Sono d'accordo con te.luqa ha scritto: .... Io penso che meriti (Rubini ndr) una seconda chance, anche contro il galles.....
Sperando che il nostro Rubini sia, contro i fieri dragoni rossi, un autentico "sangue di piccione"
Moderatore: Emy77
Sono d'accordo con te.luqa ha scritto: .... Io penso che meriti (Rubini ndr) una seconda chance, anche contro il galles.....
Caro yeti...yeti ha scritto:jah ha scritto:yeti ha scritto: Il Galles quest'anno sta facendo giocare nel 6 nazioni un certo Halfpenny all'ala. È una new entry (non so nemmeno se abbia fatto i test-matches di novembre). Come valutiamo il suo impatto nelle partite che ha giocato? Erano anche per lui "gli esordi".
Scusa...ora non vorrei essere pignolo....ma hai visto con chi gioca halfpenny e con chi gioca rubini???? Mettiamo in evidenza l'IMPATTO DEGL'ALTRI 14 GIOCATORI ITALIANI!!!
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Stai dicendo per caso che i nostri giocatori non sono all'altezza di quelli delle altre squadre? Cioé stai dicendo quello che dice Mallet da un po' di tempo a questa parte? Perché comunque io sono d'accordo con te, su questo puntio, anche se ovviamente la responsabilitá non è affatto dei giocatori, ma dell'ambiente e non di uno staff tecnico, ma "degli staff tecnici" con cui vengono a confronto. Prendi la persona Rubini, moltiplica per 15 ed esce il problema, ma non la sua soluzione. Quello che ho detto di Rubini vale anche per Zanni, Bacchetti, McLean, i futuribili come Quartaroli, Pavan, Favaro. Puoi avere mezzi fisici, talento e intelligenza, ma se questi mezzi e questo talento non vengono sviluppati tanti saluti. E dove li sviluppi? Von Karajan diceva che nella musica il talento è un 5-10 per cento. Il resto è applicazione e disciplina. E nel rugby? Io gioco in Francia (male, perché sono vecchio) in sesta-settima divisione, una cosa tra la B e la C1 in Italia. Siccome il nostro numero 9 ha denotato nella partita precedente carenze nel gioco al piede difensivo e siccome ci troviamo in emergenza col 10 infortunato, ieri si è messo lì con uno degli allenatori e ha fatto una serie sterminata di calci in touche dai due angoli fino a quando la palla non arrivava ad uscire all'altezza della linea dei 22 dall'altra parte. Sono 50 metri di campo. Mi piacerebbe sapere come mai le nostre touche dai 22 difficilmente arrivano a superare anche solo la linea di metá campo. Ma McLean, Marcato, etc. etc. si mettono lì alla fine di ogni allenamento a provare 50-70-100 calci in touche?
Analisi perfetta sul perchè i nostri giovani rendono meno degli altri.yeti ha scritto:Infatti, è quello che penso anch'io. L'esempio di Galon non era casuale. Un giocatore che ha giocato alcuni anni in Francia in un campionato come la ProD2 dove giocano squadre che, nella maggior parte dei casi, potrebbero tranquillamente aspirare ad un posto per le semifinali in Super10. Il livello (e le varie situazioni di gioco) di quel campionato lo hanno fatto diventare un giocatore solido e direi completo nei fondamentali. Non un fuoriclasse, ma uno che avercene sarebbe tanta manna dal cielo. Il gap si crea tra i 18-20 anni (quando le nostre rappresentative giovanili sono grosso modo a livello delle altre) e i 23-25, quando i giovani prospetti nelle altre nazioni sono gettati in campionati e coppe di un certo livello, e i ns. invece finiscono spesso per fare panchina o a giocare in A1.
G.
in effetti rubini in confronto a pratichetti e bacchetti a Edim sembrava un giocatore di un altro pianeta...paparoga ha scritto:ma che cavolo di partita avete visto? rubini da quando e' entrato in campo e' stato il migliore dell'italia, l'unico veloce in mezzo a 4 zombie. ha svirgolato un calcio? e allora? e sulla meta che doveva fare? si e' trovato lo scozzese davanti a tutta velocita', e a momenti lo placcava pure in tuffo. sarebbe davvero strano se mallet non lo confermasse. e poi ha giocato con grande personalita' e coraggio, al contrario di bacchetti che mi sembrava uno spaesato. e' lui il 15 del futuro
TI QUOTO AL 100%.... Sopratutto sul fatto che a 18 anni la differenza non è molta...ma dopo!!!!!!yeti ha scritto:Infatti, è quello che penso anch'io. L'esempio di Galon non era casuale. Un giocatore che ha giocato alcuni anni in Francia in un campionato come la ProD2 dove giocano squadre che, nella maggior parte dei casi, potrebbero tranquillamente aspirare ad un posto per le semifinali in Super10. Il livello (e le varie situazioni di gioco) di quel campionato lo hanno fatto diventare un giocatore solido e direi completo nei fondamentali. Non un fuoriclasse, ma uno che avercene sarebbe tanta manna dal cielo. Il gap si crea tra i 18-20 anni (quando le nostre rappresentative giovanili sono grosso modo a livello delle altre) e i 23-25, quando i giovani prospetti nelle altre nazioni sono gettati in campionati e coppe di un certo livello, e i ns. invece finiscono spesso per fare panchina o a giocare in A1.
G.
Mai avuto dubbi: ora ho anche la quasi certezza che sia destinato ad emigrare, senza CL...jah ha scritto:Ancora dubbi????