Un dubbio.

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zorrykid
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Messaggio da zorrykid »

A seguito del praticamente forum fisso di: Jk deve restare o deve andare a cantare, mi è venuto un grandissimo dubbio. L\'argomento principale di difesa dei seguaci di Gionni è il seguente: un\'allenatore non cambia più di tanto le cose, se gli atleti sono scarsi aver il migliore o il peggior coach è più o meno lo stesso. Io sono fermamente convinto che un\'allenatore, in qualsiasi categoria, può migliorare notevolmente con il proprio lavoro la caratura tecnico, atletico e tattica dei giocatori che gli vengono messi a disposizione. Un\'allenatore che fa in pratica il selezionatore è quasi inutile. La scarsa considerazione che godono gli allenatori la noto moltissimo per il rugby giovanile, dove un discorso ricorrente è il seguente: \"sei libero il pomeriggio? potresti allenare l\'under...\" Cioè prima si trova un persona poi si vede se sa allenare. Se è tragico avere un allenatore scarso per la nazionale, diventa drammatico averlo ad allenare dei ragazzi per un fatto di: sensibilità, competenza e comunicatività. Per tanto il dubbio è conta o non conta il coach.
<BR>Ps.per quanto riguarda il mandare via un\'allenatore il discorso è il seguente: non è un copiereccio del calcio ma come in qualsisi lavoro una persona è pagata in base al lavoro che svolge. Il difficile nello sport è avere persone competenti che valutino il lavoro svolto.
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conchiglione
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Messaggio da conchiglione »

zorry...eticamente hai ragione ma forse non sei mai stato nell\'organizzazione di una socità di rugby.....succede per un semplicissimo motivo :manca la gente !!!capito ?? manca la gente,non solo i giocatori,anzi in proporzione mancano proprio i dirigenti ,gli allenatori e compagnia bella.questo avviene quasi a tutti i livelli ed aumenta esponenzialmente più si scende di categoria.....sigh sigh...non puoi purtroppo cambiare questa situazione....
<BR>per jk : opinione personale ma come fa un allenatore di nazionale ad oragizzare una squadra quanto i giocatori (tutti insieme) li vede poco e niente ???? se fossero tutti fenomeni ok,ma se sono dei terrestri ??
diegoflanker
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Messaggio da diegoflanker »

mi trovi d\'accordo per quanto riguarda il settore giovanile dove l\'allenatore deve saper insegnare i fondamentali del nostro sport e affinare le capacità dei ragazzi con il passare degli anni. per quanto riguarda la nazionale per me il discorso è diverso, chi vi arriva deve avere già un bagaglio tecnico tattico completo, ma questo riporta al discorso iniziale.
<BR>saluti diego
zorrykid
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Messaggio da zorrykid »

Ciao Conchi,
<BR>io conosco bene le problematiche delle società. I miei ruoli: giocatore, dirigente, allenatore, accompagnatore, massaggiatore, cuoco e gran bevitore di birra. Il tragico è che anche società con disponibilità preferiscono investire nei giocatori della prima squadra che in allenatori della giovanile. Mi dici non puoi cambiare situazione? Io non ho nessun potere, ma chi ha la poltrona dovrebbe farlo. Ti sembra logico che in giro per l\'Italia ci sia una marea di allenatori improvvisati che allenano una decina di ragazzi che alla domenica devono andare a giocare a rugby a 15? Non sarebbe più logico che i comitati si organizzassero a allenare e fare giocare gruppi di ragazzi provenienti dalle società che hanno atleti che vanno in campo giusto per ottemperare gli obblighi della partecipazione ai campionati? Immagina meno spese e problemi per le piccole società, possibilità di imparare a giocare per i ragazzi. Utopia? Con le teste che ci sono in giro si.
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Bigio
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Messaggio da Bigio »

