CL: Aironi promossi, Pretorians bocciati, Benetton rimandati

[Laporte]

rischiano di farci prendere per il c*** a vita, facendoci diventare la prima nazione a schierare una squadra in CL con il nome di uno sponsor!!!!

Solo un'annotazione: Benetton non è sponsor del Benetton rugby, ma la squadra è di sua (dovrei dire loro) proprietà. La società si chiama Benetton Rugby, come, per esempio Petrarca Padova...

Un po' come nel calcio c'era il Lanerossi Vicenza...
Che sfiga...

Ma non era di proprietà della Lanerossi. Ma di Giussy Farina.

[grubber]

Re-inserisco qui un intervento che avevo messo nel posto sbagliato. In realtà non risponde a quello che immediatamente lo precede, però si riallaccia a qualcosa che è stato scritto più sopra.


Il vero problema, il grosso problema per tutti, club, tifosi, FIR, ecc...ecc... è che Viadana & Co. hanno lavorato bene, troppo bene.
E' vero che nel nostro Paese ci si può aspettare di tutto, ma questi qua non hanno sbagliato una virgola come si fa adesso a dirgli "Abbiamo scherzato, facciamo la franchigia federale".
C'è l'unica incognita della qualità della squadra e del pubblico (che poi non è completamente un'incognita, si parte da una base sicura), ma quella, al primo anno in una manifestazione non la può garantire nessuno.
Il resto è da primi posti della classifica della Magners.
Se la squadra fosse all'altezza delle strutture, dell'organizzazione, del centro sportivo da squadra di calcio di serie A di cui si è dotata Viadana, lotterebbe per le prime posizioni. Qualche club britannico che dovesse giocare qui rimarrà a bocca aperta, si può esserne certi.
Hanno ottemperato a tutte le richieste della federazione, hanno ottenuto i voti di tutti i consiglieri federali, anche i romani, anche i veneti. Cosa si vuole di più?

[delay]

rischiano di farci prendere per il c*** a vita, facendoci diventare la prima nazione a schierare una squadra in CL con il nome di uno sponsor!!!!

Solo un'annotazione: Benetton non è sponsor del Benetton rugby, ma la squadra è di sua (dovrei dire loro) proprietà. La società si chiama Benetton Rugby, come, per esempio Petrarca Padova...

Sono andato per curiosità sul sito Benetton, effettivamente non appare sulla maglia alcun sponsor tecnico, però tra gli sponsor il primo in lista è ovviamente (ci mancherebbe non lo fosse) la United Colors.
In sostanza nessuna scritta appare, almeno sulla maglia ripeto, però credo sia proprio la United ad essere sponsor tecnico.

non so cosa intendi per sponsor tecnico ma ..ERREA.. bello grande sulla schiena..

[GiorgioXT]

Mi spieghi meglio il discorso sui parametri??? non sono sicuro di aver capito cosa intendi con "liberalizzare"

Adesso i giocatori a 19 anni hanno un valore di trasferimento stabilito dalla federazione; uno che abbia avuto delle convocazioni in nazionale u.20 finisce con il costare 23.500 euro... che possono essere pochi ma anche troppi se confrontati ai costi di uno straniero.
Eliminando questi paramatri e lasciando tutto alla "libera contrattazione" probabilmente più giovani finirebbero per giocare, ed io, presidente di un piccolo club che ha formato un buon giocatore potrei "scommettere" sul suo successo mandandolo a giocare in una serie maggiore in cambio di una % sui redditi futuri , sarà poco ma sempre meglio che vederlo fermo perchè per uno straniero hai gli stessi costi fissi ma non l'iniziale...

Il sistema francese prevede un controllo rigido dei bilanci, un numero massimo di contratti professionali per ogni squadra...e si deve dimostrare di avere i soldi per pagarli ... ma i giocatori formati dal club attraverso i centri di formazione e le giovanili non vengono contati in questo numero massimo, quindi i club che formano giocatori possono avere una rosa più ampia e spendere di più degli altri in proporzione .

[spettatore]

MI sbaglierò ma:

1) Non si ha la certezza che Benetton si sottoporrà alle forche caudine del "protocollo tecnico" direi di aspettare la decisione.
2)Ricordatevi che i Celtici avevano espresso una preferenza per Roma (come città non certo come società) e loro decidono.
3)A me non dispiace questo campionato italiano con meno soldi più autarchico con giocatori italiani, (tolta Viadana ma tanto andrà in CL).
4)Giorgio e Athlone pongono sul tavolo la questione HC e CC e fanno molto bene perchè ben gestito (mamma mia cosa ho detto)
aiuterebbe ulteriormente la crescita del rugby di livello in Italia.
5)Per le società che sviluppano i settori giovanili (Petrarca docet) DEVONO essere trovato dei benefici.

