CAVINANATO & TROIANI DIMETTETEVI

[esseapostrofo]

A parte la figura di ieri sera questo è innnegabile...... non vedo perchè tu debba sparare sui giocatori senza esserne minimamente informato (non basta seguire le giovanili nazionali da 3/4 anni...) e soprattutto giocare sui loro infortuni ......posso solo pensare da come ti esprimi che.....o sei un giocatore frustrato dalla non convocazione in qualche "selezione azzurra" , o viceversa un allenatore a cui tira molto il di dietro perchè qualche suo "fenomenale giocatore" non è mai stato preso in considerazione dai selezionatori.....trova la pace....

per caso tuo figlio gioca in qualche selezione/accademia/nazionale?[/quote]

Non ho intetressi specifici o professionali nel rugby, lo pratico da molti anni ma è solo una passione, ho un figlio che lo pratica ma che ha deciso di bilanciarlo uniformemente con studio e gnocca, pertanto le considerazioni sopra riportate sono del tutto prive di astio.
Mi pare singolare però che un tecnico a fine partita dica che i giocatori non hanno (ad esempio) recuperato dalla partita precedente quando sono costantemente sotto la lente d'ingrandimento dello staff federale..... se (come credo certamente) non hanno fatto i bagordi la sera prima, non hanno certo responsabilità sul mancato recupero fisico, quello è responsabilità di chi ha programmato preparazione fisica e psichica (gli intervalli tra una partita e l'altra erano noti da tempo).
Questo (come il precedente) vuole essere un esempio che solleva i singoli giocatori dalle responsabilità ma coinvolge tutto il settore tecnico specificatamente incaricato di portare una Nazionale competitiva a questa manifestazione

[yeti]

A parte la figura di ieri sera questo è innnegabile...... non vedo perchè tu debba sparare sui giocatori senza esserne minimamente informato (non basta seguire le giovanili nazionali da 3/4 anni...) e soprattutto giocare sui loro infortuni ......posso solo pensare da come ti esprimi che.....o sei un giocatore frustrato dalla non convocazione in qualche "selezione azzurra" , o viceversa un allenatore a cui tira molto il di dietro perchè qualche suo "fenomenale giocatore" non è mai stato preso in considerazione dai selezionatori.....trova la pace....

per caso tuo figlio gioca in qualche selezione/accademia/nazionale?

Non ho intetressi specifici o professionali nel rugby, lo pratico da molti anni ma è solo una passione, ho un figlio che lo pratica ma che ha deciso di bilanciarlo uniformemente con studio e gnocca, pertanto le considerazioni sopra riportate sono del tutto prive di astio.
Mi pare singolare però che un tecnico a fine partita dica che i giocatori non hanno (ad esempio) recuperato dalla partita precedente quando sono costantemente sotto la lente d'ingrandimento dello staff federale..... se (come credo certamente) non hanno fatto i bagordi la sera prima, non hanno certo responsabilità sul mancato recupero fisico, quello è responsabilità di chi ha programmato preparazione fisica e psichica (gli intervalli tra una partita e l'altra erano noti da tempo).
Questo (come il precedente) vuole essere un esempio che solleva i singoli giocatori dalle responsabilità ma coinvolge tutto il settore tecnico specificatamente incaricato di portare una Nazionale competitiva a questa manifestazione[/quote]

La dealfabetizzazione dilaga, ommioddio . Esse, guarda che secondo me Cesco lo chiedeva a Max67, mica a te. Vabbeh, sembra una scena di Ionesco.

[pastaefasioi]

cmq andando un pò OT sulla questione tempi di recupero in effetti sono abbastanza tirati (x tutti eh... mica è una scusante x l'Italia) ma nn si era detto che il rugby a XV nn poteva andare alle olimpiadi xchè impensabile fare un torneo in 3 settimane... beh la JWC dura 16 giorni

[CokeinCUS]

cmq andando un pò OT sulla questione tempi di recupero in effetti sono abbastanza tirati (x tutti eh... mica è una scusante x l'Italia) ma nn si era detto che il rugby a XV nn poteva andare alle olimpiadi xchè impensabile fare un torneo in 3 settimane... beh la JWC dura 16 giorni

e il calcio alle olimpiadi lo giocano gli U21 tralaltro! quindi siamo li ..

[Laporte]

cmq andando un pò OT sulla questione tempi di recupero in effetti sono abbastanza tirati (x tutti eh... mica è una scusante x l'Italia) ma nn si era detto che il rugby a XV nn poteva andare alle olimpiadi xchè impensabile fare un torneo in 3 settimane... beh la JWC dura 16 giorni

sacre parole...

