Penso che abbiamo centrato il problema, ma non trovato la so
Moderatore: Emy77
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garak
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- Iscritto il: 28 nov 2004, 0:00
Aggiungo la mia opinione a questo interessante forum.
<BR>Si è parlato di organizzazioni di campionati su scala regionale, di nuovi centri federali e di metodi di allenamento e reclutamento dei giovani. Un aspetto importante è, però, la visibilità di questo sport.
<BR>Fare vedere solo le partite del 6 Nazioni non è sufficiente.
<BR>Occorrerebbe che la federazione incentivasse la visione delle partite del campionato italiano, magari concordando i contratti di ripresa con network regionali per coprire tutto il territorio (ovviamente concordando orari di trasmissione decenti).
<BR>Io non mi reputo un esperto del settore televisivo; ma credo, che se si vuole accrescere l\'interesse per questo sport, non si può prescindere dall\'utilizzo della televisione.
<BR>Si potrà obiettare che il livello del campionato italiano, è molto basso rispetto agli altri Paesi del 6 Nazioni e che non vale la pena di trasmetterlo. A questa obiezione, rispondo: un passo alla volta. L\'ideale sarebbe trasmettere i super 12, i Tri Nations, il torneo di Hong Kong di rugby a 7. Ma quanto costa averne i diritti? Penso troppo.
<BR>Inoltre, proporre i campionati nazionali potrà permettere a chi si avvicina a questo sport di sentirlo come un qualcosa di vicino a sé anche attraverso una sana rivalità.
<BR>Si è parlato di organizzazioni di campionati su scala regionale, di nuovi centri federali e di metodi di allenamento e reclutamento dei giovani. Un aspetto importante è, però, la visibilità di questo sport.
<BR>Fare vedere solo le partite del 6 Nazioni non è sufficiente.
<BR>Occorrerebbe che la federazione incentivasse la visione delle partite del campionato italiano, magari concordando i contratti di ripresa con network regionali per coprire tutto il territorio (ovviamente concordando orari di trasmissione decenti).
<BR>Io non mi reputo un esperto del settore televisivo; ma credo, che se si vuole accrescere l\'interesse per questo sport, non si può prescindere dall\'utilizzo della televisione.
<BR>Si potrà obiettare che il livello del campionato italiano, è molto basso rispetto agli altri Paesi del 6 Nazioni e che non vale la pena di trasmetterlo. A questa obiezione, rispondo: un passo alla volta. L\'ideale sarebbe trasmettere i super 12, i Tri Nations, il torneo di Hong Kong di rugby a 7. Ma quanto costa averne i diritti? Penso troppo.
<BR>Inoltre, proporre i campionati nazionali potrà permettere a chi si avvicina a questo sport di sentirlo come un qualcosa di vicino a sé anche attraverso una sana rivalità.
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pier12345
- Messaggi: 5702
- Iscritto il: 28 ott 2004, 0:00
- Contatta:
Bel discorso!
<BR>Io sto d\'accordo con quelli che vogliono squadre dei provncia.
<BR>
<BR>E il unico modo. Non si può giocare un sabato contra per essempio aquila...e poi andare per giocare contra la Francia!.
<BR>
<BR>Devono fare 4 sqaudre Superclubs....e chiedere accesso al celtic league.
<BR>Poi il Super10 continua come sta oggi.
<BR>
<BR>Soldi/Sponsors..No Problem..
<BR>se i 4 superclubs giocano nel Celtic League..non credo che sarebbe problemi per trovare sponsors.
<BR>
<BR>Soldi ...Cash...MA LA FIR HA DEI MILLIONE!!! E UNO DEI FEDERAZIONE PIù DI EUROPA!! SOLO LA FRANCIA E INGLESE HANNO PIù SOLDI!
<BR>LA FIR STA INCASSANDO INGENTE CANITIDà DEI SOLDI...SOLO GLI INTERESSE RICEVTUO DELLE BANCA PAGAREBBE PER UN SUPERCLUB!
