E' CELTIC LEAGUE!!!

Discussioni sulla FIR e sulle Nazionali, maggiore e giovanili

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gransoporro
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Re: E' CELTIC LEAGUE!!!

Messaggio da gransoporro »

Athlone, ho letto l'articolo: l'ho trovato io!!!!

Il mio post e` in risposta all'articolo. Gli inglesi non ci guadagnano molto da questa proposta, i gallesi moltissimo.
tafano
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Re: E' CELTIC LEAGUE!!!

Messaggio da tafano »

ATHLONE ha scritto: 3 - le orge (Irl, Sco, Wal, Ita) per puro piacere e di solito ci si diverte di più! :-]
Firma anche tu la proposta per una HC di 72 squadre, 6 gironi di 12 squadre ciascuno,con club delle home nations, Fra, Ita, Rom, Spa, Por, Svi, Ger, Rus......

Le home nations + la francia dovranno schierare nella fase a gironi almeno 5 giocatori bendati perfettamente di cui uno mediano e altri 5 che abbiano effettuato una maratona completa in uno dei due giorni antecedenti il match.
http://illinkpiubellodelmondo.com/ : un blog da non leggere.
stefanot
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Re: E' CELTIC LEAGUE!!!

Messaggio da stefanot »

Scasate ma ormai dovremmo essere vicini alla scadenza dei 20 giorni imposti dalla Magners per la iscrizione dei club al prossimo campionato. Non si sa ancora quali sono questi 2 club? Mi pare che finora ci siano 5-6 candidature, ma non credo che i progetti siano avanzati. Qualche news, o non se ne fa niente per il prossimo anno????
jimmy88
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Re: E' CELTIC LEAGUE!!!

Messaggio da jimmy88 »

Tutto tace...il silenzio è d'oro!
mc_leuz
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Re: E' CELTIC LEAGUE!!!

Messaggio da mc_leuz »

gransoporro ha scritto:Quali sarebbero gli inglesi che vogliono i gallesi mi domando?

I club top se ne possono infischiare. Fanno il pieno comunque e non e` che gli sponsor paghino di piu`, o Sky paghi di piu`. Il viceversa, invece...

E aggiungo che la prima divisione inglese s'e gia` arrabbiata. Non vogliono perdere l'opportunita` della promozione.

E finisco chiedendomi che cosa succederebbe quando i Dragons retrocedono... Scompaiono? Gli Scarlets?

Mi sembra molto piu` un desiderio gallese che una cosa fattibile, vista anche la fonte. Non sono sicuro che Bristol e Newcastle falliscano.
Condivido il tutto, fra l' altro con ogni probabilità una fra Bristol e Newcastle retrocederà, quindi il problema si ridurrebbe al limite ad una squadra.
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ATHLONE
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Re: E' CELTIC LEAGUE!!!

Messaggio da ATHLONE »

gransoporro ha scritto:Athlone, ho letto l'articolo: l'ho trovato io!!!!

Il mio post e` in risposta all'articolo. Gli inglesi non ci guadagnano molto da questa proposta, i gallesi moltissimo.
francamente non vedo (così come non lo vede chi ha scritto l'articolo) dove sarebbe il guadagno per i gallesi: giocano in un torneo competitivo, economicamente florido, e che non avendo retrocessioni garantisce una stabilità economica anche in caso di annata fallimentare; viceversa gli verrebbe prospettato di andare a giocare in un campionato che, seppur di livello, comincia a perdere giocatori per problemi di ingaggio (i migliori andranno a giocare in Francia dove la crisi è meno sentita) e squadre per problemi di budget (è vero che la retrocessa potrebbe essere una delle due non in regola con i conti, ma il problema resta: la torta è tanto piccola che è diventato difficile dividerla per 12...)

l'unica idea attrattiva per i gallesi potrebbe essere quella di un campionato senza retrocessioni, ma creerebbe problemi in inghilterra, quindi per adesso mi sembra aria fritta...
C'è un viaggiatore in ognuno di noi, ma solo pochi sanno dove stanno andando! (Tir Na Nog)

Asti, Genova, Parma e Bologna sono AL NORD ma a sud del Po, se a qualcuno interessa...

