ovalmente ha scritto:Bacioci ha scritto:No vi prego le coreografie nooooo!!!
Ma è rugby questo! E' il Sei nazioni questo!!!
E' l'erede del V nazioni questo!!!
Vi pregoooooooo!!!!
E' come se al British open ci fosse il pubblico che si mette a fare la ola.....
Lo so che sono un po' snob, ma io rivorrei il rugby fatto di tradizioni e non quello fatto di palloncini rumorosi, cappellini e ola...
VI pregoooooooooooo!!!!!!
Mi spiace che l'hai presa così male. A quanto ho capito l'obiettivo di questa coreografia è proprio quello di diffondere meglio i valori di unione che caratterizzano il rugby.
Anche la dinamica della coreografia non ricalca affatto quella del calcio, qui si parte dall'idea di coinvolgere l'intero stadio, quindi entrambe le tifoserie, per sostenere lo sport del rugby più che una delle due squadre.
Che ne pensi?
Credimi che sono pienamente convinto delle vostre buone intenzioni. Il mio è un problema diverso: premetto che ho 36 anni e non 70 (anche se quello che scriverò poterbbe farlo pensare), ma io vivo nel mondo del rugby da quando sono nato e andavo a Parigi o Londra ecc. quando c'era il V nazioni, per cui ho vissuto sulla mia pelle lo spirito "originale" del vero Torneo, ancora quando c'era il dilettantismo. Ti posso assicurare che è una cosa completamente diversa da quello che c'è al Flaminio! Solo gente competente che apprezzava qualsiasi cosa, con uno spirito di puro dicertimento sportivo.
La cosa strana è che i primi VI nazioni, il clima era completamente diverso da adesso ed era veramente molto simile al clima che si trovava all'estero: tanta gente competente che si comportava esattamente come ci si è sempre comportati in un qualsiasi campo di rugby.
Da un po' di anni (diciamo da quando il flaminio si riempie), questo clima non c'è più: sembra una festa paesana, dove la gente va perchè "ci si diverte" e si può fare casino. A me sembra un gran carnevale... Anche se non ci fosse, sarebbe lo stesso e prova ne è il fatto che al "villaggio" fuori dallo stadio c'è più gente che all'interno.
Non c'entra nulla con il calcio, ma, personalmente, non è questo il clima che ho imparato ad amare fin da quando ero bambino e che, anche se un po' cambiato, si trova ancora a Twickenham, Murrayfield, ecc.
Per molti anni sono andato a Roma a vedere almeno una partita all'anno, ma da un po' di tempo ho deciso di non andarci più. In particolare dall'ultima volta in cui ho passato la partita con dietro un "signore" che ha sbattuto quei stramaledetti palloncini rumorosi rosa per tutti gli 80 minuti, senza sapere neache cosa fosse una touche...
Mi dispiace, so che la mia è una forma di snobbismo, ma non ci posso fare niente: per me la partita di rugby è un momento "sacro" in cui si va a vedere uno sport fantastico, non un carnevale...