6N Game Over - Ci teniamo Mallett?
Moderatore: Emy77
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Laporte
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Re: 6N Game Over - Ci teniamo Mallett?
Il fatto che manchino 18 mesi ai mondiali e non si possa cambaire allenatore è a mio avvisto una cosa quantomeno stupida.
Se dimenticarci l'ìInghiletrra del 2007 , ricordiamoci dell'Italia del 2003 rispetto a quella di Johnstone .
ma ora capirei se Mallett avevsse dato dopo 3 anni un gioco a questa squadra e un salto competitivo rispetto a chi c'era priam di lui...
Ma rispetto all'Italia del 2006-07, mi dite nei risultati dove siamo migliorati ?
Se dimenticarci l'ìInghiletrra del 2007 , ricordiamoci dell'Italia del 2003 rispetto a quella di Johnstone .
ma ora capirei se Mallett avevsse dato dopo 3 anni un gioco a questa squadra e un salto competitivo rispetto a chi c'era priam di lui...
Ma rispetto all'Italia del 2006-07, mi dite nei risultati dove siamo migliorati ?
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Pakeha_70
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Re: 6N Game Over - Ci teniamo Mallett?
No guarda, sei proprio fuori.Laporte ha scritto:Pakeha_70 ha scritto:si dimmi chi .... Un bel declino non c'è che dire...campioni del mondo...Laporte ha scritto:O come dire che è stata colpa di Mallett il declino del SA dopo che se ne era andato...DVD ha scritto:
npo scusa: non ho capito: l'australia è declinata dopo che è andato via lui ? Come dire è colpa di Lippi o Ancelotti se la Juve non vince più ?
FAmmi ricordare chi l'ha detto...
Dopo che MAllett lasciò la panchina del SA (nel 2000) il SA passò uno dei momenti più di crisi del loro rugby era pro con Viljoen poi con Straeuli (fuori ai QF nella RWC 2003).
Poi hanno vinto i mondiali nel 2007
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Laporte
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Re: 6N Game Over - Ci teniamo Mallett?
Va bene ma chi detto che era colpa di Mallett ?Pakeha_70 ha scritto:No guarda, sei proprio fuori.Laporte ha scritto:Pakeha_70 ha scritto:si dimmi chi .... Un bel declino non c'è che dire...campioni del mondo...Laporte ha scritto:O come dire che è stata colpa di Mallett il declino del SA dopo che se ne era andato...DVD ha scritto:
npo scusa: non ho capito: l'australia è declinata dopo che è andato via lui ? Come dire è colpa di Lippi o Ancelotti se la Juve non vince più ?
FAmmi ricordare chi l'ha detto...
Dopo che MAllett lasciò la panchina del SA (nel 2000) il SA passò uno dei momenti più di crisi del loro rugby era pro con Viljoen poi con Straeuli (fuori ai QF nella RWC 2003).
Poi hanno vinto i mondiali nel 2007
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Alucard
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Re: 6N Game Over - Ci teniamo Mallett?
da solorugby:
Cari voi, Mallett non cammina sulle acque
No, Nick Mallett non cammina sulle acque. Anzi a malapena riesce a dribblare le pozzanghere. Scalogna delle scalogne, alla vigilia di Italia - Galles, non ha ricevuto nemmeno l'apparizione del fantasma formaggino o di chissà quale zia ricca. Piuttosto in 48 ore e mezza (ossia nei due giorni che hanno preceduto la partita, più la mezz'ora iniziale del match stesso) ha perso ben 5 titolari. Oltre a Parisse... Fantozzi, almeno, smaltita la nuvoletta dell'impiegato vedeva apparire l'Arcangelo Gabriele sulla traversa.
