U20 per il Galles
Moderatore: Emy77
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bernadotte
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Re: U20 per il Galles
Anche il problema del reclutamento non è di secondaria importanza basti pensare che nel paese dove vivo (provincia di reggio emilia) se volessi far praticare a mio figlio il rugby (tra qualche anno visto che è appena nato) sarei costretto a fare almeno 20km ad andare e 20 a tornare mentre l'atletica, il calcio, il basket, la pallavolo e l'hockey sono a poche centinai di metri e lo vengono a prendere a casa.
In queste condizioni è ovvio che sono gli scarti degli altri sport si possono avvicinare al rugby e solo se fortemente motivati viste le difficoltà logistiche.
In queste condizioni è ovvio che sono gli scarti degli altri sport si possono avvicinare al rugby e solo se fortemente motivati viste le difficoltà logistiche.
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orso1967
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Re: U20 per il Galles
Il discorso è un pelino più complesso, in Italia si paga dazio anche perchè nelle scuole non si pratica più un educazione fisica degna di tale nome, quindi ti ritrovi spesso a lavorare su bambini/ragazzi con dei deficit psico-motori che devi colmare a scapito della didattica prettamente "rugbistica".VANZANDT ha scritto:lapalissiano..... ma se fai un discorso del genere ad Ascione dici che intenda?
..........
all'interno della municipalizzata l'unica preoccupazione è quella di piazzare i pretoriani garantito........finchè non si azzera l'organo di indirizzo del movimento non ce ne per nessuno non si scappa.......
Non so se cambiando i vertici poi si possa ottenere di cambiare anche la sostanza, credo sia più difficile liberarsi da condizionamenti e metodi di lavoro obsoleti.
Per dirla alla GiorgioXT, segare la punta della piramide è relativamente semplice, cambiare mentalità a tanti tecnici-mattoncini che stanno alla base è impresa ben più difficile...
Is fearr Gaeilge briste, na Bearla cliste.
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VANZANDT
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Re: U20 per il Galles
questo discirso vale fino ad un certo punto. mi capita spesso di parlare con allenatori di altre discipline molti anche di calcio e loro cominciano ad avere problemi ad allestire le squadre giovanili spesso nelle piccole società di calcio devono associarsi per fare le squadre giovanili perchè dicono che molti ragazzi sono indirizzati ad altri sport cosa che in passato era molto meno accentuata. ripeto che questo discorso me lo fanno spesso allenatori di settori giovanili di calcio (certamente qualcosa influisce anche il calo demografico ma è certo che ce più differenziazione nella scelta rispetto al passato)bernadotte ha scritto:Anche il problema del reclutamento non è di secondaria importanza basti pensare che nel paese dove vivo (provincia di reggio emilia) se volessi far praticare a mio figlio il rugby (tra qualche anno visto che è appena nato) sarei costretto a fare almeno 20km ad andare e 20 a tornare mentre l'atletica, il calcio, il basket, la pallavolo e l'hockey sono a poche centinai di metri e lo vengono a prendere a casa.
In queste condizioni è ovvio che sono gli scarti degli altri sport si possono avvicinare al rugby e solo se fortemente motivati viste le difficoltà logistiche.
stando così le cose assume un ruolo fondamentale il lavoro di "propaganda" che si decide di fare/o non fare a livello di strutture di base. va da se che ci vogliono persone capaci e tecnici preparata..........va da se
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VANZANDT
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Re: U20 per il Galles
orso1967 ha scritto:Il discorso è un pelino più complesso, in Italia si paga dazio anche perchè nelle scuole non si pratica più un educazione fisica degna di tale nome, quindi ti ritrovi spesso a lavorare su bambini/ragazzi con dei deficit psico-motori che devi colmare a scapito della didattica prettamente "rugbistica".VANZANDT ha scritto:lapalissiano..... ma se fai un discorso del genere ad Ascione dici che intenda?
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all'interno della municipalizzata l'unica preoccupazione è quella di piazzare i pretoriani garantito........finchè non si azzera l'organo di indirizzo del movimento non ce ne per nessuno non si scappa.......
