MONDIALE UNDER 20

Discussioni sulla FIR e sulle Nazionali, maggiore e giovanili

Moderatore: Emy77

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garakh
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Re: MONDIALE UNDER 20

Messaggio da garakh »

Buongiorno,
La risposta di Cicciocotenna a yeti sintetizza il vero errore di fondo che si persegue nel rugby italiano: l’inseguire modelli che non sono alla nostra portata.Fisicamente, i nostri giocatori non saranno mai al livello di quelli dell’emisfero sud e degli inglesi e se si vuole giocarsela contro le nazioni più quotate bisogna lavorare sulla tecnica individuale e di squadra (aspetti su cui i nostri giocatori hanno molto su cui lavorare). Reggere per 50/60 minuti non serve a nulla, se poi arrivi, ai restanti 20, senza fiato, perché vuoi dimostrare che puoi scamionare contro gente che potrebbe reggere quei ritmi per 160 minuti.
Chi ha visto la partita Sud Africa - Scozia, ricorderà l’ultima azione di attacco scozzese. E’ bastato che un giocatore usasse bene mani e cervello per mandare a cogliere funghi due superpalestrati sud africani e c’è mancato poco che andasse in meta.
In sintesi, il parametro di valutazione per un giocatore di qualsiasi livello dovrebbe essere se sa giocare a rugby e non se ha un fisico da culturista.
MAX_AM
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Re: MONDIALE UNDER 20

Messaggio da MAX_AM »

Non mi rivolgo a nessuno in particolare ma, ho l'impressione che spesso, quando si parla di "skills" fisici, ci si riferisca solo alla stazza, ai muscoli e ai kg. Credo che a queste componenti, che hanno comunque una certa importanza, si debba aggiungere lo scatto, la resistenza alla fatica e il fiato. La freschezza e la capacità atletiche sono caratteristiche fisiche tanto quanto, se non di più, delle misure muscolari. A me sembra un ovvietà ma ho avuto l'impressione (chiedo venia se sbagliata) che le suddette vengano accreditate quali 'skills' tecnici. Il Sudafrica è una signora squadra: ma la Scozia ha fatto, a mio parere, un'ottima figura.
"I think It's time ..." (Raphaël Ibañez)
GiorgioXT
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Re: MONDIALE UNDER 20

Messaggio da GiorgioXT »

pastaefasioi ha scritto:
cioè vorrei solo capire ... non è che quando si parla di ste polemiche sulla statura si sta parlando di aria fritta???
Purtroppo no.
E' una impostazione data dalla presidenza allo staff tecnico , e consiste in due principi : predominanza degli aspetti fisici su quelli tecnici , ed "equilibrio zonale " nelle chiamate per confermare la presenza di tutta italia ad alto livello .
Non c'è nulla di scritto , ma l'esempio funziona meglio di 100 circolari.
L'unico tecnico di nazionale giovanile fatto fuori e mai più chiamato contravvenne a queste imposizioni , e non
bastarono risultati di valore assoluto come battere l'Inghilterra a casa sua...
JosephK.
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Re: MONDIALE UNDER 20

Messaggio da JosephK. »

MAX_AM ha scritto:Non mi rivolgo a nessuno in particolare ma, ho l'impressione che spesso, quando si parla di "skills" fisici, ci si riferisca solo alla stazza, ai muscoli e ai kg. Credo che a queste componenti, che hanno comunque una certa importanza, si debba aggiungere lo scatto, la resistenza alla fatica e il fiato. La freschezza e la capacità atletiche sono caratteristiche fisiche tanto quanto, se non di più, delle misure muscolari. A me sembra un ovvietà ma ho avuto l'impressione (chiedo venia se sbagliata) che le suddette vengano accreditate quali 'skills' tecnici. Il Sudafrica è una signora squadra: ma la Scozia ha fatto, a mio parere, un'ottima figura.
Max secondo me centra perfettamente il punto. Contro gli AB tutti diamo per scontata la loro superiorità tecnica e di "materiale umano" ma quando si vede la nostra ala che corre più lenta di una loro seconda linea o i nostri piloni che si appoggiano in ruck invece di spazzare o il fatto che dobbiamo avere un sacco di giocatori sul raggruppamento per tentare di tenere l'ovale o di contenderlo lasciando sistematicamente praterie al largo, qualcosa significa anche oltre il puro piano "tecnico". Cioè ci mancano anche fiato, corsa e... grinta e rabbia agonistica (per esempio lasciare il tizio fare il ridicolo ballettino dopo la meta... anche qui, farsi un po' valere in campo, un conto è perdere un conto è essere presi per il dedrè...).