E allora dagli con le mazzate. Fino a dire che è tutta colpa sua quell'ennesimo ultimo posto al Sei Nazioni. (A proposito: non è cucchiaio di legno! E non ciurlate nel manico con la storia del whitewash. Quest'ultimo l'hanno inventato gli inglesi con la nascita del Sei Nazioni per avere una scusa in più per prendere per il sedere gli italiani. Il "cucchiaio" che si rispetti, quello leggendario del Cinque Nazioni, se lo becca chi le perde tutte!)
A Dublino, Mallett non ha certo fatto la figura della mamma dei Gracchi. Quelli scesi in campo erano tutto fuorché gioielli, con le gambe a fare "giacomo-giacomo" al cospetto dell'Irlanda reduce dal Sei Nazioni. "Le cose stanno così? - ha tuonato allora il tecnico ai suoi - Beccatevi la Tv".
E così, al raduno della Borghesiana, gli occhi degli azzurri sembravano quelli del panda del WWF. Ore e ore a studiare gli errori al video e, negli intervalli, subire i cazziatoni formato famiglia dello stesso Mallett, di Troncon e Orlandi. Nel pomeriggio, schiumare sul campo era quasi una liberazione.
"Ma quale sconfitta onorevole, qua dobbiamo vincere", riporta ad ogni Ko al Sei Nazioni qualche quotidiano dove il rugby si studia sui calendari adamitici. Fiumi e fiumi di inchiostro a mettere su carta pugnette mentali sul riff di "Ma dove dobbiamo andare", "Ma perché continuiamo con 'sto rugby", "Ma quanto siete c******* ad intortarvi di birre dopo che la vostra nazionale ha perso" e compagnia cantando. Vuoi questa stampa, vuoi gli 80.000 di San Siro, vuoi che a volte in tv tira più un rugbista che la tettona di un reality, vuoi che l'Irb attende da anni i nostri progressi, ma vuoi soprattutto l'orgoglio, gli azzurri si sono messi sotto e hanno sudato come mondine in una risaia.
Risultato: agli inglesi, incontrati dopo l'Irlanda, la trasferta nella Capitale per poco non costava l'osso del collo. Memorabile la faccia di Martin Johnson a fine gara, la reclame della candeggina.
Poi è venuta la vittoria contro la Scozia. Prestazione da incorniciare. "Solo con la difesa non si può sempre vincere", ci hanno coglionato il giorno dopo quelli del "Midi Olympique". Già, ma intanto difendi, guadagni bastimenti di palloni grazie anche ad alcuni giocatori che non hanno mai sentito nemmeno il profumo del rugby di alto livello. L'attacco? Prova tu a costruirne uno degno di tal nome se tutto ciò che può offrirti il campionato italiano sono piedi neanche troppo veloci, autentici laterizi quando si tratta di calciare. Cerca tu di fronteggiare il monster rugby dei centri alla Bastareaud gettando pesi piuma nelle fauci dei leoni. Quanto credi di poter durare nella benedetta Celtic League se tutto ciò che hanno da produrre le squadre più ricche del nostro campionato è un mucchio nemmeno tanto selvaggio di equiparabili?
Tempo fa, un giocatore neozelandese che milita in una storica società italiana, ebbe a dichiarare ad un giornalista suo connazionale: "Certo che mi trovo bene in Italia. Campo di rugby e vivo nella città più bella del mondo". Se hanno fortuna, i nostri Under 20 sono titolari in Serie A (fenomeno Edoardo Gori del Prato escluso). Tutto questo mentre le accademie rimangono armi caricate a salve, nel senso che nessuno ha ancora capito come far fruttare al meglio il prezioso raccolto.
Torniamo al Sei Nazioni. Agli azzurri - beh, a chi ne fosse in grado - è stato detto "Calcia!" E quelli a calciare, tanto che McLean sarà provinato nella Santegidiese e Tebaldi nel Vis Crotone mentre Gower proverà probabilmente nel football australiano poiché, dopo rugby XIII e XV, il footie piove a cecio.