Non so se cambiando i vertici poi si possa ottenere di cambiare anche la sostanza, credo sia più difficile liberarsi da condizionamenti e metodi di lavoro obsoleti.
Per dirla alla GiorgioXT, segare la punta della piramide è relativamente semplice, cambiare mentalità a tanti tecnici-mattoncini che stanno alla base è impresa ben più difficile...
tutto vero però se hai tecnici/educatori al passo con i tempi qualcosa salta fuori..................dai siamo seri quando metti a capo di una struttura un Ascione non ce comunque speranza..........Picasso (noto rugbysta
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supermax
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Re: U20 per il Galles
La più grossa pecca che imputo alla FIR è proprio questa. Dall'ingresso nel 6N la FIR è stata l'unica delle Federazioni del CONI che ha visto il proprio budget aumentare e ha speso male i soldi. Quasi tutta l'attenzione al vertice (la Nazionale) e poca alla base. Solo da pochi anni è stato portato avanti il progetto Accademie, che non è criticabile in sé, ma che non può essere appalicato parzialmente. Le Accademie dovrebbero essere diffuse capillarmente sul territorio ed iniziare come minimo dall'under 16 altrimenti a Tirrenia arrivato giocatori che presentano carenze tecniche difficilmente migliorabili. E nemmeno le Accademie bastano. Vanno formati i tecnici delle giovanili, perché anche nel mini-rugby non si può andare avanti solo con genitori o ex-giocatori entusiasti ma privi dei rudimenti dell'insegnamento tecnico, così come gli arbitri. Se il movimento non cresce in TUTTE le sue componenti, e quindi non solo nei giocatori, non miglioreremo mai. Bisogna sviluppare la competenza. Per questo mi convincono poco i discorsi sulla scuola o sui numeri dei praticanti. In Italia, la scuola non è mai stata il motore dell'attività sportiva, lo sono solo i club, ma in molte discipline di squadra abbiamo una buona tradizione. Quanto al numero dei praticanti, anche quello ha importanza relativa, altrimenti Inghilterra e Francia dominerebbero il mondo, avendo da soli 6-7 volte più giovani di NZ, Aus e SA, per non parlare di Galles ed Irlanda. Qunidi il problema è una scuola tecnica che non abbiamo. L'ho detto tante altre volte: dopo le prime esperienze con Johnston e Kirwan io avrei preso per la Nazionale solo tecnici italiani, pagandoli meno dei "guru" che sono venuti dopo, ed avrei coperto d'oro una decina di tecnici dei settori giovanili delle nazioni australi dando loro carta bianca non solo per le nazionali giovanili ma per riformare tutto il settore e dargli un indirizzo tecnico preciso.
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orso1967
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Re: U20 per il Galles
è un problema squisitamente numerico, le rivoluzioni si fanno se di tali tecnici/educatori ne hai...VANZANDT ha scritto:tutto vero però se hai tecnici/educatori al passo con i tempi qualcosa salta fuori..................dai siamo seri quando metti a capo di una struttura un Ascione non ce comunque speranza..........Picasso (noto rugbysta) diceva che l'inizio è già la fine
noi (pochi volenterosi) abbiamo fatto una scelta di un certo tipo e siamo stati "costretti" a fondare una nuova società, con tutti i problemi annessi e connessi ("bacino d'utenza" in primis) in una realtà che lo faceva apparire un azzardo. Al momento l'aver osato (in termini di aver offerto un'alternativa) ci sta dando ragione.
Ascione è persona la cui competenza non mi permetto di mettere in discussione, credo che abbia delle attenuanti nel fatto che è sempre complesso fare "le nozze con i fichi secchi"...
Ma forse stiamo andando un po' off topic, magari se ne può discutere in altra sede...
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nino22
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Re: U20 per il Galles
Post da incorniciare!!orso1967 ha scritto:Permettete una rapida digressione:
lunedì scorso ho partecipato ad un corso di aggiornamento a Mogliano, relatore Richard Skelly, sull 1 v 1.
