Gioactori Italiani all'estero
Moderatore: Emy77
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dg
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Gioactori Italiani all'estero
C'è qualcuno, oltre a me, che trova sia un indicatore significativo in negativo che, a parte i soliti noti, non ci sono + giocatori italiani "reclutati" da compagini straniere?
voglio dire che se qualche anno fa la dipartita all'estero dei vari bergamasco, bortolami, parisse ecc. ecc (non si offendano quelli non nominati: è solo per farla breve) poteva significare un aumento del livello della qualità dei giocatori italiani, il fatto che ora non ne parta più nessuno non può essere considerato come diminuzione del livello delle qualità di gioco e che quindi, in prospettiva futura, siamo messi male?
non credo che l'ipotesi celtic possa da sola spiegare questo freno: negli anni scorsi sono stati più i ritorni, che le partenze (caavosio e stanojevic, per esempio)
voglio dire che se qualche anno fa la dipartita all'estero dei vari bergamasco, bortolami, parisse ecc. ecc (non si offendano quelli non nominati: è solo per farla breve) poteva significare un aumento del livello della qualità dei giocatori italiani, il fatto che ora non ne parta più nessuno non può essere considerato come diminuzione del livello delle qualità di gioco e che quindi, in prospettiva futura, siamo messi male?
non credo che l'ipotesi celtic possa da sola spiegare questo freno: negli anni scorsi sono stati più i ritorni, che le partenze (caavosio e stanojevic, per esempio)
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forzanafta
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Re: Gioactori Italiani all'estero
meglio così allora...
così i talenti che stanno crescendo (perchè CI SONO... vedi i vari venditti, sgarbi, tebaldi per non parlare degli altri fortunati ragazzi dell'accademia) resteranno in Italia a giocare per una squadra italiana, accrescendo il livello qui in casa, anche se poi molto probabilmente i più forti giocheranno in celtic league...
speriamo che questa volte la federazione e i club sapranno cogliere questa grande occasione, come non hanno fatto con il 6n
così i talenti che stanno crescendo (perchè CI SONO... vedi i vari venditti, sgarbi, tebaldi per non parlare degli altri fortunati ragazzi dell'accademia) resteranno in Italia a giocare per una squadra italiana, accrescendo il livello qui in casa, anche se poi molto probabilmente i più forti giocheranno in celtic league...
speriamo che questa volte la federazione e i club sapranno cogliere questa grande occasione, come non hanno fatto con il 6n
il rugby è un buon motivo per mantenere 30 energumeni lontani dal centro della città
FORZA NAFTA RUGBY BRINDISI
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GiorgioXT
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Re: Gioactori Italiani all'estero
In Francia il flusso si è esaurito soprattutto per le norme introdotte dalla federazione che limitano gli stranieri e perchè hanno escluso i non-francesi
dai "centre de formation" le accademie giovanili dei club (dove sono andati giocatori come Derbyshire, Tveraga, Bacchetti , Magri ecc.)
dai "centre de formation" le accademie giovanili dei club (dove sono andati giocatori come Derbyshire, Tveraga, Bacchetti , Magri ecc.)
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Leinsterugby
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Re: Gioactori Italiani all'estero
oddio Brive è diventato l' Inghilterra A, ma Bosman è per sempreGiorgioXT ha scritto:In Francia il flusso si è esaurito soprattutto per le norme introdotte dalla federazione che limitano gli stranieri e perchè hanno escluso i non-francesi
dai "centre de formation" le accademie giovanili dei club (dove sono andati giocatori come Derbyshire, Tveraga, Bacchetti , Magri ecc.)
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mc_leuz
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Re: Gioactori Italiani all'estero
Se nessuna squadra francese/inglese fosse più interessata ai ns giocatori sarebbe un dato preoccupante, ma non credo sia così.dg ha scritto:C'è qualcuno, oltre a me, che trova sia un indicatore significativo in negativo che, a parte i soliti noti, non ci sono + giocatori italiani "reclutati" da compagini straniere?
Credo piuttosto che alcuni (Ghiraldini e Zanni ad esempio) avessero delle offerte ma abbiano scelto di rimanere per un anno in S10 in attesa della prox Celtic League.
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stefanot
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Re: Gioactori Italiani all'estero
mc_leuz ha scritto:Se nessuna squadra francese/inglese fosse più interessata ai ns giocatori sarebbe un dato preoccupante, ma non credo sia così.dg ha scritto:C'è qualcuno, oltre a me, che trova sia un indicatore significativo in negativo che, a parte i soliti noti, non ci sono + giocatori italiani "reclutati" da compagini straniere?
Credo piuttosto che alcuni (Ghiraldini e Zanni ad esempio) avessero delle offerte ma abbiano scelto di rimanere per un anno in S10 in attesa della prox Celtic League.
Credo sia proprio questa la principale spiegazione. Anche Dondi disse agli atleti nazionali di non rinnovare o firmare nuovi contratti.
Forse un'altra ipotesi è che i vari Parisse, Bergamasco ecc.. sono andati all'estero prima che arrivasse l'ondata degli stranieri, ovvero prima che le società italiane si riempissero di stranieri. Infatti anche in nazionale non siamo riusciti a trovare ricambi all'altezza mentre adesso abbiamo ripreso a far giocare giovani nel super 10 e in nazionale. Non è solo un discorso che Kirwan è stato lungimirante e coraggioso a far debuttare così tanti giovani quando era allenatore della nazionale, solo che a quel tempo giovani forti ce n'erano nel super 10 e dopo sono un pò scomparsi perchè chiusi da tanti stranieri.