<BR>Io sto d\'accordo con quelli che vogliono squadre dei provncia.
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<BR>E il unico modo. Non si può giocare un sabato contra per essempio aquila...e poi andare per giocare contra la Francia!.
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<BR>Devono fare 4 sqaudre Superclubs....e chiedere accesso al celtic league.
<BR>Poi il Super10 continua come sta oggi.
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<BR>Soldi/Sponsors..No Problem..
<BR>se i 4 superclubs giocano nel Celtic League..non credo che sarebbe problemi per trovare sponsors.
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<BR>Soldi ...Cash...MA LA FIR HA DEI MILLIONE!!! E UNO DEI FEDERAZIONE PIù DI EUROPA!! SOLO LA FRANCIA E INGLESE HANNO PIù SOLDI!
<BR>LA FIR STA INCASSANDO INGENTE CANITIDà DEI SOLDI...SOLO GLI INTERESSE RICEVTUO DELLE BANCA PAGAREBBE PER UN SUPERCLUB!
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marcofk
- Messaggi: 1210
- Iscritto il: 16 feb 2005, 0:00
Queste le mie idee (ne parlai già in un altro thread):
<BR>
<BR>
<BR>Campionato:
<BR>
<BR>6 squadre, per esempio Veneto, Lombardia, Emilia, Lazio, Abruzzo, Sicilia (basate sulla località dei club storici a mia memoria). Durata: 3-4 mesi. Playoff per le prime 4 (al meglio di 3 partite, senza pareggio e senza differenza punti per aumentare il numero di incontri competitivi), playout per le ultime due con le prime due della serie A. L\'attività dei club, almeno a livello nazionale, non si sovrappone all\'attività della nazionale.
<BR>
<BR>
<BR>Azzurri:
<BR>
<BR>Stipendiati tutto l\'anno dalla federazione, anche quando giocano nei clubs (così si riducono i costi per i clubs, o almeno si possono ingaggiare stranieri di buon livello per rendere il campionato più competitivo). Distribuiti in misura uguale fra i 6 club del massimo campionato (di solito una nazionale ha 30 atleti, quindi 5 per squadra). Per coloro che giocano all\'estero verrà fatto un mese di test di ammissione, ovvero si allenano con gli altri 30 ed in base al rendimento in allenamento sarà stabilita la composizione dei 30 convocati per l\'attività internazionale. Questo per evitare che, come accadde quando i primi europei andarono a giocare nell\'NBA, questi siano sì meglio preparati a giocare a un livello più competitivo, ma siano anche spremuti come limoni dai loreo club esteri e completamente fuori forma ed incapaci di integrarsi con il resto della squadra (tipo Toni Kukoc...).
<BR>Per finire, l\'attività della nazionale dura 7 mesi all\'anno ed include amichevoli con nazioni ai primi 10 posti IRB, 6N, coppa del mondo (quando c\'è) ed ammonta ad almeno 15 test-match all\'anno.
<BR>
<BR>
<BR>Giovani
<BR>
<BR>I migliori giovani per ogni fascia d\'età andrebbero allenati direttamente da tecnici federali: nazionali under 15, under 17, under 19 e under 21 dovrebbero avere un parco giocatori di almeno 60 giocatori allenati direttamente dalla federazione. L\'attività dovrebbe includere un periodo di 4 mesi di lavoro di allenamento fisico-tecnico-tattico ed un periodo di 7 mesi di tornei competitivi con rappresentative di pari età ed incontri amichevoli con squadre di club professionistiche (ovviamente di livello commensurato alla qualità della nostra rappresentativa: non ha senso madare gli under 15 a giocare contro gli Aukland Blues...). Direi fra le 30 e 50 partite all\'anno per queste nazionali visto che hanno il doppio di giocatori.
