il rugby italiano
Moderatore: Emy77
-
yurich
- Messaggi: 18
- Iscritto il: 17 lug 2011, 18:16
- Località: roma
Re: il rugby italiano
ragazzi ma se in italia non si comincia a cambiare un pò la cultura del nostro gioco, secondo me staremo sempre lì in 11° posizione subito prima del giappone...
smettiamola di fare il gioco di mischia e questo già dalle categorie minori..già dalla U 10...
cominciamo ad allenare i ragazzi sulla velocità...sul gioco alla mano....sul correre con la palla a due mani....sui ruoli solo nelle strutture chiuse come la mischia....
avete visto il mondiale U 20?
io ho visto un inghilterra nella finale che finalmente gioca a viso aperto...una nuova zelanda imbarazzata e salvata dall'apertura che sà calciare...e la nostra italia? uguale identica alla maggiore...
a raga cambiamo la testa...apriamoci alla fantasia....sfidiamo la paura di perdere....si è vero, siamo grandi combattenti, ma ci rimane solo quello...
smettiamola di fare il gioco di mischia e questo già dalle categorie minori..già dalla U 10...
cominciamo ad allenare i ragazzi sulla velocità...sul gioco alla mano....sul correre con la palla a due mani....sui ruoli solo nelle strutture chiuse come la mischia....
avete visto il mondiale U 20?
io ho visto un inghilterra nella finale che finalmente gioca a viso aperto...una nuova zelanda imbarazzata e salvata dall'apertura che sà calciare...e la nostra italia? uguale identica alla maggiore...
a raga cambiamo la testa...apriamoci alla fantasia....sfidiamo la paura di perdere....si è vero, siamo grandi combattenti, ma ci rimane solo quello...
- andrea12
- Messaggi: 1434
- Iscritto il: 2 lug 2008, 16:32
Re: il rugby italiano
Congratulazioni yurich,
le tue esternazioni sono estremamnete assennate e credo che si prestino molto bene anche a considerazioni legate alla nostra filosofia del gioco. C'è in ballo un discorso culturale di spessore, oltre ad una analisi corretta e onesta.
Il punto (che per noi potrebbe essere anche quello di non-ritorno) è che il vincere non solo non è importante, ma con questa impostazione "mischiaiola" (mi scusino prime, seconde e terze linee) molte squadre sotto di noi, per ora, potrebbero anche sopravanzarci. Ora: in un momento in cui anche gli investitori sono diventati molto cauti (e smettiamola con la fesseria che i soldi non ci sono.......ci sono eccome ma la liquidità è sempre in meno mani e queste mani sono attaccate a braccini sempre più corti
) o si attraggono mercati diversi col bel gioco, quello divertente da vedere e quello che attualmente in Italia non vedi ( a nessun livello, eccellenza compresa), quello che permette alle famiglie di dire: dai, andiamo a divertirci col rugby (come peraltro fanno un sacco di famiglie in mezza europa), oppure ce ne stiamo belli belli al nostro posto, continuiamo a vedere chi si scorna per primo (con questo non sto banalizzando il gioco degli avanti che per fortuna è l'unico di qualità che abbiamo), continuiamo a perdere giovani, ecc, ecc.....compreso a far incazzare le famiglie.
Purtroppo il rugby italiano non deve essere salvato, ma deve mettersi nelle condizioni di cambiare; però l'innovazione, da noi, è ancora un tabù
le tue esternazioni sono estremamnete assennate e credo che si prestino molto bene anche a considerazioni legate alla nostra filosofia del gioco. C'è in ballo un discorso culturale di spessore, oltre ad una analisi corretta e onesta.
