Penso che abbiamo centrato il problema, ma non trovato la so
Moderatore: Emy77
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giannic
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Allora, aprendo questo thread spero di riassumere il punto di vista a cui alcuni di noi sono arrivati per centrare i problemi del movimento italiano, e che condivido. Trovare la soluzione, però sarà un\'altra cosa.
<BR>Kirwan. E\' un falso problema. Potrebbe non essere il meglio, avrà fatto i suoi errorini, forse se ne andrà ma il valore del movimento italiano è purtroppo più o meno questo, non abbiamo \'sta squadra di fenomeni che perde per colpa dell\'allenatore.
<BR>Progressi. In 6 anni di sei nazioni, davvero molto pochi. C\'è chi si attacca al punteggio medio, chi sottolinea la trovata disciplina, la realtà è che quest\'anno non abbiamo MAI dato l\'impressione di poter vincere una partita, a parte forse quella con l\'Irlanda, pur non avendo mai preso scoppole sonore. Il rischio di non esser considerati degni, e soprattutto di tarpare le ali di un interesse che sta effettivamente crescendo (la gente si avvicina, si diverte, ma dopo un pò si rompre le ablle di vedere sempre sconfitte), c\'è.
<BR>Mediano di apertura, calciatore. Il \"buco\" tecnico più grosso, questi sono però quelli che abbiamo. La mia idea è di lavorare molto sul poco materiale umano che si ha, sceglierne un paio di quelli giovani e lasciarli crescere in tranquillità, senza la paura che al primo errore si è fuori.
<BR>Investimenti federali. In effetti, scarsi e mal mirati.
<BR>Naturalizzati, oriundi, equiparati, stranieri. In effetti, oggi, troppi. E di livello medio non adeguato.
<BR>
<BR>Eccoci al difficile, la (o le) soluzioni. Vediamo co\'hanno fatto gli altri. Si sono inventati la Celtic Leauge. Le province. Hanno raggruppato ed unito le forze. Hanno alzato il livello medio. Hanno (stanno) sviluppando scuole di rugby. Ma la differenza è che i Cleti NON HANNO UNA TRADIZIONE DI CLUB COME E\' IN ITALIA. Mi spiego. In teoria anche da noi la soluzione potrebbe essere semplice, campionato ridotto a 8 squadre e, magari, quatro selezioni (multi) regionali per le coppe, tipo Veneto, Lombardia, Emilia e Centro-Sud. E raduni se non nazionali, almeno regionali fatti anche a livello giovanile, con scuole e college vari. Ma dov\'è i problema? Si chiama SPONSOR. Vi immaginate uno dei nostri, mettiamo Benetton, ad investire soldi senza ritorni europei? In un ambito ancor più ristretto come diventerebbe il nostro campionato? E guardate che se da noi venissero a mancare i soldi di alcuni sponsor sarebbe un dramma, già ci sono squadre che non riescono a pagare gli stipendi nemmeno così.....e poi chi giocherebbe a rugby, senza soldi? Troppo pochi. Quindi, questa purtroppo non è una soluzione. Putroppo poi noi non abbiamo vicino un movimento di media portata come lo hanno quelli della Celtic League, abbiamo solo i franciosi. Ma il loro campionato è già bellissimo così, non vorranno costruire sinergie con noi.
<BR>Raduni dei migliori tipo club Italia? Questa è una cosa che si potrebbe fare solo in parte. Secondo me sono fattibili a livello semi-giovanile, ma le peculiarità del nostro sport non permetterebbero di trarne poi molti vantaggi. Con chi giocherebbe un ipotetico club italia? (ps non fate tradurre \"club italia\" al mitico- o mistico- traduttore di google....ne verrebbe fuoi un \"randello italiano\" che sa tanto di RoccoSiffredi). Meglio quindi secondo me istituire collegiali delle varie under a fine stagione, di 40-50 giorni, con tornei ed amichevoli varie (magari con squadre della Celtic LEague!).