<BR>Una volta terminata la trafila delle giovanili questi giocatori vengono rilasciati per giocare nei club: alcuni di loro potranno essere direttamente selezionati fra i 30 nazionali, così in club professionistici saranno costretti ad averli in squadra.
<BR>
<BR>
<BR>Sponsor
<BR>
<BR>Le squadre regionali potranno essere sponsorizzate direttamente, ma quello che conta è che sia il campionato ad essere sponsorizzato, non le singole squadre: se l\'NBA riesce a far giocare 30 squadre senza il nome di una marca di cucine sulla maglietta e fare soldi lo stesso, la cosa può funzionare anche nel rugby. Avete notato che sono sempre le ultime in classifica ad avere problemi di sponsor? Se lo sponsor paga l\'organizzazione del campionato e questa paga le squadre, lo sponsor non correrà più il rischio di vedere il suo nome associato direttamente a una squadra perdente e sarà più invogliato ad investire... vi siete accorti che ormai fuori dall\'Italia il 6N è chiamato \"The RBS 6 Nations\"? O la premiership si chiama la \"Barclaycard Premiership\"? E\' per questo.
<BR>
<BR>Per quanto riguarda i vecchi club storici, saranno loro a perderci di più, per questo auspico un ritorno se non al dilettantismo, almeno al semi-profesionismo, di modo da abbattere i costi e ridurre la necessità di sponsor. Non credo nella loro eliminazione come è stato fatto in Galles perchè, come qualcuno ha fatto giustamente notare, sono il cuore pulsante del nostro rugby. ma se si toglie l\'obbligo di trovare il professionista d\'oltremare (e pagarlo) questi fondi possono essere destinati allo sviluppo del loro settore giovanile. In fondo, un misto di giovani promettenti ed esperti dilettanti di lunga pratica preserverebbe lo spirito del rugby e favorirebbe, nelle categorie inferiori, lo sviluppo dell\'attività giovanile, contribuendo ad alzare il livello del movimento.
<BR>
<BR>Per finire, qualcuno ha proposto collegiali per i giovani a livello regionale. Non credo che sia una buona idea perchè sottintende che ogni regione sia in grado di produrre buoni giocatori nelle categorie giovanili. Si rischierebbe da un lato avere delle delegazioni fin troppo scarne, dall\'altro di convocare giocatori non all\'altezza solo per fare numero, ritardando così lo sviluppo di quelli buoni. Quest\'idea dovrebbe essere congelata fino a quando il movimento non sarà cresciuto abbastanza da creare le condizioni per cui almeno una trentina di giocatori con un buon potenziale possa essere prodotto da ciascuna regione, e magari attuato a macchia di leopardo o conglobando più di una regione alla volta.
<BR>
<BR>Ritengo che con la mia proposta ci vorrà una decina d\'anni per diventare seriamente competitivi, ma i progressi dovrebbero vedersi di anno in anno. A quel punto si può pensare di riorganizzare le cose in maniera più convenzionale per consentire alla mole di giocatori preparati dalla nazionale di giocare a un buon livello su scala nazionale.
<BR>
<BR>
<BR>Ripeto: queste sono le mie idee
<BR>
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<BR>Campionato:
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<BR>6 squadre, per esempio Veneto, Lombardia, Emilia, Lazio, Abruzzo, Sicilia (basate sulla località dei club storici a mia memoria). Durata: 3-4 mesi. Playoff per le prime 4 (al meglio di 3 partite, senza pareggio e senza differenza punti per aumentare il numero di incontri competitivi), playout per le ultime due con le prime due della serie A. L\'attività dei club, almeno a livello nazionale, non si sovrappone all\'attività della nazionale.