Il punto (che per noi potrebbe essere anche quello di non-ritorno) è che il vincere non solo non è importante, ma con questa impostazione "mischiaiola" (mi scusino prime, seconde e terze linee) molte squadre sotto di noi, per ora, potrebbero anche sopravanzarci. Ora: in un momento in cui anche gli investitori sono diventati molto cauti (e smettiamola con la fesseria che i soldi non ci sono.......ci sono eccome ma la liquidità è sempre in meno mani e queste mani sono attaccate a braccini sempre più corti
Purtroppo il rugby italiano non deve essere salvato, ma deve mettersi nelle condizioni di cambiare; però l'innovazione, da noi, è ancora un tabù
-
ayr
- Messaggi: 1168
- Iscritto il: 30 gen 2006, 0:00
Re: il rugby italiano
Prima hai scritto delle cose condivisibili (non sappiamo variare il gioco, abbiamo poche armi...) e poi scrivi che il gioco di mischia (che e' una scienza) e' un gioco senza cervello, dove si spinge come buoi e basta... mi sa che e' semplicemente un gioco che tu non capisci e non sai apprezzare nella sua bellezza e nell'intelligenza tutta rugbystica che ci vuole a praticarlo, come se fosse "facile".Tallonatore80 ha scritto:in gioco non abbiamo cervello. sappiamo solo spingere come dei buoi.
Abbiamo un'ottima arma che da fastidio anche alle migliori squadre del mondo (che infatti ricorrono spessissimo a scorrettezze sistematiche e a pressioni varie sugli arbitri per disinnescare...) e anziche' dire: "dobbiamo fare di tutto per portare il gioco dei tre quarti a quel livello, anche per evitare di sfiancare gli avanti... (tra l'altro dev'essere parecchio frustrante per gli avanti vedere tutta questa fatica a finalizzare il loro contributo al gioco...)" mi scrivi:
Tallonatore80 ha scritto:in gioco non abbiamo cervello. sappiamo solo spingere come dei buoi.
Come se aprendo le palle senza averne le capacita'/attitudini, automaticamente dovessimo fare dei numeri come gli Australiani... ma per piacere...
...ma vai a guardarti le partite di calcio, che vedrai come ti divertirai!!!...
Grazie al cielo l'hanno inventato a Rugby e non a Llanfairpwllgwyngyllgogerychwyrndrobwllllantysiliogogogoch!
-
Pavese
- Messaggi: 178
- Iscritto il: 3 ago 2011, 16:25
Re: il rugby italiano
Si è visto con l'Inghilterra, come funziona...
-
bep68
- Messaggi: 1281
- Iscritto il: 28 ago 2009, 10:31
Re: il rugby italiano
Una cosa che sfugge ai più e di cui si è sempre molto discusso è sul numero di giocatori dal cocnome italiano e che da un punto di vista mediatico è a mio avviso molto importante.Io non sono per niente affatto d'accordo sul fatto che non produciamo gioco con i 3/4.Stiamo crescendo,siamo solo più lenti a livello di velocità pura.ci vogliono anni per colmare un gap così.Non timentichiamoci che i nostri club più titolati hanno 100 anni di storia in meno rispetto ai corrispettivi anglofoni..
se il rugby è una metafora della vita, e la vita è una ruota, sono al terzo giro, il primo da giocatore, il secondo da allenatore, il terzo da genitore..
-
Tallonatore80
- Messaggi: 5063
- Iscritto il: 29 mar 2011, 1:43
- Località: Downunder
Re: il rugby italiano
wei ciccio pasticcio.ayr ha scritto:Prima hai scritto delle cose condivisibili (non sappiamo variare il gioco, abbiamo poche armi...) e poi scrivi che il gioco di mischia (che e' una scienza) e' un gioco senza cervello, dove si spinge come buoi e basta... mi sa che e' semplicemente un gioco che tu non capisci e non sai apprezzare nella sua bellezza e nell'intelligenza tutta rugbystica che ci vuole a praticarlo, come se fosse "facile".Tallonatore80 ha scritto:in gioco non abbiamo cervello. sappiamo solo spingere come dei buoi.
