati al Flaminio (4 anni fa) a vedere Italia-Inghilterra, lui si è portato ambedue le bandiere, e a me è venuto da dire "... ma allora sei proprio un democristiano!"
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Re: Convocati per il raduno 19-21 ottobre
Finora non mi sembra di essere stato poco lucido, né animoso. Sono intervenuto perché sulla base del mio vissuto ho qualcosa da eccepire, non perché mi sono alterato.ATHLONE ha scritto:Ora si spiega meglio: contestando la scelta mercenaria di Garcia tocco un tuo nervo scoperto! Se gradisci la discussione per me finisce qui: non intendo farne una questione personale, come giustamente affermi tu è una situatione ambigua che presuppone un coinvolgimento, mentre si resta lucidi solo quando si ha la possibilità di vedere le cose dall'esterno, in maniera obiettiva ed imparziale...
Dal momento che lo chiedi... Sono nato in Italia da padre italiano e madre tedesca. Nei primi anni di vita ho soggiornato spesso coi nonni in Germania, tanto che ho appreso prima a parlare in tedesco e che, quando ho cominciato l'asilo in Italia, mio nonno paterno (da poco vedovo) è venuto a stare qualche mese con noi per darmi modo di colloquiare più spesso in italiano. Fino ai 10 anni ho sempre vissuto in Italia, con sporadici brevi soggiorni in Germania. Poi mio padre è stato trasferito per lavoro in Germania. Io avevo dimenticato completamente il tedesco e l'ho dovuto reimparare praticamente dall'inizio. A 13 anni contavo, pensavo e sognavo in tedesco, a quell'epoca mi sarebbe stato estremamente difficile scegliere tra nazionalità tedesca e italiana. Poi sono tornato a vivere in Italia e la mia identità nazionale italiana si è consolidata. Tuttavia, come è naturale, in Germania ero considerato "italiano"; così come in Italia per lungo tempo sono stato considerato "tedesco". Soprattutto a 13 anni, ma anche oggi io sarei sicuramente onorato, nell'eventualità, di vestire sia la casacca azzurra che quella bianca della Nationalmannschaft, anche entrambe, se mi fosse concesso.ATHLONE ha scritto:...però gradirei proprio che tu mi spiegassi, visto che lo riesci a capire, come si possa cambiar casacca!!! Forse tu e OP tifate CONTEMPORANEAMENTE per l'Italia e per la vostra altra nazione (abbi pazienza, non so quale sia...)? e quando si incontrano cosa fate, vi girate dall'altra parte??? fate finta di niente?????
Sei pregato di non sapere quello che pensiamo finché non te l'abbiamo detto noi! Rischi di sbagliare.ATHLONE ha scritto:No secondo me voi avete benissimo in testa quale sia la vostra patria: una sola!!!...
Io ho sentimenti nazionali che riguardano due nazioni. L'amore non è sempre esclusivo.ATHLONE ha scritto:Per me la maglia della nazionale non è una divisa, è una parte di me o di te o di chiunque altro! è l'esternare un enorme sentimento che si prova dentro, è l'emblema di tante persone che hanno combattuto e lottato e sofferto per quasi due secoli per trasformare un'accozzaglia di campanili in una Nazione nel vero senso della parola!
Ma qui nessuno "diventa" italiano! Si tratta di far parte della Nazionale di rugby, non di assumere una nuova nazionalità.ATHLONE ha scritto:Per te, mi par di capire, è poco più di una maglia di club? Divento italiano perchè lì mi pagano di più ed ho più possibilità di giocare? ora non vorrei risumare Garibaldi Mazzini Armellini Saffi Mameli Novaro Bassi Ciceruacchio Bixio Pellico e compagnia varia per dire che in altri tempi definirsi Italiano era qualcosa per cui si rischiava la vita e non un modo per avere un conto in banca a sei zeri...
Il professionista che agisce in conformità al suo interesse anche economico non va denigrato per questo.ATHLONE ha scritto:L'etica è un qualcosa che trascende le leggi e le regole, o la si ha o non la si ha: raggiungere la qualifica di internazionale sfruttando un cavillo burocratico (aver giocato per altra nazionale seniores è motivo di ineleggibilità, per altra nazionale juniores no) è un evidente caso di comportamento legale e regolare ma immorale ed ingiusto! Se si guarda la vita e l'esistenza umana evidentemente dal punto di vista del denaro, beh, auguri...