<BR>
<BR>A voi la parola, e, soprattutto, le possibili soluzioni! (se avrete avuto la pazienza di leggere questo tomo!)
<BR>Kirwan. E\' un falso problema. Potrebbe non essere il meglio, avrà fatto i suoi errorini, forse se ne andrà ma il valore del movimento italiano è purtroppo più o meno questo, non abbiamo \'sta squadra di fenomeni che perde per colpa dell\'allenatore.
<BR>Progressi. In 6 anni di sei nazioni, davvero molto pochi. C\'è chi si attacca al punteggio medio, chi sottolinea la trovata disciplina, la realtà è che quest\'anno non abbiamo MAI dato l\'impressione di poter vincere una partita, a parte forse quella con l\'Irlanda, pur non avendo mai preso scoppole sonore. Il rischio di non esser considerati degni, e soprattutto di tarpare le ali di un interesse che sta effettivamente crescendo (la gente si avvicina, si diverte, ma dopo un pò si rompre le ablle di vedere sempre sconfitte), c\'è.
<BR>Mediano di apertura, calciatore. Il \"buco\" tecnico più grosso, questi sono però quelli che abbiamo. La mia idea è di lavorare molto sul poco materiale umano che si ha, sceglierne un paio di quelli giovani e lasciarli crescere in tranquillità, senza la paura che al primo errore si è fuori.
<BR>Investimenti federali. In effetti, scarsi e mal mirati.
<BR>Naturalizzati, oriundi, equiparati, stranieri. In effetti, oggi, troppi. E di livello medio non adeguato.
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<BR>Eccoci al difficile, la (o le) soluzioni. Vediamo co\'hanno fatto gli altri. Si sono inventati la Celtic Leauge. Le province. Hanno raggruppato ed unito le forze. Hanno alzato il livello medio. Hanno (stanno) sviluppando scuole di rugby. Ma la differenza è che i Cleti NON HANNO UNA TRADIZIONE DI CLUB COME E\' IN ITALIA. Mi spiego. In teoria anche da noi la soluzione potrebbe essere semplice, campionato ridotto a 8 squadre e, magari, quatro selezioni (multi) regionali per le coppe, tipo Veneto, Lombardia, Emilia e Centro-Sud. E raduni se non nazionali, almeno regionali fatti anche a livello giovanile, con scuole e college vari. Ma dov\'è i problema? Si chiama SPONSOR. Vi immaginate uno dei nostri, mettiamo Benetton, ad investire soldi senza ritorni europei? In un ambito ancor più ristretto come diventerebbe il nostro campionato? E guardate che se da noi venissero a mancare i soldi di alcuni sponsor sarebbe un dramma, già ci sono squadre che non riescono a pagare gli stipendi nemmeno così.....e poi chi giocherebbe a rugby, senza soldi? Troppo pochi. Quindi, questa purtroppo non è una soluzione. Putroppo poi noi non abbiamo vicino un movimento di media portata come lo hanno quelli della Celtic League, abbiamo solo i franciosi. Ma il loro campionato è già bellissimo così, non vorranno costruire sinergie con noi.
<BR>Raduni dei migliori tipo club Italia? Questa è una cosa che si potrebbe fare solo in parte. Secondo me sono fattibili a livello semi-giovanile, ma le peculiarità del nostro sport non permetterebbero di trarne poi molti vantaggi. Con chi giocherebbe un ipotetico club italia? (ps non fate tradurre \"club italia\" al mitico- o mistico- traduttore di google....ne verrebbe fuoi un \"randello italiano\" che sa tanto di RoccoSiffredi). Meglio quindi secondo me istituire collegiali delle varie under a fine stagione, di 40-50 giorni, con tornei ed amichevoli varie (magari con squadre della Celtic LEague!).
<BR>
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- PiVi1962
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Proposte ce ne potrebbero essere varie, comprese eventuali \"cure da cavallo\".
