selezione nazionale u 18

Discussioni sulla FIR e sulle Nazionali, maggiore e giovanili

Moderatore: Emy77

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Pavese
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Re: selezione nazionale u 18

Messaggio da Pavese »

Cominciamo già ad avere un quadro più chiaro della situazione...
quattro8
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Re: selezione nazionale u 18

Messaggio da quattro8 »

Mi spiace contraddire Copernico, ma Scalvi che non conosco, secondo me in attacco è stato assente, in difesa così così, probabile che Boccardo fosse fuori forma, perchè secondo me non c'è confronto. Il mio potrebbe sembrare un commento di parte, visto che sono veneto, ma o Brunello è un cretino o se lo scorso anno non giocava un motivo c'era, chiedere un po' in giro.
Poi sicuramente per qualcuno sbaglio.
Ottimo Catelan fino a quando è rimasto in campo, dopo la sua assenza si è vista, eccome.
Comunque, Dinamite, chiedo scusa e senza polemica, i loro ventidue li abbiamo varcati 2 volte verso la fine della partita.
Voi una cosa positiva? Non c'è stato un crollo finale come altre volte.
Ma dire che è meglio di Recco, credimi. è una mezza bestemmia.
dinamite
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Re: selezione nazionale u 18

Messaggio da dinamite »

quattro8 ha scritto:Mi spiace contraddire Copernico, ma Scalvi che non conosco, secondo me in attacco è stato assente, in difesa così così, probabile che Boccardo fosse fuori forma, perchè secondo me non c'è confronto. Il mio potrebbe sembrare un commento di parte, visto che sono veneto, ma o Brunello è un cretino o se lo scorso anno non giocava un motivo c'era, chiedere un po' in giro.
Poi sicuramente per qualcuno sbaglio.
Ottimo Catelan fino a quando è rimasto in campo, dopo la sua assenza si è vista, eccome.
Comunque, Dinamite, chiedo scusa e senza polemica, i loro ventidue li abbiamo varcati 2 volte verso la fine della partita.
Voi una cosa positiva? Non c'è stato un crollo finale come altre volte.
Ma dire che è meglio di Recco, credimi. è una mezza bestemmia.
Il senso del mio intervento era proprio quello: in primavera, in tutte le partite che ho visto (quella contro l'Inghilterra solo in video), dopo una fase iniziale di notevole pregio (pressione e gioco prevalente nei 22 avversari), c'erano sempre stati il crollo finale preceduto da alcune evidenti ingenuità difensive e/o clamorosi buchi dovuti ad errori individuali; in pratica la buona prestazione, è stata rovinata dalla mancanza di concentrazione dovuta probabilmente anche alla stanchezza ed all'incapacità di dosare lo sforzo (per fare un esempio, un po' come capita al calcio africano, dove lo strapotere fisico e talvolta tecnico, spesso è sciupato dall'indisciplina tattica ...).
Sabato almeno ho visto una squadra più disciplinata, meno anarchica, che sicuramente ha subìto la pressione della Francia tutta la partita, ma non è mai andata in bambola; ciò non toglie che effettivamente le uniche nostre azioni d'attacco di rilievo siano state alla fine della partita, quando ormai i francesi avevano vinto ed avevano effettuato numerosi cambi.
In merito invece alle individualità, tralasciando il "campanilismo" vorrei evitare di prendere posizione: è chiaro che ognuno di noi conosce meglio i giocatori a lui più vicini e ciò vale anche per gli allenatori, per cui magari l'anno scorso Brunello preferiva Boccardo e quest'anno Ghini preferisce Scalvi ... entrambi i ragazzi sono stati in ritiro con entrambi gli allenatori, i quali li avranno valutati e poi avranno fatto le loro scelte, magari anche solo per metterli alla prova e vedere cosa sanno fare a livello internazionale ...
L'unica cosa che mi viene da dire, e ti assicuro che non è di parte, ma solo una constatazione, è che Filippo Scalvi è uno dei flanker dell'Amatori Parma, Campione d'Italia di categoria, l'anno scorso al Trofeo Milani a Rovigo (dove erano presenti tutte e tre le squadre ASA, Catelan compreso) era stato premiato come miglior n. 8, e durante questa trasferta francese è stato a letto un paio di giorni con 40 (!) di febbre - a Digne non era neanche sulle tribune -.
Come dicevo in un intervento precedente, gli allenatori devono fare delle scelte, e qualsiasi scelta facciano scontenteranno sempre qualcuno: l'importante è che le scelte siano dettate da motivazioni tecniche e non da criteri di natura clientelare .... in questo senso, mi sono sempre domandato come mai Brunello convocasse pochi giocatori del Valsugana che con i ragazzi del '94 è stata Campione d'Italia due anni consecutivi, e mi pare apprezzabile Ghini che per questo tour francese ha aumentato la presenza di giocatori di tale squadra.
Buon rugby
quattro8
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Re: selezione nazionale u 18

