Australia - Italia - La partita
Moderatore: Emy77
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EmmePi
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Re: Australia - Italia - La partita
Mi viene un dubbio, non è che per caso Pratichetti sia titolare solo perchè è molto bravo a fare il dummy runner?
Meglio non dialogare con il torinese maleducato che infesta il forum: non potresti mai sapere con quale dei suoi due o tre nick ti offenderà
Per chi fosse interessato, su Wikipedia è uscita la versione riveduta e corretta della pagina che illustra la Teoria della Relatività. L'ha redatta il mio droghiere lo scorso giovedì pomeriggio, turno di chiusura del negozio
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Alucard
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Re: Australia - Italia - La partita
come se fossimo bravi a farlo velocemente...EmmePi ha scritto:Mi viene un dubbio, non è che per caso Pratichetti sia titolare solo perchè è molto bravo a fare il dummy runner?
che facciamo ancora più schifo di quello che siamo...ma nn credo...jaco ha scritto:...mmmmahhh non so che dirti, ci sono numeri completamente diversi... come potremo verificare???Alucard ha scritto:io ho viste quelle di rugby heaven...si vede che gli austaliani sminuiscono le prove degli avversari...
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(ma sminuire in che senso scusa?)
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mc_leuz
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Re: Australia - Italia - La partita
Fra "marcare" e placcarne uno senza ovale c'è una certa differenzaTamarro90 ha scritto:bè, pratichetti stava marcando il suo uomomc_leuz ha scritto:Aggiungiamo che pratichetti va a placcare un australiano senza l'ovale, che mclean scivola e la frittata è fatta.Alucard ha scritto:è veramente una SPENCERATA!!!Shye ha scritto: Rivediamolo in un altro paio di partite e poi vedremo, ma quella "spencerata" per la meta di Robertson ce l'ho ancora in testa.
http://www.youtube.com/watch?v=F4Y3U6av ... annel_page
qui possiamo vedere tutti gli errori difensivi:
-prima meta: mirko va a prendere l'uomo sbagliato
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mc_leuz
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Re: Australia - Italia - La partita
Sì, nella stagione appena conclusa è stato impiegato spesso a n.8 (con Purll in seconda linea).herrsimo ha scritto:
A n8 Zanni ha fatto qualche partita con Calvisano quest'anno o mi sbaglio?
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Alucard
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Re: Australia - Italia - La partita
nn mi sembra però che NM lo abbia mai utilizzato a 8...forse perchè aveva sole come sostituto a parisse...mc_leuz ha scritto:Sì, nella stagione appena conclusa è stato impiegato spesso a n.8 (con Purll in seconda linea).herrsimo ha scritto:
A n8 Zanni ha fatto qualche partita con Calvisano quest'anno o mi sbaglio?
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maurizio59
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Re: Australia - Italia - La partita
TommyHowlett ha scritto:Molto spesso sono stati fischiati "veli" agli australiani; i sospetti del dopo-Padova sono diventati conferma, è una loro tattica, mandano sempre un centro senza palla (con la "a" finale) a zonzo per le nostre terze linee: 9 volte su 10 l'arbitro fischia il fallo, la decima volta ci scappa la meta.tafano ha scritto:Vedendo e rivedendo l'azione, mi sembra proprio che un velo sulla prima meta aussie ci sia, il movimento di Mortlock intendo.
Poi non cambia nulla, per carità
A questo punto è chiaro che Mortlock fa allenamenti specifici per i veli: dopo quello di Padova, ci ha fatto quello sulla prima meta e anche in quella che ha realizzato lui va a cercare Horwill e si appoggia. Poi, per carità, Del Fava non lo avrebbe mai placcato, però io, se qualcuno gli dà un bel cartone in mezzo agli occhi non lo biasimo.
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Alucard
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Re: Australia - Italia - La partita
si...concordo in pieno...anche se nella prima meta, la colpa è di mirko che nn si fida dell'uomo che va su gower(mortlock appunto) e lacia il canale aperto...sulla seconda cmq nn ci sarebbe arrivato del fava...cmq, gli AUS, la sanno fare tutti bene la finta corsa...maurizio59 ha scritto:TommyHowlett ha scritto:Molto spesso sono stati fischiati "veli" agli australiani; i sospetti del dopo-Padova sono diventati conferma, è una loro tattica, mandano sempre un centro senza palla (con la "a" finale) a zonzo per le nostre terze linee: 9 volte su 10 l'arbitro fischia il fallo, la decima volta ci scappa la meta.tafano ha scritto:Vedendo e rivedendo l'azione, mi sembra proprio che un velo sulla prima meta aussie ci sia, il movimento di Mortlock intendo.