Abbiamo un'ottima arma che da fastidio anche alle migliori squadre del mondo (che infatti ricorrono spessissimo a scorrettezze sistematiche e a pressioni varie sugli arbitri per disinnescare...) e anziche' dire: "dobbiamo fare di tutto per portare il gioco dei tre quarti a quel livello, anche per evitare di sfiancare gli avanti... (tra l'altro dev'essere parecchio frustrante per gli avanti vedere tutta questa fatica a finalizzare il loro contributo al gioco...)" mi scrivi:Tallonatore80 ha scritto:in gioco non abbiamo cervello. sappiamo solo spingere come dei buoi.![]()
![]()
![]()
Come se aprendo le palle senza averne le capacita'/attitudini, automaticamente dovessimo fare dei numeri come gli Australiani... ma per piacere...
...ma vai a guardarti le partite di calcio, che vedrai come ti divertirai!!!...
ho giocato prima linea per 15 anni, quindi se proprio qualcuno conosce il gioco in 1l sono io.
se vuoi fare polemica divertiti col processo di biscardi.
il mio discorso è ben chiaro.
spingiamo solo come buoi. La mischia è scientifica ma funzionale al resto della squadra, se no mandiamo Castro e Co. a spostare i trattori e basta.
ma tu pensa questo con che discorsi se ne esce.
nessuno ha messo in dubbio il ruolo delle 1l, anzi, onore al merito.
ma senza un bel gioco alla 3/4 non si segnano le mete.
e ribadisco quanto detto da pavese: "si è visto contro l'inghilterra come funziona", con buona pace dei puristi delle mischie.
"Il rugby e` l`assoluto ordine nell`apparente disordine."
Sandro Cepparulo
Sandro Cepparulo
-
Luqa-bis
- Messaggi: 8399
- Iscritto il: 18 mag 2011, 10:17
Re: il rugby italiano
Mmmpf
Un conto è chiedere che nelle giovanili si decida di formare i giocatori valorizzando la creatività, il gioco all amano, il talento individuale (sempre se si riesce a trovarlo ed allenarlo eh...)
Un conto è chiedere a questo direzione tecnica e a questa squadra di essere quello che non è, o almeno è ad un livello medio, forse mediocre.
Oltretutto sapendo che abbiamo una base velocistica che nello scatto bruciante non mi pare sia patrimonio assoluto dei nostri 3/4.
E con una mediana che ancora si sta "creando" una propria personalità o che ha limiti individuali conosciuti.
La squadra ha provato a giovcare all'inizio (2mete) , poi ha mollato la presa (2 mete loro) , poi quando le gambe si sono indurite è andata sul sicuro.
Nonostante quello che scrive andrea12, quella partita non poteva essere persa, per il ranking e per il morale e l'ambiente.
Vittoria brutta?
Si, o comunque non esaltante.
Ma vittoria.
E serviva almeno quello.
Un conto è chiedere che nelle giovanili si decida di formare i giocatori valorizzando la creatività, il gioco all amano, il talento individuale (sempre se si riesce a trovarlo ed allenarlo eh...)
Un conto è chiedere a questo direzione tecnica e a questa squadra di essere quello che non è, o almeno è ad un livello medio, forse mediocre.
Oltretutto sapendo che abbiamo una base velocistica che nello scatto bruciante non mi pare sia patrimonio assoluto dei nostri 3/4.
E con una mediana che ancora si sta "creando" una propria personalità o che ha limiti individuali conosciuti.
La squadra ha provato a giovcare all'inizio (2mete) , poi ha mollato la presa (2 mete loro) , poi quando le gambe si sono indurite è andata sul sicuro.
Nonostante quello che scrive andrea12, quella partita non poteva essere persa, per il ranking e per il morale e l'ambiente.
Vittoria brutta?
Si, o comunque non esaltante.
Ma vittoria.
E serviva almeno quello.
