ItalianRugbyFriends ha scritto:Yeti, in verità nel primo tempo i fischi c'erano, e anche tanti. Forse... vuoi dire... ma, no... dai... che... in verità... Dickinson ha fischiato tutti i falli a nostro favore, ma non li abbiamo sentiti???????????????????????????????yeti ha scritto:Per esperienza diretta sui campi di tutta Europa, l'Irlanda è il paese dove si fischia di meno, anzi non si fischia proprio. Poi, stranamente, l'Italia. Il peggio è la Francia.
Dalla TV non si sentivano fischi a San Siro. Sarà per questo che forse anche Dickinson si è astenuto dal fischiare.![]()
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Uno che non ha capito nulla
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blackjack
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Re: Uno che non ha capito nulla
"Qui ognuno festeggia il suo 17 giugno"
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tonione
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Re: Uno che non ha capito nulla
a questo punto della discussione vorrei inserirvi un'articolo, ma non lo faccio, di una giornalista. un'articolo che parla di come la detta giornalista si sia trovata in un bel giorno accolta in redazione da colleghi che facevano la haka. e da stu fatto ne esce una perla memorabile come Ossi di Seppia, riporto in rigoroso prolasso:
"...(omissis) Ho visto gli All Black danzare in uno stato di atarassia che non osavo nemmeno capire dall'ignoranza di un'"italiana". Adesso so cosa intedesse dire quell'acribia di movimenti. Singoli passi categorematici reificati da qualsiasi ma e da qualsiasi se, che per me resteranno sempre atalettici magari, ma che hanno aperto una sfida in un S.Siro gremito come neanche per il derby....(omissis)".
guardate che nemmeno uno yeti o un ellis o un diddi nel loro massimo splendore letteral-oval hanno raggiunto una tale altezza.
"...(omissis) Ho visto gli All Black danzare in uno stato di atarassia che non osavo nemmeno capire dall'ignoranza di un'"italiana". Adesso so cosa intedesse dire quell'acribia di movimenti. Singoli passi categorematici reificati da qualsiasi ma e da qualsiasi se, che per me resteranno sempre atalettici magari, ma che hanno aperto una sfida in un S.Siro gremito come neanche per il derby....(omissis)".
guardate che nemmeno uno yeti o un ellis o un diddi nel loro massimo splendore letteral-oval hanno raggiunto una tale altezza.
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tonione
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Re: Uno che non ha capito nulla
e nemmeno Gioan_Bagoss potrà mai superare un ermetismo ovaloide così puro e assoluto.
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metabolik
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Re: Uno che non ha capito nulla
d'altra parte,
per una palla pallida
si può anche delirare
per una palla pallida
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yeti
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Re: Uno che non ha capito nulla
tonione ha scritto:a questo punto della discussione vorrei inserirvi un'articolo, ma non lo faccio, di una giornalista. un'articolo che parla di come la detta giornalista si sia trovata in un bel giorno accolta in redazione da colleghi che facevano la haka. e da stu fatto ne esce una perla memorabile come Ossi di Seppia, riporto in rigoroso prolasso:
"...(omissis) Ho visto gli All Black danzare in uno stato di atarassia che non osavo nemmeno capire dall'ignoranza di un'"italiana". Adesso so cosa intedesse dire quell'acribia di movimenti. Singoli passi categorematici reificati da qualsiasi ma e da qualsiasi se, che per me resteranno sempre atalettici magari, ma che hanno aperto una sfida in un S.Siro gremito come neanche per il derby....(omissis)".
guardate che nemmeno uno yeti o un ellis o un diddi nel loro massimo splendore letteral-oval hanno raggiunto una tale altezza.
Non svegliare il can che dorme....
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Gioann_Bagoss
Re: Uno che non ha capito nulla
...ma non mi ci metto "gnanca"...tonione ha scritto:e nemmeno Gioan_Bagoss potrà mai superare un ermetismo ovaloide così puro e assoluto.
Capirai, con interlocutori che parlano solo "brèssiano",
lingua che non conosce l'utilizzo del condizionale, anche
per me rispolverare la lingua franca (e i miei vecchi
studi di neurologia) è una bella sfida...
