citandoti sembra che mi rivolga direttamente a te
in realtà rispondevo un po a vari interventi che avevano a che fare sul tema, senza citare la fonte ogni volta
chiedo venia
Moderatore: Emy77
Puoi postare l'articolo "pro"?milesgersenroma ha scritto:omissis ... come ho gia detto e sottolineato , ci sono due articoli sul Giornale, stesso giorno stessa posizione e per brevità diciamo uno contro uno pro, ... omissis
E' già stato inserito da ItalianRugbyFriend a pagina 3 del thread:franky52 ha scritto:Puoi postare l'articolo "pro"?milesgersenroma ha scritto:omissis ... come ho gia detto e sottolineato , ci sono due articoli sul Giornale, stesso giorno stessa posizione e per brevità diciamo uno contro uno pro, ... omissis
Grazie
Non si poteva dire megliokkarli ha scritto:Fra l'altro, a chiudere il cerchio, Eleni è uno di quei "few good men" che negli anni '80 contribuì assieme a altri (ricordo a caso Giordani, Pedrazzi, Corsolini) a accrescere la popolarità del basket in Italia. Tutte queste sono persone educate allo sport in maniera vera, ad esempio; quella popolarità e queste persone sono state messe ai margini dal biscardismo, ovvero quella bizzarra teoria giornalistica (in Italia un dogma) che vede nel calcio l'unico sport, e il non parlare di calcio un fallimento professionale.
Il biscardismo (crudelismo, cazzanighismo, cornismo sono altre definizioni conosciute) si interseca col "fenomeno ultras" prima da me descritto, e getta la sua ombra mefitica su tutto il panorama sportivo italiano.
Cerchiamo di renderci conto che qui non c'è nessuna teoria di complotto. C'è una realtà di mercato e ci sono, a volte, uomini senza scrupoli (pecunia non olet ). Se il rugby erode mercato, occhio alla penna. E occhio anche alle posizioni furbette.
Precisazione: tu ti riferisci alla posizione di qualche intervento precedente ed hai certamente ragione. A Feltri del rugby non può fregare di meno. Prenderà posizione SE e QUANDO qualcuno gli dirà che posizione prendere. Cosa che probabilmente per un tema tanto "frivolo", non succederà mai.jaco ha scritto:Peraltro in un articolo del Giornale di domenica, Luca Fazzo nel descrivere l'evento di sabato dice anche:
"[...] Ma gli ottantamila di San Siro scoprono qualcosa di altrettanto importante: ed è che anche quando è brutta e noiosa una partita di rugby è un evento diverso da ogni altro, perché è fatta di sincerità. Solo qui puoi essere certo che se qualcuno si rotola per terra tenendosi una coscia sta davvero vedendo per il dolore tutte le stelle del firmamento [...]"
Ora se la linea politico-editoriale de "Il Giornale" fosse davvero contro il rugby (per che motivo poi!?) credo che Eleni e Fazzo non avrebbero scritto ciò che hanno scritto.
Penso si possa finirla con polemiche inutili e figlie solo di pregiudizi e di visioni manichee (sia a destra che a sinistra).
Amen!
Ne sono convinto, così come per il 99,9 % dei direttori di giornali in Italia (riferito sia al fregarsene del rugby, sia alla presa di posizione da adottare)grubber ha scritto: [...] A Feltri del rugby non può fregare di meno. Prenderà posizione SE e QUANDO qualcuno gli dirà che posizione prendere. Cosa che probabilmente per un tema tanto "frivolo", non succederà mai.[...]
La seconda....scoiattolo ha scritto:Scusatemi! Mi ripeto: leggete "Le leggi di Murphy"! (non ho interessi economici in merito!!!) Il punto 8 del corollario dice: "I cretini sono sempre più ingegniosi delle precauzioni che si prendono per impedirgli di nuocere"! Gli togliamo il computer o lo mettiamo a fare da pallone in partita? scoiattolo
In effetti ci sono giornalisti ed imbrattacarte ....questo appartiene alla seconda categoria...maurimnt ha scritto:Il commento di Aldo Grasso l'ho trovato veramente fastidioso. Io, come immagino molti di voi, ho replicato al suo qualunquismo da intellettuale che parla di cose che non conosce, ma il mio commento non e' mai stato pubblicato.
Non credo che a Grasso piaccia molto di essere in errore, gli piace il monologo in pilloline con qualche frase ad effetto.