<BR>Tenuto conto che il numero di partite di alto livello che ogni giocatore può giocare all\'anno e dell\'ampiezza relativa del nostro movimento, io sarei favorevole a:
<BR>1. Contratti centralizzati per i giocatori di interesse nazionale
<BR>2. Lega professionistica senza promozioni/retrocessioni, con campionato e play-off, con adeguate garanzie finanziarie delle franchigie
<BR>3. Partecipazione alle coppe internazionali con formazioni su base regionale (vedi Dogi e Lupi)
<BR>Tenuto conto che il numero di partite di alto livello che ogni giocatore può giocare all\'anno e dell\'ampiezza relativa del nostro movimento, io sarei favorevole a:
<BR>1. Contratti centralizzati per i giocatori di interesse nazionale
<BR>2. Lega professionistica senza promozioni/retrocessioni, con campionato e play-off, con adeguate garanzie finanziarie delle franchigie
<BR>3. Partecipazione alle coppe internazionali con formazioni su base regionale (vedi Dogi e Lupi)
“Hören Sie denn nichts? Hören Sie denn nicht die entsetzliche Stimme, die um den ganzen Horizont schreit und die man gewöhnlich die Stille heißt?” Georg Büchner.
- Bigio
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E se iniziassimo a far allenare, (parlo di preparazione atletica), i nostri ragazzi di A e B come è allenata la nazionale? Io credo che la vera novità per l\'Italia è stata proprio quella di avere Valentini, al di là degli schemi e delle tattiche. E questa è una cosa che farebbe crescere il movimento dal basso!
<BR>Bgo
<BR>Bgo
"Ma tu ti credi Dio!"- "A qualcuno dovrò pure ispirarmi come modello" (Manhattan- Woddy Allen)
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Gerson-Pez
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La soluzione delle selezioni zonali non è impossibile ma sicuramente difficile: in paesi come Galles e Scozia, dove le squadre si trovano a 10 Km di distanza va bene, ma in Italia a parte le solite del nordest, come mi accorpate L\'Aquila e Catania? Dove giocano? E\' un bel problema, l\'Italia si estende in lunghezza per 1200 Km ( non mi ricordo chi parlava di Rocco Siffredi... ), Scozia e Galles per molto meno...Però un\'idea ci sarebbe, cretina forse ma è l\'unica praticabile: fare sqaudre regionali, la LIGURIA, il PIEMONTE OVEST e EST, L\'EMILIA...e fare il massimo campionato così. Ovvio che il nordest non ci starebbe. E\' una strada senza uscita, purtroppo :-[
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giannic
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Come ho già accennato, ostacoli alle selezioni zonali sarebbero l\'opposizione dei club più forti, superabile, ma soprattutto quello degli sponsor, difficilmente risolvibile. Un\'azienda non investe senza avere ritorni, se tu le competizioni più importanti me le fai giocare senza il marchio, io non ho interesse a mettere un euro. E purtroppo tutto lo sport di club italiano si basa su questo. Niente soldi=niente giocatori.
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zorrykid
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Io sono per copiare di sana pianta quello che fanno i bravi. Nel rugby attuale, con il entrata del professionismo, non è più possibile avere due soli livelli di gioco: club e nazionale. Il divario è troppo grande e pertanto i giocatori non sono abituati a giocare spesso a livelli alti. Più livelli differenti di gioco si creano e più ci sarà un\'inalzamento di qualità in verticale. Nuova Zelanda ha un sistema di gioco piramidale: alla base club e scuole; poi Npc; super 12 ed al vertice gli AB. Questo permette inoltre di suddividere gli stipendi degli atleti. Da noi un club paga per tutta la stagione un\'atleta. Anche per gli sponsor questo è vantaggioso, gli investimenti vengono fatti a fronte di uno spettacolo con numerosi spettatori. Pertanto 5/6 superclub, ricordate i Dogi, che partecipano alle coppe europee e che si giocano il titolo. Potrebbe essere una coppa Italia più interessante ad esempio.