Quando dissi alla gente nordirlandese che ero ateo, una donna durante la conferenza si alzò in piedi e disse: "Si, ma è nel Dio dei Cattolici o in quello dei Protestanti che lei non crede?" (Quentin Crisp)
Giangian
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Re: E' CELTIC LEAGUE!!!

Messaggio da Giangian »

Antonio Liviero proporrebbe quanto segue:

Il movimento diviso e lo spazio di mediazione

di Antonio Liviero – Il Gazzettino di Lunedì 26 Gennaio 2009

Il rugby italiano vive una fase di incertezza énorme. L'attività di vertice sta per essere radicalmente ridisegnata ma manca ancora un progetto chiaro. La decisione della Fir di concentrare l'élite nazionale in due sole squadre e di iscriverle alla Celtic League ha avuto il merito indiscutibile di fare da detonatore a una riforma del sistema attesa da anni.

Trattandosi di una azione non concertata con le varie componenti del movimento e soprattutto con le società, era logico che sollevasse forti contrapposizioni e divisioni interne. Prima i club hanno respinto qualunque progetto che li tagliasse fuori dalle coppe europee, poi sono cominciate le candidature alla Celtic League. La federazione vorrebbe mandarci due selezioni o franchigie sotto il suo controllo.
Lo scopo è chiaro: concentrare il maggior numero di azzurri in due squadre in modo che la nazionale possa beneficiarne in termini ,di automatismi ed esperienza. Ma le società non intendono farsi da parte. C'è chi vuole un posto per sé come il Benetton dall'alto della tradizione, della sua eccellente organizzazione e di una forza economica pronta a investimenti consistenti. E non c'è dubbio che per il rugby italiano sarebbe delittuoso privarsi di una simile risorsa.

Ma sarebbe un grave errore anche escludere la storia e la passione del resto del Veneto, la regione leader, che si sta coalizzando in un progetto che comprende Petrarca, Venezia Mestre e Rovigo. In sostanza una riedizione dei Dogi senza i Leoni trevigiani.

Per contro è difficile ridurre l'espressione del rugby italiano a una o due regioni come dimostrano le candidature di Roma, della Lombardia e dell'Emilia. In tutto, comprese le due federali, fanno sette squadre. Ma i posti in Celtic al momento sono due. Come uscire da questa conflittualità senza alimentare ulteriori lotte intestine dannose per la palla ovale italica in un momento così difficile? Come puntare a quel clima unitario che sembrava possibile dopo la plebiscitaria rielezione del presidente Dondi? Lo spazio per una mediazione che porti a una soluzione onorevole per tutti è ristretto ma ancora praticabile.

Un primo risultato è stato acquisito: la necessità, per alzare a breve termine il livello tecnico, di restringere dra¬sticamente l'elite dando vita a selezioni o superclub. I problemi sono semmai dettati dalla natura della competizione a cui partecipare. Perché la Celtic mette a disposizione due soli posti e perchè la sua durata è tale da spazzare via ogni possibile torneo interno di vertice e con esso storia, identità sociali e meriti sportivi.

Si può costruire un'alternativa? Magari non per l'immediato, se ora non esistono le condizioni. Ma che tenga aperta una prospettiva? La prima proposta della Fir riguardava due selezioni per la Heineken Cup. La seconda quattro per la Celtic League (poi scartata dagli anglosassoni). E se si provasse a mettere insieme le due ipotesi? Cioè quattro squadre per le coppe europee? Certo non basterebbero sei settimane europee a rendere competitiva una squadra. Servirebbe un'attività più continua, diciamo da agosto a gennaio (conclusione dei gironi di Heineken) che potrebbe essere completata con una nuova competizione domestica, ad esempio un Top 4 tra le partecipanti alle coppe. Dodici partite a cavallo dei test autunnali e fino al del Sei Nazioni sarebbero l'ideale per non usurare troppo i giocatori. Non sarebbe come una Celtic league. In questo modo però da marzo a giugno rimarrebbe posto in calendario per un campionato dei club più breve ma, più continuo e attraente di quello attuale, sul modello di quanto avviene nell'emisfero australe dove l'attività delle franchigie nel Super 14 non danneggia i tornei nazionali (Currie Cup in Sudafrica, Npc in Nuova Zelanda).