Agli azzurri è stato poi detto "Placca!" E quelli a placcare. Eppure i francesi ne sapevano una più del diavolo e i gallesi... beh, quelli fin quando si è riusciti a farli cadere sono caduti. A Cardiff l'Italia è arrivata alla frutta, punto. Perché non si possono fare miracoli e "limitarsi" a fare grandi cose è attività stancante. Nel tourbillon, qualcuno si è dimenticato che l'Italia ha subito soltanto 12 mete...
"Mallett ha la panchina corta!" "Mallett è fissato con le sue idee!" Grazie, i giocatori di rugby non nascono mica per partenogenesi. Il ct azzurro, dunque, non cammina sulle acque e non fa miracoli. Non riesce nemmeno a convincere Wisniewski a giocare in azzurro (meno male!). Mallett fa quel che può con ciò che ha. E al momento è abbastanza.
Foto: Pino Fama
21 / 03 / 2010
Cari voi, Mallett non cammina sulle acque
No, Nick Mallett non cammina sulle acque. Anzi a malapena riesce a dribblare le pozzanghere. Scalogna delle scalogne, alla vigilia di Italia - Galles, non ha ricevuto nemmeno l'apparizione del fantasma formaggino o di chissà quale zia ricca. Piuttosto in 48 ore e mezza (ossia nei due giorni che hanno preceduto la partita, più la mezz'ora iniziale del match stesso) ha perso ben 5 titolari. Oltre a Parisse... Fantozzi, almeno, smaltita la nuvoletta dell'impiegato vedeva apparire l'Arcangelo Gabriele sulla traversa.
E allora dagli con le mazzate. Fino a dire che è tutta colpa sua quell'ennesimo ultimo posto al Sei Nazioni. (A proposito: non è cucchiaio di legno! E non ciurlate nel manico con la storia del whitewash. Quest'ultimo l'hanno inventato gli inglesi con la nascita del Sei Nazioni per avere una scusa in più per prendere per il sedere gli italiani. Il "cucchiaio" che si rispetti, quello leggendario del Cinque Nazioni, se lo becca chi le perde tutte!)
A Dublino, Mallett non ha certo fatto la figura della mamma dei Gracchi. Quelli scesi in campo erano tutto fuorché gioielli, con le gambe a fare "giacomo-giacomo" al cospetto dell'Irlanda reduce dal Sei Nazioni. "Le cose stanno così? - ha tuonato allora il tecnico ai suoi - Beccatevi la Tv".
E così, al raduno della Borghesiana, gli occhi degli azzurri sembravano quelli del panda del WWF. Ore e ore a studiare gli errori al video e, negli intervalli, subire i cazziatoni formato famiglia dello stesso Mallett, di Troncon e Orlandi. Nel pomeriggio, schiumare sul campo era quasi una liberazione.
"Ma quale sconfitta onorevole, qua dobbiamo vincere", riporta ad ogni Ko al Sei Nazioni qualche quotidiano dove il rugby si studia sui calendari adamitici. Fiumi e fiumi di inchiostro a mettere su carta pugnette mentali sul riff di "Ma dove dobbiamo andare", "Ma perché continuiamo con 'sto rugby", "Ma quanto siete c******* ad intortarvi di birre dopo che la vostra nazionale ha perso" e compagnia cantando. Vuoi questa stampa, vuoi gli 80.000 di San Siro, vuoi che a volte in tv tira più un rugbista che la tettona di un reality, vuoi che l'Irb attende da anni i nostri progressi, ma vuoi soprattutto l'orgoglio, gli azzurri si sono messi sotto e hanno sudato come mondine in una risaia.
Risultato: agli inglesi, incontrati dopo l'Irlanda, la trasferta nella Capitale per poco non costava l'osso del collo. Memorabile la faccia di Martin Johnson a fine gara, la reclame della candeggina.
