Peccato, a questo punto, che i frequentatori del forum di sponda cremisi, intervenendo spesso a sproposito, l'abbiano resa una squadra poco simpatica.
Da L'Arena di Lunedì 14 Dicembre 2009 SPORT Pagina 54
BATTUTA D’ARRESTO. Il Franklin & Marshall perde dopo quattro risultati utili consecutivi
Capolista troppo forte. Il Cus Verona non ce la fa
I verdeblù partono bene e vanno in vantaggio, ma poi le Fiamme Oro iniziano a macinare gioco, sorpassano e non lasciano più vie d’uscita
Dopo quattro risultati utili consecutivi, con tre vittorie su quattro gare, torna bruscamente con i piedi per terra il Franklin & Marshall Cus Verona nella penultima giornata dell'andata della serie A. Con spietata concretezza la capolista Fiamme Oro ha superato al Gavagnin per 8 a 31 i verdeblù, scavando tutta la differenza nella ripresa. Nella prima parte di gara, chiusa avanti per 8 a 0, un bel Franklin aveva governato il match, mettendo in mostra una mischia tonica, una difesa reattiva e qualche bella giocata, capitalizzando però solo in parte il lavoro svolto. Nella ripresa, orfano di Pietrgrande infortunatosi al ginocchio, il Cus è stato invece messo sotto, pagando la crescita delle Fiamme Oro, ma soprattutto tre errori micidiali - un intercetto, una svista arbitrale e una palla regalata in attacco - che i poliziotti oro amaranto hanno tramutato in altrettante segnature, dimostrando l'implacabile tempismo delle squadre di alto livello.
Verona, pur scendendo di una posizione, rimane ancora a centro classifica, ma domenica è attesa da un test delicatissimo in chiave salvezza sul terreno del Mirano. Schermaglia di calciatori nei primi minuti, poi il F & M preme sull'acceleratore. All'8’ finalizza con una meta di potenza del pacchetto di mischia. Rimessa laterale ben lanciata da Oliveira, balzo di Braghi e perfetta avanzata in rotazione degli otto avanti scaligeri coronata dalla schiacciata vincente del rientrante capitan Rampazzo. Bellini alza bene la parabola della trasformazione, ma l'ovale scivola a fianco dei pali. 5 a 0, comunque. Le Fiamme Oro reagiscono subito. Provano a sfondare per vie centrali con le terze linee dove brilla la potenza di Cerasoli, alimentano più fasi di gioco, variano il fronte con il piede o i lungi passaggi del regista Boarato, bussano a pochi metri dalla meta scaligera. Verona, però, con i centri Pietrogrande ed Herenù, con Spotorno e Mariani (il migliore verdeblù) sopra tutti, placca con costanza e lotta con slancio nei punti di incontro, recuperando spesso l'ovale. Le Fiamme Oro così non passano ed il Cus Verona anzi a costruire al 25’ la più limpida occasione da meta. Gran buco di Mamo Pietrogrande che parte da metà campo, siede tre avversari, arriva nell'area difensiva romana e serve all'esterno il passaggio decisivo, ma Girelli è in ritardo e Oliveira in sostegno non riesce a controllare di piede l'ovale. Occasione svanita, come quella, poco dopo, aperta da un grande Federico Gasparato, poco assistito però dai compagni nel momento topico. Verona nel finale di tempo iscrive altri tre punti sul tabellino grazie ad un preciso piazzato di Bellini.
Nella seconda frazione, però, la Fiamme Oro al 49’ accorciano con una meta realizzata al largo dal centro Massaro. Otto a 5, comunque, e partita ancora apertissima. Ma a metà ripresa l'uno-due che stende i verdeblù. Verona attacca nella metàcampo romana, Bellini cerca un calcio tattico, ma l'ovale viene stoppato da Moscarda che lo recupera e si invola per 60 metri depositando tra i pali. Dopo 5 minuti, calcio di liberazione di Michelini deviato da un giocatore ospite e raccolto dall'ala Pelliccione. Regolare placcaggio di Mariani (la deviazione annulla il fuorigioco), ma l'arbitro fischia contro Verona, Boarato lestissimo strappa l'ovale ai verdeblù impietriti, batte subito il penalty e deposita tra i pali. 8 a 19 e partita spaccata. Il Franklin prova a reagire d'orgoglio. Si slancia avanti con generosità, ma le Fiamme Oro lo puniscono spietatamente con la meta in contropiede dell'ala Pelliccione e con la meta di forza del pack a tempo scaduto. Peccato, ma con una corazzata ci può stare. L'importante sarà riscattarsi a Mirano.