Poi non cambia nulla, per carità
A questo punto è chiaro che Mortlock fa allenamenti specifici per i veli: dopo quello di Padova, ci ha fatto quello sulla prima meta e anche in quella che ha realizzato lui va a cercare Horwill e si appoggia. Poi, per carità, Del Fava non lo avrebbe mai placcato, però io, se qualcuno gli dà un bel cartone in mezzo agli occhi non lo biasimo.
- diddi
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Re: Australia - Italia - La partita
Butto là qualche pensiero sparso.
Posto d'onore a Gower: non so come si faccia a criticarlo radicalmente. Voglio dire, la qualità del suo calcio di rimbalzo è evidentemente da criticare (da notare che l'errore sta nella eccessiva lunghezza della gittata, il che fa ben sperare: non è che non c'arriva, deve solo registrare il piede). Bene fa però a insistere, è poco che gioca apertura, sta ancora imparando, ha la personalità per sbagliare senza deprimersi. In quest'ottica leggo anche il drop mancato: una verifica (fallita), un quiz nell'esame del corso da "apertura". Oltre a questo, se sia Canavosio che Tebaldi lo hanno servito troppo avanti, potrebbe anche essere che lui si schierasse più indietro di quanto loro si aspettassero, tipico dell'apertura un po' insicura che cerca di guadagnare metri all'indietro per avere più tempo a disposizione per pensare (il che non dispensa i mm da aspre critiche per quei scellerati passaggi). Nonostante tutto questo, a mio modesto avviso, confortato e forse instradato dal commento di Munari, Gower forse non sarà ancora un'apertura, ma è un giocatore con le palle. L'ho visto saltare come una iena ad abbrancare un avversario, appendersi con le unghie alla maglia di Mortlock e non mollare la presa, comandare la posizione a Del Fava per coprirsi l'interno e poter intervenire come un falco sul play maker della seconda ondata offensiva. Qualcuno dirà: va bene, ma sulla quarta meta si è perso Mortlock; e io dico: provate voi a fermare Mortlock che vi passa accanto in senso opposto al vostro! Certo, i suoi errori nei rinvii da centro campo ci hanno penalizzato, regalando molti metri agli australiani. Io dico: per oggi, fa niente. Deve sbagliare per imparare. Pur di vedere una meta come quella di sabato, io ci sto; a patto che impari bene e presto.
Pratichetti: partita deficitaria, inutile negarlo. Vorrei solo far notare una cosa: sulla prima meta, copre il suo uomo e viene criticato per questo; sulla seconda, va in aiuto al compagno (e per me Giteau sarebbe andato in meta, ma non avremo mai la controprova) e lo criticano pure per questo. La verità, a mio modesto avviso, è che quando i Wallabies fanno una sventagliata, si preoccupano persino gli AB e se la tua difesa non è registrata alla perfezione, soccombi.
O'Connor - sbaglierò, ma secondo me ha una dote in più degli altri: in prossimità del punto d'incontro, pur andando ad altissima velocità, riesce a dare un'ulteriore accelerata, uno spunto che lo mette al riparo da spiacevoli "incontri". Mi ricorda il film Spider Man, quando Peter Parker entra in rissa con il bullo della scuola e scopre che i suoi movimenti sono infinitamente più veloci di quelli dell'avversario, al punto che questi sembra quasi fermo mentre lui lo schiva e lo colpisce d'incontro. Quel movimento di Pratichetti a chiudere l'off-load, fatto a quella velocità, nel S10 funziona benissimo, persino nel 6N ha indotto Hook a fare un falletto che, se notato dall'arbitro, poteva far annullare l'ultima meta gallese. Ma con gli aussies (e con Giteau - O'Connor) siamo ad un altro livello.