Vado bene per Rialto?- Giandolmen
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Mi è venuta una curiosità: tempo fa qualcuno aveva riportato \"i programmi\" dei gruppi che sostenevano i candidati alla poltrona di presidente.
<BR>Si potrebbe dargli un\'occhiata per capire se si trova traccia di qualcosa che assomiglia alle idee e proposte di riforma/innovazione per il movimento rugbystico italiano che stanno emergendo dai partecipanti al forum... che ne dite?
<BR>
<BR>Sarebbe poi interessante vedere quanto le proposte si articolano in obiettivi (e attività) concrete, e magari farne un monitoraggio in termini di attuazione (spulciando il bilancio ad esempio...).
<BR>
<BR>Chi si candida?
<BR>
<BR>Operativamente bisogna:
<BR>1) Recuperare i programmi
<BR>2) Leggerli (mi candido)
<BR>3) Periodicamente verificarne l\'attuazione (e qui ci vuole qualcun\'altro... sono fuori dal movimento!).
<BR>
<BR>Giandolmen
<BR>Si potrebbe dargli un\'occhiata per capire se si trova traccia di qualcosa che assomiglia alle idee e proposte di riforma/innovazione per il movimento rugbystico italiano che stanno emergendo dai partecipanti al forum... che ne dite?
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<BR>Sarebbe poi interessante vedere quanto le proposte si articolano in obiettivi (e attività) concrete, e magari farne un monitoraggio in termini di attuazione (spulciando il bilancio ad esempio...).
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<BR>Chi si candida?
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<BR>Operativamente bisogna:
<BR>1) Recuperare i programmi
<BR>2) Leggerli (mi candido)
<BR>3) Periodicamente verificarne l\'attuazione (e qui ci vuole qualcun\'altro... sono fuori dal movimento!).
<BR>
<BR>Giandolmen
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THAKER
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Non credo che scimmiottare la Nuova Zelanda o creare una sorta di NBA siano le soluzioni ideali, dobbiamo trovare una via Italiana al Rugby nazionale:
<BR>Il nostro paese, come gli altri, ha delle sue peculiarità ed anche una sua tradizione (fatta anche di Treviso vs Padova vs Rovigo) che piaccia o no. Dobbiamo tenerne conto e cercare un modo per attirare sempre maggiori sponsor, non allontanarli.
<BR>In questa chiave apprezzo molto il sito della LIRE che trasmette in Downstream le partite di RaiSport Sat, sicuramente è una nicchia di pubblico, ma anche chi non ha il satellite x\' preferisce pagare un abbonamento Adsl (e non tutti stanno a soldi al giorno d\'oggi...) potrà anche vedersi il Super 10.
<BR>Il nostro paese, come gli altri, ha delle sue peculiarità ed anche una sua tradizione (fatta anche di Treviso vs Padova vs Rovigo) che piaccia o no. Dobbiamo tenerne conto e cercare un modo per attirare sempre maggiori sponsor, non allontanarli.
<BR>In questa chiave apprezzo molto il sito della LIRE che trasmette in Downstream le partite di RaiSport Sat, sicuramente è una nicchia di pubblico, ma anche chi non ha il satellite x\' preferisce pagare un abbonamento Adsl (e non tutti stanno a soldi al giorno d\'oggi...) potrà anche vedersi il Super 10.
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Mero
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D\'accordo con Thaker. Riunire i migliori giocatori di adesso in squadre regionali o zonali, oltre che ad essere contro la nostra cultura \"dei campanili\" , non serve.
<BR>Se metti assieme un branco di pippe, non potrai che ottenere una squadra di pippe.
<BR>
<BR>Mi piace l\'idea di Bigio. Cominciare ad allenare i ragazzi di A e B come la Nazionale. OK.....ma i soldi e le strutture?? Ci sono? NO!!
<BR>
<BR>L\'unica soluzione per me è puntare forte sui giovani. Allenarli con i tecnici federali.
<BR>
<BR>Ma non ci sono abbastanza allenatori preparati e competenti.