Poi è venuta la vittoria contro la Scozia. Prestazione da incorniciare. "Solo con la difesa non si può sempre vincere", ci hanno coglionato il giorno dopo quelli del "Midi Olympique". Già, ma intanto difendi, guadagni bastimenti di palloni grazie anche ad alcuni giocatori che non hanno mai sentito nemmeno il profumo del rugby di alto livello. L'attacco? Prova tu a costruirne uno degno di tal nome se tutto ciò che può offrirti il campionato italiano sono piedi neanche troppo veloci, autentici laterizi quando si tratta di calciare. Cerca tu di fronteggiare il monster rugby dei centri alla Bastareaud gettando pesi piuma nelle fauci dei leoni. Quanto credi di poter durare nella benedetta Celtic League se tutto ciò che hanno da produrre le squadre più ricche del nostro campionato è un mucchio nemmeno tanto selvaggio di equiparabili?
Tempo fa, un giocatore neozelandese che milita in una storica società italiana, ebbe a dichiarare ad un giornalista suo connazionale: "Certo che mi trovo bene in Italia. Campo di rugby e vivo nella città più bella del mondo". Se hanno fortuna, i nostri Under 20 sono titolari in Serie A (fenomeno Edoardo Gori del Prato escluso). Tutto questo mentre le accademie rimangono armi caricate a salve, nel senso che nessuno ha ancora capito come far fruttare al meglio il prezioso raccolto.
Torniamo al Sei Nazioni. Agli azzurri - beh, a chi ne fosse in grado - è stato detto "Calcia!" E quelli a calciare, tanto che McLean sarà provinato nella Santegidiese e Tebaldi nel Vis Crotone mentre Gower proverà probabilmente nel football australiano poiché, dopo rugby XIII e XV, il footie piove a cecio.
Agli azzurri è stato poi detto "Placca!" E quelli a placcare. Eppure i francesi ne sapevano una più del diavolo e i gallesi... beh, quelli fin quando si è riusciti a farli cadere sono caduti. A Cardiff l'Italia è arrivata alla frutta, punto. Perché non si possono fare miracoli e "limitarsi" a fare grandi cose è attività stancante. Nel tourbillon, qualcuno si è dimenticato che l'Italia ha subito soltanto 12 mete...
"Mallett ha la panchina corta!" "Mallett è fissato con le sue idee!" Grazie, i giocatori di rugby non nascono mica per partenogenesi. Il ct azzurro, dunque, non cammina sulle acque e non fa miracoli. Non riesce nemmeno a convincere Wisniewski a giocare in azzurro (meno male!). Mallett fa quel che può con ciò che ha. E al momento è abbastanza.
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Namor
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Re: 6N Game Over - Ci teniamo Mallett?
Quindici minuti di applausi scroscianti.Alucard ha scritto:da solorugby:
Cari voi, Mallett non cammina sulle acque
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E allora dagli con le mazzate. Fino a dire che è tutta colpa sua quell'ennesimo ultimo posto al Sei Nazioni. (A proposito: non è cucchiaio di legno! E non ciurlate nel manico con la storia del whitewash. Quest'ultimo l'hanno inventato gli inglesi con la nascita del Sei Nazioni per avere una scusa in più per prendere per il sedere gli italiani. Il "cucchiaio" che si rispetti, quello leggendario del Cinque Nazioni, se lo becca chi le perde tutte!)
A Dublino, Mallett non ha certo fatto la figura della mamma dei Gracchi. Quelli scesi in campo erano tutto fuorché gioielli, con le gambe a fare "giacomo-giacomo" al cospetto dell'Irlanda reduce dal Sei Nazioni. "Le cose stanno così? - ha tuonato allora il tecnico ai suoi - Beccatevi la Tv".
E così, al raduno della Borghesiana, gli occhi degli azzurri sembravano quelli del panda del WWF. Ore e ore a studiare gli errori al video e, negli intervalli, subire i cazziatoni formato famiglia dello stesso Mallett, di Troncon e Orlandi. Nel pomeriggio, schiumare sul campo era quasi una liberazione.