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bep68
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Re: Uno che non ha capito nulla
COMPLIMENTI!
ItalianRugbyFriends ha scritto:Per contraltare, vi segnalo questo post di Francesco Facchini, giornalista di CALCIO, presente sabato a San Siro:
http://www.francescofacchini.it/content ... co-pallone
Sabato ero anche io fra gli 80 mila di San Siro estasiati per Italia-Nuova Zelanda. Uno spettacolo intenso, bello, pieno di feste e sorrisi. Ho pensato, irrimediabilmente, alle solite domeniche di calcio e non mi sono mancate. Per nulla. Ho pensato alle schiere di poliziotti in tenuta di guerra che guardano in cagnesco la folla che entra negli stadi ogni domenica. Non mi sono mancate. Ho pensato ai fumogeni, ai bengala, alle bombe carta, ai morti, agli sparati negli autogrill, alle croci celtiche, ai cori razzisti, ai "buuhhh", alla tessera del tifoso che ci scheda tutti come cani, come bestie da macellare. Tutte queste cose non mi sono mancate. Per nulla. Ho pensato alle fighette veline dei calciatori, alle polemiche arbitrali, ai gossip, ai cazzotti che questo avrebbe dato a quello, alla risposta del padre di quello che se la ride, ai congiuntivi saltati, all'ignoranza crassa dei calciatori. Tutte queste cose non mi sono mancate. Per niente. Poi ai sondaggi, alle nazionali, ai soldi buttati dalla finestra quando molta gente normale perde il lavoro e non ce la fa a campare, alle ricchezze di questi "Mida" della pelota che sono offensive, alla mancanza di rispetto, al "tutto si può comprare", alle promesse tradite, alle veline esibite, alle famiglie sparite dagli stadi. Tutte queste cose non mi sono mancate.
Il motivo? Sono stato in uno stadio con 80 mila persone: senza poliziotti, senza barriere, senza buuhh, senza fischi, senza odio, senza croci celtiche, senza ignoranza, senza congiuntivi saltati, senza divieti, senza tessere del tifoso, senza pregiudizi, senza paure. Il problemino è uno solo. La partita... era di rugby. Un calcio nei palloni al becero calcio.
se il rugby è una metafora della vita, e la vita è una ruota, sono al terzo giro, il primo da giocatore, il secondo da allenatore, il terzo da genitore..
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newrunner
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Re: Uno che non ha capito nulla
Quoto.bep68 ha scritto:COMPLIMENTI!ItalianRugbyFriends ha scritto:Per contraltare, vi segnalo questo post di Francesco Facchini, giornalista di CALCIO, presente sabato a San Siro:
http://www.francescofacchini.it/content ... co-pallone
Sabato ero anche io fra gli 80 mila di San Siro estasiati per Italia-Nuova Zelanda. Uno spettacolo intenso, bello, pieno di feste e sorrisi. Ho pensato, irrimediabilmente, alle solite domeniche di calcio e non mi sono mancate. Per nulla. Ho pensato alle schiere di poliziotti in tenuta di guerra che guardano in cagnesco la folla che entra negli stadi ogni domenica. Non mi sono mancate. Ho pensato ai fumogeni, ai bengala, alle bombe carta, ai morti, agli sparati negli autogrill, alle croci celtiche, ai cori razzisti, ai "buuhhh", alla tessera del tifoso che ci scheda tutti come cani, come bestie da macellare. Tutte queste cose non mi sono mancate. Per nulla. Ho pensato alle fighette veline dei calciatori, alle polemiche arbitrali, ai gossip, ai cazzotti che questo avrebbe dato a quello, alla risposta del padre di quello che se la ride, ai congiuntivi saltati, all'ignoranza crassa dei calciatori. Tutte queste cose non mi sono mancate. Per niente. Poi ai sondaggi, alle nazionali, ai soldi buttati dalla finestra quando molta gente normale perde il lavoro e non ce la fa a campare, alle ricchezze di questi "Mida" della pelota che sono offensive, alla mancanza di rispetto, al "tutto si può comprare", alle promesse tradite, alle veline esibite, alle famiglie sparite dagli stadi. Tutte queste cose non mi sono mancate.
