Four nations 2011

[bobrock]

Sto guardando qualcosa ma non riesco a farmi prendere. Forse il mio apprendistato di league sta finendo, mi sembra di non avere più niente da scoprire e un po' mi annoia, o forse sono io che non riesco ad andare più a fondo nell'argomento. Comunque queste gerarchie così rigide alla lunga stancano. Seguo con attenzione solo da quattro anni e non so quante volte ormai avrò visto l'Australia battere l'Inghilterra, sono quasi più stufo io di loro. Una volta ne prendono trenta, poi solo dieci, una volta è colpa dell'arbitro, un'altra degli infortuni, un'altra volta è solo sfortuna, stavolta ancora dell'arbitro, la prossima volta.... fate voi. Perdono sempre.

[waenedhelion]

Be', fondamentalmente hai ragione: il league è uno sport estremamente chiuso nelle sue dinamiche di gioco e di competitività internazionale. Sul primo aspetto non mi esprimo, è così, o piace o non piace; sul discorso delle gerarchie, l'Australia è davvero, ma davvero, inarrivabile. L'unica squadra che può tenerle testa oggi è la NZ, questo perché i neozelandesi giocano tutti o quasi nell'NRL e finita questa generazione di fenomeni non so quanto ancora possano dare in futuro. Anche se volessimo impedire ai professionisti australiani di scendere in campo (a mo' di football americano), cosa rimarrebbe alle loro spalle? NZ e Inghilterra e, con abbondante distacco, Francia e Galles... un po' poco, direi. Le competizioni internazionali sono una farsa, non c'è che dire: le uniche cose belle da vedere sono l'NRL Premiership e lo State of Origin, il meglio del meglio, tornei livellati verso l'alto e mai noiosi. Forse è questa la chiave di lettura migliore per un gioco bello ma limitato. Secondo voi?

[porcorosso]

Il RL è un gioco che è stato praticato dalla sua nascita solo in due paesi ad alti livelli, uno dei quali anche a livello parziale (territorialmente parlando), l'Inghilterra e l'Australia.
Sui perchè non abbia saputo svilupparsi ci sono diverse spiegazioni ma tant'è...
Il predominio australiano è dettato da una questione numerica e qualitativa; i praticanti sono veramente tanti e la NRL è di fatto il miglior banco d'allenamento al mondo. I Warriors e la NZ possono competere con i rivali australiani proprio perchè tutte le settimane si confrontano con tale realtà. Stesso percorso sta vivendo la Francia in Superleague.

Il punto è che questo avviene da relativamente pochi anni. E questo si riflette naturalmente sui risultati internazionali.
Allo stato attuale ci sono 4 competitors: AUS, NZ, ENG e FRA in rispettoso ordine gerarchico.

Qualche anno fa però non era in discussione il predominio australiano, ora la NZ riesce a tener per lo meno testa se non a volte superare i vicini, mentre la Francia, ancora distante a livello di nazionale, ha mostrato delle crescite a livello di club.

Negli ultimi 10 annetti la RLIF ha, con tutte le difficoltà e le scelte sbagliate del caso, assunto una politica di espansione internazionale allargando le competizioni (sia a livello club che nazionale) importanti alle realtà (chiamiamole così) di Tier 2 e avviando micromovimenti in diversi altri paesi dove il RL non esisteva.

Il processo intrapreso è lungo e porterà a risultati (forse) tra anni.

Già nel RU assistiamo al predominio dell'emisfero Sud, nel RL la cosa non può che essere più acuta vista l'inesistenza (o l'inconsistenza) dei competitors.

A mio modo di vedere ci sono dei movimenti che possono avere degli sviluppi molto positivi (Francia in primis), starà alla bravura di chi tira le redini la creazione di cluster competitivi che possano allargare e migliorarne la potenzialità - sto pensando a degli emuli della HC, CC, 6Nazioni etc...

Saluti PR

[Alucard]

la NZ adesso ha un bel movimento, la giovanile dei Warriors in NYC stravince e produce giovani talenti che vengono presi da tutte le squadre dell'NRL, stessa cosa gli Aucland Vulcanos nell'NSWC ed i Warriors in NRL...direi che la NZ ha davanti a se un bel futuro...

[Alucard]

anche in Galles ho sentito dire durante la telecronaca che quest'anno sono nati tanti nuovi club (ho cercato di capire quanti, ma l'accento gallese di Jonathan Davies è troppo anche per me!)

[porcorosso]

anche in Galles ho sentito dire durante la telecronaca che quest'anno sono nati tanti nuovi club (ho cercato di capire quanti, ma l'accento gallese di Jonathan Davies è troppo anche per me!)

Il Galles pagherà lo scotto dei Crusaders, credo che il loro fallimento e l'uscita dalla SL si tradurrà in un grosso freno al movimento a 13 gallese (dove, è bene ricordarlo, sono solo 4 milioni e hanno già 4 club in PRO 12).
Trovo anche difficile fare delle proiezioni sulle possibili future evoluzioni di Scozia, Irlanda e Galles stesso, perchè trovo poco probabile che possano avere uno sviluppo tipo la Celtic League, sono limitati nel numero del potenziale pubblico e già belli stipati di club di alto livello a 15. Forse unendo le forze con la Francia...
Saluti PR