Destinatari dell'aggiornamento allenatori di primo e secondo livello (!).
Ho visto i ragazzi dell' Accademia che si "scaldavano" prima dell'inizio passandosi la palla con discrete capacità al limite della giocoleria, poi quando si è entrati nello specifico non sono stati in grado di eseguire un banale side step degno della decenza. Uno spettacolo che dire imbarazzante è poco.
Al di là delle considerazioni sul lavoro che viene svolto in Accademia, credo che il problema più grosso sia che accusiamo un ritardo sulla progressione didattica rispetto alle nazioni rugbisticamente più evolute di almeno 2 categorie, gap che poi non è più recuperabile: in IRFU le evasion skills tipo change of pace, side step, swerve ecc. vengono introdotte in U12/U14, se in U18 non le hai già metabolizzate sei in un ritardo formativo che non colmi più.
Considerazione finale per quanto riguarda il corso in oggetto: se mandi a fare gli aggiornamenti per primo e secondo livello su tematiche da sviluppare in minirugby, vuol dire che anche la formazione dei tecnici è fuori target per le categorie che stanno allenando.
Non ci si può poi meravigliare o scandalizzare se si prendono sonore battute a livello internazionale: non mandi un ragazzo ad un master universitario se ha appena acquisito le competenze di una terza media...
Invece di spendere miliardi in accademie, che stando ai risultati si sono rivelate un fallimento!!!! Che spendano sti soldi per formare gratuitamente i tecnici xchè il problema come hai detto tu è di skill che non vengono insegnate, non per volontà, ma xchè ahime la formazione dei nostri tecnici non è alla pari di quella che troviamo all'estero.
Allora forse sarebbe + saggio lasciar perdere le accademie federali per adottare un modello + inglese, ogni club ha la sua accademia, con sti soldi si finanzia la formazione dei tecnici di queste accademie e si fornisce supporto tecnico (che possono essere stage con tecnici stranieri, stage all'estero, attrezzature ma anche money per finanziare le accademie di club).
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sanciriacorugby
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Re: U20 per il Galles
Palazzani il migliore in campo e non frequenta l'accademia, sarà un caso?
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bernadotte
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Re: U20 per il Galles
Io alle accademie ho sempre creduto al punto tale da chiamare mio figlio Ivan.
Scusate l'off topic
Scusate l'off topic
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arbi
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Re: U20 per il Galles
concordo con il tuo discorso, io ho seguito questi ragazzi dalla u 17 ( in verità qualche 91 che reputo meglio di altri non c'è più ) al trofeo delle 4 nazioni di 4 anni fa credo , a parte con la francia, non ho visto il divario tecnico visto in queste partita, significa che non siamo più cresciuti tecnicamente come invece hanno fatto le altre nazionali, allora è da capire ed approfondire il perchè di questo, il nostro rugby è più indietro rispetto alle altre nazioni e questo è appurato, accademie e quant'altro non credo servano più di tanto in questo momento, ora c'è più bisogno di insegnare la tecnica ai nostri ragazzi,metodologie di allenamento diverse, la tecnica la insegna chi l 'ha imparata , nonostante tutta la buona volontà dei nostri tecnici è proprio li che si deve intervenire, dalle giovanili, dai club, partendo dai ragazzini, la fir è li che dovrebbe investire ed aiutare le società, pagando tecnici preparati al servizio dei nostri giovani.supermax ha scritto:La più grossa pecca che imputo alla FIR è proprio questa. Dall'ingresso nel 6N la FIR è stata l'unica delle Federazioni del CONI che ha visto il proprio budget aumentare e ha speso male i soldi. Quasi tutta l'attenzione al vertice (la Nazionale) e poca alla base. Solo da pochi anni è stato portato avanti il progetto Accademie, che non è criticabile in sé, ma che non può essere appalicato parzialmente. Le Accademie