In ogni caso proposte e formule possono variare. Quella che dovrebbe essere comune è la volontà di trovare un'intesa.
stefanot
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Re: E' CELTIC LEAGUE!!!

Messaggio da stefanot »

Mah l'unico problema per le gallesi sarebbero le retrocessioni, ma per il resto la partecipazione in premiership garantirebbe credo piu' entrate e meno costi (di trasferte). Senza contare che si continuera' a giocare la Anglo-Welsh cup che forse pero' perdera' un po' di importanza.
Piuttosto sarebbe un problema enorme per la Magners, perche' se vanno via le gallesi il livello del campionato si abbasserebbe di molto e anche le entrate diminuirebbero alla grande. Forse l'Italia ne trarrebbe vantaggio, sicuramente non direbbero di no all'annessione di un maggior numero di squadre italiane, ma anche con 4 italiane sarebbe un campionato di sole 10 squadre molto ridimensionato.
Rugby-Tv
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Re: E' CELTIC LEAGUE!!!

Messaggio da Rugby-Tv »

Giangian ha scritto:Antonio Liviero proporrebbe quanto segue:

Il movimento diviso e lo spazio di mediazione

di Antonio Liviero – Il Gazzettino di Lunedì 26 Gennaio 2009

Il rugby italiano vive una fase di incertezza énorme. L'attività di vertice sta per essere radicalmente ridisegnata ma manca ancora un progetto chiaro. La decisione della Fir di concentrare l'élite nazionale in due sole squadre e di iscriverle alla Celtic League ha avuto il merito indiscutibile di fare da detonatore a una riforma del sistema attesa da anni.

Trattandosi di una azione non concertata con le varie componenti del movimento e soprattutto con le società, era logico che sollevasse forti contrapposizioni e divisioni interne. Prima i club hanno respinto qualunque progetto che li tagliasse fuori dalle coppe europee, poi sono cominciate le candidature alla Celtic League. La federazione vorrebbe mandarci due selezioni o franchigie sotto il suo controllo.
Lo scopo è chiaro: concentrare il maggior numero di azzurri in due squadre in modo che la nazionale possa beneficiarne in termini ,di automatismi ed esperienza. Ma le società non intendono farsi da parte. C'è chi vuole un posto per sé come il Benetton dall'alto della tradizione, della sua eccellente organizzazione e di una forza economica pronta a investimenti consistenti. E non c'è dubbio che per il rugby italiano sarebbe delittuoso privarsi di una simile risorsa.

Ma sarebbe un grave errore anche escludere la storia e la passione del resto del Veneto, la regione leader, che si sta coalizzando in un progetto che comprende Petrarca, Venezia Mestre e Rovigo. In sostanza una riedizione dei Dogi senza i Leoni trevigiani.

Per contro è difficile ridurre l'espressione del rugby italiano a una o due regioni come dimostrano le candidature di Roma, della Lombardia e dell'Emilia. In tutto, comprese le due federali, fanno sette squadre. Ma i posti in Celtic al momento sono due. Come uscire da questa conflittualità senza alimentare ulteriori lotte intestine dannose per la palla ovale italica in un momento così difficile? Come puntare a quel clima unitario che sembrava possibile dopo la plebiscitaria rielezione del presidente Dondi? Lo spazio per una mediazione che porti a una soluzione onorevole per tutti è ristretto ma ancora praticabile.

Un primo risultato è stato acquisito: la necessità, per alzare a breve termine il livello tecnico, di restringere dra¬sticamente l'elite dando vita a selezioni o superclub. I problemi sono semmai dettati dalla natura della competizione a cui partecipare. Perché la Celtic mette a disposizione due soli posti e perchè la sua durata è tale da spazzare via ogni possibile torneo interno di vertice e con esso storia, identità sociali e meriti sportivi.