Anche il fatto che Leso, per citarne uno, inizia a sciupà alla fine del primo tempo... (Quaglio invece l'ho visto, a dispetto di quanto io pensassi di lui poco bene, molto più reattivo) significa pur qualcosa.
"Volevo che tu imparassi una cosa: volevo che tu vedessi che cosa è il vero coraggio, tu che credi che sia rappresentato da un uomo col fucile in mano. Aver coraggio significa sapere di essere sconfitti prima ancora di cominciare, e cominciare egualmente e arrivare fino in fondo, qualsiasi cosa accada. E' raro vincere in questi casi, ma qualche volta succede" (Il Buio oltre la siepe).

Metti una sera con gli amici del bar e capisci quanto è importante... la cultura del rugby.

Entrare al bar per condividere, non per dividere (Il sommo Beppone).

Nex time... Good Game... Nice try... Seh seh avemo capito...
Prignolo
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Re: MONDIALE UNDER 20

Messaggio da Prignolo »

barogi ha scritto:di cosa ci lamentiamo se a giocare portiamo ragazzi a caso, fate un pensiero, in italia negli sport di squadra in nazionale portano sempre l'ossatura vincente dei rispettivi campionati perchè non c'è il tempo di preparare una vera squadra, ma voi avete visto qualche parvenza di conoscenza del gioco del proprio compagno e del gioco dell'altra squadra? NO
Allora perché i cervelloni non chiamano i vincenti più qualche giocatore veramente forte di sostegno, forse qualcosa di meglio ne viene fuori.
( è esattamente come ha fatto la nazionale di calcio agli ultimi mondiali, allenatore troppo convinto delle sue idee, occhio di bue, risultato, figura di M...A)
Provate immaginare ossatura dei pi forti di Lazio e Crociati e poi inserisci qualcuno che ha voglia di spaccare il mondo, magari non vinci, ma non fai figure
è troppo che esprimo i miei dubbi, ma tant'è. Comunque facciamo il tifo e speriamo
Forza Italia e buon rugby a tutti
Sono completamente d'accordo. Qualcuno aveva suggerito un confronto Lazio-Crociati contro i fenomeni dell'Accademia e penso che questi ultimi le avrebbero anche buscate.
Prignolo
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Re: MONDIALE UNDER 20

Messaggio da Prignolo »

pastaefasioi ha scritto:ok tutto chiaro ma siccome sono abituato a cercare la fonte x meglio inquadrare il problema secondo me tutto dipende da qual'è la realtà delle cose , cioè le alternative sono 2:

1- il progetto è come descritto dai documenti e circolari di cui siamo a conoscenza (se non stiamo tralasciando qualcosa) e xcui si parla di un progetto, ormai in piedi da più di 5 anni, specifico x formare seconde e terze linee, il che secondo me è assolutamente normale x quei ruoli (ovviamente soprattutto seconde) x esempio nel basket progetti e camp specifici x la formazione dei centri sono all'ordine del giorno e sono molto molto utili... ovviamente logica vorrebbe che sul parametro 1.85 ci sia un pò di flessibilità (soprattutto x la posizione di opnside flanker) quindi se arriva un ragazzo talentuoso di x dire 1.83 (tipo bergamauro) questo non venga escluso ma integrato al programma e tra l'altro questo non toglie che se ci fosse un flanker superforte di 1.8 questo possa venir convocato dalle varie rappresentative anche senza aver precedentemente partecipato al progetto di specializzazione... bene se così fosse ( è ??? ) non ci vedrei assolutamente nulla di male... anzi !!!

2- l'altra alternativa è se indipendentemente dal progetto sopracitato ci fossero precise indicazioni discriminatorie sulla statura date dalla federazione ai tecnici federali (e non la singola opinione di questo o quel tecnico, tipo NM con Pavanello) ... beh questo sarebbe ovviamente FOLLE, ma è così ??? cioè qualcuno ha un dato preciso e certo di queste indicazioni e non un "ho sentito dire che... mio cuggino..." ???

cioè vorrei solo capire ... non è che quando si parla di ste polemiche sulla statura si sta parlando di aria fritta???
Se non ti fidi dei cugini chiedilo ai genitori cosa si sono sentito dire dai vari selezionatori.
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andrea12
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Re: MONDIALE UNDER 20

Messaggio da andrea12 »

............oppure frequenta isettori giovanili di qualsiasi club
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Re: MONDIALE UNDER 20

Messaggio da Tallonatore80 »

oppure parla con qualsiasi allenatore dalla A in giù...

