Uffici FIR, Pro12 e cittadella a Parma? Con quali soldi?
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Cristian_L
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Uffici FIR, Pro12 e cittadella a Parma? Con quali soldi?
«Ma la macchina dei debiti a Parma
non l'ho inventata io»
La difesa del sindaco Vignali: «Volevo trasformare
la città. A opere finite , sarà un centro di rango europeo»
L'intervista
«Ma la macchina dei debiti a Parma
non l'ho inventata io»
La difesa del sindaco Vignali: «Volevo trasformare
la città. A opere finite , sarà un centro di rango europeo»
dal nostro inviato DARIO DI VICO
PARMA - Il sindaco di Parma, Pietro Vignali, chiede di parlare. Non ci sta a passare come l'inventore della «macchina dei debiti» e vuole replicare numeri alla mano. Il senso di ciò che dice è chiaro: mi sono mosso nel rispetto formale delle leggi e non ho inventato la finanza creativa. Le grandi opere che hanno causato la parte principale dei debiti sono state fatte dalla precedente giunta guidata da Elvio Ubaldi, prima che la grande crisi cambiasse le carte in tavola e «allora ero sì assessore, ma mi occupavo di ambiente».
Pietro Vignali (Imagoeconomica)
La domanda sulle dimissioni non gliela faccio nemmeno, tanto la risposta la so. Non si muove da lì. Parliamo dei debiti. A quanto ammontano?
«L'indebitamento del Comune di Parma nel 2006, prima che fossi eletto sindaco, era di 141 milioni di euro, alla fine del 2011 sarà di 161 e alla fine del 2013 scenderà a 133. Il debito pro capite dei parmigiani è di soli 851 euro, il 56esimo in Italia. Città più importanti hanno sforato nella misura di 3 mila euro per cittadino».
Ma ad oggi, luglio 2011, a quanto ammontano i debiti?
«A 170 milioni».
Questi sono i debiti del Comune. Ma quelli delle controllate? L'opposizione dice che viaggiano attorno a quota 600 milioni...
«Quella cifra si ottiene tutt'al più sommando, non correttamente, Comune più controllate. Il debito delle società partecipate oggi è di 419 milioni di euro, ma si tratta di società che non sono al 100% di proprietà nostra. Quindi va calcolato il debito quota parte e alla fine la somma dà soli 238 milioni di euro». (Ad onor di cronaca in un documento del Comune di Parma del dicembre 2010 si leggeva che «i debiti delle controllate a carico al Comune a fine 2009 sono di 319,992 milioni», ndr).
Comunque anche i 238 sommati a quelli del Comune danno 408. Questi numeri chi li certifica?
«Organi societari e revisori delle società controllate. Non le bastano?».
Non sarebbe meglio produrre un bilancio consolidato del Comune?
«Nell'ultimo consiglio comunale abbiamo approvato con il concorso dell'opposizione un regolamento che prevede il consolidato. Comunque l'indebitamento è bilanciato da una robusta patrimonializzazione di tutte le controllate pari a 457 milioni».
Di recente la Corte dei conti ha criticato le operazioni infragruppo fatte dal suo Comune. Avete patrimonializzato le società girando loro asset di proprietà comunale. In questo modo le spa irrobustite si sono potute indebitare con le banche. E avreste fatto tutto ciò per aggirare il patto di stabilità interno.
«Non abbiamo infranto nessuna legge. Abbiamo agito per fare di Parma una città di rango europeo. E lo vedrà, quando saranno finite tutte le opere! La scelta di creare le società miste non è stata mia, ma della giunta che mi ha preceduto. Oggi se si vogliono realizzare grandi progetti bisogna muoversi così».
Torno alla Corte dei conti. Sostiene che: a) avete usato i proventi di cessioni del Comune, oltre 47 milioni, per coprire il disavanzo corrente; b) che avete firmato lettere impegnative di fidejussione nei confronti delle partecipate; c) che avete fatto operazioni di leasing immobiliare che non si giustificavano. E mi fermo.
«Sono rilievi per singoli episodi. Ho trasferito proventi da alienazione di cespiti comunali sul bilancio solo per 20 milioni in tre anni, rispettando sempre le norme. Le lettere fidejussorie impegnative sono due per un totale di 16,8 milioni di cui 14 milioni sono stati firmati dall'amministrazione precedente. Quanto al leasing immobiliare lo usano tutti gli enti locali».
