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Mi piace giocare 10, c’è tanta responsabilità perché gestisci la palla in ogni azione. Sono abbastanza contento di come ho giocato nelle precedenti partite, ma devo usare di più il piede, con grabber o calci di spostamento, specie quando non siamo in sovrannumero in attacco. All’apertura è necessario essere veloci con testa, mani e piedi e io devo migliorare anche nella rapidità e nella precisione del passaggio: questo perché nel club gioco invece ad estremo. In Australia solo nell’ high school a Brisbane ho giocato apertura. Poi con la nazionale australiana under 19 (con cui è stato campione del mondo, ndr), nei Perth Spirit in A.R.C. e a Calvisano sono sempre stato schierato estremo.
Se non abbiamo fatto nessuna meta contro Irlanda e Scozia la colpa è anche la mia che gioco a numero 10. Abbiamo difeso bene ma siamo troppo lenti con la palla in mano. Contro una squadra come il Galles che gioca velocemente a largo e con un triangolo allargato di altissimo livello sarà importante mantenere e gestire bene il possesso. Contro la Scozia abbiamo avuto 4 opportunità di marcare, ma ci siamo persi nell’ultimo passaggio, o in errori di handling. A livello internazionale sono poche le opportunità per fare meta, e se non le sfrutti sei “condannato”: bisogna perciò sfruttarle tutte. La Scozia non ha giocato meglio di noi, ma ha segnato 2 volte perché ha sfruttato le 2 opportunità che ha avute; noi no. Questo è il nostro problema. ( non ci posso credere... non e' la prima intervista che leggo dove dichiarano di aver giocato alla pari contro la Scozia e che l'unica differenza sono stati due o tre errori e non problemi fondamentali d'impostazione... )
violaalessandro ha scritto:Mi piace giocare 10, c’è tanta responsabilità perché gestisci la palla in ogni azione. Sono abbastanza contento di come ho giocato nelle precedenti partite, ma devo usare di più il piede, con grabber o calci di spostamento, specie quando non siamo in sovrannumero in attacco. All’apertura è necessario essere veloci con testa, mani e piedi e io devo migliorare anche nella rapidità e nella precisione del passaggio: questo perché nel club gioco invece ad estremo. In Australia solo nell’ high school a Brisbane ho giocato apertura. Poi con la nazionale australiana under 19 (con cui è stato campione del mondo, ndr), nei Perth Spirit in A.R.C. e a Calvisano sono sempre stato schierato estremo.
Se non abbiamo fatto nessuna meta contro Irlanda e Scozia la colpa è anche la mia che gioco a numero 10. Abbiamo difeso bene ma siamo troppo lenti con la palla in mano. Contro una squadra come il Galles che gioca velocemente a largo e con un triangolo allargato di altissimo livello sarà importante mantenere e gestire bene il possesso. Contro la Scozia abbiamo avuto 4 opportunità di marcare, ma ci siamo persi nell’ultimo passaggio, o in errori di handling. A livello internazionale sono poche le opportunità per fare meta, e se non le sfrutti sei “condannato”: bisogna perciò sfruttarle tutte. La Scozia non ha giocato meglio di noi, ma ha segnato 2 volte perché ha sfruttato le 2 opportunità che ha avute; noi no. Questo è il nostro problema. ( non ci posso credere... non e' la prima intervista che leggo dove dichiarano di aver giocato alla pari contro la Scozia e che l'unica differenza sono stati due o tre errori e non problemi fondamentali d'impostazione... )
io invece esprimo "sdegno e costernazione" perché non bisogna mettre troppa pressione a questo promettente ragazzo che sta scoprendo un ruolo difficile non suo! o si monta la testa o si brucia! non domandiamogli troppo!
E' un estremo e dovrebbe, continuare a giocare ( e a migliorare) nel suo ruolo..
Mi ripeto rispetto ad altri luoghi: il ruolo di un giocatore non è il suo destino. Si può benissimo avere caratteristiche idonee per un ruolo in un sistema di gioco e adatte a un ruolo diverso in un sistema diverso; e lo stesso ruolo può essere ricoperto da giocatori con caratterisiche diverse.
