Bordon/Rugy Roma Pretorians articolo

Discussioni sulla FIR e sulle Nazionali, maggiore e giovanili

Moderatore: Emy77

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Laporte
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Re: Bordon/Rugy Roma Pretorians articolo

Messaggio da Laporte »

tonione ha scritto:la peppa Laporte! il sig.Abbondanza ha 8500 dipendenti in Italia? sicuramente la Fiat ne possiede di più di dipendenti, ma mai s'era visto un buco nero assorbi contributi statali come quello dell'azienda piemontese.

non lavoro ne ho mai lavorato per Benetton, e quando giocavo a rugby niente mi dava più soddisfazione di trovarmi pronto quando dovevo affrontarli in campo, affrontarli però non vuol dire sfigurare il volto del nemico perchè non sia più riconosciuto dai suoi alleati o nemici. si dovrebbe accettarlo come nemico per quello che è...non c'è bisogno di farne un Ricucci o un Fioravanti!
E chissenefrega di abbondanza e della FIAT...
E perchè uno ha 8500 dipednenti ha più diritti di altri in campo rugbistico ? Diamo una franchigia anche a Tronchetti Provera e alla Ferrero di Alba...

ma siete dei bei tipi... adesso sembra che l'Italia prosperi grzie a loro....
Laporte
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Re: Bordon/Rugy Roma Pretorians articolo

Messaggio da Laporte »

grubber ha scritto:
Laporte ha scritto:
grubber ha scritto:Visto che ci siamo, chissà cosa interesserà il rugby all'ADMO...
sciaquati la bocca, prima di parlare dell'ADMO.
Che non è neppure uno sponsor in senso stretto, come l'unicef per il barcellona.
Sciacquati (con il "cq") la bocca tu, cucciolo.
Sei andato a vedere su google cos'è l'ADMO? :-]
Ho titoli per parlare di ADMO ed AVIS a testa alta, e tu?
Io sì .. ma che volontariato faccio non serve tirarlo fuori a sproposito qui.
Laporte
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Re: Bordon/Rugy Roma Pretorians articolo

Messaggio da Laporte »

stalker ha scritto:
Laporte ha scritto:
jaco ha scritto:
Laporte ha scritto: ma per il resto d'italia che hanno fatto ? Non per altro perchè per meritarsi certe cose..
Mi sono tenuto alla larga da questa discussione ma ora...
Per meritarsi che? L'ingresso in CL?
No perchè allora mi devi spiegare cos'hanno fatto per l'Italia Abbondanza e soci o i magnati che finanzieranno gli Aironi!
Benetton non è un filantropo. A me personalmente non sta nemmeno molto simpatico. Però ammettere che per il rugby (Treviso, certo, ma indirettamente per tutto il rugby italiano) e per lo sport in generale abbia fatto tanto e comunque molto di più di tanti altri è solo una questione di onestà intellettuale.
Trent'anni nel rugby senza (questo è sicuro) guadagnarci niente... anzi.

PS.: a parte che creare tutti i posti di lavoro che ha creato mi sembra comunque meritorio per tutta Italia...
Onestissime le tue osservazioni. certo valgono anche per gli altri.

Con la differenza che a differenza di Abbondanza, i benetton siano descritti qui da molti come i dottor Schweitzer o masre teresa.

Quant ai posti di lavoro dove li avrebbero creatio ?

All'alitalia ?
le autostrade esistevano anche prima
gli autogrill pure
e quanto alla produzione di mgalie e maglioni è al 99% all'estero.
La tua malafede è lampante: infatti fai riferimento solo all'"improprio" PS, mentre ignori volontariamente le argomentazioni sportive.
Premesso che non ritengo si tratti di questioni di merito, quello che andava valutato erano le capacità e i risultati sportivi di Benetton-Treviso (per questo ritengo il PS "improprio"). Certo, vale anche per gli altri, ma confrontiamo risultati e capacità di ciascuno: non sono certo le stesse, uguali per tutti, mi sembra evidente...

Quanto ai Benetton, da un punto di vista imprenditoriale, non direi dei santi.
Nati poco più che straccivendoli, il loro successo si crea negli anni 70 e 80 ed è fondamentalmente basato sulla produzione dei piccoli laboratori artigiani (e anche delle singole massaie casalinghe) del trevigiano. Sfruttamento? Se ne può parlare (sempre); di sicuro tanta grana in tasca ai Benetton, e parecchia anche nel territorio. Quella di oggi è tutt'altra storia. Di sicuro non si può dire che non abbiano dato al territorio...

