Questa volta voglio procedere per affermazioni del tipo VERO/FALSO. La mia opinione resta comunque solo un'opinione, si capisce.
Abbiamo giocato bene - VERO. Non sono particolarmente orgoglioso di come abbiamo giocato sabato: rispetto alle strategie dei precedenti 4 incontri (PI compresi), abbiamo giocato più "da poverelli", con scelte a noi più familiari che difficilmente ci porteranno a crescere in prospettiva. Tuttavia, dopo 3 batoste epocali, una cara, vecchia "onorevole sconfitta" era quello che ci voleva

! Abbiamo adottato un piano di gioco semplice e coerente e l'abbiamo attuato con disciplina e precisione: giocare dalla parte loro, costringerli a ricominciare sempre da capo o a restituirci il possesso, calciare calciare calciare. Siamo passati dal 15% al 30+% di possessi calciati: la "rivoluzione copernicana" del gioco della Nazionale, di cui ho parlato in altri post, almeno per questa volta è rientrata. Secondo me, ci riproveremo in estate, con calma.
Siamo sterili in attacco - VERO. Grazie ad una netta superiorità in mischia, favorita dalle scelte di Gatland, siamo riusciti a tradurre il gioco degli avanti in punti. Ma la nettissima superiorità territoriale non è stata praticamente sfruttata. Soprattutto in occasione del finale di primo tempo, era evidente la paura di essere intercettati e disperdere il pur esiguo vantaggio finora acquisito. Sicuramente i due intercetti contro l'Irlanda hanno influito sul piano psicologico. A volte siamo anche stati vicini a segnare una meta, ma sempre con azioni dove ti servirebbe tanta fortuna per riuscirci. Questa squadra ha un problema di competenze, di handling, di decisioni, forse anche di mentalità vincente. Non vedo però altra strada che insistere.
E' il peggior 6 Nazioni dall'ingresso nel Torneo + Abbiamo buttato 10 anni nel cesso - FALSO. Sono solo 3 anni (4 con questo) che l'Italia è un valido banco di prova nel 6 Nazioni. La crescita definitiva di molti giocatori è stata resa possibile dall'emigrazione dei migliori (questo lo dicono i giocatori, non io). Il problema attuale sta nella possibilità di assicurare una simile crescita in patria; oppure rassegnarsi ad uno schema "argentino". L'alternativa, veramente, esiste e sarebbe far crescere il campionato interno al livello di quelli maggiori continentali. Senza il "giro" economico, però, l'impresa è ardua. Ma questa è un'altra storia.
Bortolami ha giocato male - FALSO. Ha fatto un in-avanti che me lo mangerei

. Oltre a quello, non ricordo significative prestazioni come ball-carrier; ma è anche vero che è difficile emergere come ball-carrier accanto a Parisse "fasotutomi". In difesa è stato il secondo placcatore dell'Italia. In touch invece, e non solo da sabato, Bortolami (checché qualcheduno affermi che non ne prende mai una pulita, evidentemente non va a rivedersele certosinamente al rallentatore) è una fonte costante di palloni sicuri. Con questo introduco anche la risposta alla seguente
Abbiamo perso due touch per colpa di Sole- FALSO. Se ho capito bene le azioni cui si fa riferimento, una l'abbiamo persa per un lancio corto di Ghiraldini, l'altra perché 1. Del Fava e Castro hanno perso leggermente la presa su Parisse e 2. AW Jones non ha mai dubitato che l'uomo da marcare era il nostro numero 8 e nessun gallese si è bevuto la finta di alzata su Sole; il quale, poveretto, oltre a non essere stato prescelto dal "capo" (per sua stessa ammissione in preda ai crampi) per tirar giù quel pallone, deve pure sentirsi dire che è colpa sua. Mah!
Parisse ha esagerato - VERO. Veramente ho molto poco da rimproverargli: i passaggi in sottomano, anche quello sbagliato per Rubini (il gioco è ricominciato con una mischia, non con una touch, perché la palla è andata in avanti), erano o studiati o comunque soluzioni sensate, ha alternato ripartenze alla mano con buone pedate, è stato irreprensibile in placcaggio e una spina nel fianco della difesa gallese. Gli stessi compagni gli chiedono sempre di più, guardando a lui nei momenti di bisogno. Però c'è un limite a tutto: porta il doppio dei palloni; conduce i 3 contro 1 cercando di sfruttare i due al largo per penetrare in prima persona (lo faceva anche 3 anni fa con Nitoglia, con lo stesso risultato di infrangersi contro gli avversari, che temono più le sue incursioni che i suoi passaggi); è sempre dappertutto. Questo modo di giocare lo porta, pur essendo un grandissimo atleta, a resistere muscolarmente per 65 minuti, dopodiché il suo rendimento scende e rimaniamo spuntati (suo per esempio l'errore di presa alta che consente ai gallesi di stazionare a ridosso dei nostri 22 in occasione della seconda meta). Direi che, per mettere i puntini sulle "i", come mi picco di aver sempre fatto nei suoi confronti perché lo so straordinariamente capace, proprio perché la sua presenza ci è vitale dovrebbe perseguire una gestione più oculata delle sue risorse.
Griffen è sempre stato lento - FALSO. Ormai ha la sua età, ma non è sempre stato lento: l'italia è sempre stata lenta nel riposizionarsi per un'ulteriore fase offensiva. Ci sono stati momenti nel passato in cui lui era velocissimo e, per la disperazione di non avere un gioco pronto, si inventava azioni in solitario che spiazzavano spesso gli avversari. Ora siamo tutti consapevoli, lui per primo, che è una soluzione di ripiego in un momento difficile nato da un'emergenza infortuni. Non era preparato per affrontare questo livello di scontri in questa fase della stagione e lo si è visto bene contro l'Irlanda. Mi sembra però che ce ne sia abbastanza per essergli grato per averci dato la mano che ci serviva.
McLean e Marcato vanno invertiti - FALSO. Intanto, abbiamo comunque stravinto il gioco tattico, come dimostrano le percentuali sul possesso e soprattutto sul territorio (10 minuti di "in opponent's half" in più!