- andrea12
- Messaggi: 1434
- Iscritto il: 2 lug 2008, 16:32
Re: il rugby italiano
Guarda Luqa Bis, che io sono stra-contento e ci speravo proprio, così come ipotizzavo che non sarebbe stata una passeggiata. Il problema, ma sempre per conto mio, sta in un immobilismo anche mentale, oltre che difficoltà a guardare fuori dagli opportunismi del momento, per cui il rugby nostro, ha scarsissime possibilità di evoluzione nell'immediato. Nel medio termine siamo sempre al 'palo perchè non si vuole innovare e rivedere anche l'organizzazione/struttura del nostro gioco. Ti/vi faccio un esempio: da fine luglio (mi sembra il 29) sul sito del CR lombardo, c'è il documento col quale i Club che vogliono, possono partecipare al torneo (?) SEVEN U18. finalmente, ERA ORA !! peccato, però che ci si debba iscrivere entro fine agosto, così moltissime scuole (come la mia) rimarranno fuori dalla possibilità anche solo di partecipare. Cioè: anche le buone idee, anche le buone pratiche, se sono organizzate con questo criterio, sono destinate a fallire. Bisogna rinnovare tutti i Comitati, cambiare tutto e tutti e ripartire da zero. Poi, con umiltà e serenità, tenere le persone che servono, e ricostruire qualcosa che possa far decollare questo gioco. Diversamente ci scanniamo tra di noi perchè la mischia è buona e i 3/4 fanno schifo, perchè non abbaimo mediani, perchè i giovani di qualità li teniamo sempre ad un livello più basso degli altri Paesi,..................
- andrea12
- Messaggi: 1434
- Iscritto il: 2 lug 2008, 16:32
Re: il rugby italiano
Ho la sensazione che noi appassionati si soffra di amnesia o di problemi oculistici.
Scozia Italia credo che sia ancora fresca (è un eufemismo con questo caldo) per tutti, Italia Giappone non ha neppure 10 giorni di vecchiaia. Non intervengo nel merito delle scelte perchè continuo a credere che un CT faccia la squadra con ciò che ha (che significa che qui qualcuno somministra una lista di nomi e il coach poi decide................
), però, voglio dire: ma con la palla in mano non ci siamo quasi mai ( e senza palla non si fa la meta), attacco dalle linee arretrate...............poco, prevedibile e di dubbia efficacia (evito i commenti ma certamente non mi piace), mischia buona, talvolta anche eccellente (ma non sempre) ma spesso inguardabile in touch.............calci del tipo "casual", continuità e trasferimento dalla linea avanzata agli attaccanti.................evito qualsiasi commento: davvero una grande pena
Purtroppo non siamo nel mondo delle idee e in quanto a queste, mi sembra che in campo ce ne siano ancora meno.
Tra meno di 1 mese i mondiali
non ci resta che sperare 
Scozia Italia credo che sia ancora fresca (è un eufemismo con questo caldo) per tutti, Italia Giappone non ha neppure 10 giorni di vecchiaia. Non intervengo nel merito delle scelte perchè continuo a credere che un CT faccia la squadra con ciò che ha (che significa che qui qualcuno somministra una lista di nomi e il coach poi decide................
Purtroppo non siamo nel mondo delle idee e in quanto a queste, mi sembra che in campo ce ne siano ancora meno.
Tra meno di 1 mese i mondiali
- andrea12
- Messaggi: 1434
- Iscritto il: 2 lug 2008, 16:32
Re: il rugby italiano
Ho la sensazione che noi appassionati si soffra di amnesia o di problemi oculistici.
Scozia Italia credo che sia ancora fresca (è un eufemismo con questo caldo) per tutti, Italia Giappone non ha neppure 10 giorni di vecchiaia. Non intervengo nel merito delle scelte perchè continuo a credere che un CT faccia la squadra con ciò che ha (che significa che qui qualcuno somministra una lista di nomi e il coach poi decide................
