Vedi ... attualmente TUTTI i giocatori della nazionale italiana di formazione italiana degli ultimi 10 anni sono stati formati dai club , ed oltre il 90% dalle società del massimo campionato - diverse di queste , Petrarca, L'Aquila ma anche Treviso e URC, San Donà, Noceto, Prato ...nate e cresciute non solo con lo scopo di competere al massimo livello , ma anche con quello della formazione del giovane atleta..., certo, ce ne sono diverse altre a cui la formazione non è mai interessata...diddi ha scritto:
A chi paventa che i club saranno ancor meno in grado di formare per l'alto livello, oppongo che: 1. non sarà questo il loro compito; 2. il confronto con livelli più alti avverrà, per chi emerge, attraverso le macroselezioni per la Challenge; 3. molti giovani rugbisti promettenti avranno al contempo la possibilità di giocare e la prospettiva, entrando in una franchigia, di accedere ad un vero professionismo. Non dico che ci arriveranno, ma che questa possibilità farà da traino al sistema.
Poi, ci penserà la realtà dei fatti a smentirmi.
Però prevedere la cessazione di questa funzione delle società, comporta certo meno grattacapi e problemi di gestione per la FIR, ma è anche l'annullamento dell'unica fonte attuale di giocatori , a parte l'importazione di oriundi o equiparazione. In pratica si vuole sostituire l'attività di
oltre una ventina di società (a voler essere estremamente riduttivi) con quella di tre accademie U.18 ed una U.20 ; un modello del genere è quanto di più lontano possibile dalle nazioni celtiche , ma anche dalle altre avanzate del rugby, e ricorda molto di più le accademie militarizzate della Romania ai tempi del blocco sovietico.
Nei paesi avanzati, la formazione è affidata ai college, alle società ed alle loro accademie, ai "centre de formation" delle società francesi di T14 e ProD2, le "accademie" delle federazioni non sono strutture stanziali residenziali, ma centri di studio, ricerca e valutazione...
In pratica stiamo tagliando le radici di un intero frutteto, che ha piante secche ma anche tante piene di frutti, per sperare nella produzione di
tre o quattro alberelli appena piantati...