"Ma quale sconfitta onorevole, qua dobbiamo vincere", riporta ad ogni Ko al Sei Nazioni qualche quotidiano dove il rugby si studia sui calendari adamitici. Fiumi e fiumi di inchiostro a mettere su carta pugnette mentali sul riff di "Ma dove dobbiamo andare", "Ma perché continuiamo con 'sto rugby", "Ma quanto siete c******* ad intortarvi di birre dopo che la vostra nazionale ha perso" e compagnia cantando. Vuoi questa stampa, vuoi gli 80.000 di San Siro, vuoi che a volte in tv tira più un rugbista che la tettona di un reality, vuoi che l'Irb attende da anni i nostri progressi, ma vuoi soprattutto l'orgoglio, gli azzurri si sono messi sotto e hanno sudato come mondine in una risaia.
Risultato: agli inglesi, incontrati dopo l'Irlanda, la trasferta nella Capitale per poco non costava l'osso del collo. Memorabile la faccia di Martin Johnson a fine gara, la reclame della candeggina.
Poi è venuta la vittoria contro la Scozia. Prestazione da incorniciare. "Solo con la difesa non si può sempre vincere", ci hanno c******* il giorno dopo quelli del "Midi Olympique". Già, ma intanto difendi, guadagni bastimenti di palloni grazie anche ad alcuni giocatori che non hanno mai sentito nemmeno il profumo del rugby di alto livello. L'attacco? Prova tu a costruirne uno degno di tal nome se tutto ciò che può offrirti il campionato italiano sono piedi neanche troppo veloci, autentici laterizi quando si tratta di calciare. Cerca tu di fronteggiare il monster rugby dei centri alla Bastareaud gettando pesi piuma nelle fauci dei leoni. Quanto credi di poter durare nella benedetta Celtic League se tutto ciò che hanno da produrre le squadre più ricche del nostro campionato è un mucchio nemmeno tanto selvaggio di equiparabili?
Tempo fa, un giocatore neozelandese che milita in una storica società italiana, ebbe a dichiarare ad un giornalista suo connazionale: "Certo che mi trovo bene in Italia. Campo di rugby e vivo nella città più bella del mondo". Se hanno fortuna, i nostri Under 20 sono titolari in Serie A (fenomeno Edoardo Gori del Prato escluso). Tutto questo mentre le accademie rimangono armi caricate a salve, nel senso che nessuno ha ancora capito come far fruttare al meglio il prezioso raccolto.
Torniamo al Sei Nazioni. Agli azzurri - beh, a chi ne fosse in grado - è stato detto "Calcia!" E quelli a calciare, tanto che McLean sarà provinato nella Santegidiese e Tebaldi nel Vis Crotone mentre Gower proverà probabilmente nel football australiano poiché, dopo rugby XIII e XV, il footie piove a cecio.
Agli azzurri è stato poi detto "Placca!" E quelli a placcare. Eppure i francesi ne sapevano una più del diavolo e i gallesi... beh, quelli fin quando si è riusciti a farli cadere sono caduti. A Cardiff l'Italia è arrivata alla frutta, punto. Perché non si possono fare miracoli e "limitarsi" a fare grandi cose è attività stancante. Nel tourbillon, qualcuno si è dimenticato che l'Italia ha subito soltanto 12 mete...
"Mallett ha la panchina corta!" "Mallett è fissato con le sue idee!" Grazie, i giocatori di rugby non nascono mica per partenogenesi. Il ct azzurro, dunque, non cammina sulle acque e non fa miracoli. Non riesce nemmeno a convincere Wisniewski a giocare in azzurro (meno male!). Mallett fa quel che può con ciò che ha. E al momento è abbastanza.
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21 / 03 / 2010
Lo so,è una tesi poco avvalorata,qui su detrattori.it,quella che Mallett non è la reincarnazione del Cristo.Ma vabbè.
We will,we will RUCK you!
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Laporte
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Re: 6N Game Over - Ci teniamo Mallett?