No, secondo me la regola è troppo permissiva, ma vedo bene la ragione per cui lo è e approvo il ragionamento che c'è dietro: dare modo a giocatori forti di nazioni rugbysticamente evolute di arricchire squadre di realtà meno significative, in modo da incrementare la diffusione del nostro sport a livello planetario. Perché a livello globale il rugby soffre della ristrettezza del suo vertice e della sua superiorità rispetto al resto del movimento, problemi contro cui le norme contenute nel regolamento IRB n.8 sono un tentativo di soluzione.diddi ha scritto:Se poi vuoi conoscere la mia opinione al riguardo, prevederei quattro o anche cinque anni di residenza come requisito per l'equiparazione e includerei la partecipazione a incontri ufficiali nelle nazionali giovanili di altri Paesi tra i fattori che escludono l'eleggibilità. Tuttavia la politica IRB ha esattamente il senso di facilitare l'assimilazione di giocatori da realtà rugbysticamente evolute a realtà "in via di sviluppo" per favorire l'ampliamento del movimento globale con un livellamento tecnico verso l'alto; per cui non vedo perché si debba accusare la FIR di "stravolgere" il senso dei regolamenti IRB, quando invece li rispetta in pieno.
ATHLONE ha scritto:Quindi anche secondo te la regola è sbagliata e nella tua regola ideale Garcia non sarebbe eleggibile: vedi che siamo d'accordo![]()
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1) E' l'Italia che costringe all'opzione per la cittadinanza.ATHLONE ha scritto:Piccola integrazione: ho visto che un dipattito parallelo si sta sviluppando su Gower nell'apposito 3d: riporto volentieri le parole di diddi per sottolineare la sua serietà rispetto a quella di alcuni giocatori:
diddi ha scritto:
Io sono italiano, sono fiero di esserlo e me ne glorio quando sono all'estero. Avendo avuto doppia cittadinanza alla nascita per via di mia madre, che era tedesca, al compimento della maggiore età (non avendolo fatto prima per ignoranza dei termini di legge) sono stato obbligato a manifestare la mia opzione davanti allo Stato e ho scelto senza esitazioni la cittadinanza italiana.
Grande!!! (e grande Germania che obbliga all'opzione per la cittadinanza...) Sarei felicissimo di avere in squadra tutta gente come te, che ha fatto questa scelta liberamente, consapevolmente e soprattutto col cuore!!!
Garcia, Gower, Mc Lean a 18 anni avrebbero fatto la tua stessa scelta? non credo... non sapevano nemmeno dove fosse l'Italia, a 18 anni!!! E allora perchè la fanno adesso? per interesse... e questo rende loro dei mercenari, al contrario di te, che sei una persona corretta...
2) Garcia e McLean hanno cambiato continente per venire a vivere e lavorare in Italia. Non conosco il loro grado di coinvolgimento con l'Italia, ma hanno sicuramente fatto una scelta di vita e li rispetto per questo.
Peterino
Chi sa fa, chi non sa insegna a fare
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oldprussians
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Re: Convocati per il raduno 19-21 ottobre
Scusa ma mi e appena venuto in mente!
Athlone, sotto la tua ideologia, e permesso a me tifare per l'Italia?
Oppure bisogna avere un certa speciale qualificazione?
Athlone, sotto la tua ideologia, e permesso a me tifare per l'Italia?
Oppure bisogna avere un certa speciale qualificazione?
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faurest
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Re: Convocati per il raduno 19-21 ottobre
dovrei quotare gli ultimi 4 interventi di diddi...d'accordissimo...
e pure l'ultimo di doublegauss!
ammettendo che nel mondo, in qualsiasi professione, e nello sport ancora piu' spesso, ci sono persone che emigrano dal loro paese d'origine piuttosto presto e si integrano in realtà "straniere"...Dobbiamo obbligare queste persone a non giocare in qualsiasi nazionale se non sono 100% di nascita E crescita di una determinata nazione? No, mi pare nessuno lo voglia.
Quindi si mettono dei limiti. Arbitrari comunque. Già per la ittadinanza ogni nazione fissa i requisiti che vuole...Chi ci dice quali sono quelli "giusti"?? Per lo sport ce ne sono altri, certamente piu' blandi, spesso discutibili.