Geldenhuys - credo che ci voglia una buona dose di prevenzione per giudicare del tutto negativa la sua prova. In touch non ha funzionato, Sharpe lo anticipava o "sporcava" quasi sempre; ma del resto a) era alla prima uscita, per me si è insistito su di lui proprio in chiave futura, b) gli australiani viaggiano ad altezze siderali in touch. Ho avuto modo di vederli in allenamento a Roma nel 2006: già sono alti, poi prendono gli appoggi molto sotto alla cintola ed al ginocchio che sarebbero il massimo concesso dal regolamento IRB (anche in questo punto bellamente disatteso), per cui sono perfettamente in grado di rivaleggiare con la loro controparte "naturale", Botha-Matfield. Tuttavia è stato (statistiche di Scrum.com alla mano) il nostro secondo ball-carrier per numeri di palloni portati. Soprattutto, ha portato in Nazionale una cosa che auspicavo da tempo: per il pick&go, non attende la formazione del maul, l'arrivo del mm e l'organizzazione di una mini-unit, ma raccoglie subito palla, ancor prima che arrivi il sostegno, e la porta avanti quando ancora la difesa non si è schierata, assicurando guadagni sostanziosi soprattutto nei 22 offensivi; senza isolarsi, perché il sostegno accorrente sul punto d'incontro precedente può ripiegare facilmente dove lui avanza (pregasi verificare filmati prima di rispondere).
Per completare il quadro, dà un bel po' di peso al pacchetto.
Bortolami - possiamo decidere che cosa vogliamo, un saltatore abile e consumato come lui (3 prese 3 pulitissime in salto) o un "grinder" di peso come Geldenhuys o Del Fava (o Dellapè). E' giusto modulare secondo l'avversario e per me 2 grinder contro l'Australia ci possono stare, ma allora bisogna preventivare che si soffrirà inizialmente in touch; come bisogna accettare che con Bortolami avremo un po' di "punch" in meno. Di Reato parleremo quando sarà arrivato al livello di Bortolami (la vedo dura per lui eguagliare la ruvidezza fisica degli altri citati).
Tebaldi - poco da dire, bell'esordio, bel piede, buona personalità, non lo conoscevo e mi è piaciuto persino a questo livello.
Parisse - sempre guardando alle statistiche di Scrum.com, per essere uno stanco, ha fatto un superlavoro. E' stato il principale ball carrier, il secondo per metri percorsi palla in mano (dopo Canavosio, che però ha dalla sua una corsa a lunghissima gittata). Gli viene riconosciuto un unico placcaggio mancato, sicuramente quello su O'Connor in occasione dell'ultima meta. Io ho una mia spiegazione per quell'episodio, che desumo dall'osservazione del filmato: se guardate bene, vi accorgerete che Parisse, sul placcaggio, va a terra e si rialza toccandosi la faccia. Con ogni probabilità, al momento dell'impatto l'estremo australiano ha dato una sonora quanto fortuita capocciata in bocca a Parisse, che si è istintivamente ritratto dandogli modo di sfuggire al "tenero" abbraccio che il nostro capitano aveva preparato. Insomma, un episodio che fa il paio con la "ginocchiata in meta" di Giteau.
Zanni - è uno dei miei preferiti, ma mi chiedo sabato dov'era. Sempre statistiche alla mano: nessun passaggio, 1 o 2 palloni portati
, 2 o 3 placcaggi mancati (su 9 o 11, media molto inferiore alla squadra, che per scrum.com si attesta su un apprezzabile 90%), mai cercato in touch (e sì che eravamo in difficoltà e che persino Mauro è stato coinvolto in una occasione!). Con tutto questo, a mio modo di vedere è comunque prezioso anche solo per il fatto di esserci sempre quando c'è da lottare per la palla, in qualsiasi parte del campo.
La tattica australiana - ne parlo perché mi ha sorpreso. Hanno giocato come se dovessero provare la loro attitudine al gioco tattico. Non hanno strafatto, ci hanno osservato e hanno preso contromosse razionali. Quando ci concentravamo sulla difesa intorno al raggruppamento, andavano al largo (prima meta); quando chiudevamo i canali di corsa, usavano splendidamente il calcio tattico; quando anticipavamo lo scivolamento, cercavano l'incrocio di Mortlock (quarta meta). Mai la sensazione che ci snobbassero, mai un tentativo arrischiato per fare spettacolo. Certo, non hanno mai cercato i pali; ma abbiamo anche concesso pochi falli, la metà dei loro (bell'indicazione sulla disciplina, no?).
