L’uscita di “la Meta” sull’ultimo numero in cui attacono Delpoux per le sue parole (a mio avviso eccessive nei modi, ma correttissime nell’analisi) mi ricorda quando Giulio Andreotti cercò di censurare “Ladri di Biciclette” e “Umberto D.” perché dipingevano un italia reale, in cui si rubava o si chiedeva l’elemosina e non quella che piaceva a lui.
Frasi del tono “se non gli piace può anche andarsene” dimostrano un tono di provincialismo.
Abbiamo visto su quella rivista (per il resto più che pregevoli) nelle ultime settimane le imbarazzanti uscite filo-dondi, degne di un min-cul-pop anni 30. E si è capito benissimo il perché. Come diceva Flaiano sulla bandiera italiana ci vorrebbe il motto “Tengo famiglia” (vedasi penultima pagina del giornale).
Ma adesso la posizione stizzita di Borra , Constantino e C. appare esagerata nei toni.
Poiché non siamo ne la Nuova Zelanda ne l’inghilterra e neppure la Francia e visto le batoste che ci siamo prese.
Se poi gli argomenti sono le “qualità” non viste dal Francese di un mediocre (a livello internazionale) come Luke McLean (che non è Daniel Carter, e neppure vale un qualsiasi n.10 del Top 14 e neppure ancora un Goode) e altre cose. Capiamo che Delpoux ha toccato un nervo scoperto.
Ma quello che colpisce è la lunghezza dellì’articolo, evidentemente studiato bene (d’altronde le dichiarazioni di delpoux sono di quasi 15 gg fa) e i toni da difesa da attacco dalle potenze “Plutarco-giudaico-massoniche)
Manca solo che lo si accusi di “disfattismo”, di “deprimere la truppa” e di collusione col nemico.
Non che io sia d’accordo con di Delpoux (anzi sono d’accordo con Amerino Zatta, quando dice che le selezioni non sono la soluzione, ma la confusione). Anch’io sono convinto che il rugby italiano stia crescendo lentamente (ma credo che che tornerà indietro molto velocemente, come successo negli anni ’90, quando si usavano gli stessi toni). Anch’io sono convinto che Delpoux abbia detto cose criticabili, ma da qui a levate di scudi con titoli da giornale politico estremista….
Direte: perché non scrivi a “la Meta” ? Perchèsono sicuro che qui la lettera viene pubbicata .
Al giornale è Meglio una levata di scudi per guadagnare consenso presso le squadre italiane e i loro sponsor.
Ed infine una piccola nota: se Delpoux ha fatto così male l’anno scorso: Calvisano ha vinto lo scudetto grazie alla Madonna di Lourdes?
Ormai è chiaro il mondo del rugby italiano, visto dall’esterno è un pollaio in cui si litiga su tutto, ma appena da fuori arriva una critica da fuori ci si ricombatta acriticamente.
Delpoux e gli andreottiani
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