Bene... non fa miracoli... ma allora berbizier cos'era ? Mago Merlino ?Alucard ha scritto:da solorugby:
Cari voi, Mallett non cammina sulle acque
No, Nick Mallett non cammina sulle acque. Anzi a malapena riesce a dribblare le pozzanghere. Scalogna delle scalogne, alla vigilia di Italia - Galles, non ha ricevuto nemmeno l'apparizione del fantasma formaggino o di chissà quale zia ricca. Piuttosto in 48 ore e mezza (ossia nei due giorni che hanno preceduto la partita, più la mezz'ora iniziale del match stesso) ha perso ben 5 titolari. Oltre a Parisse... Fantozzi, almeno, smaltita la nuvoletta dell'impiegato vedeva apparire l'Arcangelo Gabriele sulla traversa.
E allora dagli con le mazzate. Fino a dire che è tutta colpa sua quell'ennesimo ultimo posto al Sei Nazioni. (A proposito: non è cucchiaio di legno! E non ciurlate nel manico con la storia del whitewash. Quest'ultimo l'hanno inventato gli inglesi con la nascita del Sei Nazioni per avere una scusa in più per prendere per il sedere gli italiani. Il "cucchiaio" che si rispetti, quello leggendario del Cinque Nazioni, se lo becca chi le perde tutte!)
A Dublino, Mallett non ha certo fatto la figura della mamma dei Gracchi. Quelli scesi in campo erano tutto fuorché gioielli, con le gambe a fare "giacomo-giacomo" al cospetto dell'Irlanda reduce dal Sei Nazioni. "Le cose stanno così? - ha tuonato allora il tecnico ai suoi - Beccatevi la Tv".
E così, al raduno della Borghesiana, gli occhi degli azzurri sembravano quelli del panda del WWF. Ore e ore a studiare gli errori al video e, negli intervalli, subire i cazziatoni formato famiglia dello stesso Mallett, di Troncon e Orlandi. Nel pomeriggio, schiumare sul campo era quasi una liberazione.
"Ma quale sconfitta onorevole, qua dobbiamo vincere", riporta ad ogni Ko al Sei Nazioni qualche quotidiano dove il rugby si studia sui calendari adamitici. Fiumi e fiumi di inchiostro a mettere su carta pugnette mentali sul riff di "Ma dove dobbiamo andare", "Ma perché continuiamo con 'sto rugby", "Ma quanto siete c******* ad intortarvi di birre dopo che la vostra nazionale ha perso" e compagnia cantando. Vuoi questa stampa, vuoi gli 80.000 di San Siro, vuoi che a volte in tv tira più un rugbista che la tettona di un reality, vuoi che l'Irb attende da anni i nostri progressi, ma vuoi soprattutto l'orgoglio, gli azzurri si sono messi sotto e hanno sudato come mondine in una risaia.
Risultato: agli inglesi, incontrati dopo l'Irlanda, la trasferta nella Capitale per poco non costava l'osso del collo. Memorabile la faccia di Martin Johnson a fine gara, la reclame della candeggina.
Poi è venuta la vittoria contro la Scozia. Prestazione da incorniciare. "Solo con la difesa non si può sempre vincere", ci hanno c******* il giorno dopo quelli del "Midi Olympique". Già, ma intanto difendi, guadagni bastimenti di palloni grazie anche ad alcuni giocatori che non hanno mai sentito nemmeno il profumo del rugby di alto livello. L'attacco? Prova tu a costruirne uno degno di tal nome se tutto ciò che può offrirti il campionato italiano sono piedi neanche troppo veloci, autentici laterizi quando si tratta di calciare. Cerca tu di fronteggiare il monster rugby dei centri alla Bastareaud gettando pesi piuma nelle fauci dei leoni. Quanto credi di poter durare nella benedetta Celtic League se tutto ciò che hanno da produrre le squadre più ricche del nostro campionato è un mucchio nemmeno tanto selvaggio di equiparabili?