Posto d'onore a Gower: non so come si faccia a criticarlo radicalmente. Voglio dire, la qualità del suo calcio di rimbalzo è evidentemente da criticare (da notare che l'errore sta nella eccessiva lunghezza della gittata, il che fa ben sperare: non è che non c'arriva, deve solo registrare il piede). Bene fa però a insistere, è poco che gioca apertura, sta ancora imparando, ha la personalità per sbagliare senza deprimersi. In quest'ottica leggo anche il drop mancato: una verifica (fallita), un quiz nell'esame del corso da "apertura". Oltre a questo, se sia Canavosio che Tebaldi lo hanno servito troppo avanti, potrebbe anche essere che lui si schierasse più indietro di quanto loro si aspettassero, tipico dell'apertura un po' insicura che cerca di guadagnare metri all'indietro per avere più tempo a disposizione per pensare (il che non dispensa i mm da aspre critiche per quei scellerati passaggi). Nonostante tutto questo, a mio modesto avviso, confortato e forse instradato dal commento di Munari, Gower forse non sarà ancora un'apertura, ma è un giocatore con le palle. L'ho visto saltare come una iena ad abbrancare un avversario, appendersi con le unghie alla maglia di Mortlock e non mollare la presa, comandare la posizione a Del Fava per coprirsi l'interno e poter intervenire come un falco sul play maker della seconda ondata offensiva. Qualcuno dirà: va bene, ma sulla quarta meta si è perso Mortlock; e io dico: provate voi a fermare Mortlock che vi passa accanto in senso opposto al vostro! Certo, i suoi errori nei rinvii da centro campo ci hanno penalizzato, regalando molti metri agli australiani. Io dico: per oggi, fa niente. Deve sbagliare per imparare. Pur di vedere una meta come quella di sabato, io ci sto; a patto che impari bene e presto.
Pratichetti: partita deficitaria, inutile negarlo. Vorrei solo far notare una cosa: sulla prima meta, copre il suo uomo e viene criticato per questo; sulla seconda, va in aiuto al compagno (e per me Giteau sarebbe andato in meta, ma non avremo mai la controprova) e lo criticano pure per questo. La verità, a mio modesto avviso, è che quando i Wallabies fanno una sventagliata, si preoccupano persino gli AB e se la tua difesa non è registrata alla perfezione, soccombi.
O'Connor - sbaglierò, ma secondo me ha una dote in più degli altri: in prossimità del punto d'incontro, pur andando ad altissima velocità, riesce a dare un'ulteriore accelerata, uno spunto che lo mette al riparo da spiacevoli "incontri". Mi ricorda il film Spider Man, quando Peter Parker entra in rissa con il bullo della scuola e scopre che i suoi movimenti sono infinitamente più veloci di quelli dell'avversario, al punto che questi sembra quasi fermo mentre lui lo schiva e lo colpisce d'incontro. Quel movimento di Pratichetti a chiudere l'off-load, fatto a quella velocità, nel S10 funziona benissimo, persino nel 6N ha indotto Hook a fare un falletto che, se notato dall'arbitro, poteva far annullare l'ultima meta gallese. Ma con gli aussies (e con Giteau - O'Connor) siamo ad un altro livello.
Geldenhuys - credo che ci voglia una buona dose di prevenzione per giudicare del tutto negativa la sua prova. In touch non ha funzionato, Sharpe lo anticipava o "sporcava" quasi sempre; ma del resto a) era alla prima uscita, per me si è insistito su di lui proprio in chiave futura, b) gli australiani viaggiano ad altezze siderali in touch. Ho avuto modo di vederli in allenamento a Roma nel 2006: già sono alti, poi prendono gli appoggi molto sotto alla cintola ed al ginocchio che sarebbero il massimo concesso dal regolamento IRB (anche in questo punto bellamente disatteso), per cui sono perfettamente in grado di rivaleggiare con la loro controparte "naturale", Botha-Matfield. Tuttavia è stato (statistiche di Scrum.com alla mano) il nostro secondo ball-carrier per numeri di palloni portati. Soprattutto, ha portato in Nazionale una cosa che auspicavo da tempo: per il pick&go, non attende la formazione del maul, l'arrivo del mm e l'organizzazione di una mini-unit, ma raccoglie subito palla, ancor prima che arrivi il sostegno, e la porta avanti quando ancora la difesa non si è schierata, assicurando guadagni sostanziosi soprattutto nei 22 offensivi; senza isolarsi, perché il sostegno accorrente sul punto d'incontro precedente può ripiegare facilmente dove lui avanza (pregasi verificare filmati prima di rispondere).
