sentiamo le proposte
Moderatore: Emy77
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stefanot
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Re: sentiamo le proposte
Se la Federazione si impegnasse di più sul reclutamento allora il rugby potrebbe farsi strada anche nelle scuole.
Comunque neanche questo è il vero problema: il vero problema è la mancanza di istruttori e di club giovanili in molte parti d'Italia. Il rugby ormai lo conoscono in tanti e tanti forse lo vorrebbero praticare, ma se sei un ragazzino e non hai né la squadra di quartiere né un insegnante di educazione fisica che ti fa giocare allora mi spiegate come si fa a reclutare un ragazzo???
I casi possono essere:
1) sistema scolastico dove si pratica il rugby con squadre di club giovanili: caso migliore, si inizia il reclutamento nelle scuole e i ragazzini vengono convogliati verso i club
2) sistema scolastico dove si pratica il rugby ma mancano squadre di club: i ragazzini si allenano max un paio di volte la settimana per max 4 ore. Troppo poco per far crescere giocatori di rugby
3) sistema scolastico dove non si pratica il rugby a scuola ma dove esiste un sistema capillare di squadre di club giovanili: senza dubbio più difficile fare reclutamento, ma vi sono strutture e competenze per poter far crescere i ragazzini e farli diventare dei veri giocatori di rugby
Naturalmente esiste anche il caso dove non esiste né il rugby nella scuole né il club di quartiere.
Secondo me quindi la Fir dovrebbe impegnarsi molto ma molto di più nella formazione degli allenatori delle varie under, nella costituzione di club giovanili e nella promozione del rugby nel territorio per far crescere la cultura rugbystica non solo nelle scuole, ma per attirare anche imprenditori, sponsor, spettatori eccetera.
Comunque neanche questo è il vero problema: il vero problema è la mancanza di istruttori e di club giovanili in molte parti d'Italia. Il rugby ormai lo conoscono in tanti e tanti forse lo vorrebbero praticare, ma se sei un ragazzino e non hai né la squadra di quartiere né un insegnante di educazione fisica che ti fa giocare allora mi spiegate come si fa a reclutare un ragazzo???
I casi possono essere:
1) sistema scolastico dove si pratica il rugby con squadre di club giovanili: caso migliore, si inizia il reclutamento nelle scuole e i ragazzini vengono convogliati verso i club
2) sistema scolastico dove si pratica il rugby ma mancano squadre di club: i ragazzini si allenano max un paio di volte la settimana per max 4 ore. Troppo poco per far crescere giocatori di rugby
3) sistema scolastico dove non si pratica il rugby a scuola ma dove esiste un sistema capillare di squadre di club giovanili: senza dubbio più difficile fare reclutamento, ma vi sono strutture e competenze per poter far crescere i ragazzini e farli diventare dei veri giocatori di rugby
Naturalmente esiste anche il caso dove non esiste né il rugby nella scuole né il club di quartiere.
Secondo me quindi la Fir dovrebbe impegnarsi molto ma molto di più nella formazione degli allenatori delle varie under, nella costituzione di club giovanili e nella promozione del rugby nel territorio per far crescere la cultura rugbystica non solo nelle scuole, ma per attirare anche imprenditori, sponsor, spettatori eccetera.
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zorrykid
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Re: sentiamo le proposte
Per queste cose la Federazione conta poco, chi possono dare una grossa spinta all'inalzamento delle capacità dei ragazzi sono: i club ed i comitati. La maggior parte dei club ha una visione molto, molto limitata della cosa. Ognuno vuole andare avanti da solo, pur avendo pochi ragazzi ed avendo come allenatori persone che come unico pregio hanno quello di avere il pomeriggio libero. Non sarebbe meglio riunire le forze? Sono certo che il livello aumenterebbe, se ad esempio hai un allenatore dell'under 16, che gira per tutta la settimana per 4/5 club. Una spesa ripartita, per un lavoro mirato, fatto da un professionista. Chi ha parecchi ragazzi può aiutare la squadra che fa fatica ogni domenica a scendere in campo. Mentre i comitati dovrebbero iniziare a lavorare veramente, mandare degli osservatori per individuare i ragazzi con potenzialità. Viste le continue pause dei campionati dovrebbero organizzare un camionato tra le squadre di comitati in modo che gli atleti forti abbiano un abitudine a giocare contro ragazzi di pari livello. O no? Per le scuole non mi illudo più di tanto. All'estero fanno sport, da noi c'è l'ora di ginnastica..stefanot ha scritto:Se la Federazione si impegnasse di più sul reclutamento allora il rugby potrebbe farsi strada anche nelle scuole.