Saluti

Ci risiamo, sempre e solo Viadana.... ma guardiamo anche le altre società no?
è vero che quest'anno sono tutte più italiane ma non dimentichiamoci che lo sono solo a causa della crisi economica che ha ridotto le sponsorizzazioni.
Non credo giocherebbero poi molti italiani nelle società se tutte avessero i soldi di Treviso o Viadana.
Basta anche vedere in serie a o b (talvolta anche in serie c addirittura...) dove ancora adesso non si rinuncia prendere i numerosi oriundi argentini sacrificando i numerosi italiani anche di discreto valore.

Incredibile il tifo come chiude gli occhi !! Di tutto l'intervento ha commentato una cosa scritta in parentesi.

Ma visto che cosi è Squlibrio sappi che il fatto che la tua squadra sia fatta praticamente da soli stranieri mi dispiace per il settore giovanile di Viadana che è talmente buono da aver fatto lo scorso anno una finale nazionale Under 17.
Per quanto mi riguarda potete prendere anche 22 maori.

Saluti

[ATHLONE]

ok grazie; direi un ottimo sistema, sempre che la "libera contrattazione" non diventi un capestro per contratti a vita: il solito problema di conciliare, nelle norme, l'alto ed il basso livello... ma direi che questa sia una base di partenza più che valida!

[Squilibrio]

MI sbaglierò ma:

1) Non si ha la certezza che Benetton si sottoporrà alle forche caudine del "protocollo tecnico" direi di aspettare la decisione.
2)Ricordatevi che i Celtici avevano espresso una preferenza per Roma (come città non certo come società) e loro decidono.
3)A me non dispiace questo campionato italiano con meno soldi più autarchico con giocatori italiani, (tolta Viadana ma tanto andrà in CL).
4)Giorgio e Athlone pongono sul tavolo la questione HC e CC e fanno molto bene perchè ben gestito (mamma mia cosa ho detto)
aiuterebbe ulteriormente la crescita del rugby di livello in Italia.
5)Per le società che sviluppano i settori giovanili (Petrarca docet) DEVONO essere trovato dei benefici.

Saluti

Ci risiamo, sempre e solo Viadana.... ma guardiamo anche le altre società no?
è vero che quest'anno sono tutte più italiane ma non dimentichiamoci che lo sono solo a causa della crisi economica che ha ridotto le sponsorizzazioni.
Non credo giocherebbero poi molti italiani nelle società se tutte avessero i soldi di Treviso o Viadana.
Basta anche vedere in serie a o b (talvolta anche in serie c addirittura...) dove ancora adesso non si rinuncia prendere i numerosi oriundi argentini sacrificando i numerosi italiani anche di discreto valore.

Incredibile il tifo come chiude gli occhi !! Di tutto l'intervento ha commentato una cosa scritta in parentesi.

Ma visto che cosi è Squlibrio sappi che il fatto che la tua squadra sia fatta praticamente da soli stranieri mi dispiace per il settore giovanile di Viadana che è talmente buono da aver fatto lo scorso anno una finale nazionale Under 17.
Per quanto mi riguarda potete prendere anche 22 maori.

Saluti

Prima di tutto non ho una squadra, anzi viadana la vedo raramento e tifo per le soceità di parma, poi ho commentato solo una frase perchè l'unica società che si critica per il fatto di avere stranieri è viadana . Nessuno ha detto che sia giusto ma come qualcuno ha scritto in altri post il problmea di viadana è che ha fatto le cose per bene. Poi per il discorso stranieri vedremo se in celtic andranno sol ostranieri come tu dici.
Ti ricordo che attualmente delle deu entità che andranno in celtic solo una sarà una franchigia che comprende varie squadre con vari giocatori italiani di valore....

[giangi2]

Scusa GiorgioXT, ma ti chiederei ancora quialche spiegazione in più sui meccanismi di vincolo/svincolo/trasferiemnto dei giocatori. I giocatori vengono tesserati quando iniziano il loro cammino nelle giovanili, il loro vincolo con la società che li ha tesserati, fino a quando rimane valido? Durante il periodo di vincolo i trasferimenti (definitivi o prestiti) non sono lasciati alla libera contrattazione? Dopo lo svincolo cosa succede? (ad esempio nel calcio i giocatori si svincolano a 26 anni, nel basket a 21, poi si tesserano con chi vogliono e le società pagano in base al campionato a cui partecipano, di quello che pagano una parte va a chi ha reclutato (15%), una parte a chi aveva l'ultimo tesseramento(85%)).

