Nostalgia di Kirwan e Berbizier

Discussioni sulla FIR e sulle Nazionali, maggiore e giovanili

Moderatore: Emy77

pilonegrosso
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Nostalgia di Kirwan e Berbizier

Messaggio da pilonegrosso »

Comincio ad avere nostalgia di Kirwan e Berbizier. Seguivano gli allenamenti delle squadre e i campionati, lanciavano i giovani e lavoravano sulla mentalità. A parte il paesaggio, cosa pensa Mallett? E Checchinato? E Dondi? E i procuratori?
pilonegrosso
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diddi
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Re: Nostalgia di Kirwan e Berbizier

Messaggio da diddi »

Stavamo meglio quando stavamo peggio?

Al di là delle battute, mi pare ingiusto confrontare il presente con il passato, per una questione di forma. Da un lato abbiamo esperienze conchiuse, sulle quali possiamo gettare uno sguardo retrospettivo d'insieme; dall'altro un avvenimento in fieri, la cui valutazione è necessariamente provvisoria e legata agli sviluppi futuri.
Peterino
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GiorgioXT
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Re: Nostalgia di Kirwan e Berbizier

Messaggio da GiorgioXT »

Non metterei insieme Kirwan e Berbizier... ed in ogni caso Mallet ce lo teniamo.
Laporte
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Re: Nostalgia di Kirwan e Berbizier

Messaggio da Laporte »

GiorgioXT ha scritto:Non metterei insieme Kirwan e Berbizier... ed in ogni caso Mallet ce lo teniamo.
per fortuna... putroppo
foffos
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Re: Nostalgia di Kirwan e Berbizier

Messaggio da foffos »

Ma, di Kirwan non ne sarei così convinto, per quanto riguarda Berbizier sono d'accordo. I risultati migliori la nostra nazionale gli avuti con in panchina dei tecnici d'oltralpe; Villepreux, Fourcarde, Coste e Berbizier appunto, quindi andare a cercare coachs di scuola anglosassone snatura quello che è e deve essere il nostro modello di gioco.
Cambiare ad un anno dai mondiali non ha senso e credo che la federazione non lo faccia, ma dopo il mondiale vada come vada un bel grazie a Mallet che il suo l'ha fatto (non butterei via tutto il suo operato).
Per me l'ideale sarebbe un buon allenatore Francese (Brunel prima di tutti, Galthiè a seguire) coadiuvato però da allenatori di scuola Italiana proprio per non snaturare il nostro tipo di gioco e mentalità molto più vicino ai francesi che non ad altri.
GiorgioXT
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Re: Nostalgia di Kirwan e Berbizier

Messaggio da GiorgioXT »

foffos ha scritto: Per me l'ideale sarebbe un buon allenatore Francese (Brunel prima di tutti, Galthiè a seguire) coadiuvato però da allenatori di scuola Italiana proprio per non snaturare il nostro tipo di gioco e mentalità molto più vicino ai francesi che non ad altri.
Concordo ... inoltre gli allenatori Francesi hanno altre cose (importanti secondo me) che ci avvicinano :
- il Rugby come sport che deve "sgomitare" fra altri e vincere sul potere del calcio (cosa completamente fuori della realtà in NZ e SA)
- Diffusione non uniforme e presenza di una "provincialità" forte
birradamezzo
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Re: Nostalgia di Kirwan e Berbizier

Messaggio da birradamezzo »

Io invece sperei tanto in Green, anche se anglosassone. Mi ha sempre impressionato per come lavorava sui giovani.
pilonegrosso
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Re: Nostalgia di Kirwan e Berbizier

Messaggio da pilonegrosso »

GiorgioXT ha scritto:
foffos ha scritto: Per me l'ideale sarebbe un buon allenatore Francese (Brunel prima di tutti, Galthiè a seguire) coadiuvato però da allenatori di scuola Italiana proprio per non snaturare il nostro tipo di gioco e mentalità molto più vicino ai francesi che non ad altri.
Concordo ... inoltre gli allenatori Francesi hanno altre cose (importanti secondo me) che ci avvicinano :
- il Rugby come sport che deve "sgomitare" fra altri e vincere sul potere del calcio (cosa completamente fuori della realtà in NZ e SA)
- Diffusione non uniforme e presenza di una "provincialità" forte
Concordo, però vorrei ricordare i giovani lanciati da Kirwan quando non erano nemmeno titolari nella squadra di club.
pilonegrosso
DVD
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Re: Nostalgia di Kirwan e Berbizier

Messaggio da DVD »

pilonegrosso ha scritto:
GiorgioXT ha scritto:
foffos ha scritto: Per me l'ideale sarebbe un buon allenatore Francese (Brunel prima di tutti, Galthiè a seguire) coadiuvato però da allenatori di scuola Italiana proprio per non snaturare il nostro tipo di gioco e mentalità molto più vicino ai francesi che non ad altri.
Concordo ... inoltre gli allenatori Francesi hanno altre cose (importanti secondo me) che ci avvicinano :
- il Rugby come sport che deve "sgomitare" fra altri e vincere sul potere del calcio (cosa completamente fuori della realtà in NZ e SA)
- Diffusione non uniforme e presenza di una "provincialità" forte
Concordo, però vorrei ricordare i giovani lanciati da Kirwan quando non erano nemmeno titolari nella squadra di club.
pilonegrosso
Gia', d'altronde poi quei giovani sono oggi l'anima di questa nazionale. Chissa' se Kirwan avesse potuto lavorare continuamente con loro sino ad oggi.
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giobart
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Re: Nostalgia di Kirwan e Berbizier