Si rende conto che nella grande Milano ci si accapiglia sull'ipotesi che il Comune abbia un disavanzo di 140 milioni mentre nella più piccola Parma siamo comunque da 400 in su?
«Se Milano conteggiasse l'indebitamento di tutte le controllate quella cifra verrebbe ampiamente superata, mi creda».
All'assemblea degli industriali il presidente Borri ha espresso preoccupazione per l'indebitamento del Comune. Le è dispiaciuto?
«Certo, mi è dispiaciuto perché i debiti sono stati accesi per finanziare le opere che l'Unione industriali ritiene utili per lo sviluppo. Non per altro».
Insomma, gli industriali sono degli ingrati?
«Rilevo solo una contraddizione. E comunque Borri non mi ha rivolto solo critiche. Sono stato io il vero argine dell'indebitamento di Parma. Se non avessi detto no alla costosissima metropolitana, allora sì che sarebbero stati guai. L'amministrazione Ubaldi, in un contesto economico diverso da quello attuale, aveva deciso di farla e io, diventato sindaco, mi sono opposto. Oggi avremmo almeno altri 100 milioni di euro di debiti in più».
Ma lei nella giunta Ubaldi è stato assessore ai Lavori pubblici per nove anni!
«Mi occupavo di ambiente e trasporti, non di opere pubbliche. E comunque prima la metro era una scelta ambiziosa, oggi sarebbe insostenibile».
È stato lei ad autorizzare la controllata Stt a finanziare il film di Salemme sui vigili urbani di Parma?
«No. Non mi risulta che la Stt abbia finanziato Salemme. Il regista è venuto da me chiedendo un contributo e so che il presidente della Stt l'ha indirizzato verso imprenditori privati che potevano essere interessati».
Come è andata la vicenda dei 180 mila euro spesi per delle rose che non sono mai apparse sui ponti di Parma?
«È stata responsabilità di un dirigente del Comune, che c'entra il sindaco? Quanti stretti collaboratori di politici hanno problemi con la magistratura, penso a chi ha lavorato vicino a Vendola o a Bersani. Non potevo sapere che combinassero un pasticcio con le rose, io avrei sicuramente speso di meno e le rose sarebbero arrivate a destinazione».
A proposito di magistratura gli arresti di suoi collaboratori le hanno procurato amarezza o paura?
«Amarezza. Ho totale fiducia nella Procura. Le responsabilità penali sono personali e quindi non ne rispondo come sindaco. Per il posto di comandante dei vigili ho assunto un ex carabiniere, che ne potevo sapere che sarebbe andato a vendere informazioni in giro per guadagnare qualche euro? Di dirigenti ne ho 40, non posso controllare tutto quello che fanno».
non l'ho inventata io»
La difesa del sindaco Vignali: «Volevo trasformare
la città. A opere finite , sarà un centro di rango europeo»
L'intervista
«Ma la macchina dei debiti a Parma
non l'ho inventata io»
La difesa del sindaco Vignali: «Volevo trasformare
la città. A opere finite , sarà un centro di rango europeo»
dal nostro inviato DARIO DI VICO
PARMA - Il sindaco di Parma, Pietro Vignali, chiede di parlare. Non ci sta a passare come l'inventore della «macchina dei debiti» e vuole replicare numeri alla mano. Il senso di ciò che dice è chiaro: mi sono mosso nel rispetto formale delle leggi e non ho inventato la finanza creativa. Le grandi opere che hanno causato la parte principale dei debiti sono state fatte dalla precedente giunta guidata da Elvio Ubaldi, prima che la grande crisi cambiasse le carte in tavola e «allora ero sì assessore, ma mi occupavo di ambiente».
Pietro Vignali (Imagoeconomica)
La domanda sulle dimissioni non gliela faccio nemmeno, tanto la risposta la so. Non si muove da lì. Parliamo dei debiti. A quanto ammontano?
«L'indebitamento del Comune di Parma nel 2006, prima che fossi eletto sindaco, era di 141 milioni di euro, alla fine del 2011 sarà di 161 e alla fine del 2013 scenderà a 133. Il debito pro capite dei parmigiani è di soli 851 euro, il 56esimo in Italia. Città più importanti hanno sforato nella misura di 3 mila euro per cittadino».