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<BR>Azzurri:
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<BR>Stipendiati tutto l\'anno dalla federazione, anche quando giocano nei clubs (così si riducono i costi per i clubs, o almeno si possono ingaggiare stranieri di buon livello per rendere il campionato più competitivo). Distribuiti in misura uguale fra i 6 club del massimo campionato (di solito una nazionale ha 30 atleti, quindi 5 per squadra). Per coloro che giocano all\'estero verrà fatto un mese di test di ammissione, ovvero si allenano con gli altri 30 ed in base al rendimento in allenamento sarà stabilita la composizione dei 30 convocati per l\'attività internazionale. Questo per evitare che, come accadde quando i primi europei andarono a giocare nell\'NBA, questi siano sì meglio preparati a giocare a un livello più competitivo, ma siano anche spremuti come limoni dai loreo club esteri e completamente fuori forma ed incapaci di integrarsi con il resto della squadra (tipo Toni Kukoc...).
<BR>Per finire, l\'attività della nazionale dura 7 mesi all\'anno ed include amichevoli con nazioni ai primi 10 posti IRB, 6N, coppa del mondo (quando c\'è) ed ammonta ad almeno 15 test-match all\'anno.
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<BR>Giovani
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<BR>I migliori giovani per ogni fascia d\'età andrebbero allenati direttamente da tecnici federali: nazionali under 15, under 17, under 19 e under 21 dovrebbero avere un parco giocatori di almeno 60 giocatori allenati direttamente dalla federazione. L\'attività dovrebbe includere un periodo di 4 mesi di lavoro di allenamento fisico-tecnico-tattico ed un periodo di 7 mesi di tornei competitivi con rappresentative di pari età ed incontri amichevoli con squadre di club professionistiche (ovviamente di livello commensurato alla qualità della nostra rappresentativa: non ha senso madare gli under 15 a giocare contro gli Aukland Blues...). Direi fra le 30 e 50 partite all\'anno per queste nazionali visto che hanno il doppio di giocatori.
<BR>Una volta terminata la trafila delle giovanili questi giocatori vengono rilasciati per giocare nei club: alcuni di loro potranno essere direttamente selezionati fra i 30 nazionali, così in club professionistici saranno costretti ad averli in squadra.
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<BR>Sponsor
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<BR>Le squadre regionali potranno essere sponsorizzate direttamente, ma quello che conta è che sia il campionato ad essere sponsorizzato, non le singole squadre: se l\'NBA riesce a far giocare 30 squadre senza il nome di una marca di cucine sulla maglietta e fare soldi lo stesso, la cosa può funzionare anche nel rugby. Avete notato che sono sempre le ultime in classifica ad avere problemi di sponsor? Se lo sponsor paga l\'organizzazione del campionato e questa paga le squadre, lo sponsor non correrà più il rischio di vedere il suo nome associato direttamente a una squadra perdente e sarà più invogliato ad investire... vi siete accorti che ormai fuori dall\'Italia il 6N è chiamato \"The RBS 6 Nations\"? O la premiership si chiama la \"Barclaycard Premiership\"? E\' per questo.
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<BR>Per quanto riguarda i vecchi club storici, saranno loro a perderci di più, per questo auspico un ritorno se non al dilettantismo, almeno al semi-profesionismo, di modo da abbattere i costi e ridurre la necessità di sponsor. Non credo nella loro eliminazione come è stato fatto in Galles perchè, come qualcuno ha fatto giustamente notare, sono il cuore pulsante del nostro rugby. ma se si toglie l\'obbligo di trovare il professionista d\'oltremare (e pagarlo) questi fondi possono essere destinati allo sviluppo del loro settore giovanile. In fondo, un misto di giovani promettenti ed esperti dilettanti di lunga pratica preserverebbe lo spirito del rugby e favorirebbe, nelle categorie inferiori, lo sviluppo dell\'attività giovanile, contribuendo ad alzare il livello del movimento.
