ATHLONE ha scritto:diddi ha scritto:Pratichetti: partita deficitaria, inutile negarlo.
niente di nuovo sotto il sole: non è un ala (non ha nessuna delle qualità richieste, a partire dalla velocità, risultando inutile sia in chiave offensiva sia difensiva), non è un centro (ha il fisico, ma non lo usa come dovrebbe); non capisco l'ostinazione nel convocarlo, se non per motivi geopolitici...
Qui sei ingiusto.
La sua dote principale sono i 100 kg, è ovvio. Ma non è una dote da poco, anche perché è bravo a usarla per fissare l'avversario. Certo, se dall'altra parte hai Mortlock, il quintale non basta; però aiuta.
Piccola annotazione: gli australiani sapevano benissimo che avevamo piazzato Pratichetti secondo centro contro Mortlock, infatti lanciavano il capitano su traiettorie di corsa trasversali rispetto al flusso dell'attacco e contro il nostro Matteo mandavano il giocatore che poteva dargli più fastidio, O'Connor.
Più in generale, quando vado a rianalizzare a posteriori le partite, mi accorgo che gli altri, non credo per caso, vanno sempre a cercare (e spesso trovano) il mismatch favorevole, lo scivolamento di marcature vantaggioso, come si fa spesso nel basket. Noi invece cerchiamo lo schema preconfezionato sulla carta, a prescindere da chi abbiamo di fronte.
Ma del resto, basta osservare le fasi di riscaldamento prepartita. Fateci caso, se ne avrete l'occasione. In genere, mentre gli altri, soprattutto gli australi, fanno esercizi di ball handling, i nostri simulano azioni multifase dalla metà campo fino in meta. Azioni che non tengono conto del fatto che dopo ci sarà un avversario che partirà in fuori gioco non segnalato, ti sporcherà la palla in ruck, ti placcherà a ribaltare, si difenderà con le unghie e con i denti, in modo che la tua bella azioncina pulita diventerà una fetida battaglia di topi, in cui si salverà non chi ha studiato la lezioncina di tattica (ormai completamente inutile, dato che gli altri ti hanno incasinato lo schema), ma chi avrà mandato meglio a memoria i cari vecchi fondamentali.