Ma ad oggi, luglio 2011, a quanto ammontano i debiti?
«A 170 milioni».
Questi sono i debiti del Comune. Ma quelli delle controllate? L'opposizione dice che viaggiano attorno a quota 600 milioni...
«Quella cifra si ottiene tutt'al più sommando, non correttamente, Comune più controllate. Il debito delle società partecipate oggi è di 419 milioni di euro, ma si tratta di società che non sono al 100% di proprietà nostra. Quindi va calcolato il debito quota parte e alla fine la somma dà soli 238 milioni di euro». (Ad onor di cronaca in un documento del Comune di Parma del dicembre 2010 si leggeva che «i debiti delle controllate a carico al Comune a fine 2009 sono di 319,992 milioni», ndr).
Comunque anche i 238 sommati a quelli del Comune danno 408. Questi numeri chi li certifica?
«Organi societari e revisori delle società controllate. Non le bastano?».
Non sarebbe meglio produrre un bilancio consolidato del Comune?
«Nell'ultimo consiglio comunale abbiamo approvato con il concorso dell'opposizione un regolamento che prevede il consolidato. Comunque l'indebitamento è bilanciato da una robusta patrimonializzazione di tutte le controllate pari a 457 milioni».
Di recente la Corte dei conti ha criticato le operazioni infragruppo fatte dal suo Comune. Avete patrimonializzato le società girando loro asset di proprietà comunale. In questo modo le spa irrobustite si sono potute indebitare con le banche. E avreste fatto tutto ciò per aggirare il patto di stabilità interno.
«Non abbiamo infranto nessuna legge. Abbiamo agito per fare di Parma una città di rango europeo. E lo vedrà, quando saranno finite tutte le opere! La scelta di creare le società miste non è stata mia, ma della giunta che mi ha preceduto. Oggi se si vogliono realizzare grandi progetti bisogna muoversi così».
Torno alla Corte dei conti. Sostiene che: a) avete usato i proventi di cessioni del Comune, oltre 47 milioni, per coprire il disavanzo corrente; b) che avete firmato lettere impegnative di fidejussione nei confronti delle partecipate; c) che avete fatto operazioni di leasing immobiliare che non si giustificavano. E mi fermo.
«Sono rilievi per singoli episodi. Ho trasferito proventi da alienazione di cespiti comunali sul bilancio solo per 20 milioni in tre anni, rispettando sempre le norme. Le lettere fidejussorie impegnative sono due per un totale di 16,8 milioni di cui 14 milioni sono stati firmati dall'amministrazione precedente. Quanto al leasing immobiliare lo usano tutti gli enti locali».
Si rende conto che nella grande Milano ci si accapiglia sull'ipotesi che il Comune abbia un disavanzo di 140 milioni mentre nella più piccola Parma siamo comunque da 400 in su?
«Se Milano conteggiasse l'indebitamento di tutte le controllate quella cifra verrebbe ampiamente superata, mi creda».
All'assemblea degli industriali il presidente Borri ha espresso preoccupazione per l'indebitamento del Comune. Le è dispiaciuto?
«Certo, mi è dispiaciuto perché i debiti sono stati accesi per finanziare le opere che l'Unione industriali ritiene utili per lo sviluppo. Non per altro».
Insomma, gli industriali sono degli ingrati?
«Rilevo solo una contraddizione. E comunque Borri non mi ha rivolto solo critiche. Sono stato io il vero argine dell'indebitamento di Parma. Se non avessi detto no alla costosissima metropolitana, allora sì che sarebbero stati guai. L'amministrazione Ubaldi, in un contesto economico diverso da quello attuale, aveva deciso di farla e io, diventato sindaco, mi sono opposto. Oggi avremmo almeno altri 100 milioni di euro di debiti in più».
Ma lei nella giunta Ubaldi è stato assessore ai Lavori pubblici per nove anni!
«Mi occupavo di ambiente e trasporti, non di opere pubbliche. E comunque prima la metro era una scelta ambiziosa, oggi sarebbe insostenibile».