[Leinsterugby]

a mio modo di vedere bisognerebbe lasciare 2 posti per la Challenge Cup ai 2 club migliori classificati del campionato.
Una franchigia sarebbe inutile per giocare solo 6 parite l'anno. Anzi entrambe squadre vincitrici, che dovranno essere espressione di un campionato di giovani italiani giocando in challenge consentirebbero ai più meritevoli di misurarsi con il livello europeo in maniera "soft".

[ATHLONE]

a mio modo di vedere bisognerebbe lasciare 2 posti per la Challenge Cup ai 2 club migliori classificati del campionato.
Una franchigia sarebbe inutile per giocare solo 6 parite l'anno. Anzi entrambe squadre vincitrici, che dovranno essere espressione di un campionato di giovani italiani giocando in challenge consentirebbero ai più meritevoli di misurarsi con il livello europeo in maniera "soft".

E gli altri 2 posti? cmq nel progetto federale queste franchigie non giocano solo 6 partite l'anno...

[Leinsterugby]

a mio modo di vedere bisognerebbe lasciare 2 posti per la Challenge Cup ai 2 club migliori classificati del campionato.
Una franchigia sarebbe inutile per giocare solo 6 parite l'anno. Anzi entrambe squadre vincitrici, che dovranno essere espressione di un campionato di giovani italiani giocando in challenge consentirebbero ai più meritevoli di misurarsi con il livello europeo in maniera "soft".

E gli altri 2 posti? cmq nel progetto federale queste franchigie non giocano solo 6 partite l'anno...

mmh dobbiamo per forza mandarle tutte e 4 in challenge, ad ogni modo non sono convinto delle franchigie "b" mi pare molto complicato, già sarà dura per i giocatori scegliere fra franchiogia e club, se in + aggiungiamo un' entità ibrida diventa confusionaria la cosa

[ATHLONE]

a mio modo di vedere bisognerebbe lasciare 2 posti per la Challenge Cup ai 2 club migliori classificati del campionato.
Una franchigia sarebbe inutile per giocare solo 6 parite l'anno. Anzi entrambe squadre vincitrici, che dovranno essere espressione di un campionato di giovani italiani giocando in challenge consentirebbero ai più meritevoli di misurarsi con il livello europeo in maniera "soft".

E gli altri 2 posti? cmq nel progetto federale queste franchigie non giocano solo 6 partite l'anno...

mmh dobbiamo per forza mandarle tutte e 4 in challenge, ad ogni modo non sono convinto delle franchigie "b" mi pare molto complicato, già sarà dura per i giocatori scegliere fra franchiogia e club, se in + aggiungiamo un' entità ibrida diventa confusionaria la cosa

ti ho perso... cosa intendi per scegliere tra franchigia e club? sull'ibrido sono abbastanza d'accordo ma il problema per me è se le prime 4 del S12, da sole, siano in grado di competere in CC...

[Leinsterugby]

dico che già sarà una grossa gatta il tesseramento dei giocatori per Aironi e Benetton(sempre se ci andrà), inserendo un' entità ibrida come la franchigia da challenge i problemi saranno ancora maggiori. Le 4 di campionato saranno competitive in challenge in base a quanto saranno potenti le rose dei 2 team celtici. Ovvero se le celtiche puntano sul modello "spina dorsale " esperta ed il resto giovani emergenti come auspico, il campionato avrebbe a disposizione una serie di giocatori "medi" da affiancare ai prodotti dei vivai e qualche straniero pertanto la competitività ci potrebbe pure essere. Se invece i 2 super team puntano al modello "Tolone" il campionato vedrà protagonisti solo i giovani emergenti italiani con qualche problema per il rendimento in CC dato dall'inesperienza e dalle strette regole sull'assenza di stranieri

[Giangian]

Dal Gazzettino di ieri:
MISCHIA APERTA
Il modello veneto tra veleni e sospetti.
Di Antonio Liviero