<BR>
<BR>Ogni regione dovrebbe avere uno o più centri polisportivi di proprietà della federazione per reclutare, allenare e selezionare i giovani migliori.
<BR>
<BR>In questo modo i ragazzi potrebbero essere tenuti \"sotto torchio\" dai tecnici per qualche mese all\'anno e allo stesso tempo non allontanarsi troppo da casa.
<BR>
<BR>Ah, poi i campionati ovviamente vanno accorciati. La Coppa Italia per me è inutile. Se proprio vogliono tenerla, trovino il modo per diminuire le partite.
<BR>
<BR>I giovani devono passare meno tempo con i club e più tempo con le selezioni federali.
<BR>Se metti assieme un branco di pippe, non potrai che ottenere una squadra di pippe.
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<BR>Mi piace l\'idea di Bigio. Cominciare ad allenare i ragazzi di A e B come la Nazionale. OK.....ma i soldi e le strutture?? Ci sono? NO!!
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<BR>L\'unica soluzione per me è puntare forte sui giovani. Allenarli con i tecnici federali.
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<BR>Ma non ci sono abbastanza allenatori preparati e competenti.
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<BR>Ogni regione dovrebbe avere uno o più centri polisportivi di proprietà della federazione per reclutare, allenare e selezionare i giovani migliori.
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<BR>In questo modo i ragazzi potrebbero essere tenuti \"sotto torchio\" dai tecnici per qualche mese all\'anno e allo stesso tempo non allontanarsi troppo da casa.
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<BR>Ah, poi i campionati ovviamente vanno accorciati. La Coppa Italia per me è inutile. Se proprio vogliono tenerla, trovino il modo per diminuire le partite.
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<BR>I giovani devono passare meno tempo con i club e più tempo con le selezioni federali.
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Mero
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D\'accordo con Thaker. Riunire i migliori giocatori di adesso in squadre regionali o zonali, oltre che ad essere contro la nostra cultura \"dei campanili\" , non serve.
<BR>Se metti assieme un branco di pippe, non potrai che ottenere una squadra di pippe.
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<BR>Ma non ci sono abbastanza allenatori preparati e competenti.
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<BR>Ah, poi i campionati ovviamente vanno accorciati. La Coppa Italia per me è inutile. Se proprio vogliono tenerla, trovino il modo per diminuire le partite.
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<BR>L\'unica soluzione per me è puntare forte sui giovani. Allenarli con i tecnici federali.
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<BR>Ma non ci sono abbastanza allenatori preparati e competenti.
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<BR>Ogni regione dovrebbe avere uno o più centri polisportivi di proprietà della federazione per reclutare, allenare e selezionare i giovani migliori.
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<BR>In questo modo i ragazzi potrebbero essere tenuti \"sotto torchio\" dai tecnici per qualche mese all\'anno e allo stesso tempo non allontanarsi troppo da casa.
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<BR>Ah, poi i campionati ovviamente vanno accorciati. La Coppa Italia per me è inutile. Se proprio vogliono tenerla, trovino il modo per diminuire le partite.
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zorrykid
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Forse cari ragazzi non vi rendete conto che oggi le partite dei club sono viste da quattro gatti. I tempi che la gente si muoveva da tutto il veneto per vedere i derby rovigo/petrarca/treviso sono finiti da un pezzo. Il pubblico delle partite è formato da un poco di parentado dei giocatori. Allenare la serie A&B come la nazionale? Ma avete visto il divario di giocatori tra una squadra e l\'altra tra le prime e la metà classifica c\'è un gap di 40 punti, con le ultima il gap si allunga. Non si tratta di scimiottare nessuno, bisogna rendersi conto della realtà non della fantasia. Tutti conoscono gli AB o il super12 ma credo che nessuno conosca il vincitore del campionato di club, ammesso che ne esista uno.Realtà gente è di uno squallore generale.