Quest'ansia di incasellare un giocatore (qualsiasi giocatore) in un ruolo dei 3/4 (per gli avanti il discorso è un po' differente) mi è del tutto inspiegabile, se non con intenti forzatamente polemici. Pur di attribuire una mancanza, qualsiasi mancanza, a Mallett, molti qui fanno a gara per trovare incongruenze col lanternino.
Mallett, dopo aver subito due intercetti sanguinosi dall'Irlanda, voleva migliorare la trasmissione della palla al largo, per cui a Edimburgo ha inserito due aperture, delle quali una, quella meno adatta al placcaggio (e forse più intelligente tatticamente), in difesa è stata schierata dietro.
In effetti, la palla al largo, contro la Scozia, è arrivata con continuità. Lì poi abbastanza spesso i giocatori schierati all'ala (non solo le ali) arrivavano fuori sincronismo, o troppo presto o troppo tardi. Ma è lì che si sono situati gli errori, non nella fase di costruzione del gioco. Certo, sia McLean che Marcato possono migliorare, ma a quanto pare Mallett è stato abbastanza soddisfatto della loro prestazione da riproporli anche domani.
Poi, intendiamoci, potete anche non essere d'accordo con la mia ricostruzione. Vi sollecito anzi a trovare i punti critici nei miei ragionamenti e a proporne altri, eventualmente trovando errori che Mallett sta commettendo. Tuttavia, se volete sostenere contro i miei post che Mallett sta sbagliando, fare semplicemente riferimento agli scambi di ruolo non è sufficiente, dovrete impegnarvi di più.
quello che si vede in spesso è in molte molte nazionali è cambi di ruolo, anche nel 6N, 3N e mondiali
vi riporto esempi
- John Smith, pilone e tallonatore sharke e sudafrica
- Tendai the beast matwarira, pilone e flanker negli shark
- Epi Taione, centro o flanker tonga
- Sebastian Chabal, 2nda linea 8 Sale Sharks e Francia
- Francois Steyn - Centro, 10, estremo - Soudafrica e Shark
- Ruan Pieenar - 9/10 ala- Sharks e Sudafrica, ora stabile a 10
- Percy Montgomery - 10 ed estremo - Sudafrica e Stormers e prima negli sharks
- Luke Mcalister 10 centro, Sharks, Crusaders, e Allblacks
- Dan carter, 10 e centro, Allblack Crusaders
- Mils Muliaina, Estremo, Ala, centro - Chiefs e All Black
- Baby, centro e apertura - Francia e Tolosa
- Skrela, centro e aperture, Stade Francais, Tolousain, Francia
- Michalack , 9 e 10 Francis, Tolosa, Sharks
- Ellisade 9 e 10, Tolosa e Francia
- Piri Weepu, 9 e 10, Chiefs e Allblacks
- MIke Philipss, 9 e ala, Galles
- Halfpenny ala e apertura, Cardiff Blues e Galles,
- Stirling Mortlock, centro/apertura, brumbies,
- Luke Fitzgerlad, ala e apertura, Iralnda Leinster
- Lote Tuquiri, ala e centro, Austriala brumbies
- Paddy wallace, 10 3 centro Ulster Irlanda
- Rob Kearney, Centro, ala, estremo, Ilranda e Leinster
- Felipe Contepomi 10 e Centro, Leinster e Argentina
- Raineri, 10 e centro
- Parisse, 8,10,11,12,13,14,15,7,6,5,4, (come dice dallaglio luiè l'italia)
- Doug Howlett centro, estremo ala, ALl bLack,s Munster, Blues
Il fatto che alcuni di essi siano campioni che continuano a essere sul campo è anche dovuto alla loro duttilità e alla capacità che hanno di giocare in più ruoli. La francia ha battuto il galles schierando un centro che non gioa mai a 10 all'apertura.