Messaggio da quattro8 »

Caro Dinamite, lo scorso anno Brunello, secondo il mio parere, faceva le sostituzioni troppo presto, all'incirca tra il 5° ed il 15° minuto della ripresa e, fatalità, il crollo avveniva dopo i cambi, credimi, su questo sono documentato. Quindi direi che i cambi non erano carichi per entrare in partita nel modo giusto o, forse, non pronti psicologicamente, perchè chi sta in panchina deve capire che può fare la differenza entrando, non che è una riserva. Poi sabato gli unici 2 attacchi nel fine partita sono stati partoriti dopo i cambi, vuoi i francesi stanchi, vuoi forse anche altri interpreti italiani. Sui ragazzi del Valsugana sono superdaccordo, ma ti ricordo che 4 c'erano anche lo scorso anno e quest'anno in più ci sono Parisotto che era sempre sott'occhio e che comunque hanno fatto giocare pochissimo e Ruzza che è un prestito del CUS Padova dallo scorso anno, quindi non aveva vinto nessun titolo. Secondo ciò che mi dici, quindi, Boccardo essendo del CUS Padova che non ha vinto niente è in nazionale perchè è il cocco di Brunello?
Beh, ti dico, informati e guardati le partite dello scorso anno del 4 nazioni e delle accademie, torneo mi sembra vinto dall'accademia di Mogliano, dove Boccardo ha sempre giocato titolare nonostante ci fossero anche delle terze linee del 93, alcune ora a Tirrenia.
Se poi la sua squadra non è campione d'Italia cosa bisogna fare, non farlo giocare?
Deve andare a giocare a Parma o al Petrarca e vincere il campionato e poi potrà essere convocato in nazionale e giocare?
Questo si che sarebbe nepotismo. Un bel giocatore che però non è di una società blasonata è destinato a non essere preso in considerazione ed uno che ha la fortuna e la bravura di giocare in una squadra come il Parma campione d'Italia è per forza più forte e più bravo?
Per piacere.
Saluti a tutti e buon rugby
Pavese
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Re: selezione nazionale u 18

Messaggio da Pavese »

@ quattro8

Scusate se mi intrometto.
E' proprio vero che uno legge solo quello che VUOLE leggere. Non mi pare che nessuno abbia scritto che se qualcuno gioca nella squadra campione d'Italia debba per forza andare in nazionale. Infatti in nazionale dell'Amatori ce ne sono solo due. Forse tu vorresti che non ce ne fosse nemmeno uno, ma allora chissà come sarai contento della FIR, che anche in under 20 vanta una bellissima tradizione di non convocare nessuno dei campioni d'Italia (potrei sbagliare, vado a memoria, è successo al Petrarca, alla Lazio ecc...)
Credo che un titolo italiano possa essere ben inserito nel curriculum di un giocatore, o forse si deve vergognare per averlo vinto?
Comunque a mio modo di vedere è più importante, come biglietto da visita, quello che è stato scritto dopo e che tu NON hai letto, vale a dire che è stato il migliore del suo ruolo al Torneo Milani.
quattro8
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Re: selezione nazionale u 18

Messaggio da quattro8 »

Comunque a mio modo di vedere è più importante, come biglietto da visita, quello che è stato scritto dopo e che tu NON hai letto, vale a dire che è stato il migliore del suo ruolo al Torneo Milani.