Ma questo, appunto, non c'entra molto con il rugby...
...ooops... o forse no, ritieni sia determinante per andare in CL?
Benetton in CL se fa uno sconto in Autostrada per tutti?
Convertibile con un camogli all'Autogrill?
NO non è determinante.
grubber
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Re: Bordon/Rugy Roma Pretorians articolo

Messaggio da grubber »

Laporte ha scritto:
grubber ha scritto:
Laporte ha scritto:
grubber ha scritto:Visto che ci siamo, chissà cosa interesserà il rugby all'ADMO...
sciaquati la bocca, prima di parlare dell'ADMO.
Che non è neppure uno sponsor in senso stretto, come l'unicef per il barcellona.
Sciacquati (con il "cq") la bocca tu, cucciolo.
Sei andato a vedere su google cos'è l'ADMO? :-]
Ho titoli per parlare di ADMO ed AVIS a testa alta, e tu?
Io sì .. ma che volontariato faccio non serve tirarlo fuori a sproposito qui.
E allora perchè l'hai detto? :oops: :roll: :-]
"Va bene ...stordito ! Appuntamento a Bologna ! 5 azioni in attacco e 5 in difesa a 5 metri dalla linea di meta senza scartare e senza cambi di direzione...dritto per dritto ...chi perde alla fine della serie fuori a vita dal forum ..ce le hai le palle per accettare o scapperai ancora ?...I miei bimbi ...chiedono la tua testa .." (Un simpatico utente del forum)

Il vantaggio di essere intelligente è che puoi sempre fare l'imbecille, mentre il contrario è del tutto impossibile
tonione
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Re: Bordon/Rugy Roma Pretorians articolo

Messaggio da tonione »

quanto ci divertiamo, adesso vi ribeccate lo strausato:

" Olio, sono chiuso nell'armadio ma non te lo dirò mai."
grubber
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Re: Bordon/Rugy Roma Pretorians articolo

Messaggio da grubber »

Esatto... :lol:
"Va bene ...stordito ! Appuntamento a Bologna ! 5 azioni in attacco e 5 in difesa a 5 metri dalla linea di meta senza scartare e senza cambi di direzione...dritto per dritto ...chi perde alla fine della serie fuori a vita dal forum ..ce le hai le palle per accettare o scapperai ancora ?...I miei bimbi ...chiedono la tua testa .." (Un simpatico utente del forum)

Il vantaggio di essere intelligente è che puoi sempre fare l'imbecille, mentre il contrario è del tutto impossibile
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Re: Bordon/Rugy Roma Pretorians articolo

Messaggio da stalker »

tonione ha scritto:si va be Stalker, i Benetton straccivendoli...hanno messo il colore nelle magliette che prima erano bianche. e al mercato andavano via come il pane. tu saprai che a quei tempi la rete distributiva erano i mercati di paese. i Benettoni hanno messo il colore alle maglie e il popolo le ha comprate, poi, invece di fare altro, hanno impostato la lro vita sul lavoro che poi è diventato inesorabilmente un affare. ma secondo me sono tutti, i Benettoni, dei mancati preti. perchè non hanno vizi e scazzi, vivono la loro famiglia nel modo delle monache Recluse del Cervino. che facciano bene o male queso non lo so ma non è, la loro, una storia banale o negletta.
Giusto una precisazione, non voglio divagare su OT Benetton (che poi NonApriteQuelLaporte si incassa, "giustamente" ...).

Non volevo essere banale né negletto, solo sintetico per sottolineare due punti che mi sembrano interessanti.
Uno, che sono partiti da zero. Due, che molte attività produttive (confezionamento, etc) erano demandate ai piccoli laboratori artigiani del trevigiano, e anche a singole massaie che facevano il lavoro a casa. Ovviamene sto parlando degli anni 70 (e forse anche 80), il momento di crescita determinante per diventare una realtà industriale internazionale.

L'idea sgobbona di lavoro che molto nordest va santificando (idea di matrice vetero-cattolica e rurale) non è da me condivisa.
Nemmeno per il caso Benetton. Lavoro duro = successo è un'equazione per allocchi al servizio del piccolo "imprenditoriato" del nordest.
Idee, fortuna e scelta dei collaboratori sono fattori altrettanto determinanti del lavoro.
Laporte
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Re: Bordon/Rugy Roma Pretorians articolo

Messaggio da Laporte »

grubber ha scritto:
Laporte ha scritto:
grubber ha scritto:
Laporte ha scritto:
grubber ha scritto:Visto che ci siamo, chissà cosa interesserà il rugby all'ADMO...
sciaquati la bocca, prima di parlare dell'ADMO.
Che non è neppure uno sponsor in senso stretto, come l'unicef per il barcellona.
Sciacquati (con il "cq") la bocca tu, cucciolo.
Sei andato a vedere su google cos'è l'ADMO? :-]
Ho titoli per parlare di ADMO ed AVIS a testa alta, e tu?
Io sì .. ma che volontariato faccio non serve tirarlo fuori a sproposito qui.
E allora perchè l'hai detto? :oops: :roll: :-]
per risdpondere alla domanda di un noto provocatore.
Questa : Ho titoli per parlare di ADMO ed AVIS a testa alta, e tu?
Laporte
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Re: Bordon/Rugy Roma Pretorians articolo

