MONDIALE UNDER 20

[stefanot]

Andrea Cavinato, responsabile tecnico della Nazionale Italiana U20, ha annunciato la formazione che affronterà il Galles allo Stadio Monigo di Treviso domani, sabato 18 giugno alle ore 18.10, nella terza e ultima giornata della fase a gironi dei Mondiali di categoria. L'incontro verrà trasmesso in diretta su Rai Sport 2 e in streaming su www.raisport.rai.it e su www.irb.com/jwc.

Più di una novità nella formazione titolare per l'ultimo appuntamento della fase a gironi dei Mondiali U20, con cambi sia tecnici che legati alla necessità di garantire un turno di riposo ad alcuni giocatori protagonisti delle prime due gare della rassegna iridata.
Maglia di estremo per Marco Gennari, che rileva Augusto Cosulich fermato da un problema alla spalla, mentre Morsellino prende il posto all'ala di Visentin (affaticamento agli adduttori). Confermata la coppia di centri con Castello e Alberghini, la novità è nel ruolo di mediano d'apertura con il diciottenne Michele Campagnaro che prende il posto dal primo minuto di Saverio Bruni. Tra gli avanti esordio iridato dal primo minuto per il tallonatore Maistri, con Lupetti in panchina, con il numero otto Jacopo Bocchi che torna titolare dopo essere rimasto a riposo precauzionale contro l'Argentina. Cambio tecnico infine in seconda linea, con Gerosa e Balsemin dal primo minuto e Mammana pronto a subentrare in caso di necessità.
"L'obiettivo non può che essere quello di riscattare la prova molto deludente che abbiamo offerto contro l'Argentina - spiega il tecnico degli azzurrini Andrea Cavinato - ma soprattutto quello che mi aspetto io, come tecnico, è di vedere una squadra determinata ad attaccare e non solo focalizzata sulla difesa. Soprattutto contro l'Argentina l'approccio mentale alla gara è stato sbagliato, un qualcosa che non dovremo assolutamente ripetere domani davanti al pubblico del Monigo di Treviso".
"Sono sicuro che i ragazzi, dopo la gara di Rovigo, vogliano dimostrare qualcosa all'esterno e anche a loro stessi - aggiunge Cavinato - ed è per questo che mi aspetto di vedere una prestazione più consistente dal punto di vista offensivo. Anche la scelta di dare fiducia a un giovanissimo come Campagnaro, che gioca apertura per la prima volta a livello internazionale, va in questo senso. A Michele ho chiesto di divertirsi, di giocare senza pressione, libero da vincoli. E di rimanere nella semplicità se, durante la gara, dovesse dimenticare qualcuno dei lanci di gioco. Ma credo possa dare vivacità alla nostra manovra offensiva e non posso che ammirarlo per aver dato subito la propria disponibilità a giocare numero dieci in una gara così difficile".
"Il Galles è una squadra di qualità, credo che contro la Nuova Zelanda abbia fatto lo stesso errore che abbiamo fatto noi contro l'Argentina, arrivando alla partita con un po' troppa sicurezza e presunzione, ma li abbiamo già affrontati nel Sei Nazioni e tutti ricordiamo come sono andate le cose. Sarà una partita molto difficile, ma da qui deve partire il nostro vero mondiale".

ITALIA
15 Marco Antonio GENNARI (BancaMonteParma Crociati)
14 Guido CALABRESE (Gladiatori Sanniti)
13 Giovanni ALBERGHINI (HBS GranDucato Parma)
12 Tommaso CASTELLO (Banco di San Giorgio Cus Genova)
11 Alex MORSELLINO (Petrarca Padova)
10 Michele CAMPAGNARO (Rugby Mirano)
9 Guglielmo PALAZZANI (Cammi Calvisano)
8 Jacopo BOCCHI (Benetton Treviso)
7 Edoardo RUFFOLO (BancaMonteParma Crociati)
6 Edoardo GHIRALDINI (Petrarca Padova)
5 Filippo GEROSA (BancaMonteParma Crociati)
4 Andrea BALSEMIN (HBS GranDucato Parma)
3 Piermaria LESO (Petrarca Padova)
2 Giovanni MAISTRI (Cammi Calvisano)
1 Nicola QUAGLIO (Femi-CZ Rovigo)
a disposizione
16 Andrea LUPETTI (Estra I Cavalieri Prato)
17 Riccardo CAGNA (MPS Viadana)
18 Luca MAMMANA (Amatori Catania)
19 Ruben RICCIOLI (Mantovani Lazio)
20 Vittorio CALLORI DI VIGNALE (Estra I Cavalieri Prato)
21 Saverio BRUNI (Mantovani Lazio)
22 Francesco MENON (Consiel Firenze 1931)

[bep68]

costano pur sempre meno di un tonno di 400 kili!