[max67]

per caso tuo figlio gioca in qualche selezione/accademia/nazionale?[/quote]

Non ho intetressi specifici o professionali nel rugby, lo pratico da molti anni ma è solo una passione, ho un figlio che lo pratica ma che ha deciso di bilanciarlo uniformemente con studio e gnocca, pertanto le considerazioni sopra riportate sono del tutto prive di astio.
Mi pare singolare però che un tecnico a fine partita dica che i giocatori non hanno (ad esempio) recuperato dalla partita precedente quando sono costantemente sotto la lente d'ingrandimento dello staff federale..... se (come credo certamente) non hanno fatto i bagordi la sera prima, non hanno certo responsabilità sul mancato recupero fisico, quello è responsabilità di chi ha programmato preparazione fisica e psichica (gli intervalli tra una partita e l'altra erano noti da tempo).
Questo (come il precedente) vuole essere un esempio che solleva i singoli giocatori dalle responsabilità ma coinvolge tutto il settore tecnico specificatamente incaricato di portare una Nazionale competitiva a questa manifestazione[/quote] Non ho figli che giocano in nazionale ne ricopro incarichi federali forrtunatamente!!....ho un figlio che giocava e quel giorno ero presente all'incidente della "tibia"....beh le cose non sono propriamente andate così....ho trovato solamente indelicato tirare in ballo un giocatore (ma anche solo per esempio..) che come colpa, ha quella di aver partecipato ad una sacrosanta sconfitta ...per il resto mi trovi d'accordo in tutto...e qui finisco la mia polemica...

[catarro14]

ribadisco il concetto che secondo me non è tanto colpa del singolo staff tecnico ma di come la federazione imposta il lavoro dalle giovanili in su. Di come sono organizzate le selezioni, le accademie, i campionati. Tutto quello che dovrebbe essere propedeutico alla nazionale ritengo risulti essere un magnifico elogio alla modestia. E i risultati parlano chiaro non tanto in termini numerici (vittorie, sconfitte, punteggio) ma di giocatori di qualità che riesce alla fine a costruire.

[basa]

bhè a questo punto dopo aver criticato in maniera così "competente" i tecnici, i preparatori, la federazione, il sistema accademie, le selezioni, forse è il caso che iniziate a proporre soluzioni concrete per aiutare il rugby italiano, immagino che ne abbiate diverse....

[Laporte]

ribadisco il concetto che secondo me non è tanto colpa del singolo staff tecnico ma di come la federazione imposta il lavoro dalle giovanili in su. Di come sono organizzate le selezioni, le accademie, i campionati. .

I club invece sono perfetti ?

[gigliorosso]

I club non sono perfetti ma si basano per la maggior parte sul volontariato e pagano sulla propria pelle gli errori che eventualmente compiono . Il sistema federale prevede la centralità di tutte le scelte , la monodirezione di Ascione che si contorna di persone che per mantenere gli incarichi devono solo obbedire , mi riferisco in special modo ai tecnici regionali, ai comitati si lascia solo mettere gli orari delle partite , non esistono spazi di intervento nè confronto. Quest'anno il tecnico regionale toscano ha avuto il coraggio di dire " per le selezioni non cambia niente, si prosegue nella ricerca del talento " !!??!! quando fino a ieri si sono usati la bilancia ed il centimetro e non certo le qualità. Mi auguro che le società abbiano il coraggio di cambiare, ma sono da tempo iniziati i giochi x avere vantaggi per la propria realtà , infischiandosene del movimento. Sarebbe opportuna la nascita di Leghe di categoria , vere , coese , che pensassero concretamente alla realtà ed alle esigenze delle società , di tutte non solo delle maggiori
buona giornata a tutti

[Tallonatore80]

Anche io concordo che cavinato non sia proprio il guru del rugby.
Ma tant'e'.
Questo abbiamo questo teniamo.
I ragazzi han giocato secondo me senza voglia di lottare. Come gia' sconfitti in partenza, e credetemi, c'e' solo una cosa che smonta un giocatore cosi': le parole disfattiste di un allenatore arrogante.

Inutile piangere sul latte versato: vero, inutile, io credo che sia responsabile pero' che qualcuno a livello piu' alto, molto piu' alto, usi questa figura letamina alla jwc come punto di inizio per un cambiamento.
Vogliamo questo cambiamento?
Lo dobbiamo pretendere e sostenere.

E basta vendersi le deleghe per 4 palloni.
c4$$o ve li compro io sti c4$$o di palloni. costano 19 euro l'uno al decatlon.