Per completare il quadro, dà un bel po' di peso al pacchetto.
Bortolami - possiamo decidere che cosa vogliamo, un saltatore abile e consumato come lui (3 prese 3 pulitissime in salto) o un "grinder" di peso come Geldenhuys o Del Fava (o Dellapè). E' giusto modulare secondo l'avversario e per me 2 grinder contro l'Australia ci possono stare, ma allora bisogna preventivare che si soffrirà inizialmente in touch; come bisogna accettare che con Bortolami avremo un po' di "punch" in meno. Di Reato parleremo quando sarà arrivato al livello di Bortolami (la vedo dura per lui eguagliare la ruvidezza fisica degli altri citati).
Tebaldi - poco da dire, bell'esordio, bel piede, buona personalità, non lo conoscevo e mi è piaciuto persino a questo livello.
Parisse - sempre guardando alle statistiche di Scrum.com, per essere uno stanco, ha fatto un superlavoro. E' stato il principale ball carrier, il secondo per metri percorsi palla in mano (dopo Canavosio, che però ha dalla sua una corsa a lunghissima gittata). Gli viene riconosciuto un unico placcaggio mancato, sicuramente quello su O'Connor in occasione dell'ultima meta. Io ho una mia spiegazione per quell'episodio, che desumo dall'osservazione del filmato: se guardate bene, vi accorgerete che Parisse, sul placcaggio, va a terra e si rialza toccandosi la faccia. Con ogni probabilità, al momento dell'impatto l'estremo australiano ha dato una sonora quanto fortuita capocciata in bocca a Parisse, che si è istintivamente ritratto dandogli modo di sfuggire al "tenero" abbraccio che il nostro capitano aveva preparato. Insomma, un episodio che fa il paio con la "ginocchiata in meta" di Giteau.
Zanni - è uno dei miei preferiti, ma mi chiedo sabato dov'era. Sempre statistiche alla mano: nessun passaggio, 1 o 2 palloni portati
La tattica australiana - ne parlo perché mi ha sorpreso. Hanno giocato come se dovessero provare la loro attitudine al gioco tattico. Non hanno strafatto, ci hanno osservato e hanno preso contromosse razionali. Quando ci concentravamo sulla difesa intorno al raggruppamento, andavano al largo (prima meta); quando chiudevamo i canali di corsa, usavano splendidamente il calcio tattico; quando anticipavamo lo scivolamento, cercavano l'incrocio di Mortlock (quarta meta). Mai la sensazione che ci snobbassero, mai un tentativo arrischiato per fare spettacolo. Certo, non hanno mai cercato i pali; ma abbiamo anche concesso pochi falli, la metà dei loro (bell'indicazione sulla disciplina, no?).
Peterino
Chi sa fa, chi non sa insegna a fare
Chi sa fa, chi non sa insegna a fare
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oldprussians
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Re: Australia - Italia - La partita
Gut und Richtig!diddi ha scritto:Butto là qualche pensiero sparso.