Io faccio solo un nome: Scanferla.
Giocatore giovane ed eccezionale, un flanker che placca tutto e tutti con una determinazione pazzesca.
Eppure... Nisba...
"Il rugby e` l`assoluto ordine nell`apparente disordine."
Sandro Cepparulo
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Re: MONDIALE UNDER 20

Messaggio da spettatore »

L'esplosività , la corsa questa sconosciuta.....ci siamo dimenticati della velocità tra piloni grassi e seconde linee caracollanti e ali che non sembrano ali.

Vedere il 22 neozelandese correre è di una bellezza incredibile dal punto di vista del gesto atletico.

Oltre alla corsa mi ha impressionato la loro modalità di spinta nelle controruck non è solo questione di forza noi tecnicamente non spingiamo assolutamente in quel modo.

Vediamo con le altre nazionali sulla carta più abbordabil ma il Galles di solito non difetta in velocità e tecnica.

Quanto alla valutazione tecnica dei giocatori un aneddotto :

conosco un MA (non faccio nomi) selezionabile per questa nazionale che è stato preso per la seconda squadra Ospreys "gli emergenti" prima divisione gallese, mai valutato per questa nazionale (ed è mancato pure Morisi) ma non ci capiranno niente loro (i gallesi) ? o noi ?

Buon rugby
pastaefasioi
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Re: MONDIALE UNDER 20

Messaggio da pastaefasioi »

Tallonatore80 ha scritto:oppure parla con qualsiasi allenatore dalla A in giù...

Io faccio solo un nome: Scanferla.
Giocatore giovane ed eccezionale, un flanker che placca tutto e tutti con una determinazione pazzesca.
Eppure... Nisba...

ma Scanferla ha fatto un pò di U20 adesso dovrebbe essere fuori età no? e poi come parametri fisici dal sito del Calvisano è 1.85x100kg quindi nn credo che la discriminante possa essere fisica no?
yeti
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Re: MONDIALE UNDER 20

Messaggio da yeti »

