zuffy ha scritto:Treviso DEVE IMPARARE??? secondo me può INSEGNARE! fatti un giro a vedere le strutture...le foto delle vittorie...
poi secondo te...COLORNO, nell'ambito AIRONI...che PESO politico avrà? e MANTOVA??? o forse Viadana farà quel che deve fare?
Sì hai capito bene.... Treviso ha MOLTO da imparare da questa lezione, comunque vadano a finire gli esiti di settembre....
Questa è una sconfitta comunque: il sistema della TRACOTANZA ha fallito.
Ah e dato che ci sono voglio anche aggiungere una cosa: io non ho molta simpatia per i romani, però ho letto un sacco di fesserie in questi 20 giorni successivi alle votazione ed al successo dei Praetorians.
Si parla di Roma come una città senza tradizioni rugbistiche.....Mai cavolata più colossale è stata scritta!!!
Ed infatti sono quasi sempre i bimbetti o i parvenue a scriverle: gli altri trevigiani o filo-trevigiani un po' meno parvanue hanno almeno il buon gusto di tacere su queste scemenze....
Roma, a parte gli scudetti vinti che contano fino ad un certo punto ma che comunque sono almeno 5 o 6, è sempre stata una città fortissima nel rugby.
Io, che ho sempre giocato a rugby, compresi tutti gli anni delle categorie giovanili dai 13 ai 19 anni, mi ricordo che le squadre che più temevamo di incontrare per la loro capacità erano le venete e le romane; non solo, ma non era mai una stessa società ad avercele forte; talvolta era la RR a proporre un'annata vigorosa, l'anno dopo magari era la Lazio (qualche bamboccino notava che non era mai stata nel Superten, non gli ho risposto per pietà verso chi dice cose così assurde....), l'anno dopo ancora magari erano entrambe forti, per non parlare del Cus Roma.....
E poi alcuni poli molto attivi quali Colleferro, il forte Segni della grande amica Sara, Frascati che alcuni lustri fa stazionava intorno alla quarta quinta posizione assoluta nel massimo campionato, Rieti con lo sponsor Texas e l'opera della famiglia De Angelis, Civitavecchia allenata dall'ex allenatore della nazionale Paladini.
Non si contano poi gli atleti dati sia alla nazionale maggiore sia ai club ricchi del nord quando a Roma si era capito che, in quei momenti, nessuna squadra poteva competere per lo scudetto ed era giusto lasciar accasare presso i "Paperoni" di Treviso, Viadana e Calvisano i rugbisti che lo meritavano: solo per citare i primi che mi vengono in mente: De Carli, Nitoglia, i fratelli Pratichetti, Bernabò, Raineri, anni prima Siciliano e ancora Sepe, Leonardi, Onori e tanti altri.....
Se a ciò aggiungete l'ottimo lavoro che tutte le società romane svolgono nel settore giovanile, gli atleti di interesse nazionale, gli scudetti giovanili e tanti, tantissimi piazzamenti nelle semifinali di categoria, bè vederete che Roma con il rugby ci ha sempre avuto a che fare e sempre ce ne avrà.
Non è una gara con il Veneto, sia chiaro, che rimane la terra per eccellenza del rugby italiano: è solo per ribadire che è da ottusi cercare di screditare Roma facendo leva sul fatto che questa città non abbia le capacità di fare rugby, senza contare l'enorme bacino di utenza che fa paura....
Insomma capisco che in questi ultimi anni il rugby abbia interessato tanti che fino a pochi anni fa manco sapevano se si giocava con la mazza o con i remi, però almeno un po' di contegno prima di sparare cavolate sarebbe ben accetto......