Stessa cosa si sta verificando anche in altri sport: pensate al calcio dove siamo costretti a giocare con giocatori ultra trentenni perchè non ci sono nuove leve all'altezza (Gamberini, Pepe, Bocchetti sono da nazionale secondo voi???) e non vengono fatti giocare neanche i giovani fenomeni come Santon!
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JosephK.
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Re: Gioactori Italiani all'estero
E' la risposta che mi sono dato anche io: sicuramente Zanni è da livello di Top 14 e di Guinnes e secondo me anche Mc Lean, Ghiraldini; qualche giovane come De Marchi lo può essere in tempi brevi. La Celtic credo sia il motivo per cui questi giocatori siano rimasti un anno in Italia sapendo bene che già dall'anno prossimo si giocherà su un altro pianeta. Certo l'ideale sarebbe secondo me che si continuasse ad avere oltre ai due gruppi della Celtic anche altri giocatori italiani in giro per l'Europa in campionati essenziali per la crescita rugbystica della nostra nazionale. Se la prospettiva del nostro campionato è il ritorno al semiprofessionismo ben vengano cioè altri italiani all'estero o due/tre forti altre franchigie nazionali per la Challenge. L'obiettivo deve essere quello di avere un forte gruppo di atleti sempre con la possibilità di giocare ai massimi livelli e un campionato italiano il più possibile verde e fatto di "nazionabili" per dare la possibilità di uscita ai giovani delle accademie e in generale alle speranze nostrane.mc_leuz ha scritto:Se nessuna squadra francese/inglese fosse più interessata ai ns giocatori sarebbe un dato preoccupante, ma non credo sia così.dg ha scritto:C'è qualcuno, oltre a me, che trova sia un indicatore significativo in negativo che, a parte i soliti noti, non ci sono + giocatori italiani "reclutati" da compagini straniere?
Credo piuttosto che alcuni (Ghiraldini e Zanni ad esempio) avessero delle offerte ma abbiano scelto di rimanere per un anno in S10 in attesa della prox Celtic League.
"Volevo che tu imparassi una cosa: volevo che tu vedessi che cosa è il vero coraggio, tu che credi che sia rappresentato da un uomo col fucile in mano. Aver coraggio significa sapere di essere sconfitti prima ancora di cominciare, e cominciare egualmente e arrivare fino in fondo, qualsiasi cosa accada. E' raro vincere in questi casi, ma qualche volta succede" (Il Buio oltre la siepe).
Metti una sera con gli amici del bar e capisci quanto è importante... la cultura del rugby.
Entrare al bar per condividere, non per dividere (Il sommo Beppone).
Nex time... Good Game... Nice try... Seh seh avemo capito...
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- diddi
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Re: Gioactori Italiani all'estero
Oltre al già citato fattore Celtic, terrei in considerazione anche tre ulteriori elementi.
1. Dopo la RWC'07 molti ottimi giocatori australi sono venuti in Europa per "fare cassa", andando a saturare le rose franco-anglo-celtiche. Si tratta di un flusso che, in vista della RWC'11, sta regredendo (vedi per esempio i ritorni di Carter e McAlister in NZ)
2. L'introduzione del salary cap in GP ha spinto un buon numero di inglesi a cercare contratti più remunerativi in Francia, saturando gli spot per europei (non che esista un limite oggettivo, ma i francesi ci tengono a non sfrancesizzare troppo le squadre)
3. L'intesa tra club e federazioni sulla disponibilità dei giocatori pre-6N favorisce le Nazionali che hanno meno giocatori all'estero. Naturale che noi si cerchi di invertire la tendenza.
Dal mio punto di vista, 1. e 2. sono elementi esterni che hanno prodotto una minore richiesta di rugbysti italiani all'estero, 3. la causa che ha smosso le acque a favore della CL, l'alternativa più concreta e praticabile per convincere il rugbysta italiano top a rimanere in patria.
1. Dopo la RWC'07 molti ottimi giocatori australi sono venuti in Europa per "fare cassa", andando a saturare le rose franco-anglo-celtiche. Si tratta di un flusso che, in vista della RWC'11, sta regredendo (vedi per esempio i ritorni di Carter e McAlister in NZ)
2. L'introduzione del salary cap in GP ha spinto un buon numero di inglesi a cercare contratti più remunerativi in Francia, saturando gli spot per europei (non che esista un limite oggettivo, ma i francesi ci tengono a non sfrancesizzare troppo le squadre)
3. L'intesa tra club e federazioni sulla disponibilità dei giocatori pre-6N favorisce le Nazionali che hanno meno giocatori all'estero. Naturale che noi si cerchi di invertire la tendenza.
Dal mio punto di vista, 1. e 2. sono elementi esterni che hanno prodotto una minore richiesta di rugbysti italiani all'estero, 3. la causa che ha smosso le acque a favore della CL, l'alternativa più concreta e praticabile per convincere il rugbysta italiano top a rimanere in patria.
Peterino
Chi sa fa, chi non sa insegna a fare
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Leinsterugby
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Re: Gioactori Italiani all'estero
senza dimenticare che i vari investitori angloceltici hanno sofferto la crisi molto di più che i francesi, con ovvie conseguenze sui budget di molti team che hanno portato anche all'istituzionalizzazione del salary cap.