carlo76 ha scritto:Salve a tutti,
scusate se scrivo qualcosa che potrebbe già essere stato scritto in questo forum, il quale però è di una vastità tale da renderne oggettivamente difficile la completa rilettura prima di commentare.
Ero a Milano e poi ho riguardato registrate e con slow motion alcune azioni della partita di sabato e chiedo: l'avanti di Canale (o di Robertson) che ha fatto fermare all'arbitro il contrattacco su calcio rasoterra della stesso Robertson qualcuno lo ha visto distintamente dal vivo o in tv?
Invece l'introduzione neozelandese nella mischia da cui è scaturita l'azione che ha portato: prima ad un attacco verso destra, e poi ad un altro attacco verso sinistra da cui è scaturita la meta in bandierina, quella l'ho vista benissimo dal vivo, perchè ero seduto dalla parte favorevole ed allineato al mediano All Black (in tv invece inquadrano l'altro lato della mischia e dall'alto) ed era un'introduzione diretta in seconda linea, quindi storta e penalizzabile.
Infine sugli 8 minuti finali a ripetere la mischia è stato già scritto tutto, sia su rugby.it sia sui giornali e nei forum stranieri.
Negli ultimi 20 anni ho giocato più di 200 partite in Italia (anche se non ad altissimo livello) e ritengo di averne guardate almeno un migliaio internazionali, e non ricordo di un solo arbitro che conceda 6 calci di punizione essenzialmente per motivi analoghi (crollo del pilone, spinta "di taglio" irregolare o intervento irregolare sull'avanzamento della mischia avversaria), nella stessa porzione di terreno e praticamente in modo consecutivo, senza concedere una meta tecnica oppure (come ho visto spesso fare) dopo 2-3 fischi per la squadra in attacco, ne arriva uno per la squadra in difesa che le consente di liberarsi dalla pressione (perché il crollo volontario della mischia o un'introduzione storta vengono imputati agli attaccanti).
Oltretutto, ammesso e non concesso che, a termini di regolamento, l'arbitro non abbia considerato le azioni scorrette neozelandesi volte ad "impedire la realizzazione di una meta che sarebbe stata probabilmente segnata", va tenuto presente che, nel regolamento al capoverso: "Infrazioni di squadra ripetute” si afferma: “”
Quando differenti giocatori della stessa squadra commettono ripetutamente la stessa infrazione, l'arbitro deve decidere se ciò va considerato come infrazioni ripetute. In tal caso, l'arbitro darà un avvertimento a tutta la squadra e, se essi ripeteranno l’infrazione, l’arbitro ammonirà ed espellerà temporaneamente il/i giocatore/i colpevole/i per un periodo di 10 minuti di tempo di gioco. Se successivamente un giocatore della stessa squadra ripeterà l’infrazione l’arbitro espellerà definitivamente il/i giocatore/i colpevole/i Nel nostro caso l’arbitro deve avere per forza considerato il comportamento di squadra come volto a commettere infrazioni ripetute perché ha richiamato il capitano e poi ha ammonito il pilone, ma successivamente all’espulsione temporanea è stato commesso un’ulteriore fallo dello stesso tipo che non ha portato ad un’altra espulsione come il regolamento prescriverebbe. Se così fosse stato, visto che probabilmente sarebbe stato espulso un altro giocatore di prima linea, si sarebbe potuti arrivare anche alla mischia no-contest, con conseguente obbligo di aprire il pallone da parte dell’Italia (un modo efficace, e rispettoso del regolamento, per penalizzare i difensori scorretti, senza concedere la meta tecnica ed allo stesso tempo obbligando gli attaccanti ad allargare il gioco).
Infine l’arbitro, uniformandosi a quanto viene sempre fatto dai suoi colleghi sugli altri campi, avrebbe anche dovuto:
- fermare tutte le volte il tempo quando un giocatore era a terra fra una mischia a 5 metri e la successiva
- fermare il tempo quando ha deciso di richiamare ed espellere il pilone Tiatia
Ho visto arbitrare decine di volte il sig. Dickinson e mi è sempre sembrato un buon arbitro, per cui non mi fornisco altra spiegazione se non quella che abbia fatto tardi a Milano la sera precedente la gara ed abbia avuto una colossale mancanza di lucidità il giorno successivo, per avere attuato un comportamento tanto autolesionistico da finire criticato aspramente (e a ragion veduta) non solo dal pubblico di casa, ma anche dalla stampa specialistica internazionale.
A mio modestissimo parere, se non si può dire che l’arbitraggio abbia “fatto perdere l’Italia” non si può nemmeno dire che sia stato ininfluente non solo ai fini del punteggio finale (su questo direi che tutti concordano), ma anche ai fini del risultato (se il passaggio avanti citato sopra non fosse ravvisabile, quel fischio avrebbe concesso 5 punti alla nuova Zelanda togliendone 7 all’Italia e se a questo si somma la mancata assegnazione della meta tecnica nel finale…). Pur consapevole che con i “se” e con i “ma” non si fa la storia, nemmeno quella rugbystica, attendo le opinioni degli altri forumisti. Grazie
Ragionamenti interessanti
però da fare partendo dall'assioma che non si fanno per i se.
ovvero non si fanno per dire che "se l'arbitro non faceva allora si vinceva o si perdeva".
ma che si fanno per argomentare sull'interpretazione del gioco, della pratita, per capirne un po' di più.
poi dopo se uno si vuole fare l'idea che gli AB ci abbiano rubato la partita... beh, c'è chi crede di avere visto gli ufo... ma non per questo questi ragionamenti non vanno fatti
tenendo conto, inoltre che l'arbitraggio di una partita di rugby non può essere, per usare una citazione, una scienza perfetta.
cosa che non esclude di dover pretendere coerenza ed equità di giudizio da parte dell'arbitro.