E' CELTIC LEAGUE!!!

[giangi2]

Di fatto al momento dovrebbe essere la FIR a fare una proposta chiara (magari due) da sottoporre ai club e da condividere assieme. Se non trova sostegno dai club poi deciderà se andare avanti per conto proprio oppure lasciar perdere, però dopo essersi esposta in questo modo non credo che non ci sia qualcosa di già parzialmente condiviso, altrimenti sarebbe una figura veramente da poco. La mia opinione è che l'idea delle 4 squadre di club in CL sia la proposta di salvataggio di fronte ai club, e che saranno poi i dirigenti della CL a prendersi la briga di bocciarla, se sarà il caso, mentre la FIR potrà sempre dire: io il mio dovere l'ho fatto, se voi club aveste accettato le selezioni adesso saremmo in CL, ma siccome avete voluto portare 4 club, la CL ci ha detto di no.

[porcorosso]

Credo che in effetti Munari, che può essere simpatico o meno, ma il Rugby lo conosce, dica cose diverse dal semplice "perderemo uno sponsor", e su cui sono anche d'accordo. E' più un problema di coinvolgimento delle società nel progetto.
Perchè le società dovrebbero rinunciare ad essere padrone in casa propria per affluire in franchigie conrollate da altri che non hanno certo dimostrato di lavorare meglio?
Sul fatto poi che si possano mettere d'accordo 4/5 società per fare una franchigia assieme (ad es. RO/PD/TV/VE), la vedo dura, ma tutto può essere. L'articolo riportato sopra diceva chiaramente che in Scozia la cosa non è stata indolore e il risultato, se è stato positivo per le due franchigie rimaste o per la Nazionale (?) mi sembra che abbia di fatto azzerato il rugby di club, ormai ridotto ad attività amatoriale e di reclutamento, che fa da serbatoio alle due franchigie federali e alle serie minori inglesi.

Sono d'accordo, la vedo dura anch'io, ma non impossibile, basta dare importanza e $oldi alle componenti, prospettando visibilità di sponsor, copertura televisiva anche per il declassato S10... insomma: yes they can
Sul fatto che non sia indolore è chiaro anche dalle battute iniziali di questi giorni. Ci sono però i sistemi per mantenere vivido anche un campionato di seconda classe: basta che i $oldi non vengano dragati tutti a monte della fonte e, mi ripeto per l'ennesima volta: MARKETING, MARKETING, MARKETING!
Chissà, io spero tanto che vada a finir bene...
Saluti PR

[Bacioci]

Ho letto con attenzione i Vostri interventi e ci sono delle cose che sinceramente mi lasciano perlomeno perplesso...
Ma veramente credete che tutto sta "rivoluzione" sia nata dopo i test di novembre? se lo credete siete molto ingenui.
Questo è un processo lento e sotterraneo che sta andando avanti da molti mesi, con richeste più o meno segrete ai dirigenti della CL e con riunioni altrettanto più o meno segrete tra presidenti. Non mi piace dire di più perchè:
a) molte cose mi sono state riferite, per cui, per mio modo di pensare, non credo al 100% delle cose che mi vengono riferite
b) non sono nessuno per dire di più su cose che non sono di mia competenza.

Fatta questa premessa, credo che moltissimi di voi stiano facendo i conti senza l'oste (a mio parere il vero sport nazionale italiano).
Ma come fate a pensare che la Federazione possa farcela senza i soldi privati?
Ma come fate a insinuare che, se Calvisano e Treviso da anni chiedono di poter entrare come club in CL, non abbiano quantomeno pianificato quante risorse sono necessarie?
Ma come fate a credere che il rugby d'elite italiano possa prescindere dai club, visto che il rugby italiano E' FATTO ESCLUSIVAMENTE DAI CLUB?

Poi leggo di gente (in particolar modo di Rovigo, con mio sommo dispiacere perchè io ritengo Rovigo La piazza rugbistica d'Italia) che dice che loro non andrebbero a vedere un'ipotetico Treviso/Petrarca-Munster, ma andrebbero a vedere Dogi-Munster (anche se, magari, in campo ci sarebbero esattamente gli stessi giocatori...).
Io credo che un amante del rugby, indipendentemente dal nome della squadra, avrebbe piacere di andare a vedere una bella partita.
Poi, però, ci sono i tifosi e, beh, allora quello è un altro discorso...