Messaggio da giobart »

Berbizier ha ottenuto risultati migliori, anche se io sono convinto che il gioco francese non rispecchi il nostro modo di intendere il rugby, io vedrei bene un coatch inglese o argentino che sappiano sfruttare la nostra arma migliore "la mischia" e comunque sostengo Mallett per me come allenatore non si discute.
Non c'è sconfitta nel cuore di chi lotta fino alla fine!
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diddi
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Re: Nostalgia di Kirwan e Berbizier

Messaggio da diddi »

foffos ha scritto:...Per me l'ideale sarebbe un buon allenatore Francese (Brunel prima di tutti, Galthiè a seguire) coadiuvato però da allenatori di scuola Italiana proprio per non snaturare il nostro tipo di gioco e mentalità molto più vicino ai francesi che non ad altri.
Potremo anche aver ottenuto i risultati migliori con tecnici francesi, ma di certo il nostro gioco non somiglia per nulla a quello francese!
Noi ricerchiamo la forza fisica, al limite a scapito della velocità; ci affidiamo alla forza degli avanti e arranchiamo quando si tratta di giocare la palla di fino. I francesi corrono e giocano palla con una velocità fulminea, anche con le terze linee; anzi guardando gente come Ouedraogo, Dusautoir, Bastareaud o Malzieu, non si capisce bene con quale criterio un giocatore venga avviato ai ruoli di terza linea o di 3/4.
Magari Berbizier ci avesse insegnato a "fare i francesi"! Invece il nostro attacco era: calcio di Pez (e Pez non era certo O'Gara...) e 3/4 in caccia, Mirco e Canale in primis. Non gliene voglio, ma tra tutti gli allenatori che abbiamo avuto BBZ era probabilmente il più pragmatico e il meno "educativo" e rivolto alla crescita del movimento.
La verità è che il nostro movimento è limitato in confronto alle realtà con cui deve misurarsi se non vuole restare un fenomeno di nicchia. Qualsiasi coach deve scontrarsi con questo dato di fatto e cercare delle soluzioni per limitare il gap. Le ricette sono varie, ma mettersi a far giocare i nostri come se fossero francesi, non mi sembra proprio il caso, ora; forse, tra qualche annetto di duro lavoro.
Peterino
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luqa
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Re: Nostalgia di Kirwan e Berbizier

Messaggio da luqa »

Cosa è un rugbista argentino?

Un italiano che parla spagnolo e vorrebbe essere inglese.


Cosa è un rugbista italiano?

Un argentino ricco che parla veneto/romano/parmigiano/italiano e vorrebbe essere francese.
Laporte
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Re: Nostalgia di Kirwan e Berbizier

Messaggio da Laporte »

luqa ha scritto:Cosa è un rugbista argentino?

Un italiano che parla spagnolo e vorrebbe essere inglese.


Cosa è un rugbista italiano?

Un argentino ricco che parla veneto/romano/parmigiano/italiano e vorrebbe essere francese.
bella...
daom
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Re: Nostalgia di Kirwan e Berbizier

Messaggio da daom »

E pensare che la frase originale è
"un porteño es un italiano que habla castellano, viste como un inglés y se cree un francés"
ovvero uno di Buenos Aires è un italiano che parla spagnolo, se veste come un inglese e si crede un francese.
La differenza fra argentino (=delle provincie) e porteño (=della città de Baires) se manifesta anche nel rugby dove solo nelgi ultimi anni c'è un vero campionato nazionale ed i "provinciali" partecipano massivamente ai Pumas.

Comunque,.. cosa c'entra questo con Kirwan e BBZ ? ahhhh ho capito! c'è la parola nostalgia ( = tango = argentina per turisti) :D
Se il rugby é solo uno sport, il cuore é solo un organo
luqa
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Re: Nostalgia di Kirwan e Berbizier

Messaggio da luqa »

Per la verità, la prima parte l'ho letta in un articolo sul rugby argentino, e probabilemente è la trasformazione rugbistica del detto sui "portegni", cioè quelli di Baires.
E oggettivamente, parlando di bonaerensi, pensando suoprattutto alla Baires che fu, è un detto eccezionalmente "preciso": una città con oltre la metà degli abitanti di origine o "mezzosangue" italiana, con una forte connotazione britannica nelle imprese e in una certa etologia, ma con l'idea di essere la Parigi australe (forse la Marsiglia del Rio della Plata, calza meglio).

La seconda è una mia variante.

L'ho messa perché secondo me corrisponde al nostro modo di essere: un insieme di piccole comunità regionali, venete, romane, parmigiane, abruzzesi, sannitiche, tirreniche ecc. con un indole simile a quella degli argentini (tanta mischia, meglio se un po' sporca, MM piccolo e carogna, apertura che calcia e gioca conla maglietta pulita, 3/4 spesso spetattori nonpagnti) ma senza quella fame che permette ai "tangheri" di sfornare giocatori a ripetizione, e con il perenne esempio/sogno/confronto dei cugini d'oltralpe.
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