Pensieri dopo Sco-Ita

Discussioni sulla FIR e sulle Nazionali, maggiore e giovanili

Moderatore: Emy77

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garakh
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Pensieri dopo Sco-Ita

Messaggio da garakh »

E’ difficile per chi, come me, ha sempre vissuto il rugby come un evento televisivo, darne un giudizio tecnico. Sfortunatamente non l’ho mai praticato.
Per questo motivo, ho aspettato un paio di giorni prima di mettere giù i miei pensieri dopo la partita di Murrayfield. Il perché è facile da intuire, come molti appassionati la delusione è stata tanta non solo per il risultato, ma soprattutto per quanto ho visto in campo e avrei corso il rischio di dire cose non giuste (probabilmente le dirò lo stesso).
Che la Scozia fosse più forte dell’Italia (ammettiamolo, lo è), lo si era capito dalle prime due partite che ha disputato. Molto disciplinata, ma soprattutto molto determinata in tutte le fasi di gioco, sia in mischia che al gioco aperto. Non era più l’armata Brancaleone degli ultimi due anni.
Sulla partita, ho diverse considerazioni, ma prima mi soffermo su una sensazione riguardo la squadra. La mia impressione è che vi siano 15 giocatori in campo, ma non una squadra.
Il drop di Parisse mi ha dato la sgradevole sensazione che non credesse possibile, in quella fase, andare in meta; che non credesse nei suoi compagni di mischia e nel resto della squadra. Un altro Parisse avrebbe affrontato 50 fasi pur di andare in meta, ma non quel giocatore a Murrayfield.
Brutta sensazione.
garakh
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Re: Pensieri dopo Sco-Ita

Messaggio da garakh »

La partita.
Beh, non ho letto statistiche di alcun tipo, ma la prima cosa che mi viene alla mente, è il numero di palloni persi su mischia spontanea ed anche su mischia ordinata. Non faccio grosse rivelazioni, se dico che una delle cause della sconfitta sta nella non più affidabile mischia.
Gioco alla mano.
Schieramento profondo con palloni che venivano quasi sempre ricevuti da fermo e passaggi da un compagno all’altro senza puntare l’avversario diretto (palla/uomo per intenderci), purtroppo non se ne salva uno in questo senso della linea arretrata. Su quanto visto nel secondo tempo sui passaggi alla mano, preferisco stendere un velo pietoso.
Mi aspetto simili errori in un torneo di minirugby, non dalla nazionale.
Su queste due considerazioni aggiungo una condizione atletica deficitaria. A metà del secondo tempo i nostri boccheggiavano.
ilgrongo
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Re: Pensieri dopo Sco-Ita

Messaggio da ilgrongo »

garakh ha scritto: Il drop di Parisse mi ha dato la sgradevole sensazione che non credesse possibile, in quella fase, andare in meta; che non credesse nei suoi compagni di mischia e nel resto della squadra. Un altro Parisse avrebbe affrontato 50 fasi pur di andare in meta, ma non quel giocatore a Murrayfield.
Brutta sensazione.
Sensazione confermata con il calcio di Marcato a fine tempo.
Una vita a discutere se valesse la pena tentare un calcio tra i pali con il 80 % di possibilità di fallimento o tentare per una meta.
E' dovuto addirittura entrare Troncon in campo per dicendogli "Ragà, qua è meglio calciare, almeno 3 punticini magari li prendiamo"
Nessuno di loro che fosse capace di prendersi la responsabilità di una scelta, di una decisione in un senso o nell'altro e prendere la squadra per mano
Noi dalla tribuna ci siamo guardati in faccia basiti
Veramante una gradevole sensazione di impotenza e rassegnazione

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garakh
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Re: Pensieri dopo Sco-Ita

Messaggio da garakh »

I giocatori.
Oltre al solito Parisse, da salvare ce ne sono ben pochi.
Il tanto vituperato Griffen (che non era neanche nel giro della nazionale) ha fatto quanto poteva e con neanche 3 settimane di preparazione, quanto meno ha cercato di variare il gioco alla mano con calci dietro la mischia avversaria.
Mauro Bergamasco per la generosità e per i nuovi sospendo il giudizio.
Laporte
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Re: Pensieri dopo Sco-Ita

Messaggio da Laporte »

garakh ha scritto:I giocatori.
Oltre al solito Parisse, da salvare ce ne sono ben pochi.
Il tanto vituperato Griffen (che non era neanche nel giro della nazionale) ha fatto quanto poteva e con neanche 3 settimane di preparazione, quanto meno ha cercato di variare il gioco alla mano con calci dietro la mischia avversaria.
Mauro Bergamasco per la generosità e per i nuovi sospendo il giudizio.
perchè aveva smesso di giocare ? Sbaglio o gioca inuna squadra italiana impegnata nella HC ? Mica bruscolini
cicieaux
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Re: Pensieri dopo Sco-Ita

Messaggio da cicieaux »

Per fortuna almeno in questa discussione non si è partiti sparati contro Mallet....... è giusto che le sconfitte servano a capire quali sono i nostri limiti e da dove bisogna ripartire....... dai pulcini
TommyHowlett
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Re: Pensieri dopo Sco-Ita

Messaggio da TommyHowlett »

