Vincere a tutti i costi.

[Petolo]

Sono rimasto colpito non dai seguenti fatti, ma dalla mia reazione quando li ho letti.
<BR>
<BR>Corry, il capitano dell\'Inghilterra, ha preso un rosso nell\'ultima partita per aver dato una gomitata in faccia a Hill dei Saracens(che tra l\'altro giochera\' con lui nei Lions). La punizione normale sarebbe 3 settimane fuori, il che gia\' priverebbe la sua squadra di una pedina fondamentale per la partita con i Wasps. Ma siccome Corry ha una precedente sospensione di 2 settimane quest\'anno, la punizione potrebbe essere molto piu\' lunga.
<BR>
<BR>Per farla breve, Leicester potrebbe essere seriamente danneggiata propriomentre si prepara a partitelle come la finale del campionato inglese e forse la finale della Heineken cup.
<BR>
<BR>Mettetevi ora nella situazione del club e chiedetevi come la maggior parte dei clubs cercherebbe di reagire per limitare i danni. Mi aspetterei ricorsi, spiegazioni per minimizzare l\'accaduto, qualche scusa di circostanza, insomma mettere l\'interesse del club prima di ogni altra cosa.
<BR>
<BR>E poi ho letto il commento dell\'allenatore di Leicester, John Wells:
<BR>
<BR>\"Se (l\'arbitro) Chris White ha ritenuto che fosse da espulsione per me va bene\".
<BR>
<BR>La cosa che mi preoccupa e\' che sono rimasto sorpreso (piacevolmente) da un commento cosi\' signorile e rispettoso, anziche\' trovarlo normale. Ormai ci aspettiamo che tutti, nel rugby, si comportino mettendo i risultati davanti a tutto il resto. Altro segno dei tempi che cambiano?

[rebel]

Purtroppo è vero, Petolo. Persino nel nostro sport queste notizie non sono più normali. Forse è il segno che la proverbiale cultura sportiva anglosassone, invece di esportare i suoi valori ha importato qualcosa dalla cultura (sportiva!) latina e, anche, statunitense: nella prima si \"accetta\" anche la furberia nella seconda, c\'è spazio solo per i vincitori.

[giancarlo01]

L\'ho letta solo dopo aver \"postato\" il mio commento Rugby sport di massa o no e mi fa piacere che la mia illusione che questo sia uno sport che richiede una lealtà e una correttezza superiori trovi conferma nelle parole dell\'allenatore del Leicester.

[sbnmiky]

il giocatore di super12 del Cats (sudafrica) e\' stato convocato in giudizio all\'indomani della partita Chiefs v Cats dalla commissione rugby NZ. Questo giocatore ha una storia di correttezza alle spalle, mai una squalifica fino ad ora. Durante la partita tutto ok, nessun problema. Ma i giudici che hanno rivisto la partita in TV registrata, hanno visto che durante azioni di gioco (mischie) aveva in 2 distinti momenti della partita portato le scarpe contro avversari a terra, durante il rucking.
<BR>Per questo motivo, e considerando la buona condotta fino ad oggi, il giocatore e\' stato squalificato dal super12 per 12 settimane.
<BR>Durante il processo, il giocatore ha ammesso la colpa, ma ha pure detto di non averlo fatto in maniera volontaria: se avesse negato (ma le prove televisive gli sono contro), la squalifica poteva essere pure superiore.
<BR>Altre attenuanti per il giocatore, il fatto di essere stato un ragazzo esempio durante l\'avvivita\' di rugby nel college sudafricano, ed il fatto di essere il capitano della locale squadra di rugby. Essendo capitano, il giocatore deve ricordare sempre di essere un esempio per gli altri.
<BR>
<BR>Il giocatore ha chiesto scusa ed ha ammesso di aver commesso gravi irregolarita\' di comportamento.
<BR>
<BR>Bravo al ragazzo per aver ammesso i propri errori, ma il fallo non era assolutamente grave, se ne vedono di certi tipi quasi in ogni incontro: ma complimenti ancora al ragazzo per non aver protestato difronte a 12 settimane di squalifica.
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[metabolik]

E\' per questo, Petolo, che non capisco e trovo contradditorio il generale atteggiamento di antipatia verso l\'Inghilterra. Che lo vogliamo o no, il rugby è stato reso possibile dalla cultura inglese.
<BR>Senza un riferimento ben preciso di etica sportiva il rugby non potrebbe esistere, meno che mai come sport professionistico : pagare per vincere significherebbe spingere al massacro.
<BR>L\'inghilterra ha resistito fino all\'ultimo al professionismo, temendo un\'evoluzione gladiatoria, e, diversamente dagli sbandi di certe federazioni ( Galles dei tempi migliori e recente SA) , è ancora il maggior riferimento di correttezza.
<BR>CHEBBOTTE fra Saraceni e Tigri, è sembrato un incontro di altri tempi , tipo Galles Francia anni 70 !

[Petolo]

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<BR> 18-04-2005 alle ore 22:33, metabolik wrote:
<BR>E\' per questo, Petolo, che non capisco e trovo contradditorio il generale atteggiamento di antipatia verso l\'Inghilterra. Che lo vogliamo o no, il rugby è stato reso possibile dalla cultura inglese.
<BR>Senza un riferimento ben preciso di etica sportiva il rugby non potrebbe esistere, meno che mai come sport professionistico : pagare per vincere significherebbe spingere al massacro.
<BR>L\'inghilterra ha resistito fino all\'ultimo al professionismo, temendo un\'evoluzione gladiatoria, e, diversamente dagli sbandi di certe federazioni ( Galles dei tempi migliori e recente SA) , è ancora il maggior riferimento di correttezza.
<BR>CHEBBOTTE fra Saraceni e Tigri, è sembrato un incontro di altri tempi , tipo Galles Francia anni 70 !
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<BR>
<BR>Metabolik, dal punto di vista individuale il mio attaggiamento e\' da vedere nel contesto personale: vivo in Inghilterra da 7 anni e, ovviamente, vedo gli aspetti criticabili degli albionici, che mi colpiscono piu\' dei pregi che, col tempo, si danno per scontati.
<BR>
<BR>Ovviamente ogni Paese ha pregi e difetti, e la mia antipatia e\' a volte bonaria, a volte un po\' meno, ma concordo con te e non mi sogno di negare che gli albionici hanno tanto da insegnarci, certamente in fatto di rugby e spirito dello sport.
<BR>
<BR>Poi che colpa ne ho io se sono una massa di antipatici ipocriti barbari e ignoranti?