Dopo queste mie noiosissime parole, vorrei solo aggiungere due cose:
1) in un'intervista a radio 24 Dondi ha fatto intendere che la soluzione sarà una cosa mista, nel senso che qualunque sia la realtà, questa DOVRA' sottostare a un forte controllo tecnico federale, inteso come tipo di gioco, ecc. Personalmente credo che la logica sia: ti do soldi per cui voglio partecipare alla decisione di chi gioca e come giocate.
2) Chi ha ringraziato Dondi per la decisione, forse ha la memoria corta e non si ricorda che sono 4 o 5 anni che i club stanno premendo per questo. Il primo che andò di persona davanti ai dirigenti della CL a chiedere l'ingresso dell'Italia fu il bistrattatissimo John Kirwan!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!11

[azimella]

Credo che in effetti Munari, che può essere simpatico o meno, ma il Rugby lo conosce, dica cose diverse dal semplice "perderemo uno sponsor", e su cui sono anche d'accordo. E' più un problema di coinvolgimento delle società nel progetto.
Perchè le società dovrebbero rinunciare ad essere padrone in casa propria per affluire in franchigie conrollate da altri che non hanno certo dimostrato di lavorare meglio?
Sul fatto poi che si possano mettere d'accordo 4/5 società per fare una franchigia assieme (ad es. RO/PD/TV/VE), la vedo dura, ma tutto può essere.

E' un pezzo che seguo queste discussioni capendoci poco ... ma ora mi sembra chiaro chi ci perde e chi ci guadagna ... per dirla brutalmente : scordatevi i 4 club ...
ci guadagnano le romane che avranno la franchigia FIR e non retrocederanno più
ci guadagna la FIR che avrà due semi-nazionali a disposizione e la scusa per le eventuali brutte figure della nazionale
ci guadagnano tutte i figure che orbitano intorno alla Federazione a Roma, che avranno i mezzi ed i soldi di tutti noi.

ci perdono i club, che faranno molta più fatica a trovare gente disposta a dare soldi per il rugby, troveranno meno pubblicità.
ci perdono TUTTE le società di serie A e B : non servirà più a nulla faticare per vincere campionati visto che si parla addirittura di bloccare promozioni e retrocessioni per 5 anni !
ci perde -e tanto- ogni società che abbia formato dei giocatori , perchè i migliori non potrà tenerseli o venderli al miglior offerente, ma li dovrà cedere alla FIR , a condizioni che stabilirà ... pensate un pò...la stessa FIR !

Ma soprattutto ci guadagnano e tanto tutti quelli che da 30 anni mal sopportano il fatto che in Veneto il rugby sia cresciuto e sviluppato così tanto che se togliete i giocatori Veneti più di metà delle squadre del S10 non scenderebbero nemmeno in campo... quelli che hanno sempre provato con aiuti e favori di ogni genere a "portare il rugby nelle grandi metropoli" ...basti pensare come è stata trattata L'Aquila rispetto a Catania ...
e questi sarebbero i "paladini degli italiani" e del rugby di base?

Se i nostri dirigenti avessero un pò di lungimiranza e di spina dorsale penserebbero ad un futuro sviluppo del Rugby TRIVENETO LONTANO DA ROMA ! - il nord-est ha dimensioni e popolazione superiori a irlanda e scozia messe insieme ! se aggiungiamo le province di Brescia, Mantova e Ferrara passiamo le celtiche tutte insieme ...
E' ora di pensare ad un campionato "Nord-est" con le 4 squadre di S10, più Udine, Verona , Badia Polesine, Mogliano, San Donà Viadana, Brescia (Calvisano impossibile, visto che ci sono loro in buona parte dietro la FIR ... guarda un pò chi hanno mandato a trattare...) sviluppo interno, focus sui vivai da chi li ha sempre fatti... e vediamo fra 4 anni a che punto siamo!
D'altra parte qualcuno aveva scritto con ragione che Galles e Scozia hanno meno ragione di esistere come entità sportiva indipendente di una "serenissima" !

[bobo67]

E' un pezzo che seguo queste discussioni capendoci poco ... ma ora mi sembra chiaro chi ci perde e chi ci guadagna ... per dirla brutalmente : scordatevi i 4 club ...
ci guadagnano le romane che avranno la franchigia FIR e non retrocederanno più
ci guadagna la FIR che avrà due semi-nazionali a disposizione e la scusa per le eventuali brutte figure della nazionale
ci guadagnano tutte i figure che orbitano intorno alla Federazione a Roma, che avranno i mezzi ed i soldi di tutti noi.

ci perdono i club, che faranno molta più fatica a trovare gente disposta a dare soldi per il rugby, troveranno meno pubblicità.
ci perdono TUTTE le società di serie A e B : non servirà più a nulla faticare per vincere campionati visto che si parla addirittura di bloccare promozioni e retrocessioni per 5 anni !
ci perde -e tanto- ogni società che abbia formato dei giocatori , perchè i migliori non potrà tenerseli o venderli al miglior offerente, ma li dovrà cedere alla FIR , a condizioni che stabilirà ... pensate un pò...la stessa FIR !