I pensieri "dopo Sco-Ita" si trasformano all'istante nei pensieri "pre Ita-Gal"; stiamo per affrontare la squadra più forte del 6N assieme a Francia e Irlanda (che già ci ha conciato per le feste) con uno stato d'animo penoso, con nessuna certezza e mille dubbi. Se non abbiamo capitalizzato niente dopo le sconfitte in Inghilterra e contro l'Irlanda, quando ancora si poteva salvare la baracca almeno sotto l'aspetto psicologico, per quale ragione dovremmo farlo ora, dopo che abbiamo perso nettamente l'unica partita sulla carta abbordabile per noi? Prima parlavo di stato d'animo perché è proprio quello il fattore discriminante tra una prestazione dignitosa e una pesantissima disfatta quando si affrontano squadre più forti; a me sta venendo in mente l'anno 1999, in particolare i mondiali giocati con una squadra totalmente slegata in ogni suo singolo componente e culminati nella catastrofe di Huddersfield.
Spesso l'Italia ha la "capacità" di alzare bandiera bianca prima di iniziare le partite soprattutto se l'avversario è nettamente superiore, basta vedere tutti i recenti incontri contro gli Abs.
Non so quale possa essere la soluzione per invertire questo trend; partire dalle pochissime note positive (Parisse, Zanni) non basta, il tempo è ristretto per tentare qualche recupero psico-fisico di alcuni elementi un tempo (poco tempo fa) fondamentali come i due piloni o le seconde linee, i balletti di NM su alcuni ruoli chiave (estremo, Ma e MM) hanno eliminato qualsiasi residuo di fiducia tra mediana e 3/4, le pesanti sconfitte nelle tre precedenti uscite hanno affossato il morale soprattutto in previsione di una partita quasi-impossibile come quella contro i gallesi,...
Non so proprio come si possa uscirne; forse far capire che servirebbe un po' di orgoglio nazionale? Boh!
Non so se i miei giocatori bevono whisky. So che bevendo frappé non si vincono molte partite.
Daddy
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Re: Pensieri dopo Sco-Ita

Messaggio da Daddy »

Volevo fare una battuta sull'orgoglio nazionale con annessa cordata CAI ma ve la risparmio :lol: , se almeno i giocatori pensassero alla crescita del loro valore (di cartellino) facendo una bella partita a me basterebbe! :wink: Certo vederne qualcuno veramente toccato dal risultato e qualcuno che ridacchia è cosa veramente brutta! :cry:
jimmy88
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Re: Pensieri dopo Sco-Ita

Messaggio da jimmy88 »

Abbiamo una serie di partite tremende! Galles, Francia, Australia, Nuova Zelanda, Sud Africa, Nuova Zelanda, Samoa! :shock: Si rischia di far scendere il morale almeno quanto la posizione nel ranking :-] Che grosso casino!
billingham
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Re: Pensieri dopo Sco-Ita

Messaggio da billingham »

http://www.rbs6nations.com/en/matchcent ... ixid=56626

dati alla mano:
un possesso quantomeno ridicolo nel primo tempo (certo, la Francia con un possesso ridicolo schiantò gli All Blacks al Millennium. Inutile dire che noi non siamo la Francia e che abbiam bisogno di fare possesso, e tanto, visto che dovrebbe pure venirci bene, con la mischia che dovremmo (dovremmo) avere). idem per l'occupazione territoriale. Nel secondo tempo i parametri sono sembrati più equilibrati (il parziale è stato di 10-3...poco conta).
Il resto è persino lusinghiero in alcuni dati (a parte le palle vinte in gioco aperto...), con 17 palloni vinti nei 22 dell'avversario contro 11...o comunque è equilibrato. Vorrei sapere qual'è il metodo di datasport per quanto riguarda il conteggio dei placcaggi: ho visto troppi scozzesi non andare a terra e avanzare nell'uno contro uno. Solito problema da anni: non li tiriamo giù, o se li tiriamo giù servono due o tre giocatori. Ruck, occasione di attaccare in soprannumero, ciaociao.
Il dato dolente, quello che si va sempre a vedere, gli offload. 12-4 per la Scozia. Come sottolineava Yeti in un altro post, manca il sostegno, e noi non possiamo riciclare la palla, e qualsiasi buona azione perde il suo abbrivio. A proposito di abbrivio: a cosa serve fare pick'n'go se a. non facciamo la linea del vantaggio b. diamo tutto il tempo agli avversari di riorganizzarsi prima di tentare la successiva fase? Avete visto la velocità della Scozia nel gioco rasente ai raggruppamenti? Appena la palla era a terra c'era qualcuno subito pronto a giocarla: hanno fatto i disastri in quel modo.
Segui ovunque i Cariparmi azzurri!!! - Ich bin ein Orqueriaren

Invece di farmi un busto ed esporlo a Murrayfield, mi impaglieranno e mi appenderanno in una taverna (Roy Laidlaw)

Er tacce è robbba da froci (Jimmy Er Fregna)
garakh
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Re: Pensieri dopo Sco-Ita

Messaggio da garakh »

Le risposte da voi date in questa sezione mi danno lo spunto per un'ulteriore considerazione che, credo, meriterebbe essere sviluppata in un thread a parte.
Ripenso all'intervista di dicembre rilasciata da Massimo Giovanelli e (sulle considerazioni da lui fatte sulla nazionale nel 6 Nazioni) sul fatto che la generazione successiva a quella che ha portato l'Italia in questo torneo aveva una sola missione, confermare di meritare di far parte di questo torneo.
Credo che questa generazione di giocatori abbia fallito in questo compito e che sarebbe onesto, anche da parte della FIR, ammetterlo e lasciare questo compito ad altri. Ma ci credo poco.
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