Tempo fa, un giocatore neozelandese che milita in una storica società italiana, ebbe a dichiarare ad un giornalista suo connazionale: "Certo che mi trovo bene in Italia. Campo di rugby e vivo nella città più bella del mondo". Se hanno fortuna, i nostri Under 20 sono titolari in Serie A (fenomeno Edoardo Gori del Prato escluso). Tutto questo mentre le accademie rimangono armi caricate a salve, nel senso che nessuno ha ancora capito come far fruttare al meglio il prezioso raccolto.
Torniamo al Sei Nazioni. Agli azzurri - beh, a chi ne fosse in grado - è stato detto "Calcia!" E quelli a calciare, tanto che McLean sarà provinato nella Santegidiese e Tebaldi nel Vis Crotone mentre Gower proverà probabilmente nel football australiano poiché, dopo rugby XIII e XV, il footie piove a cecio.
Agli azzurri è stato poi detto "Placca!" E quelli a placcare. Eppure i francesi ne sapevano una più del diavolo e i gallesi... beh, quelli fin quando si è riusciti a farli cadere sono caduti. A Cardiff l'Italia è arrivata alla frutta, punto. Perché non si possono fare miracoli e "limitarsi" a fare grandi cose è attività stancante. Nel tourbillon, qualcuno si è dimenticato che l'Italia ha subito soltanto 12 mete...
"Mallett ha la panchina corta!" "Mallett è fissato con le sue idee!" Grazie, i giocatori di rugby non nascono mica per partenogenesi. Il ct azzurro, dunque, non cammina sulle acque e non fa miracoli. Non riesce nemmeno a convincere Wisniewski a giocare in azzurro (meno male!). Mallett fa quel che può con ciò che ha. E al momento è abbastanza.
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Re: 6N Game Over - Ci teniamo Mallett?
Mi unisco ai 15 minuti di applausi. Mallet non va cacciato, almeno non ora perché alla fine ha dato gioco alla squadra ed ha creato un gruppo che, in qualche modo sta insieme. Buttare tutto e ripartire significa arrivare al mondiale senza squadra.
Intendiamoci, ha cominciato tardi a far bene, dopo il primo anno anche io volevo che se ne andasse. Poi, lentamente, ha ricostruito una squadra che, dopo i mondiali in Francia, si era veramente sfilacciata. Oggi l'Italia ha una fisionomia di gioco che, se non sarà la più bella del mondo, qualche cosa riesce a fare e può andare a dar fastidio alle prime 9 se non giocano al meglio. Bisogna portare questa squadra al meglio al mondiale e sperare che Irlanda ed Australia non giochino al top.
Certo, la squadra è vecchia e dopo il mondiale deve essere rifondata. Certo, ci sono pochi giovani da cui ripartire. Certo, però, la colpa non è di Mallet che non fa giocare i giovani perché di giovani di livello non ce ne sono e le partite deve comunque provare a vincerle. E' inutile menarla che in Galles fanno esordire i 18enni e noi siamo sempre lì con i soliti vecchi, equiparati, oriundi etc. In Galles, a 18 anni, hai già imparato quasi tutto, da noi sei ancora un ragazzino.
Intendiamoci, ha cominciato tardi a far bene, dopo il primo anno anche io volevo che se ne andasse. Poi, lentamente, ha ricostruito una squadra che, dopo i mondiali in Francia, si era veramente sfilacciata. Oggi l'Italia ha una fisionomia di gioco che, se non sarà la più bella del mondo, qualche cosa riesce a fare e può andare a dar fastidio alle prime 9 se non giocano al meglio. Bisogna portare questa squadra al meglio al mondiale e sperare che Irlanda ed Australia non giochino al top.
Certo, la squadra è vecchia e dopo il mondiale deve essere rifondata. Certo, ci sono pochi giovani da cui ripartire. Certo, però, la colpa non è di Mallet che non fa giocare i giovani perché di giovani di livello non ce ne sono e le partite deve comunque provare a vincerle. E' inutile menarla che in Galles fanno esordire i 18enni e noi siamo sempre lì con i soliti vecchi, equiparati, oriundi etc. In Galles, a 18 anni, hai già imparato quasi tutto, da noi sei ancora un ragazzino.
