GiorgioXT ha scritto:giongeffri ha scritto:
L'errore (e di questo non a caso diversi forumer veneti stanno facendo almeno un pò di autocritica) è stato pensare che siccome si è Treviso un posto sia assicurato. Invece no, dato che i requisiti ce li avevano anche gli altri. Ripeto, io sono d'accordo che sia uno scandalo il fatto che non sia stata scelta una franchigia veneta, ma la questione è ANCHE quella di cui non vuoi parlare.
Lo vedi, scrivi di cose di chi non hai conoscenza , nemmeno i consiglieri federali hanno potuto verificare che i requisiti li avessero Aironi e Pretorians invece della Benetton, e questo è
confermato dal fatto che due commissioni , una tecnica ed una finanziaria dovranno verificarli
entro il 30 settembre.
Inoltre, trovami un rifiuto da parte delle squadre venete a partecipare alla proposta Benetton...
Che la proposta Benetton fosse la più solida è semplicemente
pacifico , visto che uno dei criteri importanti chiesti dal Board è la "competitività" , mi spieghi cosa dovrebbe verificare la commissione tecnica ? che i Pretoriani non esistono come entità legale tesserata FIR e che non hanno quindi alcun giocatore tesserato? che la rosa attuale di Viadana se dovesse rispettare i limiti imposti dalla FIR per italiani di formazione giocherebbe senza apertura e mischia?, dovrebbe verificare che Rugby Roma non ha preso nessuno dei giovani in lista e che la Lazio e Capitolina addirittura hanno perso i loro a favore di Prato, L'Aquila e tale è la solidità dei Pretorians
vista dall'interno ?
Poi puoi anche sottilizzare sul fatto che la Nazionale a Firenze manchi da tanto quando nel 2006 è stata a 24 km di distanza, mentre in tutta la storia del rugby italiano l'unica volta che è venuta in friuli è stato nel 2007...
Innanzitutto dobbiamo scindere i due campi, quello tecnico e quello economico/finanziario; partendo dal primo, bè la Commissione dovrà verificare tutti gli aspetti dei progetti delle candidate, dici tu: è chiaro che qui si ragiona della rava e della fava; basta dare più importanza ad uno degli aspetti rispetto ad un altro ed ecco che il tuo "pacifico" diventa un atlantico ed anche bello mosso....
Non conta solo la forza di una squadra allo stato attuale altrimenti avrebbero detto chiaramente :"le finaliste del Superten 2008-2009 vanno in CL, punto e basta ! "
Nell'emisfero tecnico ci stanno anche tutte le altre cose, oltre ai giocatori: collaborazione con la FIR e gli allenatori federali (personalmente quando sul lavoro devo scegliere una persona per il mio staff guardo, oltre alle doti "tecniche" anche il "vissuto" e me lo cerco più collaborativo possibile, a buon intenditor.....), vivai, situazioni logistiche.
Basti pensare a come qui sul forum è diventata una guerra tra aeroporti, musei, distanze in km dai campi.... no, ce l'ho più vicino io, ce l'hai più vicino tu, etc etc.
E passiamo all'aspetto economico/finanziario; e qui, caro Giorgio, forse sei tu che non sai bene di ciò che si parla...
Le società come la Deloitte vengono chiamate in causa per affidare loro servizi quali, tra gli altri, la revisione e certificazione di business plan.
Un business plan è un elemento di un progetto ossia è lo strumento che indica ogni particolare economico e finanziario che sta alla base del progetto stesso.
Le tecniche da seguire per tali verifiche le possono attuare solo aziende specializzate, con tanto di requisiti certificati e, se il bando lo richiede, con un certo numero di "grandi interventi" negli ultimi anni o un minimo di fatturato nello specifico settore.
Insomma un'azienda come la Deloitte o magari un'altra, non certo una Commissione tecnica formata da giocatori di rugby o imprenditori calzaturieri!!
Non credo che sarebbero in grado di stabilire la vulnerabilità dei cash flow ai cambiamenti che si ipotizzano a tavolino, di indicare quali sono i tipi di finanziamento ideali, il giusto rapporto tra ricorso al debito e ricorso al capitale, i sistemi più adatti di copertura per i rischi connessi al progetto o di valutare le clausole di gestione stabilite tra promotori e finanziatori, le cosiddette covenants.
Tutto ciò l'ha fatto la Deloitte; i risultati erano noti ai Consiglieri prima del fatidico voto del 18 Luglio ed era annche noto l'ordine di preferenza dopo la valutazione, che vedeva Aironi precedere Praetorians e Benetton.
Che ora ci sia una Comissione (PRIVA DI QUALSIASI COMPETENZA IN MERITO DIMOSTRABILE) alla quale Dondi affida il controllo di un business plan dopo che l'ha già controllato e verificato una società come la Deloitte non è solo ridicolo, è quasi da Ufficio Inchieste....