Celtic League: è ufficiale!

[cesco/cesco]

Ieri la riunione preparatoria dei presidenti del Super 10

«Salvate il campionato»

I problemi di un torneo che la Celtic priverà dei suoi migliori giocatori


I club italiani chiedono alla Fir un livello di sopravvivenza dignitoso, economicamente e tecnicamente, ora che all’Italia si apre la porta delle Celtic League. In uno slogan: il campionato è morto, viva il campionato! È quanto emerso ieri a Parma dalla riunione indetta fra i presidenti dei club di Super 10 che l’anno prossimo disputeranno un torneo privato dei migliori giocatori, e quindi di visibilità e appeal economico, a vantaggio delle due realtà che disputeranno invece la Celtic: Aironi del Po e Benetton Treviso.
Alla riunione c’erano i rappresentanti delle tre venete (Rovigo, Parma, Venezia), delle due parmensi (Parma, Gran), del Prato, più quelli di Colorno e Noceto delle serie minori. Mancavano l’Aquila e Roma. Quest’ultima alla prese con la chiusura degli impianti sportivi del Tre Fontane per un contenzioso finanziario (pare di 600 mila euro) con l’azienda di fornitura dell’acqua. Una punta dell’iceberg (come il taglio del gas al Battaglini di Rovigo qualche mese fa) della situazione finanziaria al limite del collasso che le società stanno, proprio mentre la Fir gode del bilancio più florido di sempre (34 milioni).
Cosa chiedono i club alla federazione? Nessun documento, nè dichiarazione ufficiale, è stata fatta dai presidenti. Ma alcuni punti fermi condivisi sono emersi. 1) Trovare l’accordo fra i club per diminuire le spese di gestione in futuro. 2) Tenere per sè i soldi dell’Erc per la partecipazione alla Challenge Cup (come club anche l’anno prossimo e non come selezioni, visto che la strada indicata dalla Fir di raggruppare le squadre tre a tre è impraticabile secondo le regole europee). 3) Costruire un progetto per il campionato che, pur utilizzando soprattutto giocatori italiani di formazione, non penalizzi troppo il livello tecnico. 4) No alle seconde squadre di Aironi Viadana e Benetton Treviso nel torneo italiano, sì a collaborazioni con le due realtà di Celtic.
Questo e molto altro verrà messo sul tavolo del consiglio federale, riunito oggi e domani sempre a Parma. In discussione fra i vari temi «un riepilogo del percorso di ammissione di Treviso e Aironi alla Celtic; l’elenco dei giocatori di interesse nazionale; le proposte di calendario di Eccellenza e serie A; la definizione del numero di atleti di formazione italiana». Qui si inserirà il grido di dolore dei presidenti di club. Verrà ascoltato?

parma in veneto?

[Laporte]

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Certo, dopo il 28 aprile, anche Novara e Cuneo sono veneto. Non lo sapevi ?

[mauott]

parma in veneto? [/quote]

Certo, dopo il 28 aprile, anche Novara e Cuneo sono veneto. Non lo sapevi ?[/quote]

Allora anche Torino quindi puoi iniziare a tifare Benetton

[Laporte]

parma in veneto?

Certo, dopo il 28 aprile, anche Novara e Cuneo sono veneto. Non lo sapevi ?[/quote]

Allora anche Torino quindi puoi iniziare a tifare Benetton [/quote]

No. A parte che Siamo nel giro degli Aironi del PO , al limite.

[carry60atessa]

ma è proprio così difficile piantarla di dividersi su tutto e cominciare a tifare solo per ....IL BUON RUGBY????

Io vivo lontano dal rugby che conta ma grazie a sky (ed al mio portafoglio) mi preparo a godermi un pomeriggio di ottimo rugby indipendentemente da chi vincerà.

Per quanto mi riguarda è questo il valore aggiunto della mia passione sportiva!

[diddi]

...club di Super 10 che l’anno prossimo disputeranno un torneo privato dei migliori giocatori, e quindi di visibilità e appeal economico

L'osservazione è oggettiva, tuttavia mi viene da osservare che la caduta della LIRE e l'avvento della CL dipendono non da ultimo dalla scarsa "visibilità e appeal economico" che il S10 aveva già prima. C'era bisogno di rendere il rugby visibile e economicamente appetibile per degli sponsor danarosi, il che era difficile avvenisse col S10.