Caro Pavese, ho letto, ho letto, ma premiato come n° 8, non flanker. 3 anni fa oramai, trofeo vinto mi pare dall'Asa nord/est, se non erro (leggere formazioni), però leggi anche tu quello che viene scritto, forse potrai darmi atto che fa più fatica ad emergere uno in una società di secondo piano che non chi è in un top team,e che comunque ha sempre giocato titolare con l'accademia che ha vinto il torneo. Può essere che sia in gamba?
Saluti
quattro8
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Re: selezione nazionale u 18

Messaggio da quattro8 »

Per non essere frainteso, Scalvi è un ragazzo d'oro, un bravo giocatore, anzi uno dei migliori, ed è molto amico di Boccardo, per quel poco che ne sò e che mi hanno riferito.
Quindi non è contro di lui la discussione, è che se lo scorso anno era in panchina non fu uno scandalo ne chissà cosa, ma perchè forse qualcun'altro in quel periodo giocava meglio, come ora l'inverso, non cercare per forza l'arcano.
Saluti
dinamite
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Re: selezione nazionale u 18

Messaggio da dinamite »

quattro8 ha scritto:Caro Dinamite, lo scorso anno Brunello, secondo il mio parere, faceva le sostituzioni troppo presto, all'incirca tra il 5° ed il 15° minuto della ripresa e, fatalità, il crollo avveniva dopo i cambi, credimi, su questo sono documentato. Quindi direi che i cambi non erano carichi per entrare in partita nel modo giusto o, forse, non pronti psicologicamente, perchè chi sta in panchina deve capire che può fare la differenza entrando, non che è una riserva. Poi sabato gli unici 2 attacchi nel fine partita sono stati partoriti dopo i cambi, vuoi i francesi stanchi, vuoi forse anche altri interpreti italiani. Sui ragazzi del Valsugana sono superdaccordo, ma ti ricordo che 4 c'erano anche lo scorso anno e quest'anno in più ci sono Parisotto che era sempre sott'occhio e che comunque hanno fatto giocare pochissimo e Ruzza che è un prestito del CUS Padova dallo scorso anno, quindi non aveva vinto nessun titolo. Secondo ciò che mi dici, quindi, Boccardo essendo del CUS Padova che non ha vinto niente è in nazionale perchè è il cocco di Brunello?
Beh, ti dico, informati e guardati le partite dello scorso anno del 4 nazioni e delle accademie, torneo mi sembra vinto dall'accademia di Mogliano, dove Boccardo ha sempre giocato titolare nonostante ci fossero anche delle terze linee del 93, alcune ora a Tirrenia.
Se poi la sua squadra non è campione d'Italia cosa bisogna fare, non farlo giocare?
Deve andare a giocare a Parma o al Petrarca e vincere il campionato e poi potrà essere convocato in nazionale e giocare?
Questo si che sarebbe nepotismo. Un bel giocatore che però non è di una società blasonata è destinato a non essere preso in considerazione ed uno che ha la fortuna e la bravura di giocare in una squadra come il Parma campione d'Italia è per forza più forte e più bravo?
Per piacere.
Saluti a tutti e buon rugby
Scusa ma a me pare che tu abbia la "coda di paglia", io non ho assolutamente detto che Boccardo sia il cocco di Brunello, e sinceramente che giochi Boccardo o Scalvi non me ne può fregar de meno, era qualcun altro che diceva che era una pena vedere un giocatore come Scalvi in panchina; inoltre ti ho premesso che non volevo entrare nella valutazione dei singoli, sia perchè è una cosa antipatica sia perchè questo forum viene letto anche dai ragazzi in questione, dai loro genitori, dai loro allenatori e dirigenti.
A me Boccardo piace moltissimo come peraltro mi piacciono Scalvi e Catelan, quelli che non mi piacciono (anche in nazionale) sono altri, ma come detto evito di fare nomi, piuttosto non amo un certo tipo di gioco, basato unicamente sulla mischia, che trovo estremamente noioso ed una pessima pubblicità per il rugby!
In merito alla partita di sabato mi sono già espresso: abbiamo perso, punto!
In merito al 4 nazioni dell'anno scorso, non so di chi sia la colpa, ma dopo 40/45 minuti giocati alla pari con gli avversari (in Galles addirittura meglio), la squadra è andata in bambola .... anche in questo caso punto!
Infine non ho mai detto che se uno gioca in una grande squadra deve per forza essere convocato, anche se spesso ha oggettivamente maggiore visibilità (per darti un'idea, non ricordavo neanche che Boccardo giocasse nel Cus PD), ma mi meravigliavo solo che Valsugana (Campione d'Italia per due anni di fila con il ceppo '94) non avesse più convocati lo scorso anno (Ruzza è nominato come giocatore di Valsugana, non sapevo che fosse in prestito dal Cus PD) ... altro punto!
Con ciò spero di aver chiarito la mia posizione, che voleva solo trovare qualcosa di positivo in una sconfitta.
Buon rugby
quattro8
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Re: selezione nazionale u 18