Messaggio da Laporte »

stalker ha scritto:
tonione ha scritto:si va be Stalker, i Benetton straccivendoli...hanno messo il colore nelle magliette che prima erano bianche. e al mercato andavano via come il pane. tu saprai che a quei tempi la rete distributiva erano i mercati di paese. i Benettoni hanno messo il colore alle maglie e il popolo le ha comprate, poi, invece di fare altro, hanno impostato la lro vita sul lavoro che poi è diventato inesorabilmente un affare. ma secondo me sono tutti, i Benettoni, dei mancati preti. perchè non hanno vizi e scazzi, vivono la loro famiglia nel modo delle monache Recluse del Cervino. che facciano bene o male queso non lo so ma non è, la loro, una storia banale o negletta.
Giusto una precisazione, non voglio divagare su OT Benetton (che poi NonApriteQuelLaporte si incassa, "giustamente" ...).

Non volevo essere banale né negletto, solo sintetico per sottolineare due punti che mi sembrano interessanti.
Uno, che sono partiti da zero. Due, che molte attività produttive (confezionamento, etc) erano demandate ai piccoli laboratori artigiani del trevigiano, e anche a singole massaie che facevano il lavoro a casa. Ovviamene sto parlando degli anni 70 (e forse anche 80), il momento di crescita determinante per diventare una realtà industriale internazionale.

L'idea sgobbona di lavoro che molto nordest va santificando (idea di matrice vetero-cattolica e rurale) non è da me condivisa.
Nemmeno per il caso Benetton. Lavoro duro = successo è un'equazione per allocchi al servizio del piccolo "imprenditoriato" del nordest.
Idee, fortuna e scelta dei collaboratori sono fattori altrettanto determinanti del lavoro.
... e c'era la marmotta che faceva la cioccolata. Scherzi a parte la produzione Benetton è da decenni de localizzata in paesi terzi, su cui potremmo aprire discorsi e discorsi su sicruezza, retribuzione ecc. ecc.
Rugby-Tv
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Re: Bordon/Rugy Roma Pretorians articolo

Messaggio da Rugby-Tv »

Laporte ha scritto: ... e c'era la marmotta che faceva la cioccolata. Scherzi a parte la produzione Benetton è da decenni de localizzata in paesi terzi, su cui potremmo aprire discorsi e discorsi su sicruezza, retribuzione ecc. ecc.
Ma non riesci proprio a parlare di rugby quando si nomina il nome di Benetton?
Stai veramente rasentando il ridicolo
stalker
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Re: Bordon/Rugy Roma Pretorians articolo

Messaggio da stalker »

Laporte ha scritto:
stalker ha scritto:Giusto una precisazione, non voglio divagare su OT Benetton (che poi NonApriteQuelLaporte si incassa, "giustamente" ...).

Non volevo essere banale né negletto, solo sintetico per sottolineare due punti che mi sembrano interessanti.
Uno, che sono partiti da zero. Due, che molte attività produttive (confezionamento, etc) erano demandate ai piccoli laboratori artigiani del trevigiano, e anche a singole massaie che facevano il lavoro a casa. Ovviamene sto parlando degli anni 70 (e forse anche 80), il momento di crescita determinante per diventare una realtà industriale internazionale.

L'idea sgobbona di lavoro che molto nordest va santificando (idea di matrice vetero-cattolica e rurale) non è da me condivisa.
Nemmeno per il caso Benetton. Lavoro duro = successo è un'equazione per allocchi al servizio del piccolo "imprenditoriato" del nordest.
Idee, fortuna e scelta dei collaboratori sono fattori altrettanto determinanti del lavoro.
... e c'era la marmotta che faceva la cioccolata. Scherzi a parte la produzione Benetton è da decenni de localizzata in paesi terzi, su cui potremmo aprire discorsi e discorsi su sicruezza, retribuzione ecc. ecc.
Caro anti-capitalista terzo-mondista (e anche un po' luogo-comunista ma non comunista in quel senso...), come puoi rileggere attentamente, mi riferisco a più di 30 anni fa. Se ti riferisci allo stesso periodo ti assicuro che ti stai sbagliando. Se ti riferisci ad altro periodo allora non vedo cosa ci entri con quando ho scritto.
Continui, comunque, ad appellarti a cose che nulla hanno a che fare con il rugby. Se proprio vuoi, di discorsi su sicurezza e retribuzione se ne possono fare anche relativi a quegli anni, senza necessariamente invocare la delocalizzazione... ...ma questo non mi sembra il posto appropriato.
Laporte
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Re: Bordon/Rugy Roma Pretorians articolo