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Serie A Amara sconfitta
Franklin & Marshall Cus Verona Rugby 8 – Fiamme Oro 31
Ieri ci siamo illusi, nel sole con il vento freddo che ci soffiava in faccia, dopo un primo tempo giocato con maestria da un CUS Verona, attento e preparato, allo scontro con quella che sarà probabilmente la regina del girone, Calvisano permettendo. Poi, nel secondo tempo con il sole nascosto dalle nuvole e il freddo sempre più intenso c’è stato uno schianto, complice l’arbitraggio poco attento e la crescita delle Fiamme Oro. La lettura della partita che ci ha visto in vantaggio 8-0 fino al 40° minuto e poi la regressione per Verona in un parziale di 31 punti presi senza più riuscire a fare gioco è amara. I maggiori contributi a questo radicale atteggiamento sono stati dati, in ordine di responsabilità: dal CUS Verona Rugby che come aveva ben gestito la gara, ha incominciato a disfare la tele che con coraggio e pazienza aveva tessuto per i primi quaranta minuti, alcuni cambi sono stati, al contrario di quanto auspicato, deleteri nell’economia del gioco e un senso di smarrimento ha preso il sopravvento nelle fase centrale e finale della partita. L’arbitro con i guardiani delle linee laterali e la loro poca responsabilità nel segnalare situazioni in modo corretto hanno dato il via a due mete delle Fiamme Oro. La squadra della Polizia di Stato è il terzo fattore d’importanza, dopo un primo tempo in cui ha avuto delle grandi difficoltà nell’imporre il gioco veloce e ficcante che la distingue ha alzato il ritmo e complici gli altri responsabili ha punito oltremisura un Verona che ha finito in malo modo la contesa. La meta presa allo scadere degli ottanta minuti con la mischia, orfana di D’Antuono in castigo, costretta a indietreggiare dai 5 metri fino dentro l’area di meta è stata il triste epilogo di una partita iniziata in ben altro modo. Il Franklin & Marshall inizia la sfida con le Fiamme Oro mostrando subito la giusta determinazione per dare battaglia fin dai primi minuti. Poche fasi di studio e Verona staziona lungamente nei 22 Cremisi mettendo in seria difficoltà il pacchetto avversario sia in chiusa che nei raggruppamenti. Per due volte siamo sul punto di segnare, ma le occasioni sono vanificate da un niente. finchè al 13° un’insistita rolling maul porta al di la della linea Rampazzo. Le premesse sono, fino a questo momento, favorevoli a Verona che si avvale di un pacchetto che domina nella conquista, lascia qualche fallo di troppo per una serie di incomprensioni sulla pulizia delle ripartenze di Rampazzo permettendo ai Cremisi di allentare la pressione. Il triangolo allargato di Verona riesce a ben gestire i lunghi calci di Boarato che servono agli avversari per cercare respiro, anche se alcuni attacchi sono portati con linee di corsa prevedibili e diventano così poco efficaci. Le Fiamme Oro contrastano con buona efficacia e hanno qualche lampo che non sortisce nessun effetto, rimangono in partita per la loro capacità di essere assolutamente reattivi sui punti d’incontroe nel movimento senza palla. Mamo Pietrogrande tra il 20° e la sostituzione apre per due volte lo schieramento avversario e al 28° la seconda meta sembra vicinissima, fatale incomprensione con Girelli e i possibili punti svaniscono. L’uscita dal campo per infortunio del centro Patavino è il primo tassello della serie di avversità che costelleranno da questo momento la partita di Verona. Poderosa percussione di Federico Gasparato che mostra la sua indomita voglia di vincere andando ad impattare consecutivamente quattro avversari e creando una voragine nello schieramento avversario, pulizia indecisa di Verona sul punto d’incontro e l’occasione finisce, è il 31°. Il vecchio leone Federico ritorna rifiatando verso il centro del campo e si capisce che per lui la partita è finita o quasi per mancanza d’ossigeno. Primo segnale d’allarme quando al 34° Rampazzo parte dalla chiusa vinta, va a terra, il sostegno tarda e l’arbitro fischia un tenuto espellendo il capitano per fallo ripetuto. Decisione molto