Anch'io li vorrei piu' severi nel rugby. Ma alla fine se l'IRB ha deciso che è un modo per supportare in qualche modo la diffusione del rugby nelle nazioni meno "sviluppate", puo' avere un senso. Non credo che l'italia avrebbe il numero dei tesserati che ha oggi senza essere passata per dominguez...
Anch'io tendo in modo naturale tifare in nazionale per uno nato e cresciuto in italia, piuttosto che uno d'adozione. Pero' penso sia giusto dare un'opportunità equa a quelli d'adozione che se la meritano. Se si conquistano la nazionale sul campo, se dimostrano l'attaccamento alla maglia.
Basta non abusare di equiparati, e mallet non mi pare lo stia facendo ultimamente.
Tornando a chi dice che quelli che sono nati in un paese e cresciuti in un altro devono per forza sentirsi attaccati ad UNA SOLA patria... Mi spiace ma penso che molte persone che vivono all'estero da italiani all'estero (io tra questi) imparano ad apprezzare anche il paese che lo ospita, di cui apprezza certi valori o finisce per integrarsi in una certa cultura, ad avere amici e affetti di quel paese ospita. Per cui anche nello sport finirà per tifare anche per l'altra squadra...magari in certi sport piu' di quella del paese d'origine.
E questo pure in Italia...conosco alcuni argentini stabilitisi da noi che a rugby tifano italia e a calcio argentina...
Senza contare chi ha già i genitori di 2 diverse nazioni (e magari vive in una terza). Ovvio che non si sentirà mai 100% di una sola "nazione": la sua cultura e il suo riconoscimento in certi valori, saranno sempre un mix.
Non capisco perchè a queste persone gliene si dovrebbe fare una colpa e quindi "a parità" preferire un indigeno 100%. Nè vantaggi nè svantaggi.
e pure l'ultimo di doublegauss!
ammettendo che nel mondo, in qualsiasi professione, e nello sport ancora piu' spesso, ci sono persone che emigrano dal loro paese d'origine piuttosto presto e si integrano in realtà "straniere"...Dobbiamo obbligare queste persone a non giocare in qualsiasi nazionale se non sono 100% di nascita E crescita di una determinata nazione? No, mi pare nessuno lo voglia.
Quindi si mettono dei limiti. Arbitrari comunque. Già per la ittadinanza ogni nazione fissa i requisiti che vuole...Chi ci dice quali sono quelli "giusti"?? Per lo sport ce ne sono altri, certamente piu' blandi, spesso discutibili.
Anch'io li vorrei piu' severi nel rugby. Ma alla fine se l'IRB ha deciso che è un modo per supportare in qualche modo la diffusione del rugby nelle nazioni meno "sviluppate", puo' avere un senso. Non credo che l'italia avrebbe il numero dei tesserati che ha oggi senza essere passata per dominguez...
Anch'io tendo in modo naturale tifare in nazionale per uno nato e cresciuto in italia, piuttosto che uno d'adozione. Pero' penso sia giusto dare un'opportunità equa a quelli d'adozione che se la meritano. Se si conquistano la nazionale sul campo, se dimostrano l'attaccamento alla maglia.
Basta non abusare di equiparati, e mallet non mi pare lo stia facendo ultimamente.
Tornando a chi dice che quelli che sono nati in un paese e cresciuti in un altro devono per forza sentirsi attaccati ad UNA SOLA patria... Mi spiace ma penso che molte persone che vivono all'estero da italiani all'estero (io tra questi) imparano ad apprezzare anche il paese che lo ospita, di cui apprezza certi valori o finisce per integrarsi in una certa cultura, ad avere amici e affetti di quel paese ospita. Per cui anche nello sport finirà per tifare anche per l'altra squadra...magari in certi sport piu' di quella del paese d'origine.
E questo pure in Italia...conosco alcuni argentini stabilitisi da noi che a rugby tifano italia e a calcio argentina...
Senza contare chi ha già i genitori di 2 diverse nazioni (e magari vive in una terza). Ovvio che non si sentirà mai 100% di una sola "nazione": la sua cultura e il suo riconoscimento in certi valori, saranno sempre un mix.
Non capisco perchè a queste persone gliene si dovrebbe fare una colpa e quindi "a parità" preferire un indigeno 100%. Nè vantaggi nè svantaggi.