[bep68]

cioè, mi spiego meglio, dunque, ecco..a milano in qualche locale figo un bel sushi di rugbysta..il culone di leso farebbe una certa figura..e poi rientri dei costi!...scherzo ovviamente.massimo rispetto per i piloni...però se ci metti una esse in più con le salse............ scusate ma fà veramente caldo!

[stefanot]

Castello oltre a Palazzani è l'unico che non fa parte delle accademie. Che mi dite di Campagnaro???

[HagarTheHorrible]

...il culone di leso farebbe una certa figura...
...però se ci metti una esse in più con le salse...

Sento odore di skomunica. Certo, al posto del tonno da 400 chili, con la stessa cifra FISI e gruppo sportivo esercito hanno portato a casa la medaglia d'oro nello slalom olimpico a Vancouver con Razzoli. Botta di kjülø, non si discute, ma fa pur sempre la sua pørkä figura nelle statistiche, negli annali e nei palmares. A prezzo di saldo.

Skøl
Hägar.

[VANZANDT]

...Comunque sono circa 1.500.000 € per accademia...

Congruo e coerente: sono 30 accademici, vengono spesi €uri 50.000 ad accademico.

Skøl
Hägar.

da un punto di vista della resa dell'investimento chi gestisce un simile fallimento sarebbe stato licenzito in qualsiasi posto del pianeta...zimbawe compreso

[HagarTheHorrible]

Congruo e coerente...

da un punto di vista della resa dell'investimento chi gestisce un simile fallimento sarebbe stato licenzito in qualsiasi posto del pianeta...zimbawe compreso

Sarebbe ora di contattare Cavicchi per acquistare una decina di biliardi riscaldati: un campioncino di carambola o goriziana ci salta fuori, magari.

Skøl
Hägar

[giobart]

Ma se invece di tutte queste accademie, con costi di struttura "importanti", si investe su tecnici-selezionatori di primo livello che vanno in giro tutto l'anno a vedere partite, che indicano nomi di giocatori che valgono, e poi prima di ogni torneo si convocano i più indicati, ovviamente ruolo per ruolo......che ne pensate?

Per me così sarebbe la cosa migliore in assoluto

[HagarTheHorrible]

Ma se invece di tutte queste accademie, con costi di struttura "importanti", si investe su...

E no. Punto primo: sono una sicura fonte di investimento per le mie puntate di gioco, basta scommettere per la squadra avversaria. Punto secondo: se cominciano a fare le cose seriamente, in federazione -intendiamoci-, come possiamo prenderli per il kjülø per 28 pagine di fila?

Skøl
Hägar

[andrea12]

Credo che l'eliminazione delle accademie sarebbe già una cosa positiva, oltre che un risparmio notevolissimo. Pensare di ricominciare a lavorare e sopratutto PROGETTARE, anche in senso di revisone di campionati nell'ottica della formazione, assunzione di tecnici, sarebbe veramente ora. Però io renderei molto meno importante (come si fa all'estero) il problema dei livelli: la certificazione attualmente in uso da noi, che è abbastanza simile a quella degli altri Paesi (solo formalmente, non nei programmi e sopratutto non nelle prescrizioni) è accertamento di conoscenze, non di competenze. Pur rispettando il lavoro di tutti i colleghi (e quais tutti sono impegnati lavorativamente in altro), ho potuto verificare come in Italia ci siano degli eccellenti educatori/allenatori, ma non necessariamente in possesso del terzo livello. Il terzo livello è diventata la garanzia di aver completato un iter accademico ( a 400 € a botta) ma non sinonimo di comprensione, attitudine alla rielaborazione, analisi e critica dei sistemi e dei metodi allenanti.
Ci sono fior di allenatori che non vogliono partecipare ad altri livelli FIR; anche lì, probabilmente, perdiamo qualcosa e bisognerebbe interrogarsi sul perchè.

[supermax]

E se oggi vinciamo....?! ...cosa ne sarà di questi progetti di riforma? Scherzo, ovviamente, il problema rimane ma spero in uno scatto di orgoglio di questi ragazzi, che già nell'ultimo 6N hanno reagito giocando le ultime due partite ad un livello nettamente superiore alle prime, veramente inguardabili.