Il motivo? Sono stato in uno stadio con 80 mila persone: senza poliziotti, senza barriere, senza buuhh, senza fischi, senza odio, senza croci celtiche, senza ignoranza, senza congiuntivi saltati, senza divieti, senza tessere del tifoso, senza pregiudizi, senza paure. Il problemino è uno solo. La partita... era di rugby. Un calcio nei palloni al becero calcio.
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Pura
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Re: Uno che non ha capito nulla
DA SPORTMAIN.IT
http://www.sportmain.it/?p=24200
“Quello sfregio alla Scala del calcio” - si intitola così l’articolo di Marcello Zacchè, giornalista e redattore de Il Giornale e altre testate, rivolgendosi ai rugbisti come barbari impietosi, pronti a saccheggiare qualsivoglia stadio calcistico per … per un motivo del quale nemmeno lui sa farci capire.
“Che ci facevano ieri a San Siro 30 omoni con una palla ovale? Una sola cosa: violavano il tempio del calcio. La sacralità di questo stadio la si respira ogni volta che ci si mette piede. I bimbi si emozionano e i grandi tornano bimbi [...] ma è la partita di calcio, non certo quella di sport minori”. Caro il nostro sig.Zacchè questa volta ha sbagliato, ce lo conceda, nessuno sport è secondo ad un altro soprattutto se il lato che vogliamo analizzare è quello dello spirito sportivo.
In Italia non esistono sport minori ma decine di discipline sportive, con società che non vantano conti milionari e che spesso sono gli stessi tesserati a sborsare soldi di tasca propria, per prendere parte a gare e campionati.
Sabato ben 80mila persone hanno assistito la partita, senza dover ricorrere a separazioni tra i tifosi di una o dell’altra squadra, senza tessera del tifoso per riconoscere i teppisti e dove pure la polizia s’è potuta godere lo spettacolo del rugby.
E se proprio vogliamo parlare di sacrilegio farei notare che dal tempio in questione nel corso di anni dedicati al calcio, sono volati motorini, monete, petardi, fumogeni,accendini e bottiglie. Questo è rispetto che merita lo sport? Il rispetto sono forse le tifoserie che dentro e fuori dai tanto declamati templi se le suonano di santa ragione?
Barbarie?? - “E poi partita di rugby si può dire? non è chiaro nemmeno questo” prosegue Zacchè. Due tempi da 40 minuti ciascuno dove si recupera il tempo perso per infortuni e sostituzioni. Si si può definire partita in caso non lo sappia. Si può anche definire sport sempre in caso abbia dei dubbi anche su questo.
“Gente che il sacro manto erboso sfiora appena, perchè non serve di più” ha detto Zacchè, come se gli All Blacks siano venuti in Italia proprio per distruggere lo stadio. Vogliamo forse parlare delle zolle che volano ogniqualvolta qualche giocatore poco sportivo si tuffa con finte degne di stuntman professionisti? Quello è il rispetto per il tanto amato campo? A tal proposito si potrebbe parlare di uno dei test match dell’anno scorso: 15 Novembre 2008 Italia-Argentina disputata allo stadio Olimpico di Torino, la mischia solleva poche zolle erbose dal campo e quando riprende il gioco e “i vandali” si allontanano il sig. Troncon, rugbista professionista con ben 101 presenze in nazionale ed ora assistente dell’allenatore, corre a risistemare il “danno” fatto. S’è mai visto un suo pari livello nel calcio fare altrettanto?? Nessuna lamentela il giorno seguente.
Differenze - “Il calcio assomiglia all’Italia, il rugby allo sport” sosteneva un noto scrittore. “La differenza fra calcio e rugby è che nel calcio ci si abbraccia solo dopo aver segnato un gol, dunque tra compagni, nel rugby ci si abbraccia fin dalla prima mischia quindi tra compagni e avversari. Nel calcio i colpi proibiti si chiamano risse, nel rugby invece è solo un modo per conoscersi meglio. La differenza fra calcio e rugby è che nel calcio dopo la partita chi si è visto si è visto invece nel rugby si va a mangiare e bere, ridendo e scherzando tutti assieme, arbitro compreso.”