È stato lei ad autorizzare la controllata Stt a finanziare il film di Salemme sui vigili urbani di Parma?
«No. Non mi risulta che la Stt abbia finanziato Salemme. Il regista è venuto da me chiedendo un contributo e so che il presidente della Stt l'ha indirizzato verso imprenditori privati che potevano essere interessati».
Come è andata la vicenda dei 180 mila euro spesi per delle rose che non sono mai apparse sui ponti di Parma?
«È stata responsabilità di un dirigente del Comune, che c'entra il sindaco? Quanti stretti collaboratori di politici hanno problemi con la magistratura, penso a chi ha lavorato vicino a Vendola o a Bersani. Non potevo sapere che combinassero un pasticcio con le rose, io avrei sicuramente speso di meno e le rose sarebbero arrivate a destinazione».
A proposito di magistratura gli arresti di suoi collaboratori le hanno procurato amarezza o paura?
«Amarezza. Ho totale fiducia nella Procura. Le responsabilità penali sono personali e quindi non ne rispondo come sindaco. Per il posto di comandante dei vigili ho assunto un ex carabiniere, che ne potevo sapere che sarebbe andato a vendere informazioni in giro per guadagnare qualche euro? Di dirigenti ne ho 40, non posso controllare tutto quello che fanno».
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Cristian_L
- Messaggi: 12
- Iscritto il: 5 giu 2011, 14:37
Re: Uffici FIR, Pro12 e cittadella a Parma? Con quali soldi?
forse con i soldi che tutte le società d'Italia "investono" nella Federazione?
sarebbe meglio che i soldi di tutti,la fir li investisse meglio e soprattutto li investisse dove c'è un vero attaccamento a questa disciplina sportiva
sarebbe meglio che i soldi di tutti,la fir li investisse meglio e soprattutto li investisse dove c'è un vero attaccamento a questa disciplina sportiva
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jack50
- Messaggi: 601
- Iscritto il: 24 ago 2007, 17:28
Re: Uffici FIR, Pro12 e cittadella a Parma? Con quali soldi?
A ROMA?Cristian_L ha scritto:forse con i soldi che tutte le società d'Italia "investono" nella Federazione?
sarebbe meglio che i soldi di tutti,la fir li investisse meglio e soprattutto li investisse dove c'è un vero attaccamento a questa disciplina sportiva
- andrea12
- Messaggi: 1434
- Iscritto il: 2 lug 2008, 16:32
Re: Uffici FIR, Pro12 e cittadella a Parma? Con quali soldi?
......nè a Roma nè a pioggia......
Programmando con i Club che già lavorano bene con i giovani (almeno una decina in Italia)........
Programmando con i Club che già lavorano bene con i giovani (almeno una decina in Italia)........
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Luqa-bis
- Messaggi: 8399
- Iscritto il: 18 mag 2011, 10:17
Re: Uffici FIR, Pro12 e cittadella a Parma? Con quali soldi?
1. Non è che se a Parma (famosa anche per un ex ministro) il sindaco è accusato di aver fatto "guai", Parma debba diventare il regno del male.
2. Alla FIR serve una sede, essendo , alemno per ora, Roma la capitale, la sede della federazione è legittimo che sia a Roma.
Ma potrebbe anche essere a Milano, Parma, Padova, Livorno, l'importante è che sia una sede raggiungibile bene da tutta Italia (sardegna e sicilia incluse)
3. La sede di Lega Pro non è detto che stia dove è la sede FIR, anzi per sancire l'indipendenza potrebbe anche stare altrove.
E potrebbe andare bene Parma, come Padova, come Milano.
Parma da questo punto è una zona "rugbistica" (che piacia o meno ha una bella densità di squadre), ed eviterebbe i timori di egemonia veneta.
4. Giusto una domanda: ma perché le squadre di A1, A2 e B non si federano e formano una "Lga Nazionale DilettantI" che si occupi della promozione del rugby dilettantistico?
2. Alla FIR serve una sede, essendo , alemno per ora, Roma la capitale, la sede della federazione è legittimo che sia a Roma.
Ma potrebbe anche essere a Milano, Parma, Padova, Livorno, l'importante è che sia una sede raggiungibile bene da tutta Italia (sardegna e sicilia incluse)
3. La sede di Lega Pro non è detto che stia dove è la sede FIR, anzi per sancire l'indipendenza potrebbe anche stare altrove.