Posto d'onore a Gower: non so come si faccia a criticarlo radicalmente. Voglio dire, la qualità del suo calcio di rimbalzo è evidentemente da criticare (da notare che l'errore sta nella eccessiva lunghezza della gittata, il che fa ben sperare: non è che non c'arriva, deve solo registrare il piede). Bene fa però a insistere, è poco che gioca apertura, sta ancora imparando, ha la personalità per sbagliare senza deprimersi. In quest'ottica leggo anche il drop mancato: una verifica (fallita), un quiz nell'esame del corso da "apertura". Oltre a questo, se sia Canavosio che Tebaldi lo hanno servito troppo avanti, potrebbe anche essere che lui si schierasse più indietro di quanto loro si aspettassero, tipico dell'apertura un po' insicura che cerca di guadagnare metri all'indietro per avere più tempo a disposizione per pensare (il che non dispensa i mm da aspre critiche per quei scellerati passaggi). Nonostante tutto questo, a mio modesto avviso, confortato e forse instradato dal commento di Munari, Gower forse non sarà ancora un'apertura, ma è un giocatore con le palle. L'ho visto saltare come una iena ad abbrancare un avversario, appendersi con le unghie alla maglia di Mortlock e non mollare la presa, comandare la posizione a Del Fava per coprirsi l'interno e poter intervenire come un falco sul play maker della seconda ondata offensiva. Qualcuno dirà: va bene, ma sulla quarta meta si è perso Mortlock; e io dico: provate voi a fermare Mortlock che vi passa accanto in senso opposto al vostro! Certo, i suoi errori nei rinvii da centro campo ci hanno penalizzato, regalando molti metri agli australiani. Io dico: per oggi, fa niente. Deve sbagliare per imparare. Pur di vedere una meta come quella di sabato, io ci sto; a patto che impari bene e presto.
Pratichetti: partita deficitaria, inutile negarlo. Vorrei solo far notare una cosa: sulla prima meta, copre il suo uomo e viene criticato per questo; sulla seconda, va in aiuto al compagno (e per me Giteau sarebbe andato in meta, ma non avremo mai la controprova) e lo criticano pure per questo. La verità, a mio modesto avviso, è che quando i Wallabies fanno una sventagliata, si preoccupano persino gli AB e se la tua difesa non è registrata alla perfezione, soccombi.
O'Connor - sbaglierò, ma secondo me ha una dote in più degli altri: in prossimità del punto d'incontro, pur andando ad altissima velocità, riesce a dare un'ulteriore accelerata, uno spunto che lo mette al riparo da spiacevoli "incontri". Mi ricorda il film Spider Man, quando Peter Parker entra in rissa con il bullo della scuola e scopre che i suoi movimenti sono infinitamente più veloci di quelli dell'avversario, al punto che questi sembra quasi fermo mentre lui lo schiva e lo colpisce d'incontro. Quel movimento di Pratichetti a chiudere l'off-load, fatto a quella velocità, nel S10 funziona benissimo, persino nel 6N ha indotto Hook a fare un falletto che, se notato dall'arbitro, poteva far annullare l'ultima meta gallese. Ma con gli aussies (e con Giteau - O'Connor) siamo ad un altro livello.![]()
Geldenhuys - credo che ci voglia una buona dose di prevenzione per giudicare del tutto negativa la sua prova. In touch non ha funzionato, Sharpe lo anticipava o "sporcava" quasi sempre; ma del resto a) era alla prima uscita, per me si è insistito su di lui proprio in chiave futura, b) gli australiani viaggiano ad altezze siderali in touch. Ho avuto modo di vederli in allenamento a Roma nel 2006: già sono alti, poi prendono gli appoggi molto sotto alla cintola ed al ginocchio che sarebbero il massimo concesso dal regolamento IRB (anche in questo punto bellamente disatteso), per cui sono perfettamente in grado di rivaleggiare con la loro controparte "naturale", Botha-Matfield. Tuttavia è stato (statistiche di Scrum.com alla mano) il nostro secondo ball-carrier per numeri di palloni portati. Soprattutto, ha portato in Nazionale una cosa che auspicavo da tempo: per il pick&go, non attende la formazione del maul, l'arrivo del mm e l'organizzazione di una mini-unit, ma raccoglie subito palla, ancor prima che arrivi il sostegno, e la porta avanti quando ancora la difesa non si è schierata, assicurando guadagni sostanziosi soprattutto nei 22 offensivi; senza isolarsi, perché il sostegno accorrente sul punto d'incontro precedente può ripiegare facilmente dove lui avanza (pregasi verificare filmati prima di rispondere).
Per completare il quadro, dà un bel po' di peso al pacchetto.