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mariareina
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Re: Convocati per il raduno 19-21 ottobre
MA VAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA
SBARAGLINI???????
CERTO A PERPIGNAN BRAVO GIOCA LA HEINEKEN!!!!!! SEMPREEEEEEEEEEEEE
CIAO
SBARAGLINI???????
CERTO A PERPIGNAN BRAVO GIOCA LA HEINEKEN!!!!!! SEMPREEEEEEEEEEEEE
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ilcavigliatore
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Re: Convocati per il raduno 19-21 ottobre
Su Orquera ci sono diverse pagine sul forum del brive con commenti che si felicitano per la sua convocazione..
...a leggere emerge da quasi tutti i messaggi che:
orquera é diventato un fuoriclasse
e che questa convocazione é strameritata.
Che ben venga dunque una "deuxième chance" pour lucianino : staremo a vedere !
...a leggere emerge da quasi tutti i messaggi che:
orquera é diventato un fuoriclasse
e che questa convocazione é strameritata.
Che ben venga dunque una "deuxième chance" pour lucianino : staremo a vedere !
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mc_leuz
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Re: Convocati per il raduno 19-21 ottobre
Ce l'ha dalla nascita.Laporte ha scritto:Sei sicuro che abbia il passporto italiano ? Credo che non c'e l'abbia ancora....mc_leuz ha scritto: Garcia
- ATHLONE
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Re: Convocati per il raduno 19-21 ottobre
diddi ha scritto:Soprattutto a 13 anni, ma anche oggi io sarei sicuramente onorato, nell'eventualità, di vestire sia la casacca azzurra che quella bianca della Nationalmannschaft, anche entrambe, se mi fosse concesso.
Io ho sentimenti nazionali che riguardano due nazioni. L'amore non è sempre esclusivo.
Vedi: per te la Nazionale è una porta girevole... per me un concetto del genere, che calpesta la nostra storia, la memoria di tanti, le sofferenze di molti, è fuori dalla mia portata... mi spiace!
La vita è fatta di scelte: non puoi votare contemporaneamente Forza Italia e Partito Democratico, non puoi tifare contemporaneamente Genoa e Sampdoria, non puoi amare contemporaneamente una donna ed un'altra: L'Amore ( con la A maiuiscola) è SEMPRE esclusivo!!!
per me se non ti senti Italiano (e se prima ti sentivi argentino devi nel frattempo essere diventato italiano) non farai mai parte della nazionale! il professionista guadagna con il suo mestiere facendosi pagare dal club.diddi ha scritto:Ma qui nessuno "diventa" italiano! Si tratta di far parte della Nazionale di rugby, non di assumere una nuova nazionalità. Il professionista che agisce in conformità al suo interesse anche economico non va denigrato per questo.
Vediamo che fine faranno quando smetteanno di giocare, un sospetto ce l'ho: torneranno A CASA LORO!!!diddi ha scritto:Garcia e McLean hanno cambiato continente per venire a vivere e lavorare in Italia. Non conosco il loro grado di coinvolgimento con l'Italia, ma hanno sicuramente fatto una scelta di vita e li rispetto per questo.
Tu ti senti italiano o altro? dipende solo da te...oldprussians ha scritto:Scusa ma mi e appena venuto in mente!Athlone, sotto la tua ideologia, e permesso a me tifare per l'Italia? Oppure bisogna avere un certa speciale qualificazione?
Quando guardi Italia v Inghilterra o Italia v Germania cosa senti dentro? Lo puoi sentire solo tu...
però Amare significa tutto o niente... tu da che parte stai? con noi ma anche con loro?????
Ho vissuto in molti posti, apprezzo l'Irlanda sopra ogni cosa, ogni volta che ci torno mi sento a casa... ma non mi sognerei mai di tifare per l'Irlanda o di sognare di essere convocato come FH per i verdi: ho un rispetto per il loro sentimento nazionale che fortunatamente mi pone al riparo da tutto questo...faurest ha scritto:Tornando a chi dice che quelli che sono nati in un paese e cresciuti in un altro devono per forza sentirsi attaccati ad UNA SOLA patria... Mi spiace ma penso che molte persone che vivono all'estero da italiani all'estero (io tra questi) imparano ad apprezzare anche il paese che lo ospita, di cui apprezza certi valori o finisce per integrarsi in una certa cultura, ad avere amici e affetti di quel paese ospita. Per cui anche nello sport finirà per tifare anche per l'altra squadra...magari in certi sport piu' di quella del paese d'origine.