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<BR>Per finire, qualcuno ha proposto collegiali per i giovani a livello regionale. Non credo che sia una buona idea perchè sottintende che ogni regione sia in grado di produrre buoni giocatori nelle categorie giovanili. Si rischierebbe da un lato avere delle delegazioni fin troppo scarne, dall\'altro di convocare giocatori non all\'altezza solo per fare numero, ritardando così lo sviluppo di quelli buoni. Quest\'idea dovrebbe essere congelata fino a quando il movimento non sarà cresciuto abbastanza da creare le condizioni per cui almeno una trentina di giocatori con un buon potenziale possa essere prodotto da ciascuna regione, e magari attuato a macchia di leopardo o conglobando più di una regione alla volta.
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<BR>Ritengo che con la mia proposta ci vorrà una decina d\'anni per diventare seriamente competitivi, ma i progressi dovrebbero vedersi di anno in anno. A quel punto si può pensare di riorganizzare le cose in maniera più convenzionale per consentire alla mole di giocatori preparati dalla nazionale di giocare a un buon livello su scala nazionale.
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<BR>Ripeto: queste sono le mie idee
"It ain't over till the fat man spins!" - David Gower, 2005
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giannic
- Messaggi: 312
- Iscritto il: 9 nov 2004, 0:00
- Località: Roma
La buona è che abbiamo trovato un candidato credibile alla successione di Dondi: Marco, perchè non ti presenti? Scherzo fino ad un certo punto, hai dimostrato davvero una grande competenza!!!!
<BR>Stando al tuo ragionamento, lo condivido al 90%. Analitico, ben strutturato, secondo me però alla tua piramide manca un pezzo.
<BR>Il livello che sta fra i 6 superclub che ipotizziamo e l\'attività giovanile. Nel senso che, conoscendo un pò il ragionare pro domo propria tipico dell\'italico, che interesse avrebbero i club \"storici\" a disputare un torneo semi-professionistico, di nessuna visibilità, costuendo magari giovani che poi vengono loro sottratti dalle rappresentative regionali? Temo che verrebbe a mancare la \"base della base\", il terzo anello che sta sotto la Nazionale e i Super-Club, e sopra gli under (a questo punto 19). UQuello che dovrebbe formare i giocatori da spedire poi nelle rappresentative regionali.
<BR>Stando al tuo ragionamento, lo condivido al 90%. Analitico, ben strutturato, secondo me però alla tua piramide manca un pezzo.
<BR>Il livello che sta fra i 6 superclub che ipotizziamo e l\'attività giovanile. Nel senso che, conoscendo un pò il ragionare pro domo propria tipico dell\'italico, che interesse avrebbero i club \"storici\" a disputare un torneo semi-professionistico, di nessuna visibilità, costuendo magari giovani che poi vengono loro sottratti dalle rappresentative regionali? Temo che verrebbe a mancare la \"base della base\", il terzo anello che sta sotto la Nazionale e i Super-Club, e sopra gli under (a questo punto 19). UQuello che dovrebbe formare i giocatori da spedire poi nelle rappresentative regionali.
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vlaco
- Messaggi: 140
- Iscritto il: 13 mag 2004, 0:00
A me la proposta di Marco piace anche se trovo un po difficile
<BR>il reperimento di sponsor che riescsano a mantenere in vita il
<BR>progetto. Qui si parla di più sponsor da 500.000 €e più , non sono dietro la porta ad aspettarci. Certo affidando questo compito
<BR>a ditte specializzate nel trovare simili fondi.....
<BR>Rispondo anche a giannic : se si istituisce un campionato dove le prime classifiche possono partecipare alle coppe europee(magari a quella più scarsa) si potrbbe creare dell\'interesse. D\'altronde
<BR>le squadre spagnole partecipano alle coppe pur non potendole
<BR>vincere se non fra decenni!!!
<BR>il reperimento di sponsor che riescsano a mantenere in vita il
<BR>progetto. Qui si parla di più sponsor da 500.000 €e più , non sono dietro la porta ad aspettarci. Certo affidando questo compito
<BR>a ditte specializzate nel trovare simili fondi.....
