Disastro Nazionale U20, perché ? ?
Moderatore: Emy77
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supermax
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Re: Disastro Nazionale U20, perché ? ?
Il problema è che la FIR non fa corsi di alto livello per allenatori di giovanili. Ci sono corsi abbastanza ridicoli per prendere il patentino e con quello diventi un coach....poi è tutto affidato a sensibilità ed entusiasmo. Idem per gli arbitri. Ecco dove sta il fallimento della Federazione. Con i molti soldi ottenuti grazie all'ingresso nel 6N (unica federazione che non ha avuto ricadute dai tagli del CONI) si doveva spendere molto di più nel settore della formazione di tutte le componenti del rugby (giovani giocatori, arbitri, allenatori, ma anche manager) e molto meno per strastipendiare selezionatori stranieri strapagati per la nazionale maggiore. Le Accademie servono eccome, se no perché tutte le nazioni evolute le avrebbero?. E George Coste, che ha impostato l'Accademia di Tirrenia, non è propriamente l'ultimo arrivato in tema di conoscenze rugbystiche. Ma l'under 20 dovrebbe rappresentare la sintesi di un lavoro partito molto prima e svolto da gente esperta, con giocatori veramente formati tecnicamente ed arbitri che aiutano a far svolgere le partite secondo binari ortodossi e non fischiano falli a casaccio. Poi, a parità di tecnica vince il fisico e l'alto livello sarà appannaggio di quelli più forti e più grossi ma i fondamentali individuali e di squadra li devono conoscere TUTTI. Oggi è così?
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barogi
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Re: Disastro Nazionale U20, perché ? ?
quoto, ma non per forza i più grossi sono i più forti e agili e veloci e placcanosupermax ha scritto:Il problema è che la FIR non fa corsi di alto livello per allenatori di giovanili. Ci sono corsi abbastanza ridicoli per prendere il patentino e con quello diventi un coach....poi è tutto affidato a sensibilità ed entusiasmo. Idem per gli arbitri. Ecco dove sta il fallimento della Federazione. Con i molti soldi ottenuti grazie all'ingresso nel 6N (unica federazione che non ha avuto ricadute dai tagli del CONI) si doveva spendere molto di più nel settore della formazione di tutte le componenti del rugby (giovani giocatori, arbitri, allenatori, ma anche manager) e molto meno per strastipendiare selezionatori stranieri strapagati per la nazionale maggiore. Le Accademie servono eccome, se no perché tutte le nazioni evolute le avrebbero?. E George Coste, che ha impostato l'Accademia di Tirrenia, non è propriamente l'ultimo arrivato in tema di conoscenze rugbystiche. Ma l'under 20 dovrebbe rappresentare la sintesi di un lavoro partito molto prima e svolto da gente esperta, con giocatori veramente formati tecnicamente ed arbitri che aiutano a far svolgere le partite secondo binari ortodossi e non fischiano falli a casaccio. Poi, a parità di tecnica vince il fisico e l'alto livello sarà appannaggio di quelli più forti e più grossi ma i fondamentali individuali e di squadra li devono conoscere TUTTI. Oggi è così?