Messaggio da quattro8 »

Scusa ma a me pare che tu abbia la "coda di paglia", io non ho assolutamente detto che Boccardo sia il cocco di Brunello, e sinceramente che giochi Boccardo o Scalvi non me ne può fregar de meno, era qualcun altro che diceva che era una pena vedere un giocatore come Scalvi in panchina; inoltre ti ho premesso che non volevo entrare nella valutazione dei singoli, sia perchè è una cosa antipatica sia perchè questo forum viene letto anche dai ragazzi in questione, dai loro genitori, dai loro allenatori e dirigenti.
A me Boccardo piace moltissimo come peraltro mi piacciono Scalvi e Catelan, quelli che non mi piacciono (anche in nazionale) sono altri, ma come detto evito di fare nomi, piuttosto non amo un certo tipo di gioco, basato unicamente sulla mischia, che trovo estremamente noioso ed una pessima pubblicità per il rugby!
In merito alla partita di sabato mi sono già espresso: abbiamo perso, punto!
In merito al 4 nazioni dell'anno scorso, non so di chi sia la colpa, ma dopo 40/45 minuti giocati alla pari con gli avversari (in Galles addirittura meglio), la squadra è andata in bambola .... anche in questo caso punto!
Infine non ho mai detto che se uno gioca in una grande squadra deve per forza essere convocato, anche se spesso ha oggettivamente maggiore visibilità (per darti un'idea, non ricordavo neanche che Boccardo giocasse nel Cus PD), ma mi meravigliavo solo che Valsugana (Campione d'Italia per due anni di fila con il ceppo '94) non avesse più convocati lo scorso anno (Ruzza è nominato come giocatore di Valsugana, non sapevo che fosse in prestito dal Cus PD) ... altro punto!
Con ciò spero di aver chiarito la mia posizione, che voleva solo trovare qualcosa di positivo in una sconfitta.
Buon rugby[/quote]

Tutto ok quello che hai detto, specie sui nomi, in futuro starò attento a non farne. hai ragione.
Comunque confermo che sono tutti e due splendidi giocatori e ragazzi, ce ne fossero.
Saluti
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andrea12
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Re: selezione nazionale u 18

Messaggio da andrea12 »