Comunque neanche questo è il vero problema: il vero problema è la mancanza di istruttori e di club giovanili in molte parti d'Italia. Il rugby ormai lo conoscono in tanti e tanti forse lo vorrebbero praticare, ma se sei un ragazzino e non hai né la squadra di quartiere né un insegnante di educazione fisica che ti fa giocare allora mi spiegate come si fa a reclutare un ragazzo???
I casi possono essere:
1) sistema scolastico dove si pratica il rugby con squadre di club giovanili: caso migliore, si inizia il reclutamento nelle scuole e i ragazzini vengono convogliati verso i club
2) sistema scolastico dove si pratica il rugby ma mancano squadre di club: i ragazzini si allenano max un paio di volte la settimana per max 4 ore. Troppo poco per far crescere giocatori di rugby
3) sistema scolastico dove non si pratica il rugby a scuola ma dove esiste un sistema capillare di squadre di club giovanili: senza dubbio più difficile fare reclutamento, ma vi sono strutture e competenze per poter far crescere i ragazzini e farli diventare dei veri giocatori di rugby
Naturalmente esiste anche il caso dove non esiste né il rugby nella scuole né il club di quartiere.
Secondo me quindi la Fir dovrebbe impegnarsi molto ma molto di più nella formazione degli allenatori delle varie under, nella costituzione di club giovanili e nella promozione del rugby nel territorio per far crescere la cultura rugbystica non solo nelle scuole, ma per attirare anche imprenditori, sponsor, spettatori eccetera.
Vado bene per Rialto?-
stefanot
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Re: sentiamo le proposte
Infatti nelle scuole non si fa né si è mai fatto sport, eppure i club sportivi riescono a tesserare moltissimi giovani. Nel rugby questo è più problematico, ma i dati dicono che non siamo poi così indietro. Quello appunto che secondo me manca è una specializzazione spinta nel settore giovanili, ovvero mancano tecnici, osservatori, preparatori specializzati a livello giovanile.zorrykid ha scritto:Per queste cose la Federazione conta poco, chi possono dare una grossa spinta all'inalzamento delle capacità dei ragazzi sono: i club ed i comitati. La maggior parte dei club ha una visione molto, molto limitata della cosa. Ognuno vuole andare avanti da solo, pur avendo pochi ragazzi ed avendo come allenatori persone che come unico pregio hanno quello di avere il pomeriggio libero. Non sarebbe meglio riunire le forze? Sono certo che il livello aumenterebbe, se ad esempio hai un allenatore dell'under 16, che gira per tutta la settimana per 4/5 club. Una spesa ripartita, per un lavoro mirato, fatto da un professionista. Chi ha parecchi ragazzi può aiutare la squadra che fa fatica ogni domenica a scendere in campo. Mentre i comitati dovrebbero iniziare a lavorare veramente, mandare degli osservatori per individuare i ragazzi con potenzialità. Viste le continue pause dei campionati dovrebbero organizzare un camionato tra le squadre di comitati in modo che gli atleti forti abbiano un abitudine a giocare contro ragazzi di pari livello. O no? Per le scuole non mi illudo più di tanto. All'estero fanno sport, da noi c'è l'ora di ginnastica..stefanot ha scritto:Se la Federazione si impegnasse di più sul reclutamento allora il rugby potrebbe farsi strada anche nelle scuole.
Comunque neanche questo è il vero problema: il vero problema è la mancanza di istruttori e di club giovanili in molte parti d'Italia. Il rugby ormai lo conoscono in tanti e tanti forse lo vorrebbero praticare, ma se sei un ragazzino e non hai né la squadra di quartiere né un insegnante di educazione fisica che ti fa giocare allora mi spiegate come si fa a reclutare un ragazzo???
I casi possono essere:
1) sistema scolastico dove si pratica il rugby con squadre di club giovanili: caso migliore, si inizia il reclutamento nelle scuole e i ragazzini vengono convogliati verso i club
2) sistema scolastico dove si pratica il rugby ma mancano squadre di club: i ragazzini si allenano max un paio di volte la settimana per max 4 ore. Troppo poco per far crescere giocatori di rugby
3) sistema scolastico dove non si pratica il rugby a scuola ma dove esiste un sistema capillare di squadre di club giovanili: senza dubbio più difficile fare reclutamento, ma vi sono strutture e competenze per poter far crescere i ragazzini e farli diventare dei veri giocatori di rugby
Naturalmente esiste anche il caso dove non esiste né il rugby nella scuole né il club di quartiere.