severa e non ripetuta due minuti dopo quando, per un placcaggio pericoloso davanti ai pali delle Fiamme Oro, il giocatore reo del fallo non è trattato allo stesso modo, Bellini porta a otto i punti per il CUS Verona. Fermata per il riposo e l’unica parola che si sente in campo è: ritmo, gridato a gran voce dal tecnico Amaranto. Verona riparte in inferiorità numerica con Pauletti al posto di Oliveira e subito si capisce che la musica dei Cremisi sarà veloce, molto più che nel primo tempo. La partita corre per una decina di minuti in equilibrio con i mediani Benetti e Boarato che orchestrano con molto ritmo e velocità i palloni vinti. Verona tiene bene e ancora da segni di essere ben presente e attiva, finché entrano in scena le decisioni poco chiare, arruffate e penalizzanti del signor Blessano di Treviso. Piccola scaramuccia dopo un punto d’incontro tra Benetti che scalcia a terra Spotorno, il quale si alza e lo allontana con la mano, il segnalinee indica solamente la reazione, punizione battuta velocemente dai Poliziotti, difesa Veronese in leggero ritardo e due cambi di fronte ci fanno capitolare, entra in meta Massaro. Si riparte ancora in vantaggio e abbiamo qualche difficoltà a risalire il campo, ma siamo ancora temibili e andiamo a giocare nella metà campo avversaria. Qui arriva, da un calcio con esecuzione lenta di Bellini, una mano che ferma il pallone, lo raccoglie Moscarda che s’invola solo verso la meta e con la trasformazione siamo 8-12. C’è ancora tempo per rimediare, ma l’arbitro Blessano, complice il segnalinee, non rileva che il pallone calciato da Verona è stato palesemente toccato da un Cremisi e fischia un fuorigioco alla mischia Veronese che stava catturando il portatore di palla. Sgomento, confusione e Boarato calciando per se stesso la punizione va in meta trasformandola. Malcontento sugli spalti per la seconda decisione errata a nostro sfavore e le tre mete prese in circa 10 minuti tolgono lucidità al Franklin & Marshall che sembra aver perso la capacità di reazione. Entrano forze nuove, ma il loro inserimento non produce i frutti sperati. La mischia perde in assetto e potenza e la linea arretrata sembra smarrita nella gestione del gioco. Con cinismo le Fiamme Oro giocano sui nostri errori che ormai diventano troppi e danno sostanza alle loro giocate. Verona subisce ancora una meta quando la carenza di lucidità si fa sentire più del dovuto. Se ne và il sole e ci resta l’amaro di una meta di mischia che esalta il pacchetto delle Fiamme Oro e punisce oltremodo i nostri primi otto uomini che si sono battuti con grande determinazione. Una settimana ci separa dall’ultimo confronto del girone di andata, sarà un derby Veneto già giocato in serie B. Andremo a Mirano per avere il regalo che ieri Santa Lucia non ci ha portato e speriamo di smaltire il carbone che ci ha lasciato ieri nelle prime ombre della sera. Mi chiedo ancora che cosa possiamo aver fatto di male per meritarci una tale punizione…….
Marcatori: 8° meta Rampazzo (5-0), 40° + 2 p. Bellini (8-0); 49° m. Massaro (8-5), 55° m. Moscarda t. Boarato (8-12), 60° m. Boarato t. Boarato (8-19), 74° m. Pelliccione t. Boarato (8-26), 80° + 2 m. Mernone (8-31).
Franklin & Marshall Cus Verona: Michelini (65° Pizzardo), Girelli, Pietrogrande (30° Federzoni) Herenù, Doglioli (58° Belloni), Bellini, Mariani, Rampazzo, Oliveira (41° Pauletti), Spotorno, Braghi, Olivieri (50° D’Antuono), Tassi (70° Kraus), Gasparato ( 62°Cenedese), D’Agostino. A disp.: Pasinato. All. Beretta
Fiamme Oro: Merli, Gaudiello, Forcucci, Massaro, Pelliccione, Boarato (75° Calandro), Benetti, Cerasoli (70° Pellegrinelli), Mernone, Moscarda, Parisse, Flammini (75°Matrullo), Gasparini (70° Cocivera), Vicerè (75° Lombardo), Castagna (49° Frezza). A disp.: Martinelli, Baldini. All. Valsecchi
Arbitro: Blessano di Treviso Giudici di linea: Guerrieri e Bellinato di Treviso
Note: giornata fredda e serena, con discreto vento. Cartellini gialli: Rampazzo (34°) e D’Antuono (78°). Calci: Verona 1/2 (p. 1/1; t. 0/1); Fiamme Oro 3/5 (t. 3/5).
Man of the match: Boarato