Le ragioni di Treviso e del Veneto sono state riconosciute. Se non ci saranno colpi di coda velenosi la regione leader del rugby italia non continuerà a rappresentare, com’è giusto che sia, l’attività di vertice partecipando alla Celtic League. Il consiglio federale, dopo la bocciatura del 18 luglio, che nel gergo in voga nella politica si potrebbe definire una "porcata", ha corretto la scelta iniziale con un voto palese e a maggioranza assoluta. Insomma in maniera chiara e forte.
Va dato atto al presidente Dondi di aver ripreso in mano il controllo del consiglio federale che gli era clamorosamente sfuggito a luglio. Allo stesso tempo i consiglieri veneti, comprensibilmente messi sotto accusa dopo l’esclusione iniziale, hanno riscattato l’onta dimostrando di saper fare squadra ed evitando così dimissioni che, in caso di fallimento dell’operazione, sarebbero state chieste a gran voce.
Ora il Veneto ha bisogno di continuare su questa strada. Perchè la pratica Celtic non è ancora chiusa. Ci sono verifiche economiche (scontate) sul progetto Benetton e un protocollo tecnico da sottoscrivere. Poi è necessario mettersi a lavorare attorno a un piano che deve portare in Europa un modello competitivo, nell’interesse di tutto rugby italiano.
Perchè ciò avvenga serve però un clima più disteso. Lo spirito di gruppo attorno ai valori che il rugby è orgoglioso di veicolare, lasciando da parte personalismi e veleni.
Dal Benetton mi aspetto che dia seguito immediato ai propositi di coinvolgere tutto il Nordest fatti dal presidente Amerino Zatta, con una squadra metropolitana che faccia rivivere la leggenda dei Dogi nelle città del Veneto: nuova maglia, nuovo nome, grande pubblico, collaborazione stretta con i vivai.
Non ho dubbi che Treviso continuerà ad assumersi il merito, come ha detto con lungimiranza Elio De Anna, «di pensare anche per gli altri veneti» sottoscrivendo senza riserve l’accordo tecnico con la Fir.
La sua leadership, già indiscutibile sul piano tecnico ed economico, ne uscirà inevitabilmente rafforzata anche sotto il profilo morale.
Dal canto suo non credo che la federazione abbia interesse ad alimentare nuove turbolenze. Né che voglia ridurre i veneti a un vassallaggio umiliante come qualcuno ha sospettato leggendo il comunicato Fir che sembra contenere un diktat: o accettate le nostre condizioni o la franchigia ce la facciamo da soli.
Alla lunga sarebbe un grave errore, con effetti destabilizzanti vista la natura di una terra che ha fatto delle libertà d’iniziativa il segreto del suo modello economico. Per questo Dondi farebbe bene a mettere pubblicamente termine a quello stillicidio di voci che vuole questo o quel dirigente trevigiano nel mirino della Fir per motivi di potere o di antipatie personali che nulla hanno a che vedere con questioni tecniche e di professionalità.
Sono le condizioni basilari per preparare quel salto di qualità che la palla ovale italiana attende. E che esige obiettivi chiari, unità di intenti e compattezza. L’utilizzo delle competenze più alte e dei migliori cervelli disponibili. Comportamenti trasparenti.
Qualora invece il vascello italiano dovesse finire in una nuova tempesta, irlandesi, scozzesi e gallesi potrebbero stancarsi. E chiuderci le porte.
A quel punto però qualcuno dovrebbe assumersene le responsabilità.

[kkarli]

nuova maglia, nuovo nome, grande pubblico, collaborazione stretta con i vivai.

Il consiglio di una che non conta nulla: vecchia maglia, vecchio nome, grande pubblico, collaborazione stretta con i vivai.
Dei Nuovi Dogi, legati al territorio in maniera nuova, non più selezione ad inviti, ma espressione di punta della cultura rugbistica di quell'enclave sportiva che è il Veneto in Italia, non solo in questa disciplina.
E siccome "è il professionismo, baby", questa squadra (e che squadra, che nome, che tradizione!) sarà sponsorizzata Benetton. Do ut des, da entrambe le parti.
E' un prezzo che la famiglia Benetton dovrebbe pagare con orgoglio; in cambio, in fondo, non si chiede a Benetton nulla di diverso da quello che si chiede agli Aironi e alle realtà coinvolte. C'è spazio, ne sono certo, anche per Munari in questo progetto, perché sarebbe assurdo, dopo tanto parlare di scarse competenze nella palude del potere centrale, che uno come Munari restasse fuori. Avrà un brutto carattere (anche se io preferisco la schiettezza agli atteggiamenti ecumenici pro domo sua), ma è tecnico e manager (no "dirigente", manager) inappuntabile, forse unico in Italia nel rugby. Non ne farei a meno.