Ma soprattutto ci guadagnano e tanto tutti quelli che da 30 anni mal sopportano il fatto che in Veneto il rugby sia cresciuto e sviluppato così tanto che se togliete i giocatori Veneti più di metà delle squadre del S10 non scenderebbero nemmeno in campo... quelli che hanno sempre provato con aiuti e favori di ogni genere a "portare il rugby nelle grandi metropoli" ...basti pensare come è stata trattata L'Aquila rispetto a Catania ...
e questi sarebbero i "paladini degli italiani" e del rugby di base?

Se i nostri dirigenti avessero un pò di lungimiranza e di spina dorsale penserebbero ad un futuro sviluppo del Rugby TRIVENETO LONTANO DA ROMA ! - il nord-est ha dimensioni e popolazione superiori a irlanda e scozia messe insieme ! se aggiungiamo le province di Brescia, Mantova e Ferrara passiamo le celtiche tutte insieme ...
E' ora di pensare ad un campionato "Nord-est" con le 4 squadre di S10, più Udine, Verona , Badia Polesine, Mogliano, San Donà Viadana, Brescia (Calvisano impossibile, visto che ci sono loro in buona parte dietro la FIR ... guarda un pò chi hanno mandato a trattare...) sviluppo interno, focus sui vivai da chi li ha sempre fatti... e vediamo fra 4 anni a che punto siamo!
D'altra parte qualcuno aveva scritto con ragione che Galles e Scozia hanno meno ragione di esistere come entità sportiva indipendente di una "serenissima" !

Ciao

Tante delle tue perplessità le faccio mie, ma non sarei però così drastico nel dare un'etichetta di negatività a questa operazione.
Credo che qualcosa andava fatto e questo al momento è quanto di meglio si potesse fare, ti dico che sinceramente non credevo più a questa operazione, da quando nel consiglio federale datato 3/4 anni fa era stata brutalmente sbattuta la porta in faccia al latore di questa proposta, ovvero Gavazzi, che aveva incassato un secco no da parte del consiglio federale.
Ora qualcosa è cambiato, come a quanto pare è cambiata il tipo di proposta anche allora si parlava si di 4 super club, ma in manierra leggermente diversa da quella di adesso.
D'altronde per trovare un accordo ci si deve incontrare a metà strada e la metà strada coincide esattamente con quanto scaturito dall'ultimo consiglio federale.
Devo essere sincero, non conosco bene i termini di questa operazione, ma credo che comunque dimostri la volontà di cercare di muovesi in direzione di un miglioramento.
L'importante è che vengano consolidate le basi altrimenti tutto il castello crollerà sotto il proprio peso.
Per far questo accademie, accademie, accademie gestite, non da tecnici federali, ma da tecnici capaci assoldati dalla federazione, siano essi italiani o stranieri.
Abbiamo un'occasione vediamo di non gettarla alle ortiche ancora prima di avere visto i risultati.

[ATHLONE]

ora 4 franchigie

Veramente quattro selezioni... e la differenza non è poca!

[paparoga]

munari e' il solito uccello del malaugurio. per lui ogni singolo movimento che fa un giocatore neozelandese o inglese che sia, e' un grande movimento, mentre gli italiani sono scarsi. ha una pessima considerazione del rugby italiano.mettiamo 4 squadre a fare un campionato decente, e poi vediamo

[marcorimini]

In attesa di conoscere un po' più dettagliatamente i piani della FIR, io non capisco perchè non si possa fare come ai tempi, per ci li ha vissuti, dei Dogi, Lupi e Zebre
Tre selezioni, che si giocano la Celtic, giocatori che però rimangano di proprietà delle società e vi continuino a giocare quando non impegnati con le selezioni o con la Nazionale.
Indennizzo alle società per l'utilizzo dei giocatori selezionati e gettone di presenza agli stessi
Non è ipotizzabile?

[Bacioci]

Munari è più furbo che santo!
Sta soffiando sul fuoco per, poi, avere più potere contrattuale.
Avete presente:"divide et impera"?...