Ruan pieenar è adesso stabilemente a 10 dopo aver ricoperto il ruolo in emergenza con li shakrs nelle scorse 3 stagioni
ho provato solo della "tenerezza" a vedere come luke cerca di responsabilizzarsi e prenda sul serio il suo ruolo partendo dai suoi errori..
...penso che non sia giusto, marco bergamasco avrebbe potuto fare la stessa cosa dopo la partita di londra....
tutto qui, forse sbaglio,
nessuna polemica.
diddi ha scritto:
In effetti, la palla al largo, contro la Scozia, è arrivata con continuità. Lì poi abbastanza spesso i giocatori schierati all'ala (non solo le ali) arrivavano fuori sincronismo, o troppo presto o troppo tardi. Ma è lì che si sono situati gli errori, non nella fase di costruzione del gioco.
Diddi,
mi permetto di dissentire: in TV non me ne era accorto, ma vedendola dal vivo (e dalla curva) mi sono reso conto che tagliamo il campo in modo mostruoso! E questo a partire dai mediani di mischia e di apertura - non e' solo e tutta colpa delle ali!!!
Adesso faro' una cosa assolutamente poco raffinata e quotero' un mio intervento di pochi giorni dopo la partita con la Scozia da un altro thread:
violaalessandro ha scritto:
il mediano di mischia fa 1-2 passi laterali prima di passare
il mediano d'apertura fa 2-4 passi laterali prima di passare
il primo centro fa 4-8 passi laterali prima di passare
l'estremo che eventualmente si inserisce fa 8-16 passi laterali prima di passare
il secondo centro fa 16-32 passi laterali prima di passare
l'ala, in attesa di ricevere il pallone, fa anche lei 32-64 passi laterali...
...peccato che il campo sia largo si e no una settantina di metri!!!
il taglio del campo comincia proprio dai mediani (!!!) e continua attraverso tutto il campo, con una prima linea d'attacco superaffollata che si "adatta" all'impostazione della linea a tagliare il campo e nessuna seconda linea d'attacco che possa pensare a raddrizzare, magari con un incrocio in velocita' da parte di un giocator che parte profondo...
Le ali (o gli ultimi giocatori prima della touche, se preferisci...) si ritrovano pallone, pressione e poco/nullo spazio laterale -l'ultimo passaggio spesso lo ricevono da un compagno che e' gia' arrivato oltre la linea dei cinque metri!- (e non sanno dove posizionarsi... a volte vanno a sbattere sul portatore pensando ad una ruk, altre se ne vanno troppo in avanti, oppure... )
E' un peccato, perche' abbiamo creato dei soprannumeri al largo, ma poi non abbiamo ne' fissato gli uomini ne' corso dritti, favorendo il tranquillo scivolamento e adattamento della difesa al largo... facile dire che cosi' i palloni al largo sono arrivati... peccato che non fossero giocabili...
diddi ha scritto:Mi ripeto rispetto ad altri luoghi: il ruolo di un giocatore non è il suo destino. Si può benissimo avere caratteristiche idonee per un ruolo in un sistema di gioco e adatte a un ruolo diverso in un sistema diverso; e lo stesso ruolo può essere ricoperto da giocatori con caratterisiche diverse.
Quest'ansia di incasellare un giocatore (qualsiasi giocatore) in un ruolo dei 3/4 (per gli avanti il discorso è un po' differente) mi è del tutto inspiegabile, se non con intenti forzatamente polemici. Pur di attribuire una mancanza, qualsiasi mancanza, a Mallett, molti qui fanno a gara per trovare incongruenze col lanternino.
Mallett, dopo aver subito due intercetti sanguinosi dall'Irlanda, voleva migliorare la trasmissione della palla al largo, per cui a Edimburgo ha inserito due aperture, delle quali una, quella meno adatta al placcaggio (e forse più intelligente tatticamente), in difesa è stata schierata dietro.