<BR>Rispondo anche a giannic : se si istituisce un campionato dove le prime classifiche possono partecipare alle coppe europee(magari a quella più scarsa) si potrbbe creare dell\'interesse. D\'altronde
<BR>le squadre spagnole partecipano alle coppe pur non potendole
<BR>vincere se non fra decenni!!!
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Topbanana
- Messaggi: 152
- Iscritto il: 4 nov 2003, 0:00
- Località: Inghilterra
Ottimo thread.
<BR>
<BR>Marcofk for President!
<BR>
<BR>vorrei anche aggiungere che si dovrebbe anche lavorare sul livello degli allenatori, specialmente per le selezioni giovanili. Allenare ragazzi tra i 16 e i 18 anni richiede un tatto e una \'mano\' diversa. Per gli U21 un\'altra ancora. Si dovrebbe dunque fare un po\' di ricerca e vedere qual\'e\' l\'approccio degli altri paesi.
<BR>
<BR>
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<BR>Marcofk for President!
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<BR>vorrei anche aggiungere che si dovrebbe anche lavorare sul livello degli allenatori, specialmente per le selezioni giovanili. Allenare ragazzi tra i 16 e i 18 anni richiede un tatto e una \'mano\' diversa. Per gli U21 un\'altra ancora. Si dovrebbe dunque fare un po\' di ricerca e vedere qual\'e\' l\'approccio degli altri paesi.
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conchiglione
- Messaggi: 305
- Iscritto il: 7 giu 2003, 0:00
faccio una domanda da un miliardo....dando per scontato che sia fondamentale avere delle giovanili :
<BR>ma secondo voi è così facile trovare ragazzi pe fare le giovanili ?
<BR>cioè secondo voi bastano 10 milioni di euro o andare nelle scuole o passare il rugby in tv o fare un manga sul rugby ( che forse forse sarebbe la migliore soluzione ) a convincere frotte di ragazzini a cominciare con il nostro splendido gioco ?? qui ? in italia ?...quanti genitori sarebbero contenti di accompagnare (naturalmente escludo i figli di ex giocatori et appassionati ) i figli a farsi \"spaccare la faccia\" senza prospettive economiche (leggi calcio) ....
<BR>riassumendo...secondo voi tutte le grosse società (dal top 10 in giù ) hanno poche giovanili perchè spendono soldi solo in stranieri ?mah...forse potebbero impegnare più risorse ma riesce più comodo prendere giovanili da piccole società perchè....manca la materia prima !!!!!!!!!! cioè i ragazzi !!!!! per esperienza diretta vi assicuro che è durissima avere delle giovanili non dico complete ma appena appena sufficienti...e non credo che sia questione di soldi....
<BR>da lì si deve partire ,solo da lì...allora ben vengano le accademie etc etc.....ma....
<BR>scusate ma se investo 100 miliooni di euro nel \"tiro alla fune\" secondo voi tra qualche anno avrò una federazione con 100000 iscritti ?....non credo
<BR>perdonate il delirio
<BR>ma secondo voi è così facile trovare ragazzi pe fare le giovanili ?
<BR>cioè secondo voi bastano 10 milioni di euro o andare nelle scuole o passare il rugby in tv o fare un manga sul rugby ( che forse forse sarebbe la migliore soluzione ) a convincere frotte di ragazzini a cominciare con il nostro splendido gioco ?? qui ? in italia ?...quanti genitori sarebbero contenti di accompagnare (naturalmente escludo i figli di ex giocatori et appassionati ) i figli a farsi \"spaccare la faccia\" senza prospettive economiche (leggi calcio) ....
<BR>riassumendo...secondo voi tutte le grosse società (dal top 10 in giù ) hanno poche giovanili perchè spendono soldi solo in stranieri ?mah...forse potebbero impegnare più risorse ma riesce più comodo prendere giovanili da piccole società perchè....manca la materia prima !!!!!!!!!! cioè i ragazzi !!!!! per esperienza diretta vi assicuro che è durissima avere delle giovanili non dico complete ma appena appena sufficienti...e non credo che sia questione di soldi....