Invito aperto - Non ci resta che invitare il signor Zacchè ad una partita di rugby, forse per la prima volta vedrà uno sport che non divide ma unisce, troverà sicuramente qualcuno che gli spiegherà le regole, respirerà un pò di quel mero spirito sportivo che aleggia nell’aria, sia da parte dei giocatori che di chi è sugli spalti la domenica con il bello o il cattivo tempo, appassionati richiamati dall’amore per questo sport, pronti a festeggiare con gli avversari durante il terzo tempo.
Chissà magari gli spiegheranno anche perchè nessun giocatore, dopo essersi preso una sacra razione di botte, non si rotolerà sul terreno invocando cartellini gialli e protestando, con tanto di linguaggio degno dei tristemente noti scaricatori di porto, con e contro il giudice di gara…
http://www.sportmain.it/?p=24200
“Quello sfregio alla Scala del calcio” - si intitola così l’articolo di Marcello Zacchè, giornalista e redattore de Il Giornale e altre testate, rivolgendosi ai rugbisti come barbari impietosi, pronti a saccheggiare qualsivoglia stadio calcistico per … per un motivo del quale nemmeno lui sa farci capire.
“Che ci facevano ieri a San Siro 30 omoni con una palla ovale? Una sola cosa: violavano il tempio del calcio. La sacralità di questo stadio la si respira ogni volta che ci si mette piede. I bimbi si emozionano e i grandi tornano bimbi [...] ma è la partita di calcio, non certo quella di sport minori”. Caro il nostro sig.Zacchè questa volta ha sbagliato, ce lo conceda, nessuno sport è secondo ad un altro soprattutto se il lato che vogliamo analizzare è quello dello spirito sportivo.
In Italia non esistono sport minori ma decine di discipline sportive, con società che non vantano conti milionari e che spesso sono gli stessi tesserati a sborsare soldi di tasca propria, per prendere parte a gare e campionati.
Sabato ben 80mila persone hanno assistito la partita, senza dover ricorrere a separazioni tra i tifosi di una o dell’altra squadra, senza tessera del tifoso per riconoscere i teppisti e dove pure la polizia s’è potuta godere lo spettacolo del rugby.
E se proprio vogliamo parlare di sacrilegio farei notare che dal tempio in questione nel corso di anni dedicati al calcio, sono volati motorini, monete, petardi, fumogeni,accendini e bottiglie. Questo è rispetto che merita lo sport? Il rispetto sono forse le tifoserie che dentro e fuori dai tanto declamati templi se le suonano di santa ragione?
Barbarie?? - “E poi partita di rugby si può dire? non è chiaro nemmeno questo” prosegue Zacchè. Due tempi da 40 minuti ciascuno dove si recupera il tempo perso per infortuni e sostituzioni. Si si può definire partita in caso non lo sappia. Si può anche definire sport sempre in caso abbia dei dubbi anche su questo.
“Gente che il sacro manto erboso sfiora appena, perchè non serve di più” ha detto Zacchè, come se gli All Blacks siano venuti in Italia proprio per distruggere lo stadio. Vogliamo forse parlare delle zolle che volano ogniqualvolta qualche giocatore poco sportivo si tuffa con finte degne di stuntman professionisti? Quello è il rispetto per il tanto amato campo? A tal proposito si potrebbe parlare di uno dei test match dell’anno scorso: 15 Novembre 2008 Italia-Argentina disputata allo stadio Olimpico di Torino, la mischia solleva poche zolle erbose dal campo e quando riprende il gioco e “i vandali” si allontanano il sig. Troncon, rugbista professionista con ben 101 presenze in nazionale ed ora assistente dell’allenatore, corre a risistemare il “danno” fatto. S’è mai visto un suo pari livello nel calcio fare altrettanto?? Nessuna lamentela il giorno seguente.
Differenze - “Il calcio assomiglia all’Italia, il rugby allo sport” sosteneva un noto scrittore. “La differenza fra calcio e rugby è che nel calcio ci si abbraccia solo dopo aver segnato un gol, dunque tra compagni, nel rugby ci si abbraccia fin dalla prima mischia quindi tra compagni e avversari. Nel calcio i colpi proibiti si chiamano risse, nel rugby invece è solo un modo per conoscersi meglio. La differenza fra calcio e rugby è che nel calcio dopo la partita chi si è visto si è visto invece nel rugby si va a mangiare e bere, ridendo e scherzando tutti assieme, arbitro compreso.”
