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da nambereit » 1 mag 2009, 1:10
Tradotto dalla lingua amerindia (qatsi = vita) con l’espressione “vita in tumulto”, Koyaanisqatsi è un ininterrotto collage in cui si succedono, non a caso ma secondo una precisa progressione, immagini di una natura intatta e maestosa (i deserti della Monument Valley o del Grand Canyon) e altre che mostrano l’impatto del cosiddetto progresso. Centrali, fabbriche, autostrade come nastri luminosi, grattacieli, agglomerati umani simili a brulicanti formicai, e su tutte il minaccioso fungo dell’atomica. Immagini di sintesi grandiose e scioccanti, a cui la fotografia di Ron Fricke imprime uno stile visivo assolutamente originale, e la musica sinfonico-elettronica di Glass (ma non bisogna dimenticare la sapiente orchestrazione che ne fa Michel Hoenig al sintetizzatore) un ritmo ipnotico e coinvolgente, che aumenta di intensità man mano che ci si avvicina all’epilogo e alle immagini dei graffiti primitivi con cui era iniziato il film.
Ah. ecco......
.. mi pareva ....
And the scrum conductor says
make a break number 8, number 8 make a break
We’ve been on this shift too long.
And the scrum conductor says
make a break number 8, number 8 make a break
We can reach our destination, but were still a ways away