[JosephK.]

cmq andando un pò OT sulla questione tempi di recupero in effetti sono abbastanza tirati (x tutti eh... mica è una scusante x l'Italia) ma nn si era detto che il rugby a XV nn poteva andare alle olimpiadi xchè impensabile fare un torneo in 3 settimane... beh la JWC dura 16 giorni

sacre parole...

che poi, proprio per questa ragione (allungare i tempi di recupero, ma credo giochino anche più squadre delle 12 della Jwc, quindi torneo potenzialmente più lungo), il torneo di calcio alle olimpiadi inizia (correggetemi se sbaglio) prima dell'inizio ufficiale dell'olimpiade.

[Alex5]

ma che si rendano conto che qualche problemino c'è? Secondo me no. Basta vedere come vengono gestite le "selezioni" regionali e basta assistere a qualche corso di aggiornamento in cui i ragazzi dell'accademia di mogliano fanno da esempi in campo: tristissimi.
In ultima la chicca del campionato U19 con tre annate 95/94/93 insieme : come perdere una generazione di giocatori (i 95)

e i 92-91 dove li lasci??

[yeti]

bhè a questo punto dopo aver criticato in maniera così "competente" i tecnici, i preparatori, la federazione, il sistema accademie, le selezioni, forse è il caso che iniziate a proporre soluzioni concrete per aiutare il rugby italiano, immagino che ne abbiate diverse....

Credo che qui sopra scrivano persone abbastanza competenti per poter dare anche buoni suggerimenti.
Qualcuno c`è stato, tipo spedire i tecnici in giro nelle nazioni rugbysticamente più evolute ad osservare metodi e strategie di allenamento, visti i risultati delle altre nazionali. Poi bisognerebbe essere dentro le accademie e vedere i programmi di allenamento, p.es. come viene distribuito il lavoro di potenziamento fisico: a me viene il dubbio che certi tipi di lavoro con i pesi vengano svolti sempre e in maniera aspecifica (un conto è allenare con i pesi la forza pura, un conto è allenare la forza veloce), indipendentemente dal fatto che in concomitanza di competizioni sia opportuno smettere e "trasformare il carico di lavoro" (ma qui Andrea12 potrà sicuramente spiegare meglio). E non ci vuole un grande guru per capire che le skills, queste sconosciute, vanno allenate in maniera più curata: mettere i numeri 9 e 10 a fare centinaia di passaggi, allenare qualsiasi giocatore di modo che sia in grado di passare decentemente e non come se avesse dei badili al posto delle mani, mettere 9,10, 12 e 15 a fare decine e decine di calci in tutti i modi e in tutte le posizioni. Se non ci sono i tecnici adatti a farlo, che si cerchino. Io gioco in Francia a livello amatorialissimo, in Honneur (settima divisione) e mi pare impossibile che il nostro tallonatore, l'ex pilone e la seconda linea di 2.00 metri si mettano ogni tanto a fare la gara a chi mette dentro più drop da 30 metri centrali (chi vince ne mette 4 o 5 su 6 di solito), e che sui calci di punizione o di liberazione abbiamo almeno tre giocatori in grado di prendere guadagni di 50 metri, mentre i nostri giovani professionisti non riescono neanche a mandarla fuori.

[zorrykid]

bhè a questo punto dopo aver criticato in maniera così "competente" i tecnici, i preparatori, la federazione, il sistema accademie, le selezioni, forse è il caso che iniziate a proporre soluzioni concrete per aiutare il rugby italiano, immagino che ne abbiate diverse....

Beh, vuoi mica che a sta gente diamo anche una medaglietta ed un calice di spumante... magari diverse proposte no ma qualcuna si...

- i tecnici: se fai risultato resti altrimenti vai a casa, siamo mica alle Poste, senza offendere i postini, che stai li sino a quando vai in pensione
- i preparatori: come sopra
- la federazione: solo una cosa, ma la programmazione dove sta? Un anno fai una cosa, l'anno dopo il contrario... quest'anno giochi l'under20, l'anno prossimo lasci il nome, non fai più giocare i 91 e 92, giochi con tre anni diversi,...
- il sistema delle accademie: un carrozzone costosissimo senza nessuna utilità, non c'è un proggetto per trasferire la didattica nell'agonismo. Ultima invenzione l'accademia in serie A
- le selezioni: selezioni la gente per far cosa? Se non fai un percorso costruttivo e fai solo qualche partita riduci il tutto alla partita scapoli ammogliati.

Con sti sistemi non abbiamo fatto nessun passo in avanti rispetto al passato, solo bla,bla,bla e soldi ad amici.... credo che un sistema potrebbe essere quello di creare delle franchige che si giocano il campionato italiano, numero chiuso senza retrocessioni, le stesse franchige fanno under 20, 18. Dovrebbero essere un punto di riferimento per i club piuttosto che un'alternativa