Secondo me quindi la Fir dovrebbe impegnarsi molto ma molto di più nella formazione degli allenatori delle varie under, nella costituzione di club giovanili e nella promozione del rugby nel territorio per far crescere la cultura rugbystica non solo nelle scuole, ma per attirare anche imprenditori, sponsor, spettatori eccetera.
Questo per quanto riguarda le risorse, per quanto riguarda la struttura direi che il modello che proponi può andare bene. Bisogna però anche cambiare metodo di allenamento e campionati
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GiorgioXT
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Re: sentiamo le proposte
Riferito all'articolo di Sbrocco
ed in linea generale se uno che ci vive dice che "le scuole non faranno mai sport" vuol dire che siamo messi male...
Dev'essere esperienza, perché so che insegna da tanti anni sia in Licei che a Scienze Motorie ...luqa ha scritto:Un po' "netto" sul rapporto con le scuole...
ed in linea generale se uno che ci vive dice che "le scuole non faranno mai sport" vuol dire che siamo messi male...
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stefanot
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Re: sentiamo le proposte
Per mia esperienza devo dire che nessuno, dico nessun prof di educazione fisica mi ha mai insegnato niente per quanto riguarda uno sport, solo corsa qualche esercizietto e poi magari ti lasciava il pallone da calcio, da basket o da pallavolo per giocare con i tuoi compagni. Magari nella scuola c'era uno o due prof che iscrivevano una squadra di calcio o altro ad un torneo interscolastico.GiorgioXT ha scritto:Riferito all'articolo di SbroccoDev'essere esperienza, perché so che insegna da tanti anni sia in Licei che a Scienze Motorie ...luqa ha scritto:Un po' "netto" sul rapporto con le scuole...![]()
ed in linea generale se uno che ci vive dice che "le scuole non faranno mai sport" vuol dire che siamo messi male...
Ma nessuno è stato un ex giocatore.
Qui però c'è da dire che non è solo la federazione, ma evidentemente anche il governo che dovrebbe "spingere" a praticare sport nella scuola, ovvero organizzare squadre, tornei ecc.
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luqa
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Re: sentiamo le proposte
Dipende da quello che si vuole: alle superiori ho avuto undocente che ci faceva fare un 2suo" pentathlon : velocità, fondo, alto, lungo , e ginnastica a corpo libero e preparava le sqwuadre per il campionato scolastico.
Ma il problema è ...se hai poche ore a disposizione..che puoi fare?
Ma il problema è ...se hai poche ore a disposizione..che puoi fare?
- andrea12
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Re: sentiamo le proposte
L'educazione fisica non funziona perchè la Scuola non è uno strumento clientelare: non da voti (anzi da solo voti agli studenti ma non c'è ritorno in termini di elezioni) e non crea legami e collusioni: se poi si identifica la Scuola italiana come una stuttura napoleonica in un impianto fascista............beh, non si può pretendere che un giocatollo rotto e vecchio di circa 150 anni, possa creare formazione nel terzo millennio.
Qualche fortunato può almeno ricordare "la sua scuola" ma che il sistema non funzioni non è neppure da mettere in discussione.
Ergo, anche l'educazione fisica, appendice fastidosa e figlia di un dio minore, non può che tentennare.
Ma tutto il mondo non è Paese; e la Scuola italiana, hic et nunc, non potrà risolvere nè il problema del rugby nè, tantomeno, quello della cultura in generale.
Però, se i docenti di educazione fisica utilizzassero anche il rugby (la sovrapposizione col Club non ha alcun senso), il bacino d'utenza andrebbe ad allargarsi, almeno nel numero. Non è difficile pensare che parallelamente al gruppo sportivo di pallavolo o di atletica ci possa anche essere il rugby. Non si tratterebbe di creare talenti oppure di formare tecnicamente dei novelli O'Connor; si tratterebbe di inserire in una programmazione generale anche il rugby, inteso come skill in generale, inteso come lettura e risoluzione (sia individuale che collettiva) di situazioni, ma anche come esercitazione al combattimento, con risvolti educativi che ben conosciamo e che probabilmente sono il nostro minimo comune multiplo.
Costi: gli insegnanti sono già stipendiati (quelli italiani sono i meno pagati d'Europa e anche i meno motivati), le ore di gruppo sportivo sono al massimo 6 per settimana (sono 3 pomeriggi da 2 ore oppure 4 pomeriggi di 1:30') e il materiale necessario, tolto un prato di 40x50, non supera i 300.....facciamo 400€ (non tutti gli anni ma una tantum). Con i soldi di qualsiasi Fondo di Istituto si può fare.