Scusa zorry...non ho capito. Secondo te si dovrebbero eliminare le U 15 di ogni società? se fosse così come si coniugherebbe con il tentativo della FIR di far sviluppare i movimento giovanile dando punti penalità? e comunque non sarebbe in contrasto con lo sviluppo dle movimento di base? inoltre....quel che tu dici non sono le attuali selezioni regionali?
<BR>Bgo
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diegoflanker
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Messaggio da diegoflanker »

purtroppo hai ragione, molte volte le società prediligono la prima squadra a scapito delle giovanili, io ho allenato ( sono all. di 2° livello) alcuni anni la serie C e poi un pò di anni il minirugby e devo dire che la società mi ha sempre aiutato e sostenuto poco.
<BR>saluti diego
zorrykid
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Messaggio da zorrykid »

Ciao Bigio,
<BR>dicendo quello che dico sono spesso frainteso, anche nei corsi di aggiornamento pensano che cerco delle scapppatoie. L\'intento della Fir è di aumentare sia il numero dei praticanti che la qualità dei giocatori. Ma come si fa ad imparare a giocare quando al massimo in allenamento si gioca in sette per squadra? Come fai a chiedere ad un ragazzo di allenarsi quando lui sa benissimo che alla domenica lo supplichi di andare a giocare altrimenti la società prende la multa? Chi è il ragazzo così stupido che si alza ogni domenica per prendere 80 punti sul groppone senza segnarne nessuno? Non sono casi sporadici visto che in questa stagione 75 squadre di b e c hanno punti di penalità. Quello che propongo è che ogni società si adoperi a fornire un quota di giocatori. Ad esempio 50 giocatori di under 15/13/17 per la serie C. Se la società è attrezzata partecipa direttamente al campionato, altrimenti darà in gestione i tesserati ai comitati che alleneranno, con gente competente e continuamente aggiornata, e faranno giocare i ragazzi in campionato, le selezioni ai miigliori del campionato. Credo che gli intenti miei e della Fir siano gli stessi, ma per adesso risultato Fir 0 - Zorrykid da verificare.
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AlbyF
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Messaggio da AlbyF »

Caro Zorry,
<BR>lungi da me nel voler insegnare qualche cosa a qualcuno. Dato che ho passato le situazioni pesanti che hai descritto, ho, anzi abbiamo trovato le soluzioni (non a tutto ovviamente).
<BR>1) Investire negli allenatori delle giovanili. Sfondi una porta aperta. E\' la base di partenza. Nella mia società negli ultimi 7 anni abbiamo guardato sempre in questa direzione (prima molto meno): allenatore di esperienza (da fuori) che ci imposta tutto il settore giovanile, ma soprattutto scuola e che forma i nostri giovani allenatori, che li spinge, che li stimola. I problemi (dopo un ciclo di 3 anni) non ci sono più
<BR>2) Raggruppare i ragazzi è vero si fa nelle selezioni, ma c\'è anche l\'alternativa di delegare un altra squadra cioè fare una giovanile composta da due società. Il problema nasce dal fatto che quando si cerca di fare questi accordi escono atteggiamenti di campanilismo negativi e spesso si litiga (non sempre). Quando si fanno questi accordi bisogna far si che tutti si parta dal principio comune: facciamo giocare tutti i ragazzi, non importa se si chiamano Rugby Pinco o Pallino.
<BR>3) Il problema esiste anche per gli arbitri. Sono i club che devono spingere i propri tesserati e farli appassionare per svolgere altri compiti oltre a quello del giocatore: allenatore, arbitro, dirigente. Ti assicuro che vedendo gli errori fatti da noi e quelli delle società a noi vicine il 70% della responsabilità è delle società stesse. Poi qualcuno dice: \".....ma non ci sono i soldi.....\". Verissimo! Ma sai quanto volte a questa domanda (magari di qualche mio collega e amico dirigente) ho risposto \"Ma tu li hai chiesti a qualcuno??\" e la risposta è stata \"NO!\" (un po\' stupito!).
<BR> ;-)
<BR>Alby
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AlbyF
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Messaggio da AlbyF »

x Zorry.......aggiungo la persona che ci ha dato il \"LA\" per questa nostra evoluzione adesso è a Mestre!!! :-D :-D :-D
<BR>Alby
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Bigio
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Messaggio da Bigio »

Ok zorry..e dovi si allenano i ragazzi che dovrebbero giocare in serie C? che età avrebbero? in moise magari le distanze sono brevi..ma in Toscana? nello stesso Lazio?..ed in Sicilia o in Calabria? Francamente non riesco ancora a capire...scusami ma sono un po duro :-] .
<BR>Bgo
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zorrykid
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Messaggio da zorrykid »