Si può costruire un'alternativa? Magari non per l'immediato, se ora non esistono le condizioni. Ma che tenga aperta una prospettiva? La prima proposta della Fir riguardava due selezioni per la Heineken Cup. La seconda quattro per la Celtic League (poi scartata dagli anglosassoni). E se si provasse a mettere insieme le due ipotesi? Cioè quattro squadre per le coppe europee? Certo non basterebbero sei settimane europee a rendere competitiva una squadra. Servirebbe un'attività più continua, diciamo da agosto a gennaio (conclusione dei gironi di Heineken) che potrebbe essere completata con una nuova competizione domestica, ad esempio un Top 4 tra le partecipanti alle coppe. Dodici partite a cavallo dei test autunnali e fino al del Sei Nazioni sarebbero l'ideale per non usurare troppo i giocatori. Non sarebbe come una Celtic league. In questo modo però da marzo a giugno rimarrebbe posto in calendario per un campionato dei club più breve ma, più continuo e attraente di quello attuale, sul modello di quanto avviene nell'emisfero australe dove l'attività delle franchigie nel Super 14 non danneggia i tornei nazionali (Currie Cup in Sudafrica, Npc in Nuova Zelanda).

In ogni caso proposte e formule possono variare. Quella che dovrebbe essere comune è la volontà di trovare un'intesa.
Questa potrebbe essere una bella cosa.
Il campionato italiano potrebbe continuare e da agosto a gennaio ci sarebbero le super squadre.
L'unico problema sarebbe quello di passare il turno di HC. :rotfl:
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turni
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Re: E' CELTIC LEAGUE!!!

Messaggio da turni »

La proposta di Liviero mi sembra assolutamente ragionevole. Consentirebbe di:
rafforzare (e non cancellare o indebolire) un campionato di club senza stravolgerlo (peraltro già oggi, il periodo che conta e dove si vede il rugby 'migliore' è quello post 6N, da settembre a marzo il campionato è troppo spezzettato, specialmente per le formazioni che non partecipano alle coppe, e così non ha senso);
mantenere staff e strutture che già oggi pur con poche risorse fanno bene in Challenge;
consentire a un insieme di giocatori per i quali ciò che fa problema non è la preparazione e formazione individuale, ma il confronto ripetuto con il rugby di altissimo livello, di colmare il gap che deriva dalla mancanza di ritmo e volume di gioco;
riversare queste esperienze, attitudini, competenze nel campionato;
affrontare anche la HC considerando questa come uno degli obiettivi stagionali, e non soltanto come un'occasione di confronto e di crescita, così come avviene oggi.

Ho una visione troppo edulcorata dell'ipotesi? :-] Può darsi, ma a forza di leggere proposte assurde, strumentali o contraddittorie...:)

Precisazione: immagino che dia per scontato che le 4 squadre siano suddivise tra HC e CC. E anche che non passeremo il turno in nessuna delle due competizioni :wink: :lol:
stefanot
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Re: E' CELTIC LEAGUE!!!

Messaggio da stefanot »

Giangian ha scritto:Antonio Liviero proporrebbe quanto segue:

Il movimento diviso e lo spazio di mediazione

di Antonio Liviero – Il Gazzettino di Lunedì 26 Gennaio 2009

Il rugby italiano vive una fase di incertezza énorme. L'attività di vertice sta per essere radicalmente ridisegnata ma manca ancora un progetto chiaro. La decisione della Fir di concentrare l'élite nazionale in due sole squadre e di iscriverle alla Celtic League ha avuto il merito indiscutibile di fare da detonatore a una riforma del sistema attesa da anni.