Non ho il dono della sintesi, chi non ha voglia di leggere messaggi lunghi, neanche cominci.
Vedo che con alcuni non ci capiamo troppo. Ci riprovo, anche perché ho tempo da perdere.
1. Riguardo all’equazione lamentarsi della partita = capire poco di rugby. Ci si può lamentare con buoni argomenti o con pessimi argomenti, così come si può essere soddisfatti con buoni argomenti o con pessimi argomenti. Sono gli argomenti che decidono della maggiore o minore comprensione del rugby, non il fatto in sé di lamentarsi o no.
2. Nello specifico della prestazione azzurra: i giocatori hanno avuto performance fisiche e tecniche di molto inferiori agli avversari. Non è un problema genetico o culturale: i latini non sono combattivi? E il pancrazio e la lotta greco-romana chi li ha inventati? Mai visto giocare l’Argentina? I maori hanno fibre diverse e quindi le loro ali e i loro estremi sono più veloci e performanti? Questo è da dimostrare (p.es. quanti Maori hanno vinto titoli internazionali sui 100 e i 200 metri?). Dobbiamo prevalere con la fantasia? Beh, allora perché non trasformare le Accademie in Accademie di Belle Arti, insegnando ai ragazzi a dipingere e a suonare il clarinetto (Troiani è l'uomo adatto, visto che era insegnante proprio di clarinetto) e smettiamola di pretendere che i nostri ragazzi siano veloci o che ribaltino l'avversario in una controruck? Mah!
Scherzi a parte (si scherza, eh?) parliamo un attimo della skill: i nostri non ce l’hanno, i pari grado della altre squadre si, e in maniera straripante. La skill si allena. Chi la allena? Come si allena? Dove si allena? Qualche anno fa postavo che in Francia la federazione aveva organizzato un corso di una settimana per gli U15 solo sui calci. Ogni mattina e pomeriggio veniva affrontato dal punto di vista teorico e pratico un tipo singolo di calcio (il calcio di avvio, il grubber, il calcio in box, il calcio diretto in touche, il calcio indiretto in touche,...). Mi fece impressione che fu chiamato a partecipare anche un tecnico della Leonessa Brescia di allora, quando era in Super 10 (non ricordo il nome, non vorrei dire Visentin e poi magari è Campagnaro). Mi chiedo quanti di questi corsi siano stati organizzati dalla FIR.
Parliamo un attimo anche dell’aspetto fisico. Abbiamo ali ed estremi lenti e poco performanti rispetto agli avversari? Le soluzioni sono due: o si formano gli atleti, o si prendono già formati.
Nel primo caso dipende dai preparatori atletici. Fondamentale secondo me è che provengano dall’atletica leggera, base di tutti gli sport. Tra i preparatori fisici delle accademie, l’unico proveniente dall’atletica è Giovanni Sanguin. straordinario lanciatore di martello, ancora in grado oggi di lanciare a 70 metri, misura di buon valore internazionale, alla bella età di 42 anni. Ma perchè guardacaso proprio un lanciatore, mi chiedo? Non è che un ex-sprinter o un ex-saltatore (lungo e triplo) potrebbero essere di altrettanto se non di maggior aiuto? Possibile che p.es. uno come Fabrizio Mori (o meglio ancora, chi lo ha allenato) non possa essere interessato a collaborare con la FIR? Mah! Degli altri, a parte il fatto che sono stati preparatori atletici di altre squadre di rugby, non si riesce a sapere nulla. Saranno bravissimi non lo metto in dubbio, ma vista la performance degli italiani, si faranno qualche domanda? Metteranno in dubbio i loro programmi di allenamento? Cercheranno di informarsi e di copiare da quelli delle squadre che hanno ottenuto le performance migliori? Speriamo.
Nel secondo caso: l’Italia ogni anno produce oltre 50 atleti tra i 15 e i 19 anni in grado di correre i 100 metri in tempi compresi tra 10.50 e 11.30 elettrico (stante le statistiche federali). Di questi pochissimi continuano, molti si fermano non appena comincia l’Università. L’atletica offre pochissimo futuro, ma il rugby, almeno ora, può offrire qualcosa di meglio. Soprattutto grazie alle accademie. Certo, qualcuno potrebbe obiettare che il risultato sui 100 metri non basta, ci vuole anche la tecnica di gioco. Si può rispondere che:
- visto che nemmeno la tecnica c’è, almeno metterci la perfomance fisica
- per correre quei tempi sui 100 metri bisogna aver sviluppato ai massimi livelli una serie di attitudini fisiche utilissime nel rugby (esplosività, destrezza, agilità, resistenza alla velocitá, coordinazione, capacità di cambio di direzione ad altissima velocità,...). Un buon sprinter riesce a fare tranquillamente quello che fa il 22 neozelandese (concordo con chi ne elogia la tecnica di corsa e l’efficacia)
- Doug Howlett ha un personale (corso da juniores) di 10.68 sui cento metri (10.3. manuale). Lui sostiene che la sua tecnica e capacità di sprinter gli è stata di grandissimo aiuto per il rugby. Non ho nessun motivo di credere il contrario.Perchè la performance atletica è così importante? Perchè la tecnica ne è certamente influenzata. Se io devo compiere un atto tecnico (placcaggio, passaggio in corsa lanciata, off-load, tackle,...) al limite delle mie possibilità fisiche è molto probabile che io abbia problemi di controllo del gesto. Se a questo uniamo una non perfetta tecnica di base allora ti saluto Marietta. Se io ho un personale di 10.85 sui 100 metri e il mio avversario di 11.45 significa che io posso spingere al 85-90 per cento delle possibilità e avere un buon margine per “pensare” cosa fare e come farlo, mentre il mio avversario è al limite del fuorigiri.

Certo, le Accademie siano una possibilità, le fanno in Francia e in Inghilterra. Però più importante del fatto che esistano, è COME esistono. Ora, conoscendo il modus vivendi e operandi italiano, mi viene il dubbio che gli organici siano stati scelti non sempre sulla base delle effettive esigenze e di obiettivi di un certo tipo, valutando le migliori competenze e cercando il meglio sul mercato, col rischio di scontentare qualcuno che teneva a certi posti e certi ruoli, ma seguendo una politica di spartizione che accontentasse (economicamente e ) un po’ tutte le principali realtà rugbystiche locali.
tafano
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Re: MONDIALE UNDER 20

Messaggio da tafano »

Yeti, :oola: alla tua analisi.
http://illinkpiubellodelmondo.com/ : un blog da non leggere.
Tallonatore80
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Re: MONDIALE UNDER 20

Messaggio da Tallonatore80 »

pastaefasioi ha scritto:
Tallonatore80 ha scritto:oppure parla con qualsiasi allenatore dalla A in giù...