In effetti, la palla al largo, contro la Scozia, è arrivata con continuità. Lì poi abbastanza spesso i giocatori schierati all'ala (non solo le ali) arrivavano fuori sincronismo, o troppo presto o troppo tardi. Ma è lì che si sono situati gli errori, non nella fase di costruzione del gioco. Certo, sia McLean che Marcato possono migliorare, ma a quanto pare Mallett è stato abbastanza soddisfatto della loro prestazione da riproporli anche domani.
Poi, intendiamoci, potete anche non essere d'accordo con la mia ricostruzione. Vi sollecito anzi a trovare i punti critici nei miei ragionamenti e a proporne altri, eventualmente trovando errori che Mallett sta commettendo. Tuttavia, se volete sostenere contro i miei post che Mallett sta sbagliando, fare semplicemente riferimento agli scambi di ruolo non è sufficiente, dovrete impegnarvi di più.
Mi correggo : un piccolo accenno un po’ polemico OT (solo un po' ma credo pacato) con diddi lo voglio comunque tentare per dire delle cose che mi stanno a cuore :
1) la tua competenza tecnica, riconosciuta dai più, non da’ l’effetto scontato di avere sempre ragione su chi ti é meno dotato tecnicamente.
2) non esistono solo « tifosi » e « tecnici » su questo forum che non é né un salotto né l’osteria. Io spero che non diventi né l’uno né l’altro ! Mi sembra ci sono anche molti, che possono avere un bagaglio tecnico più limitato del tuo come me incluso, che magari a volte sbagliano, a volte si ripetono, e a volte sicuramente dicono delle cose che non devono, ma cercano di contribuire al dibattito e d’imparare come possono.
3) I motivi per cui magari a volte non hai le risposte che cerchi sono forse anche altri.
Il rugby é uno sport difficile e complesso e non ci piove! Ma esistono alcuni parametri importanti a mio parere che sono a monte del « mediano che era già in seconda fase a 10 e non 15 metri dal ruck in costruzione perché senno’ ecc. ecc. ». Si tratta di aspetti professionali , umani tattici psicologici ecc. che possono a volte spiegare delle cose prima ma sopratutto al posto del dettaglio tecnico.
4) Non esistono partiti contro mallett prestabiliti e organizzati a mia conoscenza.
Io parlo a titolo personale come immagino Shye, Bernadotte, KKarli AlessandroViola o anche Oldprussian nei cui interventi mi riconosco spesso. Riconosco che a volte si possa dare l’impressione di esagerare in mallettofobia…
.. ma é perché tra il BENE e il Mallett preferiamo il primo !
Tu a volte, permettimi, con la tua puntigliosità sempre giustificata, mi sembri cadere nell’effetto inverso. !
Grazie della cortese attenzione.
cordialmente,
ilcavigliatore,
colonia francese di "rugby.it"
Alessandroviola, la tua valutazione, per il solo fatto di basarsi sull'osservazione, è degna del massimo rispetto. Tuttavia non tiene conto di un fatto: non stiamo parlando né del dopolavoro ferroviaro, né di una promettente U15, bensì della massima espressione del rugby nazionale e di giocatori che, se si comportassero così nei loro club, non figurerebbero in rosa.
Detto questo, che non è la risposta o la soluzione, ma solo uno spunto ulteriore di riflessione, vorrei focalizzare il mio interesse su alcuni episodi emblematici, che esporrò in ordine cronologico inverso:
1) Scozia - Italia 2009. La palla viaggia al largo, sui 15 metri arriva a Mauro Bergamasco, il quale viene fermato ma tiene libere le mani col pallone; quando però riesce a divincolarsi, Zanni E Pratichetti, i sostegni all'esterno, pur fermandosi, sono ormai entrambi oltre la linea della palla. Risultato: passaggio in avanti e mischia loro. Sarebbe bastato che UNO tra Zanni e Pratichetti fosse partito più tardi per avere la possibilità di presentarsi puntuale e in corsa per l'off-load; invece entrambi hanno fatto lo stesso movimento e sono finiti fuori-gioco insieme. Forse Orlandi ha ragione?