Bortolami - possiamo decidere che cosa vogliamo, un saltatore abile e consumato come lui (3 prese 3 pulitissime in salto) o un "grinder" di peso come Geldenhuys o Del Fava (o Dellapè). E' giusto modulare secondo l'avversario e per me 2 grinder contro l'Australia ci possono stare, ma allora bisogna preventivare che si soffrirà inizialmente in touch; come bisogna accettare che con Bortolami avremo un po' di "punch" in meno. Di Reato parleremo quando sarà arrivato al livello di Bortolami (la vedo dura per lui eguagliare la ruvidezza fisica degli altri citati).
Tebaldi - poco da dire, bell'esordio, bel piede, buona personalità, non lo conoscevo e mi è piaciuto persino a questo livello.
Parisse - sempre guardando alle statistiche di Scrum.com, per essere uno stanco, ha fatto un superlavoro. E' stato il principale ball carrier, il secondo per metri percorsi palla in mano (dopo Canavosio, che però ha dalla sua una corsa a lunghissima gittata). Gli viene riconosciuto un unico placcaggio mancato, sicuramente quello su O'Connor in occasione dell'ultima meta. Io ho una mia spiegazione per quell'episodio, che desumo dall'osservazione del filmato: se guardate bene, vi accorgerete che Parisse, sul placcaggio, va a terra e si rialza toccandosi la faccia. Con ogni probabilità, al momento dell'impatto l'estremo australiano ha dato una sonora quanto fortuita capocciata in bocca a Parisse, che si è istintivamente ritratto dandogli modo di sfuggire al "tenero" abbraccio che il nostro capitano aveva preparato. Insomma, un episodio che fa il paio con la "ginocchiata in meta" di Giteau.
Zanni - è uno dei miei preferiti, ma mi chiedo sabato dov'era. Sempre statistiche alla mano: nessun passaggio, 1 o 2 palloni portati, 2 o 3 placcaggi mancati (su 9 o 11, media molto inferiore alla squadra, che per scrum.com si attesta su un apprezzabile 90%), mai cercato in touch (e sì che eravamo in difficoltà e che persino Mauro è stato coinvolto in una occasione!). Con tutto questo, a mio modo di vedere è comunque prezioso anche solo per il fatto di esserci sempre quando c'è da lottare per la palla, in qualsiasi parte del campo.
La tattica australiana - ne parlo perché mi ha sorpreso. Hanno giocato come se dovessero provare la loro attitudine al gioco tattico. Non hanno strafatto, ci hanno osservato e hanno preso contromosse razionali. Quando ci concentravamo sulla difesa intorno al raggruppamento, andavano al largo (prima meta); quando chiudevamo i canali di corsa, usavano splendidamente il calcio tattico; quando anticipavamo lo scivolamento, cercavano l'incrocio di Mortlock (quarta meta). Mai la sensazione che ci snobbassero, mai un tentativo arrischiato per fare spettacolo. Certo, non hanno mai cercato i pali; ma abbiamo anche concesso pochi falli, la metà dei loro (bell'indicazione sulla disciplina, no?).
- ATHLONE
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Re: Australia - Italia - La partita
niente di nuovo sotto il sole: non è un ala (non ha nessuna delle qualità richieste, a partire dalla velocità, risultando inutile sia in chiave offensiva sia difensiva), non è un centro (ha il fisico, ma non lo usa come dovrebbe); non capisco l'ostinazione nel convocarlo, se non per motivi geopolitici...diddi ha scritto:Pratichetti: partita deficitaria, inutile negarlo.
C'è un viaggiatore in ognuno di noi, ma solo pochi sanno dove stanno andando! (Tir Na Nog)
Asti, Genova, Parma e Bologna sono AL NORD ma a sud del Po, se a qualcuno interessa...
Quando dissi alla gente nordirlandese che ero ateo, una donna durante la conferenza si alzò in piedi e disse: "Si, ma è nel Dio dei Cattolici o in quello dei Protestanti che lei non crede?" (Quentin Crisp)
Asti, Genova, Parma e Bologna sono AL NORD ma a sud del Po, se a qualcuno interessa...