Io faccio solo un nome: Scanferla.
Giocatore giovane ed eccezionale, un flanker che placca tutto e tutti con una determinazione pazzesca.
Eppure... Nisba...

ma Scanferla ha fatto un pò di U20 adesso dovrebbe essere fuori età no? e poi come parametri fisici dal sito del Calvisano è 1.85x100kg quindi nn credo che la discriminante possa essere fisica no?
non è proprio 1x80 :) è leggermente (qualche CM) più basso.
Si ha fatto qualche under 20 ed ora ha 21 anni ritengo che come intensità e atleticità sarebbe pronto per un'italia A... ma so quasi per certo che il problema è la tabella nazionale, cosa che non gli ha impedito di fare una stagione strepitosa a calvisano in serie A.
"Il rugby e` l`assoluto ordine nell`apparente disordine."
Sandro Cepparulo
Bacioci
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Re: MONDIALE UNDER 20

Messaggio da Bacioci »

Caro Yetone, ho letto la tua analisi e parto da quella per allargarmi un po'...
Per prima cosa hai scritto delle cose sacrosante, ma, a mio parere, dai per scontata una cosa che proprio scontata non è, cioè il fatto che i ragazzini siano attirati dal rugby.
Mi fido di te quando mi parli di 50 atleti "veloci" che poi spariscono, ma vorrei proprio vedere, avendo avuto contatti di "pista" quando si facevano le preparazioni con gente che praticava atletica leggera, quanti di questi abbiano la minima voglia di venire a prendere un po' di botte su un campo da rugby.
Il rugby è uno sport di grande sacrificio e di grandissimo sforzo, cosa che, invece, non è per tutte le discipline dell'atletica, nel senso che lo sforzo di un maratoneta (e il relativo allenamento) non è paragonabile a quello di un 100-ista, anche se, durante la prestazione, entrambi danno il 100%. Visto che da noi prima si provano tutti gli altri sport e poi, semmai, si gioca a rugby (al contrario di quanto succede per esempio in Nuova Zelanda, dove tutti sono rugbisti e solo alcuni fanno altro), spesso chi arriva al nostro sport è uno "scarto" di altri, per cui certe caratteristiche fisiche da noi arrivano con il contagocce. Infatti abbiamo pochi sopra i 2 metri e pochi veloci, mentre siamo pieni di pancioni...
Da qui il fatto che, da una parte, dobbiamo lavorare con quello che abbiamo, puntando, a mio parere, tutto sulla tecnica perchè uno bravo, ma lento, è spesso più efficace di uno veloce, ma che non sa tenere la palla in mano, e dall'altra si deve lavorare pesantemente sul reclutamento per avere la possibilità di poter anche noi fare scelte fisiche (solo, però, a parità di capacità tecniche).
Venerdì ero a Mongio e guardando il 22 che si scaldava dicevo:"guarda quello sembra proprio un bambino. Vuol dire che è un fenomeno", poi è entrato in campo e tutti quanti abbiamo visto che giocatore è.
Detto questo trovo assurdo che si traggano dei giudizi dopo una partita contro dei giocatori che sono la massima espressione del rugby mondiale a livello giovanile, che da 3 anni a questa parte nessuno ha neanche avvicinato. Cerchiamo di giudicare i nostri quando giocano contro gli umani...

p.s. ala fine della partita ho avuto una animata discussione con uno che "ha calcato una vita i campi da rugby" :shock: , il quale continuava a dire alla gente che applaudiva i nostri frasi del tipo "ma cosa cavolo dite loro brav!", "si devono vergongare", ecc.
All'enesima escamazione del genere ho "gentilmente" fatto notare a questo signore che:
1) sono ragazzini di 19 anni e che definizione vanno applauditi
2) che giocavano contro dei professionisti, per cui cosa voleva di più
3) che una squadra che ha dato il 110% e ha placcato per 80 minuti (e a mio parere loro l'anno fatto) va applaudita indipendentemente dal risultato.
4) gli ho dato pubblicamente dell'idiota perchè se uno che ha vissuto "una vita sui campi da rugby" fa dei ragionamenti del genere non deve aver imparato proprio tanto del nostro sport...
Leinsterugby
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Re: MONDIALE UNDER 20

Messaggio da Leinsterugby »

GiorgioXT ha scritto: L'unico tecnico di nazionale giovanile fatto fuori e mai più chiamato contravvenne a queste imposizioni , e non
bastarono risultati di valore assoluto come battere l'Inghilterra a casa sua...
chi, di grazia?
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