scusate se intervengo un'altra volta:
secondo me il problema non è stabilire se ci sono stati piccoli miglioramenti, se invece di 5 mete nè abbiamo beccate 3, se invece di essere stati asfaltati hanno messo l'asfalto solo sulle buche
il punto è che bisogna stabilire un programma: ogni programma prevede una strada da percorre, prevede come percorerla stabilendo delle priorità. A mio avviso la crescita, a maggior ragione in uno sport non ancora affermato a livello di massa, passa attraverso pochi punti saldi che vanno rigorosamente rispettati e sono i paletti all'interno dei quali E' BENE esercitare il massimo di elasticità:
riepilogo le linee guida a mio modo di vedere:
1- è la nazionale italianaè non una squadra di trombati di mezzo mondo per cui, ad eccezzione di 1-2 giocatori che pur essendo italiani solo per vie traverse dimostrano attaccamento alla maglia (cioè danno il 100% sputando sangue) e grandi qualità (tali da essere veramente un valore aggiunto), tutti i componenti devono essere italiani, devono avere giocato qui a lungo, devono riconoscere l'italia come la bandiera per cui vogliono combattere.............al di là di tutte le menate regolamentari in materia di nazionalità rugbistica questo è un distinguo che non è da difficile fare..........l'unico posto dove la cosa potrebbe essere complicata è al bar....
2- massiccio investimento sulla formazione di base............bando a tutte le pratiche italiote di paraculamenti vari, sottoboschi federali e para-federali (chi vuol capire ha capito).........bisogna creare un'ambiente in cui i valori di riferimento siano capacità, dedizione al lavoro e obiettivi condivisi...per far questo si tolgono soldi ai posti di prestigio (l'allenatore della nazionale deve percepire al max 100.000 euros all'anno perchè per lui lavorare in un ambiente così strutturato deve essere una grande opportunità professionale prima che economica)...........per la formazione dei giovani a tutti i livelli si mettono sotto contratto tecnici (meglio se misti italiani stranieri....in questo caso lo scambio può essere proficuo) di provata qualità e competenza che condividano gli obiettivi ....se ci sono problemi di soldi per finanziari per sostenere questo aspetto si taglia tutta la parte della burocrazia federale..............in sostanza bisogna mettere in moto un meccanismo di circoli virtuosi che permetta di far capire a chi si dedica e chi si avvina al rugby che se c'è passione, voglia, dedizione, se il il sogno è quello di poter un giorno indossare la maglia azzurra, se il sogno è quello di VINCERE ci sono le strutture, le competenze perchè questo possa avvenire, perchè qualche dura sconfitta sia il primo passo per delle grandi vittorie e perchè queste possano essere poi viste come dei percorsi riconoscibili da chi le otterrà, perchè così ancora una volta si saranno creati dei circoli virtuosi in cui si potrà trasmettere ed incardinare una cultura che si alimenterà dal'alto verso il basso e viceversa, una cultura su cui chi si avvicina al rugby potrà proiettare i propri sogni sapendo che questi sogni un giorno potranno diventare realtà
detto questo( più avanti intendo completare il mio intervento) , i primi passi in questa direzione si fanno prendendo coscienza che gli unici punti da salvare allo stato attuale sono quelli per la maggior parte scritti in rosso nei miei due post precedenti........................e che di tutti il resto prima c'è nè si libera e meglio è rappresenta solo ed esclusivamente una perdita di tempo che non farà nascere niente di sano e duraturo per questo sport
penso infine, che invece di star a menarcela tanto sul mercenario o trombato di turno che passa per la NAZIONALE ITALIANA, sarebbe bene che cominciassimo a innondare i fax e le mail delle varie sedi della federazione di queste riflessioni (se condivise)
penso inoltre che faremo cosa giusta rendere note simili riflessioni a tutti quei rugbisti che hanno COMBATTUTO per la nazionale italiana, che hanno gettato in campo l'anima, perchè questi sono i primi a sapere che se non ci ancoriamo ad una cultura di questo sport non c'è futuro............non voglio vedere Garcia nè Occhiod'oro in nazionale per nessuna ragione al mondo.....al loro posto voglio giovani italiani che diano tutto come Favaro o Tebaldi per stare all'attualità
infine vorrei ricordare l'incitamento di G. Coste (un francese che con i suoi uomini ha datto tutto per la nazionale azzurra..e si è emozionato): combattere, combattere, combattere
saluti a tutti