dovrebbero essere diffuse capillarmente sul territorio ed iniziare come minimo dall'under 16 altrimenti a Tirrenia arrivato giocatori che presentano carenze tecniche difficilmente migliorabili. E nemmeno le Accademie bastano. Vanno formati i tecnici delle giovanili, perché anche nel mini-rugby non si può andare avanti solo con genitori o ex-giocatori entusiasti ma privi dei rudimenti dell'insegnamento tecnico, così come gli arbitri. Se il movimento non cresce in TUTTE le sue componenti, e quindi non solo nei giocatori, non miglioreremo mai. Bisogna sviluppare la competenza. Per questo mi convincono poco i discorsi sulla scuola o sui numeri dei praticanti. In Italia, la scuola non è mai stata il motore dell'attività sportiva, lo sono solo i club, ma in molte discipline di squadra abbiamo una buona tradizione. Quanto al numero dei praticanti, anche quello ha importanza relativa, altrimenti Inghilterra e Francia dominerebbero il mondo, avendo da soli 6-7 volte più giovani di NZ, Aus e SA, per non parlare di Galles ed Irlanda. Qunidi il problema è una scuola tecnica che non abbiamo. L'ho detto tante altre volte: dopo le prime esperienze con Johnston e Kirwan io avrei preso per la Nazionale solo tecnici italiani, pagandoli meno dei "guru" che sono venuti dopo, ed avrei coperto d'oro una decina di tecnici dei settori giovanili delle nazioni australi dando loro carta bianca non solo per le nazionali giovanili ma per riformare tutto il settore e dargli un indirizzo tecnico preciso.
Mi pare di aver sentito del progetto altezza / peso , la tecnica la insegnamo, il fisico c''è e non si fà.... a parte l'enorme cazzata chi sarebbero coloro che insegnano la tecnica !!!
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Laporte
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Re: U20 per il Galles
C'è poco da fare... L'under-20 in Italia non interessa nessunomsoprtautto ai club e con l'ultima sentenza del CONI sui giocatori di formazione, fregherà ancor meno
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leon23
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- Iscritto il: 30 ott 2009, 18:58
Re: U20 per il Galles
Che strano Palazzani non viene nemmeno da Tirrenia!!!paga1 ha scritto:per quanto mi riguarda l'unica cosa che mi sento di dire e' che uno come Pallanzani(solo lui purtroppo)dovrebbe gia' giocare titolare in eccellenza da inizio stagione.
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supermax
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Re: U20 per il Galles
Embé? Benvenuti e Gori, tante per fare solo due esempi, sono stati in Accademia e ne dicono un gran bene. Lasciamo perdere i partiti presi....
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arbi
- Messaggi: 170
- Iscritto il: 5 feb 2009, 17:33
Re: U20 per il Galles
Di questi giocatori ne direbbero un gran bene a prescindere , non credo proprio sia l'accademia a formare i giocatori validi...supermax ha scritto:Embé? Benvenuti e Gori, tante per fare solo due esempi, sono stati in Accademia e ne dicono un gran bene. Lasciamo perdere i partiti presi....
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marcorimini
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Re: U20 per il Galles
Che strano Palazzani non viene nemmeno da Tirrenia!!![/quote]
Nessuno che spieghi cosa segnifichi giocare ed allenarsi assieme a Griffen, che si è spostato a n° 10 per far crescere Palazzani, già bravo di suo a U 16, a mediano di mischia?
Apriamo gli occhi, vale di più un buon maestro e tutor al club tutta la settimana, che giochi con te la domenica e ti dia consigli e fiducia, di una settimana a tirare su pesi e buttare già pillole!
Nessuno che spieghi cosa segnifichi giocare ed allenarsi assieme a Griffen, che si è spostato a n° 10 per far crescere Palazzani, già bravo di suo a U 16, a mediano di mischia?
Apriamo gli occhi, vale di più un buon maestro e tutor al club tutta la settimana, che giochi con te la domenica e ti dia consigli e fiducia, di una settimana a tirare su pesi e buttare già pillole!