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AINDA ha scritto:bisogna creare un'ambiente in cui i valori di riferimento siano capacità, dedizione al lavoro e obiettivi condivisi...per far questo si tolgono soldi ai posti di prestigio (l'allenatore della nazionale deve percepire al max 100.000 euros all'anno perchè per lui lavorare in un ambiente così strutturato deve essere una grande opportunità professionale prima che economica)...
pagare meno la gente per motivarla?
hai scordato di raccontare della marmotta che confezionava la cioccolata.
AINDA ha scritto:bisogna creare un'ambiente in cui i valori di riferimento siano capacità, dedizione al lavoro e obiettivi condivisi...per far questo si tolgono soldi ai posti di prestigio (l'allenatore della nazionale deve percepire al max 100.000 euros all'anno perchè per lui lavorare in un ambiente così strutturato deve essere una grande opportunità professionale prima che economica)...
pagare meno la gente per motivarla?
hai scordato di raccontare della marmotta che confezionava la cioccolata.
"Va bene ...stordito ! Appuntamento a Bologna ! 5 azioni in attacco e 5 in difesa a 5 metri dalla linea di meta senza scartare e senza cambi di direzione...dritto per dritto ...chi perde alla fine della serie fuori a vita dal forum ..ce le hai le palle per accettare o scapperai ancora ?...I miei bimbi ...chiedono la tua testa .." (Un simpatico utente del forum)
Il vantaggio di essere intelligente è che puoi sempre fare l'imbecille, mentre il contrario è del tutto impossibile
AINDA ha scritto:bisogna creare un'ambiente in cui i valori di riferimento siano capacità, dedizione al lavoro e obiettivi condivisi...per far questo si tolgono soldi ai posti di prestigio (l'allenatore della nazionale deve percepire al max 100.000 euros all'anno perchè per lui lavorare in un ambiente così strutturato deve essere una grande opportunità professionale prima che economica)...
pagare meno la gente per motivarla?
hai scordato di raccontare della marmotta che confezionava la cioccolata.
il prblema in effetti è che l'aòòenatore della anzionale è disolito un bollito allenatore straniero a fine carriera, che trova dei gonzpronti a pagarlo pensando che dia valore aggiuto
ROMA - L'Italia non va molto bene in atletica leggera, va malissimo nel basket, così così nel calcio ma si scopre una potenza europea del cricket (!). Tanto che il presidente della Federazione fa una dedica speciale per il campionato europeo divisione II appena vinto dalla nazionale dei ragazzini sotto i 15 anni: il titolo è dedicato al leader della Lega Nord Umberto Bossi. Simone Gambino, presidente del Federcricket è un leghista convinto? Tutt'altro. La decida è dovuta in quanto la squadra azzurra è composta quasi totalmente da figli di immigrati dall'Asia (Sri Lanka, Bangladesh, India e Pakistan).
DEDICA - «È il primo titolo europeo nella storia del cricket italiano», esulta Gambino per il successo in finale contro l'isola di Man per 163 a 59. «Quattro anni fa Man ci ha battuto di cento punti. Dedico il titolo a Bossi perché questa vittoria dimostra che non è vero che gli extracomunitari danno solo guai, ma danno anche lustro all'Italia. E credo anche che i ragazzi conoscano l'inno di Mameli».
EUROPEI - All'Europeo, svoltosi nel Bolognese, hanno partecipato otto squadre: Italia, Belgio, Francia, Germania, Gibilterra, isola di Man, Israele e Svizzera. Dei tredici azzurrini (ma le squadre in campo sono composte da undici giocatori) solo uno è italiano al 100% (sardo), gli altri sono tutti figli di emigrati: due sono anglo-italiani, cinque sono bengalesi, due pakistani, due indiani e uno dello Sri Lanka. «Un pakistano e lo srilankese sono già cittadini italiani, gli altri lo saranno nei prossimi anni. E tra loro parlano più il dialetto che l'italiano», precisa Gambino. La «star» dei giovani azzurri è un sikh indiano di Mondovì (Cn) che gioca a Varese. Più che una nazionale italiana sembra una nazionale padana, infatti delle nove società di appartenenza tre sono di Bologna, due di Milano, una di Trento e una di Venezia. «A livello seniores siamo 27mi al mondo su 116», spiega il presidente federale. «Il rugby siamo pieni di oriundi, discendenti di emigranti italiani. Il nostro invece è il primo grande risultato dal lato immigratorio».
ROMA - L'Italia non va molto bene in atletica leggera, va malissimo nel basket, così così nel calcio ma si scopre una potenza europea del cricket (!). Tanto che il presidente della Federazione fa una dedica speciale per il campionato europeo divisione II appena vinto dalla nazionale dei ragazzini sotto i 15 anni: il titolo è dedicato al leader della Lega Nord Umberto Bossi. Simone Gambino, presidente del Federcricket è un leghista convinto? Tutt'altro. La decida è dovuta in quanto la squadra azzurra è composta quasi totalmente da figli di immigrati dall'Asia (Sri Lanka, Bangladesh, India e Pakistan).
DEDICA - «È il primo titolo europeo nella storia del cricket italiano», esulta Gambino per il successo in finale contro l'isola di Man per 163 a 59. «Quattro anni fa Man ci ha battuto di cento punti. Dedico il titolo a Bossi perché questa vittoria dimostra che non è vero che gli extracomunitari danno solo guai, ma danno anche lustro all'Italia. E credo anche che i ragazzi conoscano l'inno di Mameli».
EUROPEI - All'Europeo, svoltosi nel Bolognese, hanno partecipato otto squadre: Italia, Belgio, Francia, Germania, Gibilterra, isola di Man, Israele e Svizzera. Dei tredici azzurrini (ma le squadre in campo sono composte da undici giocatori) solo uno è italiano al 100% (sardo), gli altri sono tutti figli di emigrati: due sono anglo-italiani, cinque sono bengalesi, due pakistani, due indiani e uno dello Sri Lanka. «Un pakistano e lo srilankese sono già cittadini italiani, gli altri lo saranno nei prossimi anni. E tra loro parlano più il dialetto che l'italiano», precisa Gambino. La «star» dei giovani azzurri è un sikh indiano di Mondovì (Cn) che gioca a Varese. Più che una nazionale italiana sembra una nazionale padana, infatti delle nove società di appartenenza tre sono di Bologna, due di Milano, una di Trento e una di Venezia. «A livello seniores siamo 27mi al mondo su 116», spiega il presidente federale. «Il rugby siamo pieni di oriundi, discendenti di emigranti italiani. Il nostro invece è il primo grande risultato dal lato immigratorio».
al di là dell'aspetto sociale (che fa anche piacere), italia potenza del cricket per ave battuto l'isola di man in un "europeo" senza le Britanniche ? Allora la Romania e la georgia sono potenze del rugby mondiale...
Comuqne potremmo cercare tra gli immigrati qualche buon tre-qaurti ? magari con tutti i romeni in Italia ?
Comqune l'atletica in crisi non stupisce, prima di lamentarci di Dondi dovremmo fare pagine di discussioni sul presidente-sponsor della FIDAL... gnam....