Vado bene per Rialto?-
THAKER
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Io invece giocherei piu\' partite: più partite = piu\' giocatori = piu\' giovani che hanno accesso alla prima squadra, ma anche: piu\' giocatori = piu\' stipendi = Necessità di smettere di importare di tutto e di piu\' per investire nel vivaio locale (ai giovani del posto difficilmente si paga uno stipendio... purtroppo).
<BR>A tutto ciò si deve affiancare il discorso accademy e una forte campagna di Marketing e nelle scuole.
<BR>Devono esser sempre di piu\' favoriti incontri con altre realtà rugbystiche, per aumentare il confronto diretto ed evitare un livellamento interno al ribasso, per questo sono felice che, notizia del luglio 2004:
<BR>
<BR>Dalla stagione 2005/2006 saranno tre le società italiane che avranno la possibilità di partecipare alla Heineken Cup, la massima Coppa Europea riservata ai clubs, quindi una in più rispetto alle due previste finora.
<BR>
<BR>Le due squadre finaliste del Campionato Findomestic Super 10 2004 – 2005, come per le precedenti stagioni, saranno qualificate di diritto alla Heineken Cup.
<BR>
<BR>La squadra italiana meglio classificata al termine della regular season del Super 10, fatte salvo le due finaliste, sarà ammessa a disputare il match di spareggio che darà diritto a concorrere per un posto supplementare nella Heineken Cup 2005/6, contro la prima esclusa della Celtic League, partita che si disputerà in Italia l’ultima domenica del maggio 2005.
<BR>A tutto ciò si deve affiancare il discorso accademy e una forte campagna di Marketing e nelle scuole.
<BR>Devono esser sempre di piu\' favoriti incontri con altre realtà rugbystiche, per aumentare il confronto diretto ed evitare un livellamento interno al ribasso, per questo sono felice che, notizia del luglio 2004:
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<BR>Dalla stagione 2005/2006 saranno tre le società italiane che avranno la possibilità di partecipare alla Heineken Cup, la massima Coppa Europea riservata ai clubs, quindi una in più rispetto alle due previste finora.
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<BR>Le due squadre finaliste del Campionato Findomestic Super 10 2004 – 2005, come per le precedenti stagioni, saranno qualificate di diritto alla Heineken Cup.
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<BR>La squadra italiana meglio classificata al termine della regular season del Super 10, fatte salvo le due finaliste, sarà ammessa a disputare il match di spareggio che darà diritto a concorrere per un posto supplementare nella Heineken Cup 2005/6, contro la prima esclusa della Celtic League, partita che si disputerà in Italia l’ultima domenica del maggio 2005.
- bakunin
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<!-- BBCode Quote Start --><TABLE BORDER=0 ALIGN=CENTER WIDTH=85%><TR><TD><font size=-1>Quote:</font><HR></TD></TR><TR><TD><FONT SIZE=-1><BLOCKQUOTE>
<BR> 17-03-2005 alle ore 10:39, Mero wrote:
<BR>D\'accordo con Thaker. Riunire i migliori giocatori di adesso in squadre regionali o zonali, oltre che ad essere contro la nostra cultura \"dei campanili\" , non serve.
<BR>Se metti assieme un branco di pippe, non potrai che ottenere una squadra di pippe.
<BR></BLOCKQUOTE></FONT></TD></TR><TR><TD><HR></TD></TR></TABLE><!-- BBCode Quote End -->
<BR>
<BR>Il campanile è una brutta cosa, almeno a mio parere. E\' oggettivo che la nazionale gallese battuta da noi al flaminio e vincitrice quell\'anno di un bel cucchiaione di legno era il frutto di una tradizionale suddivisone delle squadre gallesi in club e non in superclub. Quello stesso anno o l\'anno prima non mi ricordo Viadana e Calvisano batterono nelle coppe alcune squadre gallesi (mi pare di ricordare il Neath ad esempio).