Quattro8,
sei uno dei pochi con cui posso continuare a parlare; non abbiamo la stessa visione ma sei obiettivo e onesto.
Professionalmente, quando dico che è il sistema, il problema del rugby italiano, mi rivolgo certamente alle accademie zonali, e la mia posizione la conosci già, ma perché sono uno degli ultimi passaggi nel processo di evoluzione dei ragazzi. Qui, qualcuno, la mette molto sul personale e come te, invece, non amo fare nomi, soprattutto se di ragazzi neppure maggiorenni. Ma qualcuno lo conosco molto bene e assicuro che non è né un problema di ruoli, né una persona o due possono fare la differenza.
Il sistema italiano è fallimentare nella prima formazione, poi, progetti accademici, sono assolutamente inutili perché il “danno” è già stato fatto. Il “danno”, sempre secondo il mio parere, è proprio sui ¾ e sul gioco d’attacco. Fin da ragazzini, gli si insegna a fare certe cose, ma gli apprendimenti non passano mai dalla sperimentazione individuale/collettiva. Questo è il male del nostro gioco. Poi il resto sono fesserie, perché non c’è un approccio pedagogico e talvolta anche quello ludico è molto limitato. Gli apprendimenti sono imposti, io credo anche con l’intenzione di aiutarli, ma gli effetti li vediamo.
Qualcuno dice che bisogna avere pazienza perché il progetto accademie è solo in fase iniziale; io dico che andrebbe analizzato, questo progetto, perché si inserisce su un fenomeno che “parte male” già dall’inizio; bisogna ripartire dal minirugby, lasciarli giocare e inserire gli esercizi nella logica dell’efficacia, non della correzione, quasi puntuale e maniacale.
Il gioco d’attacco, che può essere fatto anche dagli avanti, è sempre una cosa penosa da vedere; ora che viene eseguita fai prima a scriverla; è sempre leggibile da una difesa appena appena matura….. Non gli si dà neppure la possibilità di sbagliare e ricercare modi diversi.
Tra allenatori e addetti, c’è chi ama la scuola anglosassone, quella francese, ecc, ma difficilmente l’allenatore dei ragazzini si mette nell’ottica di porre al centro il gruppo che ha. Sono loro gli attori principali, non l’allenatore. L’educatore/allenatore deve rimanere un catalizzatore e diventa anche più autorevole, senza autorità.
Credimi, nel tempo questo progetto accademie zonali (e il progetto accademie di club andava effettivamente rivisto, anche su questo aveva ragione Coste, ma l’intervento, per me, è stato inefficace) continuerà a sperperare risorse e illusioni. Qui dentro qualcuno continua dire che il professionismo………….professionismo vuol dire vivere di rugby, fare quello di mestiere, prendere uno stipendio che ti permetta di vivere. Ma quanti se lo possono permettere? E in proiezione.........
Mad Max
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Re: selezione nazionale u 18

Messaggio da Mad Max »

andrea12 ha scritto:...bisogna ripartire dal minirugby, lasciarli giocare e inserire gli esercizi nella logica dell’efficacia, non della correzione, quasi puntuale e maniacale.
Il gioco d’attacco, che può essere fatto anche dagli avanti, è sempre una cosa penosa da vedere; ora che viene eseguita fai prima a scriverla; è sempre leggibile da una difesa appena appena matura….. Non gli si dà neppure la possibilità di sbagliare e ricercare modi diversi.
Tra allenatori e addetti, c’è chi ama la scuola anglosassone, quella francese, ecc, ma difficilmente l’allenatore dei ragazzini si mette nell’ottica di porre al centro il gruppo che ha. Sono loro gli attori principali, non l’allenatore. L’educatore/allenatore deve rimanere un catalizzatore e diventa anche più autorevole, senza autorità...

quoto al 100%
"f*** russians", said the English Fly-half just after being neck-tackled by the russian flanker
quattro8
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Re: selezione nazionale u 18