Trattandosi di una azione non concertata con le varie componenti del movimento e soprattutto con le società, era logico che sollevasse forti contrapposizioni e divisioni interne. Prima i club hanno respinto qualunque progetto che li tagliasse fuori dalle coppe europee, poi sono cominciate le candidature alla Celtic League. La federazione vorrebbe mandarci due selezioni o franchigie sotto il suo controllo.
Lo scopo è chiaro: concentrare il maggior numero di azzurri in due squadre in modo che la nazionale possa beneficiarne in termini ,di automatismi ed esperienza. Ma le società non intendono farsi da parte. C'è chi vuole un posto per sé come il Benetton dall'alto della tradizione, della sua eccellente organizzazione e di una forza economica pronta a investimenti consistenti. E non c'è dubbio che per il rugby italiano sarebbe delittuoso privarsi di una simile risorsa.

Ma sarebbe un grave errore anche escludere la storia e la passione del resto del Veneto, la regione leader, che si sta coalizzando in un progetto che comprende Petrarca, Venezia Mestre e Rovigo. In sostanza una riedizione dei Dogi senza i Leoni trevigiani.

Per contro è difficile ridurre l'espressione del rugby italiano a una o due regioni come dimostrano le candidature di Roma, della Lombardia e dell'Emilia. In tutto, comprese le due federali, fanno sette squadre. Ma i posti in Celtic al momento sono due. Come uscire da questa conflittualità senza alimentare ulteriori lotte intestine dannose per la palla ovale italica in un momento così difficile? Come puntare a quel clima unitario che sembrava possibile dopo la plebiscitaria rielezione del presidente Dondi? Lo spazio per una mediazione che porti a una soluzione onorevole per tutti è ristretto ma ancora praticabile.

Un primo risultato è stato acquisito: la necessità, per alzare a breve termine il livello tecnico, di restringere dra¬sticamente l'elite dando vita a selezioni o superclub. I problemi sono semmai dettati dalla natura della competizione a cui partecipare. Perché la Celtic mette a disposizione due soli posti e perchè la sua durata è tale da spazzare via ogni possibile torneo interno di vertice e con esso storia, identità sociali e meriti sportivi.

Si può costruire un'alternativa? Magari non per l'immediato, se ora non esistono le condizioni. Ma che tenga aperta una prospettiva? La prima proposta della Fir riguardava due selezioni per la Heineken Cup. La seconda quattro per la Celtic League (poi scartata dagli anglosassoni). E se si provasse a mettere insieme le due ipotesi? Cioè quattro squadre per le coppe europee? Certo non basterebbero sei settimane europee a rendere competitiva una squadra. Servirebbe un'attività più continua, diciamo da agosto a gennaio (conclusione dei gironi di Heineken) che potrebbe essere completata con una nuova competizione domestica, ad esempio un Top 4 tra le partecipanti alle coppe. Dodici partite a cavallo dei test autunnali e fino al del Sei Nazioni sarebbero l'ideale per non usurare troppo i giocatori. Non sarebbe come una Celtic league. In questo modo però da marzo a giugno rimarrebbe posto in calendario per un campionato dei club più breve ma, più continuo e attraente di quello attuale, sul modello di quanto avviene nell'emisfero australe dove l'attività delle franchigie nel Super 14 non danneggia i tornei nazionali (Currie Cup in Sudafrica, Npc in Nuova Zelanda).

In ogni caso proposte e formule possono variare. Quella che dovrebbe essere comune è la volontà di trovare un'intesa.
Le combinazioni sono infinite: creare selezioni solo per le coppe, fare un campionato federale come nelle under, fare un supertorneo estivo eccetera eccetera. Il problema credo finora sia stato l'immobilismo dei club e della lega che non ambivano a cambiare lo status quo mentre la federione aveva progetti piu' ambiziosi puntualmente osteggiati dalla lega.
Morta la lega la federazione ha potuto accelerare e prendere una decisione storica che era nell'aria da molto tempo. Credo che a livello attuale l'unica soluzione fosse partecipare alla Magners in un modo o nell'altro: nel breve periodo e' necessario per noi ridurre il gap con i movimenti rugbystici piu' evoluti e questo lo si puo' fare solo confrontandosi in maniera continuativa con loro. Questa puo' essere una scelta vincente, ma bisogna vedere cosa succedera' al contorno, ovvero se i club veramente lavoreranno a favore della competitivita' delle squadre in Magners o no. Per questo motivo secondo me e' essenziale che in Magners vadano le franchigie ovvero club rappresentanti piu' realta' locali e piu' club italiani: in questo modo molti soggetti sarebbero coinvolti, riceverebbero compensi e diventerebbero responsabili dei risultati delle squadre in Magners. Soprattutto spero in due squadre rappresentanti il centro-nord e uno il centro-sud.
jimmy88
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Re: E' CELTIC LEAGUE!!!