Invito aperto - Non ci resta che invitare il signor Zacchè ad una partita di rugby, forse per la prima volta vedrà uno sport che non divide ma unisce, troverà sicuramente qualcuno che gli spiegherà le regole, respirerà un pò di quel mero spirito sportivo che aleggia nell’aria, sia da parte dei giocatori che di chi è sugli spalti la domenica con il bello o il cattivo tempo, appassionati richiamati dall’amore per questo sport, pronti a festeggiare con gli avversari durante il terzo tempo.
Chissà magari gli spiegheranno anche perchè nessun giocatore, dopo essersi preso una sacra razione di botte, non si rotolerà sul terreno invocando cartellini gialli e protestando, con tanto di linguaggio degno dei tristemente noti scaricatori di porto, con e contro il giudice di gara…
In certi casi non credo che l'analisi possa aiutare. Ci vorrebbe una lobotomia.
Freeride is better
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AndreaB
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Re: Uno che non ha capito nulla
Anche questo articolo proviene dal "Giornale" ?
Inizio veramente a pensare male ...
( E dire che quando c'era Indro Montanelli come direttore lo leggevo assiduamente ...)
Inizio veramente a pensare male ...
( E dire che quando c'era Indro Montanelli come direttore lo leggevo assiduamente ...)
Il senno di poi è l' unica scienza esatta
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parabellum2
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Re: Uno che non ha capito nulla
Consiglierei a Zacchè di sciaquar la bocca nel bidet, ma tant'è...
L'Olimpico per il rugby? Ma non si gioca con le mani???
Si gioca con le mani, coi piedi, con la testa e con il cuore
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Pura
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Re: Uno che non ha capito nulla
se intendi quello che ho postato io no... viene da sportmain... tant'è che ho messo il link in altoAndreaB ha scritto:Anche questo articolo proviene dal "Giornale" ?
Inizio veramente a pensare male ...
( E dire che quando c'era Indro Montanelli come direttore lo leggevo assiduamente ...)
In certi casi non credo che l'analisi possa aiutare. Ci vorrebbe una lobotomia.
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grubber
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Re: Uno che non ha capito nulla
Sì, però il giornalista viene da lì.
"Va bene ...stordito ! Appuntamento a Bologna ! 5 azioni in attacco e 5 in difesa a 5 metri dalla linea di meta senza scartare e senza cambi di direzione...dritto per dritto ...chi perde alla fine della serie fuori a vita dal forum ..ce le hai le palle per accettare o scapperai ancora ?...I miei bimbi ...chiedono la tua testa .." (Un simpatico utente del forum)
Il vantaggio di essere intelligente è che puoi sempre fare l'imbecille, mentre il contrario è del tutto impossibile
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parabellum2
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Re: Uno che non ha capito nulla
Invitare Zacchè ad una partita di rugby? e Perchè mai
?
Non serve scienza infusa per comprendere quando un giudizio è dettato da tutto fuorchè da onestà intellettuale. Il giornalismo recente ne è zeppo di esempi, qualunque quotidiano si sfogli.
Che poi lo scribacchino in questione stia al soldo di una persona che ha investito e non poco nel calcio sia come presidente che come proprietario di emittenti televisive è solo un dettaglio trascurabile
Non serve scienza infusa per comprendere quando un giudizio è dettato da tutto fuorchè da onestà intellettuale. Il giornalismo recente ne è zeppo di esempi, qualunque quotidiano si sfogli.
Che poi lo scribacchino in questione stia al soldo di una persona che ha investito e non poco nel calcio sia come presidente che come proprietario di emittenti televisive è solo un dettaglio trascurabile
L'Olimpico per il rugby? Ma non si gioca con le mani???
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AndreaB
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Re: Uno che non ha capito nulla
Si, ma intendevo che il giornalista è di area "Il Giornale" ... Zacchè viene da li, no ?Pura ha scritto:se intendi quello che ho postato io no... viene da sportmain... tant'è che ho messo il link in altoAndreaB ha scritto:Anche questo articolo proviene dal "Giornale" ?
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