Cosa chiedono i club alla federazione?...alcuni punti fermi condivisi sono emersi. 1)...; 2) Tenere per sè i soldi dell’Erc per la partecipazione alla Challenge Cup (come club anche l’anno prossimo e non come selezioni, visto che la strada indicata dalla Fir di raggruppare le squadre tre a tre è impraticabile secondo le regole europee)...

Non contesto la legittima aspirazione dei club a partecipare come tali alla CC, al di là delle remore che ho manifestato altrove nel thread. Tuttavia se l'ERC pone limiti alla partecipazione di selezioni in HC, fa però partecipare delle selezioni (rumena e spagnola) nella CC, per cui non vedo perché l'ingresso delle selezioni dovrebbe costituire un problema. Ma magari mi sono perso qualcosa.

3) Costruire un progetto per il campionato che, pur utilizzando soprattutto giocatori italiani di formazione, non penalizzi troppo il livello tecnico.

Leggete bene questa affermazione. Mi viene da pensare: allora chi è che spinge per gli stranieri nel campionato? Chi è che deprime l'autostima dei giovani italiani? Mallett o i club italiani?

[Shye]

3) Costruire un progetto per il campionato che, pur utilizzando soprattutto giocatori italiani di formazione, non penalizzi troppo il livello tecnico.

Leggete bene questa affermazione. Mi viene da pensare: allora chi è che spinge per gli stranieri nel campionato? Chi è che deprime l'autostima dei giovani italiani? Mallett o i club italiani?

Entrambi

[diddi]

Certo, entrambi.
Ma se la considerazione dei club italiani per i giovani di formazione italiana è questa, dovremmo pensarci su bene prima di criticare Mallett riguardo a questo punto.

[Shye]

Certo, entrambi.
Ma se la considerazione dei club italiani per i giovani di formazione italiana è questa, dovremmo pensarci su bene prima di criticare Mallett riguardo a questo punto.

Il problema è che un club è comunque un organismo più o meno sovrano, l'allenatore della nazionale italiana invece lo puoi cambiare facilmente quando vuoi

[diddi]

Il problema è che un club è comunque un organismo più o meno sovrano, l'allenatore della nazionale italiana invece lo puoi cambiare facilmente quando vuoi

Certo che puoi cambiarlo, ma cambiandolo non risolvi il problema.

[Shye]

Il problema è che un club è comunque un organismo più o meno sovrano, l'allenatore della nazionale italiana invece lo puoi cambiare facilmente quando vuoi

Certo che puoi cambiarlo, ma cambiandolo non risolvi il problema.

Risolvi il problema dell'allenatore, non della povertà dei vivai.
Ti assicuri che almeno quei pochi giovani che vengono fuori dai club (esempio: Derbyshire e Favaro) vengano testati ed inseriti prima dei 28 anni.

[GiorgioXT]

ERC e Challenge Cup : non dobbiamo scordarci che per la dirigenza del rugby internazionale un campionato professionistico o di alto livello e' una cosa fondamentale, tant'è vero che hanno spinto molto per il campionato russo ma anche
per la SIR spagnola - non e' sicuramente piaciuto all'Irb l'atteggiamento della Fir di distruzione del campionato nazionale (ed in parte ci e' forse costata la RWC - se non si regge un campionato n azionale figuriamoci partite tipo georgia Namibia)
e poi in Erc ci sono i rappresentanti dei club , che sono sempre gelosi di interventi federali. La Spagna aveva fino alla scorsa stagione la vincitrice del campionato , mentre per la Romania era stata fatta una eccezione.
Si parla dell'ingresso della squadra vincitrice del campionato russo .
Piuttosto la Fir dovrebbe considerare le prestazioni in Challenge anche per il campionato interno, così ci sarebbero più squadre motivate a combattere ... in questa stagione in parte ci sono stati dei mismatch imprevedibili o quasi - Tolone, Wasp e Racing erano da Heineken cup più che da Challenge, nella prossima le cose saranno diverse .

[diddi]

Il problema è che un club è comunque un organismo più o meno sovrano, l'allenatore della nazionale italiana invece lo puoi cambiare facilmente quando vuoi

Certo che puoi cambiarlo, ma cambiandolo non risolvi il problema.

