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Dici il vero!
Il noceto è una squadra! Spesso e tristemente si vedono potenziali buoni giocatori, magari pure di selezione, giocare in squadre MOLTO scarse , magari in regionale! non credo che questo permetta loro di crescere, perchè come giustamente dici, si cresce giocando contro i forti !
Se li selezioni, li alleni in federazione e poi giocano in campionati inferiori , quando si fanno esperienza? nelle poche partite di livello???
Ci vorrebbe il coraggio di fare delle squadre di accademia e farle giocare magari le squadre under 18 in un campionato under 20 (so che è impossibile!) o spingere di più sui clubs di livello che li accolgano il weekend.
Questo è un discorso ancora più evidente se vedi il Centro-sud.
Ma se le Società vogliono davvero bene ai loro giovani giocatori ed hanno a cuore, oltre che interesse, la formazione ed il miglioramento perchè non mandano i ragazzi all'estero?. Se il limite del rugby italiano è quello dello scarso confronto con il resto del mondo ( e tanto altro ancora), che senso ha far perdere tempo (e magari anche scuola) ai nostri giovani? Mandiamoli all'estero; anche se non dovessero sfondare imparerebbero, comunque, a stare al mondo, ed almeno un'altra lingua.
Forse migliorerebbero anche nel rugby. O no?
Buon rugby
luponero.c ha scritto:Si sa da chi saranno dirette le 3 Accademie?
Quella di Mogliano da Massimo Brunello.
Mi sembra che sia Brunello con De Carli.
A Parma Romagnoli e non mi ricordo chi
Meglio non dialogare con il torinese maleducato che infesta il forum: non potresti mai sapere con quale dei suoi due o tre nick ti offenderà Per chi fosse interessato, su Wikipedia è uscita la versione riveduta e corretta della pagina che illustra la Teoria della Relatività. L'ha redatta il mio droghiere lo scorso giovedì pomeriggio, turno di chiusura del negozio
luponero.c ha scritto:Si sa da chi saranno dirette le 3 Accademie?
Quella di Mogliano da Massimo Brunello.
Mi sembra che sia Brunello con De Carli.
A Parma Romagnoli e non mi ricordo chi
E a Roma, a chi la direzione tecnica?
Con quale criterio i ragazzi verranno assegnati alle tre baccademie?
Per vicinanza diciamo geografica, per affinità tecniche e club d'appartenenza, per anni di nascita o altro?
Mi pare che "emmepi" sia il più informato in merito.
luponero.c ha scritto:Si sa da chi saranno dirette le 3 Accademie?
Quella di Mogliano da Massimo Brunello.
Mi sembra che sia Brunello con De Carli.
A Parma Romagnoli e non mi ricordo chi
E a Roma, a chi la direzione tecnica?
Con quale criterio i ragazzi verranno assegnati alle tre baccademie?
Per vicinanza diciamo geografica, per affinità tecniche e club d'appartenenza, per anni di nascita o altro?
Mi pare che "emmepi" sia il più informato in merito.
In realtà non sono tanto informato. Gli allenatori delle accademie mi sembra che siano stati citati da Pescante durante la telecronaca della finale.
Credo che i ragazzi dell'elenco fatto dalla federazione non "verranno assegnati" alle accademie, ma sceglieranno quella che preferiscono le loro famiglie.
Siccome nei fine settimana i giocatori rientreranno nei propri club, credo che comunque quasi tutti sceglieranno l'accademia più vicina a casa.
Meglio non dialogare con il torinese maleducato che infesta il forum: non potresti mai sapere con quale dei suoi due o tre nick ti offenderà Per chi fosse interessato, su Wikipedia è uscita la versione riveduta e corretta della pagina che illustra la Teoria della Relatività. L'ha redatta il mio droghiere lo scorso giovedì pomeriggio, turno di chiusura del negozio
speriamo che le nuove accademie, verranno gestite per creare atleti e non per creare nuovi incarichi ad allenatori .......prossimi alla dismissione- (ovvero che tramite convocazioni di alcuni giocatori, riceveranno in seguito incarichi da presidenti di club amici, contratti per sopravvivere).
trovatevi un lavoro.
Chi può dirmi i criteri che vengono utilizzati per selezionare questi ragazzi in tenera età ?
Vengono seguiti periodicamente ?
Vengono sottoposti all'attenzione dei selezionatori da qualcuno ? e da chi ?
Ho letto una volta che durante le partite, gli allenatori della squadra avversaria dovevano segnalare i migliori in campo, della squadra che andavano ad incontrare di volta in volta. Mi sembrerebbe un buon sistema per fare una buona selezione. E' questo il metodo utilizzato ?
Verrebbe anche da domandarmi, se sono bravi sarà merito anche della società dalla quale provengono. Ed allora perchè fargli allenare in accademia per poi fargli giocare nella loro società ?
P.S. Scusate mi interessano le letture di quello che scrivete ma sono alle prime armi e vorrei capire.
i ragazzi dai 15 anni vengono visti e provati dai tecnici territoriali e fatti giocare in selezioni prima regionali e poi zonali. Spesso ma non sempre i club non riescono a far crescere adeguatamente i giocatori anche perchè il numero dei ragazzi diciamo dotati ma soprattutto motivati è scarso e giocando ad un certo livello si cresce di più. Importante è anche la preparazione di molti allenatori di Club. In realtà io non vedo molto utile farli allenare ad alto livello (?) e poi giocare le partite col club magari in gironi di bassa qualità. Ribadisco che è anche con il confronto che si impara.