Ciao Alby e Bigio,
<BR>cerco di scrivere brevi pagine per non annoiare, il rischio però è di essere poco chiaro. Alby conosco bene come funzionano i club, ai dirigenti:\"manda i ragazzi da me che insieme facciamo una squadra bla, bla, bla\". Passo sucessivo, ai ragazzi:\"resta qui ti trovi bene; bla, bla\". Per questo affiderei i ragazzi direttamente ai comitati. Bigio immagino che per realtà lontane centinaia di km non sia applicabile, ma ad esempio nel Veneto con tanti club e ottime strade farei così. Il comitato esegue il censimento degli atleti, ed organizza le squadre per il campionato. Esempio il club A ha 10 giocatori, il club B ha 15 giocatori, il comitato iscriverà direttamente la squadra C di 25 giocatori. L\'allenatore si recherà un\'allenamento nel campo A ed il club B porterà i suoi giocatori, mentre l\'allenamento sucessivo si recherà nel campo B e il club A porta i ragazzi. Fantascienza?
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diegoflanker
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Messaggio da diegoflanker »

se lo si divide per province è fattibile
zorrykid
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Messaggio da zorrykid »

almeno non vediamo le partite: 115-0
<BR>
<BR>oh no!!!!!!!
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AlbyF
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Messaggio da AlbyF »

Caro Zorry,
<BR>non è fantascienza, ma è la cura del dolore e non della malattia.
<BR>E poi come la mettiamo con l\'identità con il proprio club? Nei miei ragazzi è piuttosto sentita.
<BR>E\' vero che il rischio del 115 a 0 c\'è, allora forse bisognerebbe dividere i tornei (dove possibile) in \"fasce\", ma pur mantenendo l\'identità della società. Comunque la questione sta sostanzialmente nel buon senso della dirigenza e qui si parla ovviamente delle giovanili del rugby dalla B in giù. Purtroppo non è facile trovarlo!
<BR>Noi siamo riusciti a far giocare con la nostra giovanile ragazzi di un\'altra società (a 40 km da noi) con la quale fino a 15 anni fa eravamo \"cane e gatto\". Il classico derby!! Ora grazie all\'intelligenza delle due dirigenze da anni collaboriamo. L\'anno prossimo qualcuno di questi ragazzi passerà Senior e tornerà, \"formato\" alla sua società. Felici loro, strafelici noi.
<BR>L\'idea neozelandese di fare magari qualche squadra della provincia, quindi non solo della regione, magari con tornei post e precampionato, comunque non sarebbe male.
<BR>Alby
zorrykid
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Messaggio da zorrykid »

Bell\'esempio quello della malattia Alby. Allora mi faccio passare il mal di testa e poi a mente lucida cerco la causa del dolore. L\'appartenenza al club è fondamentale, il club è la base del rugby italiano. Nelle scuole non si pratica sport ma si fa l\'ora di ginnastica. Il sistema che propongo non è assolutamente sostitutivo, ma deve incrementare il numero dei praticanti ma assolutamente la QUALITA\' del giocatore. Succede questo, tu contatti due ragazzi e gli dici:\"vieni il... a giocare a rugby, dai provate!!\". I ragazzi vengono si trovano con altri 6 ragazzi che si passano la palla, tu gli racconti abbiate pazienza, cresceremo, bla, bla,. I due ragazzi pensano:\"ma il rugby non si gioca in 15? C\'è una mischia, delle persone che corrono, dove sono?\". E\' facile che dopo un poco alla prima pioggia smettano. Invece inseriti in una VERA squadra è molto facile che continuino ad allenarsi. Sai due ragazzi oggi, uno domani è possibile che tu ti trova con una squadra completa per partecipare direttamente al campionato. Altro vantaggio che non prendete in considerazione è che gli allenatori sono pagati ed aggiornati direttamente dai Comitati, per cui gente di qualità e non, come spesso accade nei club, persone che hanno una grande disponibilità ma molto spesso scarsa preparazione.
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