[Bacioci]

In attesa di conoscere un po' più dettagliatamente i piani della FIR, io non capisco perchè non si possa fare come ai tempi, per ci li ha vissuti, dei Dogi, Lupi e Zebre
Tre selezioni, che si giocano la Celtic, giocatori che però rimangano di proprietà delle società e vi continuino a giocare quando non impegnati con le selezioni o con la Nazionale.
Indennizzo alle società per l'utilizzo dei giocatori selezionati e gettone di presenza agli stessi
Non è ipotizzabile?

Provo a risponderti io:"non ci sono i soldi!"

[ATHLONE]

Poi leggo di gente (in particolar modo di Rovigo, con mio sommo dispiacere perchè io ritengo Rovigo La piazza rugbistica d'Italia) che dice che loro non andrebbero a vedere un'ipotetico Treviso/Petrarca-Munster, ma andrebbero a vedere Dogi-Munster (anche se, magari, in campo ci sarebbero esattamente gli stessi giocatori...).
Io credo che un amante del rugby, indipendentemente dal nome della squadra, avrebbe piacere di andare a vedere una bella partita.
Poi, però, ci sono i tifosi e, beh, allora quello è un altro discorso...

Abbi pazienza, ma il passare da una dimensione cittadina ad una regionale è lo stesso motivo per cui in Galles recentemente ci sono stati cambi di denominazione delle franchigie:

- Dragons nel 2003 nacque come Gwent Dragons, ed i sostenitori finanziari del versante Newport (il principale fu Tony Brown) la abbandonarono tanto che a novembre la società proprietaria entrò in amministrazione controllata, la squadra venne quindi rilevata, previo cambiamento del nome in Newport Gwent Dragons (per rappresentare maggiormente la cittadina del Monmouthshire), in parti uguali dal Newport RFC e dalla WRU che ne sono tuttora proprietari;
- Ospreys nel 2005 ha abbandonato la denominazione Neath e Swansea sebbene ciascuno dei due clubs, Neath RFC e Swansea RFC, possieda ancora il 50% delle quote della società;
- Scarlets nel 2008 ha rinunciato alla denominazione Llanelli e nel 2009 ha spostato lo stadio a Pemberton, sebbene il Llanelli RFC sia il proprietario unico della squadra;

dal punto di vista del tifoso il nome sarà anche un problema solo di forma e non di sostanza, ma è un problema sentito in ogni dove...

Colgo l'occasione per riproporre una domanda che non ha ancora visto risposta: perchè nel comunicato si parla di clubs con contributi federali (quindi con inalterati i problemi di rose da reinventare di impianti inadeguati, di budget limitati) o di selezioni federali da inventare e non di franchigie?

Perchè la FIR non propone a Treviso, Rovigo, Padova e Venezia: facciamo i Dogi, costituite la società rilevando ciascuno il 20% delle quote e lasciando a me FIR il restante, costruiamo un piano finanziario, cerchiamo gli sponsor?

Treviso non ci sta? (quando nel 2003 la WRU diede via al progetto franchigie regionali Llanelli e Cardiff dovevano essere una cosa sola ma poi i Blues si impuntarono, con ragione col senno di poi, per restare soli...) Bene, facciano da soli, oppure facciamo 50/50 FIR Treviso...

Stesso discorso va fatto a Calvisano, a Viadana, a Parma, a Roma e vediamo cosa ne esce fuori...

in estrema sintesi i vantaggi delle franchigie rispetto alle selezioni sono:
- forte legame con i clubs (originari e di fatto proprietari);
- maggior appeal verso la tifoseria;
- l'investimento dei clubs avviene in una struttura che in parte è di loro proprietà;

mentre rispetto ai clubs:
- certezza della leva di comando (solo chi possiede azioni ha voce in capitolo);
- la federazione può intervenire come proprietaria, fin dall'inizio o rilevando quote che i clubs volessero dismettere (si possono cedere quote con prelazione agli altri soci ed alla federazione, ed a terzi solo con il consenso unanime e/o vendendo in blocco);
- l'investimento della federazione avviene in una struttura che in parte è di sua proprietà;

[manchester]

4 franchigie sarebbe la soluzione migliore, una al nord est, una lombardia piemonte , una romana e una con le parmens+viadana+piacenza (che a livello giovanile ha un buon bacino)

secondo me amici, si è saltato uno step, quello di inziare ad eliminare certi campanilismi (a roma, a piacenza a brescia a aprma e così via) che purtroppo rimane uno scoglio.

se si fosse fatto questo prima, forse il campionato italiano avrebbe potutto trarne un livello più alto

[Nic]

Penso che alla fine si opterà per una soluzione mista.
-Una selezione gestita dalla F.I.R.
-Due (o forse 3) squadre di Club, di cui l'ultima classificata in Celtic farà posto alla vincitrice del super 10.