Risolvi il problema dell'allenatore, non della povertà dei vivai.
Ti assicuri che almeno quei pochi giovani che vengono fuori dai club (esempio: Derbyshire e Favaro) vengano testati ed inseriti prima dei 28 anni.

Scusami, Shye, ma Derbyshire e Favaro sono stati testati e inseriti da Mallett ben prima dei 28 anni, così come Rubini, Bocchino, Tebaldi e altri. Se poi Derbyshire si fa male alla prima occasione da titolare, è colpa di Mallett? Se invece Favaro ha come pari ruolo uno dei più forti giocatori italiani, che peraltro né si infortuna né si becca la solita squalifica, è colpa di Mallett?

Qualche parolina in più su Favaro e Bergamasco. Ho letto i tuoi interventi in cui invocavi l'utilizzo di Favaro, al limite anche insieme a Mauro (eri tu, vero?). Personalmente, non lo ritengo praticabile, perché far convivere due terze "piccole" in una squadra già non è facile di per sé (vedasi l'esperimento fallito di Deans che ha tentato di schierare insieme George Smith e Phil Waugh, mica scartine!), ancor meno se la squadra ha problemi in touch e non è dominante in mischia chiusa coi first V. Anche convocarlo come rimpiazzo non era una soluzione razionale, perché Favaro copriva una sola posizione (terza "openside"), mentre Derbyshire o Vosawai potevano supplire a carenze sia come 6 che come 8 (Derby anche come seconda linea "improvvisata").

[Shye]

Il problema è che un club è comunque un organismo più o meno sovrano, l'allenatore della nazionale italiana invece lo puoi cambiare facilmente quando vuoi

Certo che puoi cambiarlo, ma cambiandolo non risolvi il problema.

Risolvi il problema dell'allenatore, non della povertà dei vivai.
Ti assicuri che almeno quei pochi giovani che vengono fuori dai club (esempio: Derbyshire e Favaro) vengano testati ed inseriti prima dei 28 anni.

Scusami, Shye, ma Derbyshire e Favaro sono stati testati e inseriti da Mallett ben prima dei 28 anni, così come Rubini, Bocchino, Tebaldi e altri. Se poi Derbyshire si fa male alla prima occasione da titolare, è colpa di Mallett? Se invece Favaro ha come pari ruolo uno dei più forti giocatori italiani, che peraltro né si infortuna né si becca la solita squalifica, è colpa di Mallett?

Qualche parolina in più su Favaro e Bergamasco. Ho letto i tuoi interventi in cui invocavi l'utilizzo di Favaro, al limite anche insieme a Mauro (eri tu, vero?). Personalmente, non lo ritengo praticabile, perché far convivere due terze "piccole" in una squadra già non è facile di per sé (vedasi l'esperimento fallito di Deans che ha tentato di schierare insieme George Smith e Phil Waugh, mica scartine!), ancor meno se la squadra ha problemi in touch e non è dominante in mischia chiusa coi first V. Anche convocarlo come rimpiazzo non era una soluzione razionale, perché Favaro copriva una sola posizione (terza "openside"), mentre Derbyshire o Vosawai potevano supplire a carenze sia come 6 che come 8 (Derby anche come seconda linea "improvvisata").

Dì, discorso già fatto mille volte. Favaro e Derbyshire finora hanno giocato le briciole e non sono più dei ragazzini.
E' vero, Derbyshire doveva giocare con il Galles (mia sensazione: solo ed unicamente per i 20 minuti di garbage time con la Francia in cui Mallett sembra avere capito quello che tutti noi sappiamo benissimo da almeno un paio d'anni, e cioè che Paul vale questo livello) ma vogliamo parlare delle 4 partite prima?

Chi aveva davanti? Shalk Burger o Sole?

E su Favaro ti ripeto che poteva tranquillamente giocare le mezzore finali delle varie partite, se proprio non si voleva far tirare il fiato a Mauro.
E chissene frega se copre solo un ruolo..a me pare che nelle 2 partite finali il problema *enorme* è che i nostri non stavano in piedi e non certo l'eventuale spostamento di qualcuno in seconda linea per 10 o 20 minuti.

Abbiamo giocato il 6N con praticamente sempre la stessa formazione tipo, eddai.

[diddi]

Ti rsipondo in pvt per non alimentare l'OT.