2) Inghilterra-Italia 2009. Toniolatti raccoglie da ruck e passa a McLean, McLean apre largo su Pratichetti (primo centro), Pratichetti corre DRITTO DAVANTI A SE' fissando il suo uomo e trasmettendo palla all'ultimo istante utile a Canale, (Canale cincischia e passa poi a Robertson, Robertson incrocia sulla difesa accorrente, viene placcato e scarica su Mirco), Mirco va in meta. Allora si può! A pensarci bene, Pratichetti centro... Ma che cosa vado pensando!
3) Inghilterra-Italia 2007. Scanavacca apre, Canale prende e corre in diagonale andando a intasare il canale (scusate il calembour) dell'ala; l'ala incrocia, riceve palla sull'incrocio e sguscia tra le maglie della difesa inglese, inaugurando l'azione che ci porterà in meta. Per la cronaca, l'ala era Pratichetti. A pensarci bene, Pratichetti ala... Ma che cosa vado pensando!
ilcavigliatore ha scritto:Mi correggo : un piccolo accenno un po’ polemico OT (solo un po' ma credo pacato) con diddi lo voglio comunque tentare per dire delle cose che mi stanno a cuore :
1) la tua competenza tecnica, riconosciuta dai più, non da’ l’effetto scontato di avere sempre ragione su chi ti é meno dotato tecnicamente.
2) non esistono solo « tifosi » e « tecnici » su questo forum che non é né un salotto né l’osteria. Io spero che non diventi né l’uno né l’altro ! Mi sembra ci sono anche molti, che possono avere un bagaglio tecnico più limitato del tuo come me incluso, che magari a volte sbagliano, a volte si ripetono, e a volte sicuramente dicono delle cose che non devono, ma cercano di contribuire al dibattito e d’imparare come possono.
3) I motivi per cui magari a volte non hai le risposte che cerchi sono forse anche altri.
Il rugby é uno sport difficile e complesso e non ci piove! Ma esistono alcuni parametri importanti a mio parere che sono a monte del « mediano che era già in seconda fase a 10 e non 15 metri dal ruck in costruzione perché senno’ ecc. ecc. ». Si tratta di aspetti professionali , umani tattici psicologici ecc. che possono a volte spiegare delle cose prima ma sopratutto al posto del dettaglio tecnico.
4) Non esistono partiti contro mallett prestabiliti e organizzati a mia conoscenza.
Io parlo a titolo personale come immagino Shye, Bernadotte, KKarli AlessandroViola o anche Oldprussian nei cui interventi mi riconosco spesso. Riconosco che a volte si possa dare l’impressione di esagerare in mallettofobia…
.. ma é perché tra il BENE e il Mallett preferiamo il primo !
Tu a volte, permettimi, con la tua puntigliosità sempre giustificata, mi sembri cadere nell’effetto inverso. !
Grazie della cortese attenzione.
cordialmente,
ilcavigliatore,
colonia francese di "rugby.it"
Ti ringrazio di cuore.
Ogni volta che scrivo, spero che qualcuno mi dia contro e che si possa discutere. Per lo più invece vengo quotato e tutto finisce più o meno lì. Con questo, spero di avere risposto al primo punto da te sollevato.
2) E' evidente che io preferisco il salotto all'osteria quando parlo di rugby. Ma io sono piuttosto "tifoso" che "tecnico": non ho mai giocato e mai allenato. Ho trascorsi agonistici nel calcio che mi consentono di immaginare il contesto fuori dal campo (dinamiche di gruppo, influenza dello staff, professionalità nell'attività agonsitica, dilemma sport-vita professionale), ma nessuna preparazione specifica in campo tecnico. Il tono professorale delle mie affermazioni è solo frutto del mio carattere e non della mia presunta competenza, che si limita all'osservazione ripetuta. In effetti, soprattutto all'inizio, tre-quattro anni fa, guardando la partita non mi accorgevo quasi di niente; oggi, in effetti, un minimo di sesto senso per le situazioni in campo si va sviluppando (come i giocatori di morra che riescono a calcolare sempre più velocemente la somma delle dita messe in gioco). Ma la maggior parte dei miei giudizi deriva da una rilettura attenta delle azioni al rallentatore, anzi al fermo-immagine, strumento che mi è necessario per ricostruire gli accadimenti in campo. Porto con me evidentemente l'amore per l'analisi e per l'onanismo rugbystico , per cui andrei più compatito che rispettato.