Messaggio da jimmy88 »

Enrico Torresan scrive ai fan della Benetton Treviso su facebook: Un ciao a tutti, parlavo stasera con un amico (di rugby tanto per cambiare) abbastanza introdotto in Benetton, e si discuteva della partita di sabato e dei programmi della società circa gli impegni per la prossima stagione che dovrebbe vedere anche l'ingresso il Celtic League, diceva che la situazione Celtic è ancora abbastanza in alto mare ma la famiglia United Colours sembra disposta a riversare risorse fresche per la nuova avventura in termini economici e quindi potrebbero arrivare nomi famosi a vestire la casacca biancoverde.
Io chiedevo se sapeva, almeno in termini generali come dovrebbe organizzarsi la cosa e quante squadre dovrebbero partecipare.
Sembra che le squadre debbano essere 2, e tutte del nord, forse una del veneto e una che raggruppi emilia e lombardia.
Io gli dicevo che potrebbe essere interessante, visto che se nascesse una squadra veneta, ma non esclusivamente biancoverde, rispolverare una maglia ormai da anni abbandonata.
Una maglia color oro e amaranto con al petto appuntato il cappello del Doge, il principe serenissimo.
I Dogi, appunto, sono (o forse è meglio dire erano viste le rarissime esibizioni) un club ad invito, tipo i Barbarians per intenderci e reclutavano per match occasionali giocatori delle squadre del veneto.
Ricordo ancora oggi molto bene una partita del '93 giocata a Monigo contro le Zebre (altro club ad invito insieme ai Lupi) allenata da Marco Bollesan e le formaziioni furono:

DOGI: Dotto; Salvan (19' st Faltibà), Bordon, Ceselin, D'Anna; Scanavacca (30' st Pavin), Francescato; Longo, Covi, Ceccato; Gardin, Checchinato (26' st Valentini); Rossi, Pivetta, Dal Sie.
ZEBRE: Maertens; Jeferson, Racean (39' st Rivaro), Arrovabarena, Ravazzolo (8' Ricchebono); Bonomi, Moncrieft; Cicciò (39' Sugaru), Cheika, Cabarrot; Pedroni, Devery; Torres, Goti, Cerioni (39' st Vaghi).

Arbitro: Giacomel

Marcatori: p.t. 7' cp Scanavacca; 15' cp Maertens; 18' m Dotto; 23' cp Dotto; 27' m Maertens; 34' cp Maertens; s.t. 6' m Francescato tr Pavin; 15' m Arrovabarena tr Maertens; 18'm Gardin; 24' m Cabarrot; 28' e 34' m Ricchebono.

La partita finì 33 / 23 per le Zebre, ma che spettacolo e soprattutto che nomi in campo e pensare che già all'epoca si parlava di calendari troppo pieni di impegni pur non essendoci ancora il 6 Nazioni e le coppe europee per club ma forse la cosa pesava di più perchè non esisteva ancora il professionismo.
Una buona serata a tutti......e sempre FORZA LEONI.
Lorenzo
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Località: Lecco

Re: E' CELTIC LEAGUE!!!

Messaggio da Lorenzo »

in sostanza le opzioni sarebbero queste?

-benetton da sola, stadio monigo

-padova venezia e forse anche rovigo assieme, stadio plebiscito

-viadana gran colorno, stadio zaffanella

-calvisano, stadio s michele

-r roma capitolina, flaminio

-ipotesi superclub federale (ha i soldi per farlo la federazione? sponsor iveco o altro?) stadio torino/flaminio?