E potrebbe andare bene Parma, come Padova, come Milano.
Parma da questo punto è una zona "rugbistica" (che piacia o meno ha una bella densità di squadre), ed eviterebbe i timori di egemonia veneta.
4. Giusto una domanda: ma perché le squadre di A1, A2 e B non si federano e formano una "Lga Nazionale DilettantI" che si occupi della promozione del rugby dilettantistico?
- andrea12
- Messaggi: 1434
- Iscritto il: 2 lug 2008, 16:32
Re: Uffici FIR, Pro12 e cittadella a Parma? Con quali soldi?
Perchè in questo modo fanno i dilettanti sempre per esempio non si pagano nè tecnici nè giocatori) e i professionisti quando conviene (fatture di sponsorizzazione, per esempio).

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Cristian_L
- Messaggi: 12
- Iscritto il: 5 giu 2011, 14:37
Re: Uffici FIR, Pro12 e cittadella a Parma? Con quali soldi?
di certo Parma è l'espressione del fallimento del rugby in Italia. 0 soldi, 0 spettatori, liti su liti tra le squadre attualmente rimaste, 0 stadio (se non fosse stato per la Fir e nonostante questo,Parma ha uno stadio ridicolo).C'è da aggiungere altro?jack50 ha scritto:A ROMA?Cristian_L ha scritto:forse con i soldi che tutte le società d'Italia "investono" nella Federazione?
sarebbe meglio che i soldi di tutti,la fir li investisse meglio e soprattutto li investisse dove c'è un vero attaccamento a questa disciplina sportiva
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Tallonatore80
- Messaggi: 5063
- Iscritto il: 29 mar 2011, 1:43
- Località: Downunder
Re: Uffici FIR, Pro12 e cittadella a Parma? Con quali soldi?
3 a 0, drop tra i pali da 50 metri di Cristian...
Nota: se dovessimo guardare alla densità di squadre allora a brescia dovremmo fondare il Castello Federale del Conte Dondescu...
Dai siamo seri, prima che guardare a cultura, squadre o presunti diritti nobiliari, si dovrebbe pensare ad un posto che "LOGISTICAMENTE" sia comodo a tutto il movimento. Perdonatemi ma Parma rispetto a Treviso, Milano, Torino, Roma ecc è un filino più scomoda. Molto bella come città, ma scomoda da raggiungere. (lo so che ci passa il treno e c'e' l'aeroporto, ma avete mai preso il treno da brescia a parma? o l'aereo da milano a parma? )
Nota: se dovessimo guardare alla densità di squadre allora a brescia dovremmo fondare il Castello Federale del Conte Dondescu...
Dai siamo seri, prima che guardare a cultura, squadre o presunti diritti nobiliari, si dovrebbe pensare ad un posto che "LOGISTICAMENTE" sia comodo a tutto il movimento. Perdonatemi ma Parma rispetto a Treviso, Milano, Torino, Roma ecc è un filino più scomoda. Molto bella come città, ma scomoda da raggiungere. (lo so che ci passa il treno e c'e' l'aeroporto, ma avete mai preso il treno da brescia a parma? o l'aereo da milano a parma? )
"Il rugby e` l`assoluto ordine nell`apparente disordine."
Sandro Cepparulo
Sandro Cepparulo
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Barrabas
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- Iscritto il: 3 mag 2011, 16:50
Re: Uffici FIR, Pro12 e cittadella a Parma? Con quali soldi?
Peccato che a Brescia ci siano tanti microscopici castelli di signorotti locali che hanno un solo denominatore comune: l'odio, più che gisutificato, per Gavazzi.Tallonatore80 ha scritto:3 a 0, drop tra i pali da 50 metri di Cristian...
Nota: se dovessimo guardare alla densità di squadre allora a brescia dovremmo fondare il Castello Federale del Conte Dondescu...