<BR>da lì si deve partire ,solo da lì...allora ben vengano le accademie etc etc.....ma....
<BR>scusate ma se investo 100 miliooni di euro nel \"tiro alla fune\" secondo voi tra qualche anno avrò una federazione con 100000 iscritti ?....non credo
<BR>perdonate il delirio
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pier12345
- Messaggi: 5702
- Iscritto il: 28 ott 2004, 0:00
- Contatta:
Anche non si deve dimentichare la struttura del Rugby Academy.!
<BR>
<BR>ecco un spiegazione che ho trovato.......
<BR>
<BR> Il sistema Rugby Academies consiste di Accademie basate sui Clubs del Rugby ; ciascuna Accademia è sostenuta nella stessa misura dal club di riferimento e dalla Rugby Football Union. Ciascuna Academy ha due direttori; uno dal Club e uno dall\'R.F.U., con responsabilità uguale. Le strutture sono finanziate in egual misura dalle due entità. Giocatori giovani tra 16 e 18 anni di età sono seguiti attentamente e selezionati in tutte le contee al fine di frequentare l\'Accademia a tempo pieno dove riceveranno non solo vitto e alloggio ma anche una completa formazione rugbistica, frequentando nello stesso tempo una scuola per continuare la loro educazione. Lo scopo dell\'Accademia è quello di migliorare la tecnica e l’attitudine personale; i giocatori non formano una squadra dell\'Accademia, ma ritornano al loro club di origine nel fine-settimana per allenarsi e giocare con la loro squadra. Molte materie collaterali come psicologia, nutrizione, relazioni pubbliche e immagine, anatomia e fisiologia aiutano a formare una preparazione completa per i giocatori; molti dei quali andranno a giocare a livello Internazionale.
<BR>
<BR>Junior Rugby Academy è il passo successivo per questi giovani giocatori; un gruppo dell\'élite selezionato dalle Accademie. Generalmente le Accademie sono rappresentate da 2 o 3 dei giovani più promettenti.Costoro non sono selezionati per creare una squadra, ma semplicemente sono i migliori giocatori di categoria .a
<BR>
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<BR>ecco un spiegazione che ho trovato.......
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<BR> Il sistema Rugby Academies consiste di Accademie basate sui Clubs del Rugby ; ciascuna Accademia è sostenuta nella stessa misura dal club di riferimento e dalla Rugby Football Union. Ciascuna Academy ha due direttori; uno dal Club e uno dall\'R.F.U., con responsabilità uguale. Le strutture sono finanziate in egual misura dalle due entità. Giocatori giovani tra 16 e 18 anni di età sono seguiti attentamente e selezionati in tutte le contee al fine di frequentare l\'Accademia a tempo pieno dove riceveranno non solo vitto e alloggio ma anche una completa formazione rugbistica, frequentando nello stesso tempo una scuola per continuare la loro educazione. Lo scopo dell\'Accademia è quello di migliorare la tecnica e l’attitudine personale; i giocatori non formano una squadra dell\'Accademia, ma ritornano al loro club di origine nel fine-settimana per allenarsi e giocare con la loro squadra. Molte materie collaterali come psicologia, nutrizione, relazioni pubbliche e immagine, anatomia e fisiologia aiutano a formare una preparazione completa per i giocatori; molti dei quali andranno a giocare a livello Internazionale.
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<BR>Junior Rugby Academy è il passo successivo per questi giovani giocatori; un gruppo dell\'élite selezionato dalle Accademie. Generalmente le Accademie sono rappresentate da 2 o 3 dei giovani più promettenti.Costoro non sono selezionati per creare una squadra, ma semplicemente sono i migliori giocatori di categoria .a
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giannic
- Messaggi: 312
- Iscritto il: 9 nov 2004, 0:00
- Località: Roma
Rispondo a conchiglione: in parte hai ragione, ma per far appassionare i bimbi al rugby ci vogliono innanzitutto genitori appassionati di rugby. Se a casa si mangia pane ed ovale, se il papà tutti i sabati si guarda il 6n, probabilmente il figlio, o almeno alcuni di questi figli, sono incuriositi.