Messaggio da quattro8 »

andrea12 ha scritto:Quattro8,
sei uno dei pochi con cui posso continuare a parlare; non abbiamo la stessa visione ma sei obiettivo e onesto.
Professionalmente, quando dico che è il sistema, il problema del rugby italiano, mi rivolgo certamente alle accademie zonali, e la mia posizione la conosci già, ma perché sono uno degli ultimi passaggi nel processo di evoluzione dei ragazzi. Qui, qualcuno, la mette molto sul personale e come te, invece, non amo fare nomi, soprattutto se di ragazzi neppure maggiorenni. Ma qualcuno lo conosco molto bene e assicuro che non è né un problema di ruoli, né una persona o due possono fare la differenza.
Il sistema italiano è fallimentare nella prima formazione, poi, progetti accademici, sono assolutamente inutili perché il “danno” è già stato fatto. Il “danno”, sempre secondo il mio parere, è proprio sui ¾ e sul gioco d’attacco. Fin da ragazzini, gli si insegna a fare certe cose, ma gli apprendimenti non passano mai dalla sperimentazione individuale/collettiva. Questo è il male del nostro gioco. Poi il resto sono fesserie, perché non c’è un approccio pedagogico e talvolta anche quello ludico è molto limitato. Gli apprendimenti sono imposti, io credo anche con l’intenzione di aiutarli, ma gli effetti li vediamo.
Qualcuno dice che bisogna avere pazienza perché il progetto accademie è solo in fase iniziale; io dico che andrebbe analizzato, questo progetto, perché si inserisce su un fenomeno che “parte male” già dall’inizio; bisogna ripartire dal minirugby, lasciarli giocare e inserire gli esercizi nella logica dell’efficacia, non della correzione, quasi puntuale e maniacale.
Il gioco d’attacco, che può essere fatto anche dagli avanti, è sempre una cosa penosa da vedere; ora che viene eseguita fai prima a scriverla; è sempre leggibile da una difesa appena appena matura….. Non gli si dà neppure la possibilità di sbagliare e ricercare modi diversi.
Tra allenatori e addetti, c’è chi ama la scuola anglosassone, quella francese, ecc, ma difficilmente l’allenatore dei ragazzini si mette nell’ottica di porre al centro il gruppo che ha. Sono loro gli attori principali, non l’allenatore. L’educatore/allenatore deve rimanere un catalizzatore e diventa anche più autorevole, senza autorità.
Credimi, nel tempo questo progetto accademie zonali (e il progetto accademie di club andava effettivamente rivisto, anche su questo aveva ragione Coste, ma l’intervento, per me, è stato inefficace) continuerà a sperperare risorse e illusioni. Qui dentro qualcuno continua dire che il professionismo………….professionismo vuol dire vivere di rugby, fare quello di mestiere, prendere uno stipendio che ti permetta di vivere. Ma quanti se lo possono permettere? E in proiezione.........
Non posso dire di non essere d'accordo su molte delle cose che tu dici, posso anche ammettere che cerco, un po' come ha fa dinamite, di cercare di valorizzare i lati positivi delle cose, certo che poi non bisogna nascondere che ci sono delle cose molto negative e, penso sia il tuo pensiero, quella dei tecnici è una delle noti dolenti e vado a spiegarmi:
io sono convinto che un tecnico federale che serve una nazionale junior debba accompagnarla per tutto il suo percorso, dalla 17 alla 20, perchè altrimenti i ragazzi di anno in anno cambiano metodo, abitudine e sistema di allenamento perchè nonostante si dica che la direzione tecnica impartita dalla federazione sia solo una, ogni allenatore adopera i suoi metodi in barba alle direttive tecniche ed ogni anno devono ricominciare dall'inizio. Questo è quello che succede ora.
Non giudico le capacità dei tecnici che possono essere capaci o no, ma comincio a pensare che alcune scelte siano scellerate.
Come penso tu abbia letto in questa discussione, non riesco a capire come dei ragazzi che lo scorso anno, sempre comunque perdendo, ma almeno fino a metà del secondo tempo era lì che se la giocavano con gli avversari di sempre e che ora, credimi specie nell'ultima partita, raramente hanno superato la metà campo, per non parlare di un gioco d'attacco inesistente! Cavolo erano gli stessi dello scorso anno.
Sono rimasto molto deluso di tutto ciò perchè vuol dire che o i nostri sono regrediti o gli altri sono migliorati ed i nostri no.
Colpa di chi?
Spero di non arrivare un giorno a dover darti ragione su tutto, anche sulle accademie.
Scherzi a parte sono un po' sconcertato e credimi, come dici tu, i ragazzi sono fantastici, tutti, sono bravi, grintosi e sopratutto un gran bel gruppo di amici, dove stà l'inghippo.
A Voi l'ardua sentenza.
Saluti a Te a a tutti quanti.
GiorgioXT
Messaggi: 5452
Iscritto il: 19 mag 2004, 0:00