Dai siamo seri, prima che guardare a cultura, squadre o presunti diritti nobiliari, si dovrebbe pensare ad un posto che "LOGISTICAMENTE" sia comodo a tutto il movimento. Perdonatemi ma Parma rispetto a Treviso, Milano, Torino, Roma ecc è un filino più scomoda. Molto bella come città, ma scomoda da raggiungere. (lo so che ci passa il treno e c'e' l'aeroporto, ma avete mai preso il treno da brescia a parma? o l'aereo da milano a parma? )
Barrabás arrivò in famiglia per via mare, annotò la piccola Clara con la sua delicata calligrafia.
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Tallonatore80
- Messaggi: 5063
- Iscritto il: 29 mar 2011, 1:43
- Località: Downunder
Re: Uffici FIR, Pro12 e cittadella a Parma? Con quali soldi?
Gia'...
Purtroppo è così...
I campanili...
Purtroppo è così...
I campanili...
"Il rugby e` l`assoluto ordine nell`apparente disordine."
Sandro Cepparulo
Sandro Cepparulo
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Cristian_L
- Messaggi: 12
- Iscritto il: 5 giu 2011, 14:37
Re: Uffici FIR, Pro12 e cittadella a Parma? Con quali soldi?
se le società bresciane,si unissero agli aironi,anche senza l'odiato calvisano,gli aironi avrebbero un asset societario,un bacino di praticanti - di appassionat e di soldi da paura!Brescia,Rovato,Ospitale,Lumezzane dovrebbero entrare negli aironi a fianco del viadanaBarrabas ha scritto:Peccato che a Brescia ci siano tanti microscopici castelli di signorotti locali che hanno un solo denominatore comune: l'odio, più che gisutificato, per Gavazzi.Tallonatore80 ha scritto:3 a 0, drop tra i pali da 50 metri di Cristian...
Nota: se dovessimo guardare alla densità di squadre allora a brescia dovremmo fondare il Castello Federale del Conte Dondescu...
Dai siamo seri, prima che guardare a cultura, squadre o presunti diritti nobiliari, si dovrebbe pensare ad un posto che "LOGISTICAMENTE" sia comodo a tutto il movimento. Perdonatemi ma Parma rispetto a Treviso, Milano, Torino, Roma ecc è un filino più scomoda. Molto bella come città, ma scomoda da raggiungere. (lo so che ci passa il treno e c'e' l'aeroporto, ma avete mai preso il treno da brescia a parma? o l'aereo da milano a parma? )
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Tallonatore80
- Messaggi: 5063
- Iscritto il: 29 mar 2011, 1:43
- Località: Downunder
Re: Uffici FIR, Pro12 e cittadella a Parma? Con quali soldi?
oihboh', e fare 90 Km per vedere una partita in mezzo alla nebbia?
Ma ti rendi conto di quanto sia, purtroppo, scomoda viadana da brescia?
Ti assicuro che brescia, se si riuscisse ad andare d'accordo (impossibile) non avrebbe bisogno di nessun "volatile".
Purtroppo siamo piu' veneti dei veneti (in senso buono) per il rugby. Molto campanilisti, molto autolesionisti, molto egoisti e purtroppo molto attaccabrighe. (cioe' molto fedeli alle nostre società).
Che poi, odiato calvisano.
Io riesco benissimo a tifare sia Banco di Brescia che Calvisano, e quando riesco vado a vedermi anche serie B e Serie C.
Sarà che alla fine a me piace il rugby in generale. Non so.
A volte ci penso e trasecolo pensando che se brescia si "consorziasse" sarebbe una potenza devastante nel rugby.
Abbiamo ottime società giovanili (cito fiumicello solo perchè si dedica interamente ai giovani), 2 squadre tra top10 e Serie A, 2 Squadre In serie B (l'ospitaletto per me lo ripescano), tante società in serie C e tanti tanti tanti appassionati.
Altro che aironi
quelli li metteremmo in pentola pronti per la polenta.
Purtroppo c'e' troppa rivalità.
Come a Parma.
Ed infatti abbiamo financo smesso di provarci
Ma ti rendi conto di quanto sia, purtroppo, scomoda viadana da brescia?
Ti assicuro che brescia, se si riuscisse ad andare d'accordo (impossibile) non avrebbe bisogno di nessun "volatile".
Purtroppo siamo piu' veneti dei veneti (in senso buono) per il rugby. Molto campanilisti, molto autolesionisti, molto egoisti e purtroppo molto attaccabrighe. (cioe' molto fedeli alle nostre società).