6 ipotesi (Da cui escluderei già l'ultima, poi in serie la lega veneta, poi calvisano, poi le romane, poi la lega viadana/gran, poi benetton la + sicura) da cui ne usciranno 2 certe per la CL.

a quando la decisione ufficiale della federazione/data ultima imposta dalla CL per iscrizione campionato 2009-10?
Laporte
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Re: E' CELTIC LEAGUE!!!

Messaggio da Laporte »

jimmy88 ha scritto:Enrico Torresan scrive ai fan della Benetton Treviso su facebook: Un ciao a tutti, parlavo stasera con un amico (di rugby tanto per cambiare) abbastanza introdotto in Benetton, e si discuteva della partita di sabato e dei programmi della società circa gli impegni per la prossima stagione che dovrebbe vedere anche l'ingresso il Celtic League, diceva che la situazione Celtic è ancora abbastanza in alto mare ma la famiglia United Colours sembra disposta a riversare risorse fresche per la nuova avventura in termini economici e quindi potrebbero arrivare nomi famosi a vestire la casacca biancoverde.
Io chiedevo se sapeva, almeno in termini generali come dovrebbe organizzarsi la cosa e quante squadre dovrebbero partecipare.
Sembra che le squadre debbano essere 2, e tutte del nord, forse una del veneto e una che raggruppi emilia e lombardia.
Io gli dicevo che potrebbe essere interessante, visto che se nascesse una squadra veneta, ma non esclusivamente biancoverde, rispolverare una maglia ormai da anni abbandonata.
Una maglia color oro e amaranto con al petto appuntato il cappello del Doge, il principe serenissimo.
I Dogi, appunto, sono (o forse è meglio dire erano viste le rarissime esibizioni) un club ad invito, tipo i Barbarians per intenderci e reclutavano per match occasionali giocatori delle squadre del veneto.
Ricordo ancora oggi molto bene una partita del '93 giocata a Monigo contro le Zebre (altro club ad invito insieme ai Lupi) allenata da Marco Bollesan e le formaziioni furono:

DOGI: Dotto; Salvan (19' st Faltibà), Bordon, Ceselin, D'Anna; Scanavacca (30' st Pavin), Francescato; Longo, Covi, Ceccato; Gardin, Checchinato (26' st Valentini); Rossi, Pivetta, Dal Sie.
ZEBRE: Maertens; Jeferson, Racean (39' st Rivaro), Arrovabarena, Ravazzolo (8' Ricchebono); Bonomi, Moncrieft; Cicciò (39' Sugaru), Cheika, Cabarrot; Pedroni, Devery; Torres, Goti, Cerioni (39' st Vaghi).

Arbitro: Giacomel

Marcatori: p.t. 7' cp Scanavacca; 15' cp Maertens; 18' m Dotto; 23' cp Dotto; 27' m Maertens; 34' cp Maertens; s.t. 6' m Francescato tr Pavin; 15' m Arrovabarena tr Maertens; 18'm Gardin; 24' m Cabarrot; 28' e 34' m Ricchebono.

La partita finì 33 / 23 per le Zebre, ma che spettacolo e soprattutto che nomi in campo e pensare che già all'epoca si parlava di calendari troppo pieni di impegni pur non essendoci ancora il 6 Nazioni e le coppe europee per club ma forse la cosa pesava di più perchè non esisteva ancora il professionismo.
Una buona serata a tutti......e sempre FORZA LEONI.
arriverebberonuovi campioni. come ai new York Cosmos di Pelè, una multinaionale che sparì dopo pochi anni, perchè non fece attecchire il calcio negli states.... Non servirebbe a nulla
TommyHowlett
Messaggi: 3686
Iscritto il: 7 apr 2004, 0:00
Località: Porto Viro

Re: E' CELTIC LEAGUE!!!

Messaggio da TommyHowlett »

Quello che mi chiedo io è: se non c'è stato un allenatore o un presidente (tranne pochissimi) che abbiano accolto con favore l'ingresso di due selezioni italiane in CL, se ogni giorno qualcuno se ne esce con un'alternativa, come cavolo è che si è arrivati a tutto ciò?
Non so se i miei giocatori bevono whisky. So che bevendo frappé non si vincono molte partite.
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