La Federazione non ha interesse a costruire un bacino d'utenza alternativo e parallelo non perchè non ci sarebbe osmosi tra i due sistemi ma perchè si ha paura che il sistema scolastico non si senta così sottomesso ai pruriti dei Comitati. Perchè il Club si dovrebbe comunque confrontare, e viceversa, con la Scuola. perchè c'è una paura fottuta che allargando il sistema, la torta sia toppo tagliata (in fette sempre più piccole ma mangiata di meno).
Buon rugby
Qualche fortunato può almeno ricordare "la sua scuola" ma che il sistema non funzioni non è neppure da mettere in discussione.
Ergo, anche l'educazione fisica, appendice fastidosa e figlia di un dio minore, non può che tentennare.
Ma tutto il mondo non è Paese; e la Scuola italiana, hic et nunc, non potrà risolvere nè il problema del rugby nè, tantomeno, quello della cultura in generale.
Però, se i docenti di educazione fisica utilizzassero anche il rugby (la sovrapposizione col Club non ha alcun senso), il bacino d'utenza andrebbe ad allargarsi, almeno nel numero. Non è difficile pensare che parallelamente al gruppo sportivo di pallavolo o di atletica ci possa anche essere il rugby. Non si tratterebbe di creare talenti oppure di formare tecnicamente dei novelli O'Connor; si tratterebbe di inserire in una programmazione generale anche il rugby, inteso come skill in generale, inteso come lettura e risoluzione (sia individuale che collettiva) di situazioni, ma anche come esercitazione al combattimento, con risvolti educativi che ben conosciamo e che probabilmente sono il nostro minimo comune multiplo.
Costi: gli insegnanti sono già stipendiati (quelli italiani sono i meno pagati d'Europa e anche i meno motivati), le ore di gruppo sportivo sono al massimo 6 per settimana (sono 3 pomeriggi da 2 ore oppure 4 pomeriggi di 1:30') e il materiale necessario, tolto un prato di 40x50, non supera i 300.....facciamo 400€ (non tutti gli anni ma una tantum). Con i soldi di qualsiasi Fondo di Istituto si può fare.
La Federazione non ha interesse a costruire un bacino d'utenza alternativo e parallelo non perchè non ci sarebbe osmosi tra i due sistemi ma perchè si ha paura che il sistema scolastico non si senta così sottomesso ai pruriti dei Comitati. Perchè il Club si dovrebbe comunque confrontare, e viceversa, con la Scuola. perchè c'è una paura fottuta che allargando il sistema, la torta sia toppo tagliata (in fette sempre più piccole ma mangiata di meno).
Buon rugby
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stefanot
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Re: sentiamo le proposte
Credo sarebbe già qualcosa dotare le scuole di palloni da rugby e istruttori che insegnino le regole basi del gioco. Una volta fatto questo si potrebbero creare campionati interscolastici in tutto il paese. Da lì il passaggio ai club è quasi immediato.
Certo non basta esercitarsi a scuola perchè, ripeto, le 4 ore settimanali di esercitazione fisica non servono a nessuno sport. Sempre meglio di niente, ma la scuola non è mai servita né è mai stata utilizzata per la formazione in qualsiasi sport.
I giocatori di calcio, basket, pallavolo mica vengono formati dalle scuole.
E' qui che dobbiamo crescere, forse la Fir potrebbe andare dal governo e chiedere che venga introdotto il rugby nelle scuole come momento di integrazione, di sviluppo fisico e di educazione dei ragazzi.
Certo non basta esercitarsi a scuola perchè, ripeto, le 4 ore settimanali di esercitazione fisica non servono a nessuno sport. Sempre meglio di niente, ma la scuola non è mai servita né è mai stata utilizzata per la formazione in qualsiasi sport.
I giocatori di calcio, basket, pallavolo mica vengono formati dalle scuole.
E' qui che dobbiamo crescere, forse la Fir potrebbe andare dal governo e chiedere che venga introdotto il rugby nelle scuole come momento di integrazione, di sviluppo fisico e di educazione dei ragazzi.
- andrea12
- Messaggi: 1434
- Iscritto il: 2 lug 2008, 16:32
Re: sentiamo le proposte
Rispondo soprattutto a Stefanot anche se mi sembra di capire che le proposte siano già "ferme".