<BR>Ecco quindi che la crescita del movimento dev\'essere globale, uniforme.....
<BR>Quel che manca in Italia, solito discorso, è la cultura sportiva! Io piuttosto che accompagnare i miei figli a giocare al calcio, sport estremamente diseducativo e dannoso per il fisico, mi faccio sparare. D\'altronde di sport belli ed educativi, ce ne sono così tanti......tra cui il rugby, anche se i miei hanno scelto altro, ma va bene lo stesso, Ginnastica Artistica e Nuoto sono altrettanto formativi.
<BR>Ecco quindi che la crescita del movimento dev\'essere globale, uniforme.....
<BR>Quel che manca in Italia, solito discorso, è la cultura sportiva! Io piuttosto che accompagnare i miei figli a giocare al calcio, sport estremamente diseducativo e dannoso per il fisico, mi faccio sparare. D\'altronde di sport belli ed educativi, ce ne sono così tanti......tra cui il rugby, anche se i miei hanno scelto altro, ma va bene lo stesso, Ginnastica Artistica e Nuoto sono altrettanto formativi.
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zorrykid
- Messaggi: 3946
- Iscritto il: 10 nov 2004, 0:00
- Località: mestre
Il zorrypensiero è questo: gli attuali club si fanno i campionati che fanno. Il sovrapporsi di avvenimenti internazionali e il rifornire atleti dovrebbe essere sentito come un vanto dai club non come una punizione. Coppa Italia stop. 5 o 6 superclub che partecipano a coppe Europee ed al titolo italiano da disputarsi dopo il 6 nazioni e con la formula del 6 nazioni. Giovanili: i club che hanno numeri di atleti sufficenti partecipano direttamente al campionato. I club con pochi giocatori, pagano il comitato affinchè unisca le forze per creare ed allenare delle squadre. Ogni club, a seconda del campionato a cui partecipa, dovrà fornire un numero definito di giocatori juniores.
Vado bene per Rialto?-
supermax
- Messaggi: 3516
- Iscritto il: 8 mar 2003, 0:00
- Località: roma
Una federazione ormai ricca come la FIR dovrebbe incoraggiare la pratica giovanile attraverso la propaganda svolta dai Comitati regionali e non lasciare ai soli club il compito di andarsi a cercare ragazzini che vogliono giocare a rugby.
<BR>E dove non ci sono impianti vanno costruiti, per la miseria!!! E\' mai possibile che Torino, Milano, Cagliari, Bari, Palermo, Verona (persino Verona....nel cuore di rugbylandia) non possano esprimere squadre decenti o anche solo una squadra in vita? Per il rugby ci vogliono campi ad hoc ed in erba, altrimenti nessuno va a scorticarsi a 10-12 anni a meno di non avere un papà pazzo ed ex praticante come me.
<BR>Nessuno sa come spendono in FIR, oltre che in convegni e riunioni, i soldi ricevuti con il 6N?
<BR>E dove non ci sono impianti vanno costruiti, per la miseria!!! E\' mai possibile che Torino, Milano, Cagliari, Bari, Palermo, Verona (persino Verona....nel cuore di rugbylandia) non possano esprimere squadre decenti o anche solo una squadra in vita? Per il rugby ci vogliono campi ad hoc ed in erba, altrimenti nessuno va a scorticarsi a 10-12 anni a meno di non avere un papà pazzo ed ex praticante come me.
<BR>Nessuno sa come spendono in FIR, oltre che in convegni e riunioni, i soldi ricevuti con il 6N?