<BR>Poi dalla formazione, di due anni orsono, dei super club gallesi la rappresentativa nazionale è diventata seria candidata per il grande slam. Un altro esempio è la nazionale irlandese che prima dell\'avvento della celtic league e l\'istituzione delle province, era per noi la nazionale più battibile; ora ben sappiamo che valore ha. La scozia ha avuto seri problemi che tuttora permangono a formare due club professionistici come espressione di tutto il suo movimento. Questi due club sono poi di livello piuttosto basso se confrontati ai teams gallesi e alle province irlandesi, gurda caso la loro nazionale fa pena.
<BR>Potrà essere anche un\'analisi semplicistica oppure semplicemente un caso ma almeno riflettiamoci sopra....
<BR>
<BR>
<BR>BAk
<BR> 17-03-2005 alle ore 10:39, Mero wrote:
<BR>D\'accordo con Thaker. Riunire i migliori giocatori di adesso in squadre regionali o zonali, oltre che ad essere contro la nostra cultura \"dei campanili\" , non serve.
<BR>Se metti assieme un branco di pippe, non potrai che ottenere una squadra di pippe.
<BR></BLOCKQUOTE></FONT></TD></TR><TR><TD><HR></TD></TR></TABLE><!-- BBCode Quote End -->
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<BR>Il campanile è una brutta cosa, almeno a mio parere. E\' oggettivo che la nazionale gallese battuta da noi al flaminio e vincitrice quell\'anno di un bel cucchiaione di legno era il frutto di una tradizionale suddivisone delle squadre gallesi in club e non in superclub. Quello stesso anno o l\'anno prima non mi ricordo Viadana e Calvisano batterono nelle coppe alcune squadre gallesi (mi pare di ricordare il Neath ad esempio).
<BR>Poi dalla formazione, di due anni orsono, dei super club gallesi la rappresentativa nazionale è diventata seria candidata per il grande slam. Un altro esempio è la nazionale irlandese che prima dell\'avvento della celtic league e l\'istituzione delle province, era per noi la nazionale più battibile; ora ben sappiamo che valore ha. La scozia ha avuto seri problemi che tuttora permangono a formare due club professionistici come espressione di tutto il suo movimento. Questi due club sono poi di livello piuttosto basso se confrontati ai teams gallesi e alle province irlandesi, gurda caso la loro nazionale fa pena.
<BR>Potrà essere anche un\'analisi semplicistica oppure semplicemente un caso ma almeno riflettiamoci sopra....
<BR>
<BR>
<BR>BAk
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halfback
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Intanto i 5 Superclub gallesi sono già diventati 4 (i Celtic Warriors si sono ritirati). Ma poi non dimentichiamoci che l\'Italia è fatta per lungo: anche la Gran Bretagna, anche se più compatta, e vorrei proprio vedere se fossero costretti a mettere d\'accordo su un unico obiettivo Scozzesi, Inglesi e Gallesi. La verità è che ognuna delle Union se la gestisce come vuole: ma noi semplicemente non possiamo.
- PiVi1962
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L\'Italia è fatta in lungo e gli USA in largo...
per questo proporrei un campionato con play-off (stile NBA):
<BR>- più incontri tra club della stessa zona e meno sfide interzone
<BR>- griglia dei play-off su base nazionale
<BR>- nessuna retrocessione e garanzie finanziare stringenti per iscriversi
<BR>
<BR>I superclub dovrebbero giocare solo le coppe europee, quindi non solo niente problemi di sponsor, ma probabilmente sponsor più allettati!
<BR>- più incontri tra club della stessa zona e meno sfide interzone
<BR>- griglia dei play-off su base nazionale
<BR>- nessuna retrocessione e garanzie finanziare stringenti per iscriversi
<BR>
<BR>I superclub dovrebbero giocare solo le coppe europee, quindi non solo niente problemi di sponsor, ma probabilmente sponsor più allettati!
“Hören Sie denn nichts? Hören Sie denn nicht die entsetzliche Stimme, die um den ganzen Horizont schreit und die man gewöhnlich die Stille heißt?” Georg Büchner.