[Bacioci]

Poi leggo di gente (in particolar modo di Rovigo, con mio sommo dispiacere perchè io ritengo Rovigo La piazza rugbistica d'Italia) che dice che loro non andrebbero a vedere un'ipotetico Treviso/Petrarca-Munster, ma andrebbero a vedere Dogi-Munster (anche se, magari, in campo ci sarebbero esattamente gli stessi giocatori...).
Io credo che un amante del rugby, indipendentemente dal nome della squadra, avrebbe piacere di andare a vedere una bella partita.
Poi, però, ci sono i tifosi e, beh, allora quello è un altro discorso...

Abbi pazienza, ma il passare da una dimensione cittadina ad una regionale è lo stesso motivo per cui in Galles recentemente ci sono stati cambi di denominazione delle franchigie:

- Dragons nel 2003 nacque come Gwent Dragons, ed i sostenitori finanziari del versante Newport (il principale fu Tony Brown) la abbandonarono tanto che a novembre la società proprietaria entrò in amministrazione controllata, la squadra venne quindi rilevata, previo cambiamento del nome in Newport Gwent Dragons (per rappresentare maggiormente la cittadina del Monmouthshire), in parti uguali dal Newport RFC e dalla WRU che ne sono tuttora proprietari;
- Ospreys nel 2005 ha abbandonato la denominazione Neath e Swansea sebbene ciascuno dei due clubs, Neath RFC e Swansea RFC, possieda ancora il 50% delle quote della società;
- Scarlets nel 2008 ha rinunciato alla denominazione Llanelli e nel 2009 ha spostato lo stadio a Pemberton, sebbene il Llanelli RFC sia il proprietario unico della squadra;

dal punto di vista del tifoso il nome sarà anche un problema solo di forma e non di sostanza, ma è un problema sentito in ogni dove...

Colgo l'occasione per riproporre una domanda che non ha ancora visto risposta: perchè nel comunicato si parla di clubs con contributi federali (quindi con inalterati i problemi di rose da reinventare di impianti inadeguati, di budget limitati) o di selezioni federali da inventare e non di franchigie?

Perchè la FIR non propone a Treviso, Rovigo, Padova e Venezia: facciamo i Dogi, costituite la società rilevando ciascuno il 20% delle quote e lasciando a me FIR il restante, costruiamo un piano finanziario, cerchiamo gli sponsor?

Treviso non ci sta? (quando nel 2003 la WRU diede via al progetto franchigie regionali Llanelli e Cardiff dovevano essere una cosa sola ma poi i Blues si impuntarono, con ragione col senno di poi, per restare soli...) Bene, facciano da soli, oppure facciamo 50/50 FIR Treviso...

Stesso discorso va fatto a Calvisano, a Viadana, a Parma, a Roma e vediamo cosa ne esce fuori...

in estrema sintesi i vantaggi delle franchigie rispetto alle selezioni sono:
- forte legame con i clubs (originari e di fatto proprietari);
- maggior appeal verso la tifoseria;
- l'investimento dei clubs avviene in una struttura che in parte è di loro proprietà;

mentre rispetto ai clubs:
- certezza della leva di comando (solo chi possiede azioni ha voce in capitolo);
- la federazione può intervenire come proprietaria, fin dall'inizio o rilevando quote che i clubs volessero dismettere (si possono cedere quote con prelazione agli altri soci ed alla federazione, ed a terzi solo con il consenso unanime e/o vendendo in blocco);
- l'investimento della federazione avviene in una struttura che in parte è di sua proprietà;

Anche secondo me quella che proponi tu è la soluzione migliore e credo che andrebbe probabilmente bene anche alla proprietà (intesa come Benetton). Non sono, però, così convinto che vada tanto bene a quell'omino piccolino che chiacchera tanto in tv....
Bisogna anche capire cosa vuole fare la Fir. La mia impressione è che non sia proprio così d'accordo e che vorrebbe un controllo totale, ma, ripeto, è solo una mia impressione...

[manchester]

per il discorso sponsor poi credo che su una base di progetto seria non si faccia molta fatica a cercare più potere mediatico..

iveco, luxottica, barilla, lpr, alice per dire non credo che se ne starebbero mani in mano se si creasse una base seria di progetto, tantomeno penso che benetton se ne possa andare.

sarebbe più corretto a sto punto a livello economico con il concetto di franchigia "privata" e con la FIR che continuasse ad aprire i rubinetti dei € per investimenti su settore tecnico per i giocatori allenatori e arbitri, confrontandosi con le realtà estere anche in quel settore.