Che poi, odiato calvisano.
Io riesco benissimo a tifare sia Banco di Brescia che Calvisano, e quando riesco vado a vedermi anche serie B e Serie C.
Sarà che alla fine a me piace il rugby in generale. Non so.
A volte ci penso e trasecolo pensando che se brescia si "consorziasse" sarebbe una potenza devastante nel rugby.
Abbiamo ottime società giovanili (cito fiumicello solo perchè si dedica interamente ai giovani), 2 squadre tra top10 e Serie A, 2 Squadre In serie B (l'ospitaletto per me lo ripescano), tante società in serie C e tanti tanti tanti appassionati.
Altro che aironi
Purtroppo c'e' troppa rivalità.
Come a Parma.
Ed infatti abbiamo financo smesso di provarci
"Il rugby e` l`assoluto ordine nell`apparente disordine."
Sandro Cepparulo
Sandro Cepparulo
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orme53
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- Iscritto il: 16 feb 2004, 0:00
Re: Uffici FIR, Pro12 e cittadella a Parma? Con quali soldi?
[quote="Cristian_L"
[/quote] se le società bresciane,si unissero agli aironi,anche senza l'odiato calvisano,gli aironi avrebbero un asset societario,un bacino di praticanti - di appassionat e di soldi da paura!Brescia,Rovato,Ospitale,Lumezzane dovrebbero entrare negli aironi a fianco del viadana[/quote]
Cristian, in quanto a praticanti e appassionati, ti dò ragione. Avrei qualche riserva sui soldi da paura. Visto come stanno navigando tutte le società bresciane. L'unica che potrebbe contribuire con sostanziali iniezioni di denaro fresco agli Aironipotrebbe essere l'Ospitale(tto)
![Mr. Green :-]](./images/smilies/icon_mrgreen.gif)
Peccato che a Brescia ci siano tanti microscopici castelli di signorotti locali che hanno un solo denominatore comune: l'odio, più che gisutificato, per Gavazzi.Tallonatore80 ha scritto:3 a 0, drop tra i pali da 50 metri di Cristian...
Nota: se dovessimo guardare alla densità di squadre allora a brescia dovremmo fondare il Castello Federale del Conte Dondescu...
Dai siamo seri, prima che guardare a cultura, squadre o presunti diritti nobiliari, si dovrebbe pensare ad un posto che "LOGISTICAMENTE" sia comodo a tutto il movimento. Perdonatemi ma Parma rispetto a Treviso, Milano, Torino, Roma ecc è un filino più scomoda. Molto bella come città, ma scomoda da raggiungere. (lo so che ci passa il treno e c'e' l'aeroporto, ma avete mai preso il treno da brescia a parma? o l'aereo da milano a parma? )
Cristian, in quanto a praticanti e appassionati, ti dò ragione. Avrei qualche riserva sui soldi da paura. Visto come stanno navigando tutte le società bresciane. L'unica che potrebbe contribuire con sostanziali iniezioni di denaro fresco agli Aironipotrebbe essere l'Ospitale(tto)
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cesco/cesco
- Messaggi: 836
- Iscritto il: 20 ott 2007, 20:47
Re: Uffici FIR, Pro12 e cittadella a Parma? Con quali soldi?
ti posso garantire che c'è più nebbia a Brescia che a Viadana e ti posso anche garantire, che fare 90 km non sono poi così tanti se veramente ti piace uno sport. io faccio viadana brescia almeno 3/4 volte a settimana e non vedo il problema.Tallonatore80 ha scritto:oihboh', e fare 90 Km per vedere una partita in mezzo alla nebbia?
Ma ti rendi conto di quanto sia, purtroppo, scomoda viadana da brescia?
- andrea12
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- Iscritto il: 2 lug 2008, 16:32
Re: Uffici FIR, Pro12 e cittadella a Parma? Con quali soldi?
Credo che gli Aironi abbiano già fatto un calcolo, almeno teorico con le bresciane; però avranno anche visto che al di là delle cose già dette, ci sono anche "buchi" che non sanerà mai nessuno................in un rapporto commerciale le simpatie o antipatie si sfumano nei bilanci. Se non puoi fare dei bilanci minimamente trasparenti ognuno sta a casa sua