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Re: Convocati per il raduno 19-21 ottobre
Come ti permetti?!ATHLONE ha scritto:...Vedi: per te la Nazionale è una porta girevole... per me un concetto del genere, che calpesta la nostra storia, la memoria di tanti, le sofferenze di molti, è fuori dalla mia portata... mi spiace!
Io la mia l'ho fatta. Garcia la sua l'ha fatta. Orlandi la sua l'ha fatta. McLean la sua l'ha fatta. Tu non sei mai stato chiamato a farla. A mio avviso, obbligare inutilemente a fare una scelta è una cattiveria gratuita: si sceglie se e quando si pone in concreto il problema.ATHLONE ha scritto:La vita è fatta di scelte...
diddi ha scritto:Garcia e McLean hanno cambiato continente per venire a vivere e lavorare in Italia. Non conosco il loro grado di coinvolgimento con l'Italia, ma hanno sicuramente fatto una scelta di vita e li rispetto per questo.
E' probabile. Oppure troveranno una ragazza italiana e si accaseranno qui, c'est la vie. Ma che ne sai? Hai la palla di cristallo? Per il momento, vivono a oceani di distanza da quella che un anno fa era casa loro. Hanno fatto la loro scelta.ATHLONE ha scritto:Vediamo che fine faranno quando smetteanno di giocare, un sospetto ce l'ho: torneranno A CASA LORO!!!
Peterino
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Re: Convocati per il raduno 19-21 ottobre
Dico quello che penso, evidentemente quando si toccano nervi scoperti ti offendi, me ne rammarico... sottolineo però che continui a non voler capire la differenza tra avere una doppia cittadinanza, una doppia eredità culturale ed una doppia appartenenza nazionale: nessuno nega nè il primo, che è uno stato di diritto, nè il secondo, che è uno stato di fatto... Ma tu purtroppo continui a confondere la seconda con la terza, due situazioni ben differenti, solo per portare la conversazione nella tua direzionediddi ha scritto:Come ti permetti?!ATHLONE ha scritto:...Vedi: per te la Nazionale è una porta girevole... per me un concetto del genere, che calpesta la nostra storia, la memoria di tanti, le sofferenze di molti, è fuori dalla mia portata... mi spiace!La storia e i sacrifici di coloro che hanno costituito la Nazione italiana sono inscritti nel mio cuore, così come quelli di coloro che hanno fatto altrettanto per la Nazione tedesca. Per me la nazionale non è assolutamente una porta girevole, ho semplicemente una doppia eredità culturale, per cui posso dirmi legittimamente italiano e legittimamente tedesco. Uno dei miei fratelli vive negli USA con passaporto tedesco, l'altro in Germania con doppio passaporto: sono nella mia stessa situazione e hanno fatto scelte diverse, ma entrambi condividono con me questa doppia origine. Capisco bene che la tua esperienza è diversa, ma non è detto che debba essere il metro di valutazione per una questione più complessa di quello che sembri in grado di immaginare.
Noto anche che continui a non rispondere alle domande che ti vengono poste... ad esempio durante Italia Germania il tuo cuore che emozioni ti da???
A mio avviso, invece, quando lo Stato ti ha obbligato a scegliere a 18 anni ha fatto il suo dovere: è facile compiere certe scelte spinti dal vil denaro... Perchè cattiveria gratuita? nel tuo caso è stata forse una cattiveria gratuita? Non capisco proprio come tu possa paragonare il tuo caso a quello di Garcia!diddi ha scritto:Io la mia l'ho fatta. Garcia la sua l'ha fatta. Orlandi la sua l'ha fatta. McLean la sua l'ha fatta. Tu non sei mai stato chiamato a farla. A mio avviso, obbligare inutilemente a fare una scelta è una cattiveria gratuita: si sceglie se e quando si pone in concreto il problema.ATHLONE ha scritto:La vita è fatta di scelte...
no guarda hanno accettato un contratto di lavoro, non hanno fatto una scelta di vita... se ti va ci scommettiamo una birra e vediamo dove saranno nel 2015 ok?diddi ha scritto:diddi ha scritto:Garcia e McLean hanno cambiato continente per venire a vivere e lavorare in Italia. Non conosco il loro grado di coinvolgimento con l'Italia, ma hanno sicuramente fatto una scelta di vita e li rispetto per questo.E' probabile. Oppure troveranno una ragazza italiana e si accaseranno qui, c'est la vie. Ma che ne sai? Hai la palla di cristallo? Per il momento, vivono a oceani di distanza da quella che un anno fa era casa loro. Hanno fatto la loro scelta.ATHLONE ha scritto:Vediamo che fine faranno quando smetteanno di giocare, un sospetto ce l'ho: torneranno A CASA LORO!!!