3) Non sono il depositario della verità e non pretendo che il dettaglio tecnico sussuma interamente le situazioni. Se così sembra, è perché il mio procedimento è quello di analizzare gli accadimenti in campo, cercando di trarne conclusioni. Quello che è al di fuori dell'azione, lo conosco poco e quindi non posso comprenderlo nell'analisi.
4) La battuta è carinissima! - Ammetto di avere la tendenza a fare l'avvocato delle cause perse. Tuttavia per me si tratta solo di recuperare equilibrio nel giudizio. Io non mi accontento di scuotere la testa, cerco di insistere fino a trovare un senso plausibile.
Vedi, io mi diverto a cantare in un coro polifonico e la musica monodica (una sola voce o tutte le voci all'unisono) mi annoia profondamente.
Un capo che avevo, un giorno sentenziò "E' proprio vero che tutte le cose interessanti sono complicate!" Ecco, io mi attengo a questa massima e non accetto che gli altri possano rimanere incontrastati quando tranciano giudizi un tanto al kilo.
Spero che continuerai a polemizzare con me. Io non la sento come polemica, ma come un vivificante scambio di opinioni.
Grazie ancora.
Sapete cosa penso.... che a fine torneo quando faremo il bilancio dividendo le cose negative di questo 6N da un lato e quelle positive dall'altro, in una delle due caselle troveremo come unica voce "Luke Mclean"
violaalessandro ha scritto:Mi piace giocare 10, c’è tanta responsabilità perché gestisci la palla in ogni azione. Sono abbastanza contento di come ho giocato nelle precedenti partite, ma devo usare di più il piede, con grabber o calci di spostamento, specie quando non siamo in sovrannumero in attacco. All’apertura è necessario essere veloci con testa, mani e piedi e io devo migliorare anche nella rapidità e nella precisione del passaggio: questo perché nel club gioco invece ad estremo. In Australia solo nell’ high school a Brisbane ho giocato apertura. Poi con la nazionale australiana under 19 (con cui è stato campione del mondo, ndr), nei Perth Spirit in A.R.C. e a Calvisano sono sempre stato schierato estremo.
Se non abbiamo fatto nessuna meta contro Irlanda e Scozia la colpa è anche la mia che gioco a numero 10. Abbiamo difeso bene ma siamo troppo lenti con la palla in mano. Contro una squadra come il Galles che gioca velocemente a largo e con un triangolo allargato di altissimo livello sarà importante mantenere e gestire bene il possesso. Contro la Scozia abbiamo avuto 4 opportunità di marcare, ma ci siamo persi nell’ultimo passaggio, o in errori di handling. A livello internazionale sono poche le opportunità per fare meta, e se non le sfrutti sei “condannato”: bisogna perciò sfruttarle tutte. La Scozia non ha giocato meglio di noi, ma ha segnato 2 volte perché ha sfruttato le 2 opportunità che ha avute; noi no. Questo è il nostro problema. ( non ci posso credere... non e' la prima intervista che leggo dove dichiarano di aver giocato alla pari contro la Scozia e che l'unica differenza sono stati due o tre errori e non problemi fondamentali d'impostazione... )
Signori, io non so voi, al di là dei commenti scontati sulle ottime prestazioni viste oggi quali Parisse ( leggendario secondo planetrugb, forse un po troppo "FACCIO TUTTO IO" secondo me) noto la crescita cosntante di Luke Mclean e dell'autorità con la quale sta ricoprendo il ruolo di apertura.
Tecnica dei passaggi, lettura del gioco, intelligenza del gioco tattico..
in sordina a mio modesto parere sta uscendo un giocatore quntomeno interessante in un ruolo che è sempre stato per la nazionale italiana molto critico..