). Poi McLean è il nostro 'top tackler' con 10 placcaggi, di cui alcuni molto belli. Con tutto il bene che gli voglio, non credo che Marcato possa garantire altrettanto. Qualcuno sostiene, non del tutto a torto, che per l'estremo è ancor più importante essere un buon placcatore; io replico che è meglio concentrarsi sulla prima linea di difesa, tanto più che le statistiche dimostrano che i gallesi avevano individuato il punto da attaccare nel settore coperto dall'apertura. Altri osservano giustamente che McLean ha poca pratica con il ruolo; al che io rispondo "ancora": lo ha ricoperto a livello scolastico, dimostra di saper analizzare ed imparare dai suoi errori, ha sia mani che piedi buoni. Questo è un azzardo vinto (finora) da Mallett: in Germania direbbero che "anche un pollo cieco a volte becca un chicco" (auch ein blindes Huhn findet mal ein Korn).
Rubini ha giocato bene - VERO. Va dentro con tutto se stesso, e il bello è che non si rompe. Contrariamente alla teoria dei numeri di maglia, Mallett gli ha chiesto di presidiare la nostra sinistra dirimpetto a un brutto cliente come Mark Jones. Ci sarà un motivo se i gallesi hanno sempre iniziato a giocare alla nostra sinistra per spostarsi allargando alla nostra destra, no? Piccolo neo la mancata intesa con il Capitano, non tanto perché non si possa sbagliare, ma ti pare che Parisse abbia bisogno del supporto della "pulce" Rubini per avanzare sul contatto? Stattene pronto e aspetta l'ovale, no?!
Pratichetti ha sbagliato sulla seconda meta gallese - FALSO. Non esiste un modo per contrastare un sovrannumero all'ala, devi solo sperare nell'errore avversario. Nella fattispecie, Hook aveva sbilanciato Mirco con una credibilissima finta di passaggio all'interno ed era quindi partito all'esterno, costringendo Matteo ad accentrarasi su di lui; del resto, Hook non è cliente facile da fermare individualmente, nemmeno da parte di Mirco, e capisco bene perché Pratichetti non sia rimasto fisso su Shanklin. Sinceramente, non credo che il nostro 11 avesse scelta e mi sembra ingiusto attribuirgli colpe.
Abbiamo subito un'ingiustizia, la seconda meta era viziata da un fallo - FALSO. Il fallo di Hook c'era, era anche malandrino e antisportivo. Tuttavia è giusto che un simile lassismo difensivo, dovuto sì alla stanchezza fisica, ma (a giudicare dal fatto che la prima meta è avvenuta in maniera analoga) anche a una mancanza di testa nel disporre i giocatori, sia stato punito. La distribuzione dei compagni sui due lati è un compito che spetta alla mediana, non per caso assorbita in entrambi i suoi componenti nell'ultima ruck prima della marcatura, ma può essere assolto occasionalmente anche dagli altri. Rivedendo l'azione, si nota come la distribuzione dei giocatori italiani lungo il fronte da difendere sia sostanzialmente uniforme, con una certa concentrazione intorno al raggruppamento e una proporzione teoricamente corretta rispetto alla larghezza del fronte da coprire sui due lati; mentre dall'altra parte sparute maglie rosse stazionavano a pascolare sul lato aperto e il grosso della forza disponibile, articolata sue due linee, si ammassava sul lato chiuso. In termini calcistici, che conosco meglio, direi che l'Italia stava difendendo "a zona", quando in area di rigore tutti sanno che è opportuno passare ad una marcatura "a uomo". Non so se queste categorie del calcio possano essere applicate al rugby, nei casi in questione (le due mete) sarebbe stato il caso di farlo.