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Laporte
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Re: 6N Game Over - Ci teniamo Mallett?
Dove sia sto gioco ? Catnaccio, catenaccio e catenaccio. Forse sembra il Padova di Rocco: tu tira calci, se prendi il pallone pazienza...Consulente ha scritto:Mi unisco ai 15 minuti di applausi. Mallet non va cacciato, almeno non ora perché alla fine ha dato gioco alla squadra ed ha creato un gruppo che, in qualche modo sta insieme. Buttare tutto e ripartire significa arrivare al mondiale senza squadra.
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gransoporro
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Re: 6N Game Over - Ci teniamo Mallett?
Attento che ti porto le statistiche dei gol fatti e subiti dal Padova di Rocco...Laporte ha scritto:Dove sia sto gioco ? Catnaccio, catenaccio e catenaccio. Forse sembra il Padova di Rocco: tu tira calci, se prendi il pallone pazienza...Consulente ha scritto:Mi unisco ai 15 minuti di applausi. Mallet non va cacciato, almeno non ora perché alla fine ha dato gioco alla squadra ed ha creato un gruppo che, in qualche modo sta insieme. Buttare tutto e ripartire significa arrivare al mondiale senza squadra.
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Laporte
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Re: 6N Game Over - Ci teniamo Mallett?
che paura......gransoporro ha scritto:Attento che ti porto le statistiche dei gol fatti e subiti dal Padova di Rocco...Laporte ha scritto:Dove sia sto gioco ? Catnaccio, catenaccio e catenaccio. Forse sembra il Padova di Rocco: tu tira calci, se prendi il pallone pazienza...Consulente ha scritto:Mi unisco ai 15 minuti di applausi. Mallet non va cacciato, almeno non ora perché alla fine ha dato gioco alla squadra ed ha creato un gruppo che, in qualche modo sta insieme. Buttare tutto e ripartire significa arrivare al mondiale senza squadra.
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yeti
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Re: 6N Game Over - Ci teniamo Mallett?
BEh, allora a questo punto propongo per l'ennesima volta Diddi.ilcavigliatore ha scritto:qui da parigi vi ridico un nome sapendo che sarà impossibile...
GALTHIE'...
Quando sento le sue telecronache su France2 sono affascinato dalla sua competenza, dal suo dinamismo la sua capacità di leggere il gioco
E giovane..é in più un francese di tipo "allegro", esemplare non facile a trovare se non rarissimo..!
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zorrykid
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Re: 6N Game Over - Ci teniamo Mallett?
Molti dicono, tra un anno ci sono i mondiali, è meglio tenerlo, non bisogna buttar via il lavoro fatto,... Ma potremmo trovarci poi nella stessa situazione dei mondiali di Francia, quando siamo andati al campionato con un allenatore già dimissionario...
Se poi oltre a cambiare l'allenatore, mi cambiate pure tutto lo staff sai quanto sono contento...
via quelli che come CV hanno scritto Amico Dondi
Se poi oltre a cambiare l'allenatore, mi cambiate pure tutto lo staff sai quanto sono contento...
via quelli che come CV hanno scritto Amico Dondi
Vado bene per Rialto?-
akinkios
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Re: 6N Game Over - Ci teniamo Mallett?
Ma poi cambiando allenatore mica si riparte da zero, soprattutto se è un allenatore che conosce la nostra realtà e i giocatori che abbiamo.
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Zeu
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Re: 6N Game Over - Ci teniamo Mallett?
Non lo cambieremo anche perchè come Andreotti costerebbe di più lasciarlo a casa che tenerselo....
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Laporte
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Re: 6N Game Over - Ci teniamo Mallett?
Mah si teniamoci Mallett... poi vedremo...