Messaggio da Laporte »

Rugby-Tv ha scritto:
Laporte ha scritto: ... e c'era la marmotta che faceva la cioccolata. Scherzi a parte la produzione Benetton è da decenni de localizzata in paesi terzi, su cui potremmo aprire discorsi e discorsi su sicruezza, retribuzione ecc. ecc.
Ma non riesci proprio a parlare di rugby quando si nomina il nome di Benetton?
Stai veramente rasentando il ridicolo
Se altri ne parlano io ne discuto: se a te da fastidio che si parli dei tuoi padroni... non è colpa mia.
Laporte
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Re: Bordon/Rugy Roma Pretorians articolo

Messaggio da Laporte »

stalker ha scritto:
Laporte ha scritto:
stalker ha scritto:Giusto una precisazione, non voglio divagare su OT Benetton (che poi NonApriteQuelLaporte si incassa, "giustamente" ...).

Non volevo essere banale né negletto, solo sintetico per sottolineare due punti che mi sembrano interessanti.
Uno, che sono partiti da zero. Due, che molte attività produttive (confezionamento, etc) erano demandate ai piccoli laboratori artigiani del trevigiano, e anche a singole massaie che facevano il lavoro a casa. Ovviamene sto parlando degli anni 70 (e forse anche 80), il momento di crescita determinante per diventare una realtà industriale internazionale.

L'idea sgobbona di lavoro che molto nordest va santificando (idea di matrice vetero-cattolica e rurale) non è da me condivisa.
Nemmeno per il caso Benetton. Lavoro duro = successo è un'equazione per allocchi al servizio del piccolo "imprenditoriato" del nordest.
Idee, fortuna e scelta dei collaboratori sono fattori altrettanto determinanti del lavoro.
... e c'era la marmotta che faceva la cioccolata. Scherzi a parte la produzione Benetton è da decenni de localizzata in paesi terzi, su cui potremmo aprire discorsi e discorsi su sicruezza, retribuzione ecc. ecc.
Caro anti-capitalista terzo-mondista (e anche un po' luogo-comunista ma non comunista in quel senso...), come puoi rileggere attentamente, mi riferisco a più di 30 anni fa. Se ti riferisci allo stesso periodo ti assicuro che ti stai sbagliando. Se ti riferisci ad altro periodo allora non vedo cosa ci entri con quando ho scritto.
Continui, comunque, ad appellarti a cose che nulla hanno a che fare con il rugby. Se proprio vuoi, di discorsi su sicurezza e retribuzione se ne possono fare anche relativi a quegli anni, senza necessariamente invocare la delocalizzazione... ...ma questo non mi sembra il posto appropriato.
addirittura anti-capitalista e terzomondista... mamma che paroloni.
GiorgioXT
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Iscritto il: 19 mag 2004, 0:00

Re: Bordon/Rugy Roma Pretorians articolo

Messaggio da GiorgioXT »

Ma perdete ancora tempo a discutere con Laporte della Benetton? è come convincere un talebano a mangiare il porceddu !
si dovrebbe allora forse citare il patron del Viadana, Melegari, che ha da tempo spostato la produzione in Polonia e estremo oriente, o lo sponsor della Capitolina , Almaviva ... società di servizi e call centres condannata ad assumere oltre 600 "lavoratori falsamente indipendenti" ...
e L'Iveco sponsor della nazionale, con tutti i soldi che ha avuto dallo stato, è da considerarsi una impresa privata?
Poi mi spiegherete cosa centra con questo forum...
Rugby-Tv
Messaggi: 5102
Iscritto il: 25 mag 2006, 12:07
Località: Treviso

Re: Bordon/Rugy Roma Pretorians articolo

Messaggio da Rugby-Tv »

GiorgioXT ha scritto:Ma perdete ancora tempo a discutere con Laporte della Benetton? è come convincere un talebano a mangiare il porceddu !
si dovrebbe allora forse citare il patron del Viadana, Melegari, che ha da tempo spostato la produzione in Polonia e estremo oriente, o lo sponsor della Capitolina , Almaviva ... società di servizi e call centres condannata ad assumere oltre 600 "lavoratori falsamente indipendenti" ...
e L'Iveco sponsor della nazionale, con tutti i soldi che ha avuto dallo stato, è da considerarsi una impresa privata?
Poi mi spiegherete cosa centra con questo forum...
Hai perfettamente ragione Giorgio. A volte non rispondere a certe affermazioni, è meglio che cercare di far ragionare una persona.
Cercherò di sforzarmi :wink:
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