Quando dissi alla gente nordirlandese che ero ateo, una donna durante la conferenza si alzò in piedi e disse: "Si, ma è nel Dio dei Cattolici o in quello dei Protestanti che lei non crede?" (Quentin Crisp)
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Alucard
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Re: Australia - Italia - La partita
sulla prima meta nessuno lo critica, stava sul suo uomo e ha fatto bene, la colpa era di miko, punto e basta...ma sulla seconda, l'errore c'è ed è molto grave...ha tenteggiato in modo da porre il quesito a giteau e far arrivare mirko, molto bene, ma una volta che ti supera sulla tua sinistra, significa che sei battuto e nn ci puoi fare niente, e quindi devi concentrarti sul tuo uomo di destra standogli appiccicato, e mirko infatti aveva placcato molto bene giteau, all'infuori che arrivasse o no in meta il compito di pratichetti era quello di stare sopra il suo uomo di destra e nn placcare giteau...così si difende, è una regola nn scritta e te la insegnano in U14...punto e basta...diddi ha scritto: Pratichetti: partita deficitaria, inutile negarlo. Vorrei solo far notare una cosa: sulla prima meta, copre il suo uomo e viene criticato per questo; sulla seconda, va in aiuto al compagno (e per me Giteau sarebbe andato in meta, ma non avremo mai la controprova) e lo criticano pure per questo. La verità, a mio modesto avviso, è che quando i Wallabies fanno una sventagliata, si preoccupano persino gli AB e se la tua difesa non è registrata alla perfezione, soccombi.
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EmmePi
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Re: Australia - Italia - La partita
Allora sarà perchè due anni fa ha rischiato la pelle per un'emorragia dopo la rottura della milza. Credo che cercherei anch'io di evitare "spiacevoli incontri".diddi ha scritto: O'Connor - sbaglierò, ma secondo me ha una dote in più degli altri: in prossimità del punto d'incontro, pur andando ad altissima velocità, riesce a dare un'ulteriore accelerata, uno spunto che lo mette al riparo da spiacevoli "incontri".
Credo anche che un genitore italiano avrebbe imposto al figlio di smettere di giocare...
Meglio non dialogare con il torinese maleducato che infesta il forum: non potresti mai sapere con quale dei suoi due o tre nick ti offenderà
Per chi fosse interessato, su Wikipedia è uscita la versione riveduta e corretta della pagina che illustra la Teoria della Relatività. L'ha redatta il mio droghiere lo scorso giovedì pomeriggio, turno di chiusura del negozio
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Satiro
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Re: Australia - Italia - La partita
ma xkè dici sempre quello che penso???milesgersenroma ha scritto:commento alla partita:
abbiamo un apertura!
tutto il resto è un già visto
"gli uomini si dividono in due categorie...quelli con la pistola carica e quelli che scavano....TU SCAVI"
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parabellum2
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Re: Australia - Italia - La partita
Zanni numero 8 ha un senso solo se serve per far rifiatare Sergio.Alucard ha scritto:nn mi sembra però che NM lo abbia mai utilizzato a 8...forse perchè aveva sole come sostituto a parisse...mc_leuz ha scritto:Sì, nella stagione appena conclusa è stato impiegato spesso a n.8 (con Purll in seconda linea).herrsimo ha scritto:
A n8 Zanni ha fatto qualche partita con Calvisano quest'anno o mi sbaglio?
In super10 ha giocato discretamente ad 8, ma non è il suo ruolo per caratteristiche "fisiche". é un abile e rapido ball carrier quando riceve palla andando in sostegno, ma per partire da una situazione statica come la mischia per prendere un vantaggio decente serve una forza d'impatto maggiore alla sua.
L'Olimpico per il rugby? Ma non si gioca con le mani???
Si gioca con le mani, coi piedi, con la testa e con il cuore
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DVD
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Re: Australia - Italia - La partita
http://www.rugby.com.au/qantas_wallabie ... 30551.htmlEmmePi ha scritto:Allora sarà perchè due anni fa ha rischiato la pelle per un'emorragia dopo la rottura della milza. Credo che cercherei anch'io di evitare "spiacevoli incontri".diddi ha scritto: O'Connor - sbaglierò, ma secondo me ha una dote in più degli altri: in prossimità del punto d'incontro, pur andando ad altissima velocità, riesce a dare un'ulteriore accelerata, uno spunto che lo mette al riparo da spiacevoli "incontri".
Credo anche che un genitore italiano avrebbe imposto al figlio di smettere di giocare...
O'Connor e' solo classe 1990.