), però, voglio dire: ma con la palla in mano non ci siamo quasi mai ( e senza palla non si fa la meta), attacco dalle linee arretrate...............poco, prevedibile e di dubbia efficacia (evito i commenti ma certamente non mi piace), mischia buona, talvolta anche eccellente (ma non sempre) ma spesso inguardabile in touch.............calci del tipo "casual", continuità e trasferimento dalla linea avanzata agli attaccanti.................evito qualsiasi commento: davvero una grande pena
Purtroppo non siamo nel mondo delle idee e in quanto a queste, mi sembra che in campo ce ne siano ancora meno.
Tra meno di 1 mese i mondiali
non ci resta che sperare 
Scozia Italia credo che sia ancora fresca (è un eufemismo con questo caldo) per tutti, Italia Giappone non ha neppure 10 giorni di vecchiaia. Non intervengo nel merito delle scelte perchè continuo a credere che un CT faccia la squadra con ciò che ha (che significa che qui qualcuno somministra una lista di nomi e il coach poi decide................
Purtroppo non siamo nel mondo delle idee e in quanto a queste, mi sembra che in campo ce ne siano ancora meno.
Tra meno di 1 mese i mondiali
-
HagarTheHorrible
- Messaggi: 1176
- Iscritto il: 25 gen 2011, 23:55
- Località: gluglulandia
Re: il rugby italiano
Rugby, sport per tutti: avanti così, dev'essere una nuova forma di proselitismo. Fate a meno di guardare il rugby che tanto non capite un'acca. Oltre al calcio aggiungerei la pallanuoto: quelli almeno il mondiale lo vincono.ayr ha scritto:
...ma vai a guardarti le partite di calcio, che vedrai come ti divertirai!!!...
Skøl
Hägar.

Låpørte før President! E Såntø sübitø!
-
yurich
- Messaggi: 18
- Iscritto il: 17 lug 2011, 18:16
- Località: roma
Re: il rugby italiano
ma si con questi giocatori cresciuti ormai con questa filosofoa o cultura del rugby italiano è chiaro non si può evolvere il gioco...
per questo dico secondo me dalle categorie minore di cominciare a sbrigliare la fantasia....cerchiamo di insegnare hai nostri ragazzi che per fare meta bisogna non farsi prendere....e se gli avversari capiscono quello che vuoi fare sei fragato....è chiaro che sono d'accordo con voi per quanto riguarda questo sport...io ci sono cresciuto.....hai mie tempi non esistevano palloni ne categorie minori...noi si comprava un super tele e si tagliava a metà si riempiva di stracci e si nastrava tutto così da creare una palla ovale.....eppoi tutto il giorno su un prato a giocare e la sera eri pieni di lividi...quindi questo sport lo amo tanto quanto voi....e proprio per questo non posso più vedere l'italrugby così statica e prevedibile...non siamo poi così tanto giovani abbiamo un centinaio di anni alle spalle.....secondi il problema è mentale....diamo una sterzata....per me gli avanti dovrebbero giocare come i tre quarti...
per questo dico secondo me dalle categorie minore di cominciare a sbrigliare la fantasia....cerchiamo di insegnare hai nostri ragazzi che per fare meta bisogna non farsi prendere....e se gli avversari capiscono quello che vuoi fare sei fragato....è chiaro che sono d'accordo con voi per quanto riguarda questo sport...io ci sono cresciuto.....hai mie tempi non esistevano palloni ne categorie minori...noi si comprava un super tele e si tagliava a metà si riempiva di stracci e si nastrava tutto così da creare una palla ovale.....eppoi tutto il giorno su un prato a giocare e la sera eri pieni di lividi...quindi questo sport lo amo tanto quanto voi....e proprio per questo non posso più vedere l'italrugby così statica e prevedibile...non siamo poi così tanto giovani abbiamo un centinaio di anni alle spalle.....secondi il problema è mentale....diamo una sterzata....per me gli avanti dovrebbero giocare come i tre quarti...