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Minami
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Re: Convocati per il raduno 19-21 ottobre
Chiedo venia per l'intromissione, ma mi sono sentita in dovere di dire la mia. Vorrei solo farti notare, Athlone, che accettando quel contratto hanno anche optato per una data scelta di vita. Qualsiasi sia il campo di lavoro, accettare un'offerta che comporta uno spostamento, equivale al dover fare una scelta di vita.no guarda hanno accettato un contratto di lavoro, non hanno fatto una scelta di vita... se ti va ci scommettiamo una birra e vediamo dove saranno nel 2015 ok?
I feel like a jigsaw puzzle missing a p i e c e. And I'm not even sure what the picture should be.
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Shye
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Re: Convocati per il raduno 19-21 ottobre
Che noia, ma perchè bisogna sempre finire sul personale?
Diddi, tu stesso dici che ti sentivi metà italiano e metà tedesco quando bazzicavi la germania mentre la tua identità italiana si è CONSOLIDATA quando sei tornato a vivere in Italia.
Questo cosa significa? Che UN PO' DIFFICILMENTE uno che nasce, cresce e vive fino a 20 anni in Argentina si possa sentire italiano perchè vive qua 1-2 anni per lavoro, no?
Poi è chiaro che ognuno ha la sua sensibilità, però ad essere onesti dubito che il concetto sopra possa essere negato. E cmq ripeto che BASTA CHIEDERE. Se chiedi ad uno e quello ti dice che si sente ARGENTINO o NEOZELANDESE, per me e per Athlone non andrebbe convocato. Punto. La nazionale non è un club.
E' chiaro che poi ci possono essere tante "zone d'ombra" come può essere il tuo caso, ma dubito che riguardi tutti.
Cerchiamo di non offenderci comunque, mi rivolgo a tutti..
Diddi, tu stesso dici che ti sentivi metà italiano e metà tedesco quando bazzicavi la germania mentre la tua identità italiana si è CONSOLIDATA quando sei tornato a vivere in Italia.
Questo cosa significa? Che UN PO' DIFFICILMENTE uno che nasce, cresce e vive fino a 20 anni in Argentina si possa sentire italiano perchè vive qua 1-2 anni per lavoro, no?
Poi è chiaro che ognuno ha la sua sensibilità, però ad essere onesti dubito che il concetto sopra possa essere negato. E cmq ripeto che BASTA CHIEDERE. Se chiedi ad uno e quello ti dice che si sente ARGENTINO o NEOZELANDESE, per me e per Athlone non andrebbe convocato. Punto. La nazionale non è un club.
E' chiaro che poi ci possono essere tante "zone d'ombra" come può essere il tuo caso, ma dubito che riguardi tutti.
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JosephK.
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Re: Convocati per il raduno 19-21 ottobre
Perché, banalmente, sono scelte personali su cui non si può martellare costantemente usando la sola categoria oriundo=mercenario/uno che non poteva giocare là allora ripiega qua.Shye ha scritto:Che noia, ma perchè bisogna sempre finire sul personale?
"Volevo che tu imparassi una cosa: volevo che tu vedessi che cosa è il vero coraggio, tu che credi che sia rappresentato da un uomo col fucile in mano. Aver coraggio significa sapere di essere sconfitti prima ancora di cominciare, e cominciare egualmente e arrivare fino in fondo, qualsiasi cosa accada. E' raro vincere in questi casi, ma qualche volta succede" (Il Buio oltre la siepe).
Metti una sera con gli amici del bar e capisci quanto è importante... la cultura del rugby.
Entrare al bar per condividere, non per dividere (Il sommo Beppone).
Nex time... Good Game... Nice try... Seh seh avemo capito...
Metti una sera con gli amici del bar e capisci quanto è importante... la cultura del rugby.
Entrare al bar per condividere, non per dividere (Il sommo Beppone).
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