[cellini]

andrea12 ha scritto

Credo che l'eliminazione delle accademie sarebbe già una cosa positiva, oltre che un risparmio notevolissimo. Pensare di ricominciare a lavorare e sopratutto PROGETTARE, anche in senso di revisone di campionati nell'ottica della formazione, assunzione di tecnici, sarebbe veramente ora. Però io renderei molto meno importante (come si fa all'estero) il problema dei livelli: la certificazione attualmente in uso da noi, che è abbastanza simile a quella degli altri Paesi (solo formalmente, non nei programmi e sopratutto non nelle prescrizioni) è accertamento di conoscenze, non di competenze. Pur rispettando il lavoro di tutti i colleghi (e quais tutti sono impegnati lavorativamente in altro), ho potuto verificare come in Italia ci siano degli eccellenti educatori/allenatori, ma non necessariamente in possesso del terzo livello. Il terzo livello è diventata la garanzia di aver completato un iter accademico ( a 400 € a botta) ma non sinonimo di comprensione, attitudine alla rielaborazione, analisi e critica dei sistemi e dei metodi allenanti.
Ci sono fior di allenatori che non vogliono partecipare ad altri livelli FIR; anche lì, probabilmente, perdiamo qualcosa e bisognerebbe interrogarsi sul perchè.

concordo pienamente le accademie non servono a nulla io conocsco tanti ragazzi che erano a Mogliano e adesso sono a tirrenia, la stragrande maggioranza vanno in accademia perchè non anno voglia di studiare con la complicità dei loro genitori, invece ci sono tantissimi ragazzi che non vogliono allontanarsi dalle loro città e che sono veramente bravi sia a rugby che a scuola

[supermax]

le Accademie non servono a nulla.....ci vanno quelli che non hanno voglia di studiare....genitori complici.....e gli altri tutti bravi, belli e buoni..Mah. Certo che i toni di grigio forse sono banali, ma per fortuna al mondo non ci sono solo il bianco ed il nero. Ho come l'impressione che qui ognuno parli sempre e comunque della parrocchietta sua. Se sono legato ad un club e la FIR è lontana (stragrande maggioranza dei casi) allora la FIR è sempre e comunque una combriccola di politicanti ed incompetenti cui non frega nulla del rugby ma solo di ingrassare a spese del contribuente e di raccomandare gli amici degli amici, salvo poi scordarsi che tutti, ma proprio tutti, i massimi dirigenti della FIR vengono dai club e, forse, hanno almeno un pò a cuore le sorti del rugby. Criticarli per gli scarsi risultati è giusto e sacrosanto, soprattutto per l'inerzia mostrata nel mondo giovanile, dipingerli sempre come una sorta di banda bassotti o di perfetti imbecilli che non capiscono nulla mentre qui tutti abbiamo la certezza delle soluzioni forse è un pò troppo. Vedo che, seguendo un perfetto copione televisivo, pochi qui hanno dubbi e sono invece pieni di incrollabili certezze, meglio se sulle pochezze altrui.....

[billevans]

In generale è vero, supermax, però il discorso di andrea12 mi sembra più articolato, soprattutto nell'uso consapevole dei concetti di conoscenza e competenza (Insegnante, vero?)

[andrea12]

Si, lo sono ........ ma al di là della mia professione, per rispondere a Supermax, faccio presente che siamo di fronte ad una situazione palese. Io, peraltro, utilizzo sempre una esposizione dubitativa (credo, penso, forse, ecc) proprio perchè sono conscio di dare una mia interpretazione ma non una risoluzione assoluta.
Le risoluzioni e le ricette, generalmente non le ha nessuno (anzi, quando ne trovate uno che è sempre molto sicuro, è meglio cominciare a dubitare) però è anche vero che nel caso federale stiamo assitendo ad un collasso molto ampio (non dico generale e assoluto, comunque molto esteso).
Se ne stanno accorgendo anche all'estero e rispetto ad un primo momento in trend positivo, circa una decina d'anni fa, attualmente siamo molto statici e forse il trend è negativo. Anche queste analisi, in modo pubblico, non le ho mai sentite.
"La Federazione è lontana", è vicina......non lo so. Certamente vorrei capire quanti sono i Club, e i volontari del rugby italiano, che hanno da annotare, in modo sereno ed onesto, un grande contributo della Federazione al miglioramento del sistema. E' chiaro che stiamo facendo solo parole, e che qualcuno magari si sfoga anche, avrete visto che mie interventi in altri thread, non ce ne sono; però il forum è fatto per esporre delle opinioni; poi ognuno di noi può condividere e accettare o meno, però rispettiamoci, perchè il rispetto è anche un valore nostro di ex giocatori, tecnici e amanti della filosofia più bella del mondo (che qualche volta è anche un gioco).
Buon rugby