-
yurich
- Messaggi: 18
- Iscritto il: 17 lug 2011, 18:16
- Località: roma
Re: il rugby italiano
poi è chiaro che i problemi sono tanti....il primo secondo me è che i tecnici ed educatori pensano prima di tutto a vincere...poi il problema degli stranieri...nei ruoli importanti tipo apertura e mediano di mischia si preferisce comprare qualche argentino o altro.....poi ancora far giocare i ragazzi con schemi e preconcetti tattici di vario genere....
io parlo dei giocatori che crescono oggi...parlo delle accademie.....ormai da quello che ho visto con il mondiale U 20 per qualche anno ancora avremo questa situazione.....
è chiaro un CT con questo organico che può fare?
ci vogliono anni prima di poter cominciare a vedere qualcosa......
io parlo dei giocatori che crescono oggi...parlo delle accademie.....ormai da quello che ho visto con il mondiale U 20 per qualche anno ancora avremo questa situazione.....
è chiaro un CT con questo organico che può fare?
ci vogliono anni prima di poter cominciare a vedere qualcosa......
-
yurich
- Messaggi: 18
- Iscritto il: 17 lug 2011, 18:16
- Località: roma
Re: il rugby italiano
poi è chiaro che i problemi sono tanti....il primo secondo me è che i tecnici ed educatori pensano prima di tutto a vincere...poi il problema degli stranieri...nei ruoli importanti tipo apertura e mediano di mischia si preferisce comprare qualche argentino o altro.....poi ancora far giocare i ragazzi con schemi e preconcetti tattici di vario genere....
io parlo dei giocatori che crescono oggi...parlo delle accademie.....ormai da quello che ho visto con il mondiale U 20 per qualche anno ancora avremo questa situazione.....
è chiaro un CT con questo organico che può fare?
ci vogliono anni prima di poter cominciare a vedere qualcosa......
io parlo dei giocatori che crescono oggi...parlo delle accademie.....ormai da quello che ho visto con il mondiale U 20 per qualche anno ancora avremo questa situazione.....
è chiaro un CT con questo organico che può fare?
ci vogliono anni prima di poter cominciare a vedere qualcosa......
- andrea12
- Messaggi: 1434
- Iscritto il: 2 lug 2008, 16:32
Re: il rugby italiano
che dire?.........yurich è addirittura imbarazzante nella sua semplicità e assolutamente reale. Esprime, anche per la felictà di qualcuno, in modo molto semplice ma incredibilmente vero, il nostro problema. Io lo condivido e lo quoto in toto.
Certamente, e anche in questo caso la realtà supera la finzione, c'è bisogno di un bel passo indietro sopratutto a livello di Club; meno dipendenza e servilismo dalle necessità della FIR e Comitati regionali. Il risultato a tutti i costi impone dei tributi, in termini di gioco e di ideologia del gioco, che inevitabilmente sfociano nella mancanza di ricerca e di creatività, di evitamento dell'avversario, di strutturazione di ruoli che diventa una prigione............Tra l'altro in un momento in cui il gioco, anche quello anglosasone, è sempre meno rigidamente predeterminato e dove la necessità della lettura diventano giornalmente più esigenti.
Concordo con yurich: cambiamo strada
Certamente, e anche in questo caso la realtà supera la finzione, c'è bisogno di un bel passo indietro sopratutto a livello di Club; meno dipendenza e servilismo dalle necessità della FIR e Comitati regionali. Il risultato a tutti i costi impone dei tributi, in termini di gioco e di ideologia del gioco, che inevitabilmente sfociano nella mancanza di ricerca e di creatività, di evitamento dell'avversario, di strutturazione di ruoli che diventa una prigione............Tra l'altro in un momento in cui il gioco, anche quello anglosasone, è sempre meno rigidamente predeterminato e dove la necessità della lettura diventano giornalmente più esigenti.
Concordo con yurich: cambiamo strada
Ultima modifica di andrea12 il 22 ago 2011, 8:29, modificato 2 volte in totale.