ciccio74 ha scritto:ENDURISTA ha scritto:Vi invito a non rispondere alle provocazioni di Laporte, persona che fa della polemica a prescindere il suo credo.
Penso anche che non abbia mai calcato un campo da rugby, visto la sua "immaturità rugbystica".
Detto questo, volevo complimentarmi con i tanti giovani italiani che sono scesi in campo in questi turni di coppe europee, indipendentemente dai risultati ottenuti.
Questi ragazzi hanno lottato a viso aperto con realtà distanti anni luce dalle nostre piccole realtà.
La mancanza di risorse economiche ci ha costretti a ridimensionare tutti gli organici, ma io non sono affatto dispiaciuto di ciò....meno mezze tacche straniere e più giovani italiani.
Bravi per quello che state facendo e mi raccomando, non mollate mai!
Se date tutto in campo non sarete mai sconfitti, sarete solo battuti nel punteggio ma mai sconfitti!
Belle parole endurista, si vede che sei uno che questo sport lo hai masticato sul campo, non come me che lo amo solamente e lo seguo in tv e allo stadio quando posso.
Capisco anche la rabbia di laporte per delle batoste che stancano, un senso di impotenza che probabilmente tiene lontano dagli stadi di Aamlin tanti appassionati (vedi le 900 presenze a Rovigo e addirittura le 300 di Parma).
ENDURISTA, desidero anch'io appoggiare lo spirito del tuo commento. Basta, non se ne può più di continui lamentoni sterili e demotivanti, per giunta espressi da personaggi che con i loro commenti dimostrano quanto siano sfasati e lontani dal mondo reale, utopistici romantici di mondi della fantasia. A nessun appassionato di questo sport può soddisfare le performance internazionali di alcuni team italiani, ma nel giudizio complessivo non possiamo estraniarci dalla realta dell'attuale movimento italiano, in crescita, ma ancora lontano da quelli maggiori di paesi nei quali questo sport è consolidato da decenni di storia e tradizione. Tra l'altro, molti sembrano non avere tra le proprie sensibilità rugbystiche il fatto che il punteggio in questo sport di squadra non è associabile come effetto mediatico a quello di altri; alcuni esempi: il pareggio di Treviso e Ospreys è vissuto, a ragione, come una vittoria per come si è sviluppato e per le diverse storie appartenenti a due teams, come la prima partita di Amlin del Petrarca Padova in casa del Toulon, nonostante la secca sconfitta, non sia da considerarsi un brutto risultato per come si è sviluppato con continui tentativi dei padovani di rimanere in partita, tra l'altro, confermato dalla stampa francese, così questi apparentemente eclatanti bastonate vanno interpretate, interrogate, capite e giudicate considerando il contesto generale nel quale si sono concretizzate. Nel rugby le mazzate, intese nel senso delle botte che i giocatori prendono durante l'incontro, non è una variabile dalla quale si può prescindere e quando la differenza di performance tra i team è poggiata su queste leve, le distanze si amplificano in maniera esponenziale determinando questi score eclatanti. Per questo nel rugby è caratteristica comune, ad ogni livello ed in ogni campionato, la presenza di simili score, indipendentemente dal livello dei team che si affrontano, come qualche altro forumista ricordava richiamando il campionato francese e quello inglese. Aiutiamo, nel nostro piccolo, a far crescere questo movimento anche con un spirito più campanilistico, con commenti più articolati, cerchiamo maggiore profondità di vedute e non fermiamoci alla troppo facile e scontata cinica critica. MONOTONI!