Re: selezione nazionale u 18

Messaggio da GiorgioXT »

A prescindere dalle convocazioni che possono sempre offrire il fianco a critiche - esempio : Valsugana , certo un ottimo titolo U15 la scorsa stagione, ma in questa risultati di media classifica sia in U16 che U18... l'inghippo non è uno solo, ma almeno 2 ...
- Il primo e più grosso è che i ragazzi arrivano dopo una stagione dove -quando va bene hanno giocato 8 partite impegnative in una intera stagione, il resto invece ne ha giocate 2 o 3 ; è evidente che questo non permette nessuna abitudine alla costanza di rendimento, nè prepara a cercare di superare il limite.
- L'altro è la necessità di "convocazioni equilibrate" per zone e società , per cui non solo non "si deve giocare nel Petrarca per essere chiamati" ma addirittura funziona al contrario... da qui il bilancino in uso in ogni squadra perchè ogni allenatore ha l'esempio di Coppo che gli spiega cosa succede a non seguire le indicazioni...
Potrebbe avere senso da vendere provare a fare una nazionale composta da 6 dell'Amatori e 6 del Viadana... ma nessuno lo farà.
PAOLO60
Messaggi: 74
Iscritto il: 6 giu 2011, 13:45

Re: selezione nazionale u 18

Messaggio da PAOLO60 »

Scusate una precisazione nettamente di parte, il Valsugana ha vinto 2 titoli consecutivi e sempre con le annate 94 come "ossatura " principale della squadra, sempre in finale contro la Lazio seguendo il ragionamento , per 2 anni i selezionatori "94" avrebbero dovuto mettere in campo un " ValsuLazio" lasciando fuori ottimi giocatori di squadre , anche blasonate come il Petrarca ,che nelle annate in questione hanno ottenuto piazzamenti di "media classifica" . Ovviamente non è stato così fino all'anno scorso i convocati in nazionale delle 2 squadre messe assieme erano , se non erro 3, Catelan per il Valsugana , Bruno e Pasquali per la Lazio, nel corso dell'anno si sono aggiunti Grigolon e Gobbo.
Potrei dirti che prima i convocati del Valsugana erano pochi e tu potresti dirmi che ora sono troppi, in realtà ogni tifoso /tecnico / genitore vede più belli i suoi pollastri , l'unica maniera per avere una selezione valida e con criteri verificabili, sarebbe un campionato nazionale di elite con 10 /12 squadre storicamente forti nelle varie annate, con le spese pagate dalla FIR, allora avresti un vero metro di giudizio, oltre ad elevare il livello delle partite giocate.

PS
da tifoso , il Valsugana Under 16 questa stagione aveva in campo 4 giocatori del 95 e tutti gli altri del 96, la 18 aveva 3 ragazzi del 93 ( e non in tutte le partite) e tutti gli altri 94, entrambe si sono classificate al quarto posto del girone Elite, credo che dati anagrafici alla mano , solo il Viadana abbia fatto meglio.
Pavese
Messaggi: 178
Iscritto il: 3 ago 2011, 16:25

Re: selezione nazionale u 18

Messaggio da Pavese »

GiorgioXT ha scritto: Potrebbe avere senso da vendere provare a fare una nazionale composta da 6 dell'Amatori e 6 del Viadana... ma nessuno lo farà.
In pratica, gli Aironi.
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