Tutto questo molto schematicamente e premesso che ..." in un mondo perfetto...."
luponero.c ha scritto:i ragazzi dai 15 anni vengono visti e provati dai tecnici territoriali e fatti giocare in selezioni prima regionali e poi zonali. Spesso ma non sempre i club non riescono a far crescere adeguatamente i giocatori anche perchè il numero dei ragazzi diciamo dotati ma soprattutto motivati è scarso e giocando ad un certo livello si cresce di più. Importante è anche la preparazione di molti allenatori di Club. In realtà io non vedo molto utile farli allenare ad alto livello (?) e poi giocare le partite col club magari in gironi di bassa qualità. Ribadisco che è anche con il confronto che si impara.
Tutto questo molto schematicamente e premesso che ..." in un mondo perfetto...."
Finché esisteranno "campionati élite" in cui una squadra in diciotto partite riesce a realizzare 170 mete...
Meglio non dialogare con il torinese maleducato che infesta il forum: non potresti mai sapere con quale dei suoi due o tre nick ti offenderà Per chi fosse interessato, su Wikipedia è uscita la versione riveduta e corretta della pagina che illustra la Teoria della Relatività. L'ha redatta il mio droghiere lo scorso giovedì pomeriggio, turno di chiusura del negozio
Sono favorevole alla creazione delle nuove accademie e credo che sia un primo passo positivo verso il miglioramento. Però, come spessissimo accade in Italia, credo anche che sia un buon progetto ma solo per metà:
a) non si è ancora capito il livello dell'istruzione (leggi Scuola) che verrà proposto ai giocatori;
b) il problema di base rimane poi il Club; per cui il confronto tra giocatori e l'esperienza di gioco si fermano automaticamente; poichè sappiamo tutti che uno dei limiti del rugby italiano è proprio il livello medio piuttosto carente dei nostri tornei (dalla Top10 fino ai gironi territoriali dell'U.16).
Intanto aumenterei notevolmente il numero dei selezionati in accademia, poi delegherei le Accademie per partecipare ad un torneo federale riservato: alle accademie e alle squadre regionali/zonali. Una sorta di supertorneo giovanile, dall'U.16, alla 18 fino alla 20 dove il livello rimane il più alto possibile, magari per troppo poco tempo ma, concentrando in 3/4 mesi, il rugby più elitario d'Italia.
Poi vedo bene il confronto, magari da gennaio a maggio/giugno col resto delle accademie, almeno europee; sennò quando, questi si fanno l'esperienza internazionale?
Io credo che sia più formativo un circuito formato dalle nostre accademie che si misurano con i centre de formation di Touluse, dello Stade Francais, con l'academy dei Wasps, piuttosto che Leicester o Leinster
Che cosa serve illudere un ragazzino di 15 anni, trasferirlo in Accademia e poi non dargli l'esperienza di gioco, quella che conta?
I 6/7 allenamenti per settimana molti Club li possono gestire, senza dover far cambiare scuola ai ragazzi. Poi, che manca e che mancherà, sarà un campionato o una serie di partite, di elevatissimo livello fisico e tecnico (che possiamo fare solo con le squadre straniere).
Buon rugby
andrea12 ha scritto:Sono favorevole alla creazione delle nuove accademie e credo che sia un primo passo positivo verso il miglioramento. Però, come spessissimo accade in Italia, credo anche che sia un buon progetto ma solo per metà:
a) non si è ancora capito il livello dell'istruzione (leggi Scuola) che verrà proposto ai giocatori;
b) il problema di base rimane poi il Club; per cui il confronto tra giocatori e l'esperienza di gioco si fermano automaticamente; poichè sappiamo tutti che uno dei limiti del rugby italiano è proprio il livello medio piuttosto carente dei nostri tornei (dalla Top10 fino ai gironi territoriali dell'U.16).
Intanto aumenterei notevolmente il numero dei selezionati in accademia, poi delegherei le Accademie per partecipare ad un torneo federale riservato: alle accademie e alle squadre regionali/zonali. Una sorta di supertorneo giovanile, dall'U.16, alla 18 fino alla 20 dove il livello rimane il più alto possibile, magari per troppo poco tempo ma, concentrando in 3/4 mesi, il rugby più elitario d'Italia.
Poi vedo bene il confronto, magari da gennaio a maggio/giugno col resto delle accademie, almeno europee; sennò quando, questi si fanno l'esperienza internazionale?
Io credo che sia più formativo un circuito formato dalle nostre accademie che si misurano con i centre de formation di Touluse, dello Stade Francais, con l'academy dei Wasps, piuttosto che Leicester o Leinster
Che cosa serve illudere un ragazzino di 15 anni, trasferirlo in Accademia e poi non dargli l'esperienza di gioco, quella che conta?
I 6/7 allenamenti per settimana molti Club li possono gestire, senza dover far cambiare scuola ai ragazzi. Poi, che manca e che mancherà, sarà un campionato o una serie di partite, di elevatissimo livello fisico e tecnico (che possiamo fare solo con le squadre straniere).
Buon rugby