Tu dici che le ore di educazione fisica...............ecc, ecc. Allora: 6 ore di gruppo sportivo pomeridiano non sono così poche. Se ne possono fare al massimo 6 ma in aggiunta, con una programmazione adeguata, senza passare da nessuna FIR o Mammasantissima, possono diventare 8 (+ 2 di ed.fisica curriculari). Ti assicuro che non sono moltissimi i Club che fanno per la loro U.16 o 18 più di 8 ore. Poi vorrei che si calcolasse non solo la quantità ma anche la qualità.
Tu Stefanot mi dici che siccome a te non hanno fatto fare niente, in tutta Italia non si fa niente.............vacci piano. Sei stato sfortunato e hai trovato un somaro e un fannullone. Nella mia carriera di docente, quasi trent'anni di mestiere, mi sono inventato 2 campioni del mondo Junior, qualche campione italiano e soprattutto tanti atleti che sono partiti dal livello scolastico ( a qualcuno le scarpe da ginnastica gliele ho regalate io).
Che sia molto difficile lavorare nel clima scolastico italiano te ne dò atto, però le proposte le stiamo facendo per chi sa e ha voglia di lavorare; comunque ne conosco tanti che producono molto poco, e non solo nel mio ambiente.
Con questo voglio rimarcare il fatto che ripartire dalla Scuola, non solo è possibile ma, forse, è l'unico stratagemma che ancora, in Italia, non è stato tentato. I motivi te li ho già detti nel post precedente e credo che ancora per un po' non vedremo alcuna collaborazione tra Federazioni nazionali e MIUR. Però, tra Comitati e singoli Istituti, forse, è più facile.
Un po' di tempo fa, la FIR permise ai Docenti di ed.Fisica di partecipare al corso/esame di primo livello: il risultato? nessuno! Molti parteciparono, moltissimi si entusiasmarono ma poi, non sostenuti, mollarono tutto e si dimenticarono il loro tesserino in qualche cassetto. Devo anche dire che ho conosciuto illustrissimi allenatori, anche di terzo livello, che non sanno fare una O col bicchiere, altri di secondo livello che sono rimasti al rugby degli anni settanta...........
Proviamo a fare proposte, tanto rimangono solo proposte che nessuno prenderà mai in considerazione
Buon rugby
Tu dici che le ore di educazione fisica...............ecc, ecc. Allora: 6 ore di gruppo sportivo pomeridiano non sono così poche. Se ne possono fare al massimo 6 ma in aggiunta, con una programmazione adeguata, senza passare da nessuna FIR o Mammasantissima, possono diventare 8 (+ 2 di ed.fisica curriculari). Ti assicuro che non sono moltissimi i Club che fanno per la loro U.16 o 18 più di 8 ore. Poi vorrei che si calcolasse non solo la quantità ma anche la qualità.
Tu Stefanot mi dici che siccome a te non hanno fatto fare niente, in tutta Italia non si fa niente.............vacci piano. Sei stato sfortunato e hai trovato un somaro e un fannullone. Nella mia carriera di docente, quasi trent'anni di mestiere, mi sono inventato 2 campioni del mondo Junior, qualche campione italiano e soprattutto tanti atleti che sono partiti dal livello scolastico ( a qualcuno le scarpe da ginnastica gliele ho regalate io).
Che sia molto difficile lavorare nel clima scolastico italiano te ne dò atto, però le proposte le stiamo facendo per chi sa e ha voglia di lavorare; comunque ne conosco tanti che producono molto poco, e non solo nel mio ambiente.
Con questo voglio rimarcare il fatto che ripartire dalla Scuola, non solo è possibile ma, forse, è l'unico stratagemma che ancora, in Italia, non è stato tentato. I motivi te li ho già detti nel post precedente e credo che ancora per un po' non vedremo alcuna collaborazione tra Federazioni nazionali e MIUR. Però, tra Comitati e singoli Istituti, forse, è più facile.
Un po' di tempo fa, la FIR permise ai Docenti di ed.Fisica di partecipare al corso/esame di primo livello: il risultato? nessuno! Molti parteciparono, moltissimi si entusiasmarono ma poi, non sostenuti, mollarono tutto e si dimenticarono il loro tesserino in qualche cassetto. Devo anche dire che ho conosciuto illustrissimi allenatori, anche di terzo livello, che non sanno fare una O col bicchiere, altri di secondo livello che sono rimasti al rugby degli anni settanta...........
Proviamo a fare proposte, tanto rimangono solo proposte che nessuno prenderà mai in considerazione
Buon rugby