il rugby italiano

Discussioni sulla FIR e sulle Nazionali, maggiore e giovanili

Moderatore: Emy77

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andrea12
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Re: il rugby italiano

Messaggio da andrea12 »

che dire?.........yurich è addirittura imbarazzante nella sua semplicità e assolutamente reale. Esprime, anche per la felictà di qualcuno, in modo molto semplice ma incredibilmente vero, il nostro problema. Io lo condivido e lo quoto in toto.
Certamente, e anche in questo caso la realtà supera la finzione, c'è bisogno di un bel passo indietro sopratutto a livello di Club; meno dipendenza e servilismo dalle necessità della FIR e Comitati regionali. Il risultato a tutti i costi impone dei tributi, in termini di gioco e di ideologia del gioco, che inevitabilmente sfociano nella mancanza e mancanza di ricerca di creatività, di evitamento dell'avversario, di strutturazione di ruoli che diventa una prigione............Tra l'altro in un momento in cui il gioco, anche quello anglosasone, è sempre meno rigidamente predeterminato e dove la necessità della lettura diventano giornalmente più esigenti.
Concordo con yurich: cambiamo strada
Mad Max
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Re: il rugby italiano

Messaggio da Mad Max »

Da buon ala che pazientemente attende che la palla esca da quell'entità chiamata mischia e che magari arrivi sino a lui, posso solo dire che io personalmente mi atterei alla massima latina "Est mod modus in rebus" ...
quindi, per quel poco che posso capire di rugby, direi che per vincere si debba
1) opporre il proprio lato migliore a quello peggiore dell'avversario o comunque cercare di ottenere la superiorità numerico/qualitativa nell'area in cui si giochi la palla
2) non essere prevedibil, quindi potrer alternare gioco alla mano con quello di mischia onde non concedere all'avversario una sicura strategia difensiva e quindi poterlo cogliere di sorpresa
3) cercare di fare le cose più semplici che si possa, ma anche più facili, nella maniera migliore

Il come, quando lascio volentieri a chi di rugby ne capisce più di me (ci vuole poco)...
"f*** russians", said the English Fly-half just after being neck-tackled by the russian flanker
ayr
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Re: il rugby italiano

Messaggio da ayr »

Tallonatore80 ha scritto:wei ciccio pasticcio..
vedo che devi aver fatto un corso di simpatia per corrispondenza, ma il postino si e' dimenticato di consegnarti vari fascicoli.[/quote]

Tallonatore80 ha scritto: ho giocato prima linea per 15 anni, quindi se proprio qualcuno conosce il gioco in 1l sono io.
se vuoi fare polemica divertiti col processo di biscardi.
il mio discorso è ben chiaro.
spingiamo solo come buoi. La mischia è scientifica ma funzionale al resto della squadra, se no mandiamo Castro e Co. a spostare i trattori e basta.
ma tu pensa questo con che discorsi se ne esce.
nessuno ha messo in dubbio il ruolo delle 1l, anzi, onore al merito.
ma senza un bel gioco alla 3/4 non si segnano le mete.
Ho giocato anch'io in prima linea e so quanto e' difficile andare avanti di un centimetro, per questo non mi permetto di paragonare gli avanti agli animali: non e' tanto questione di peso (buoi), quanto di intelligenza (rugbystica).

La partita contro la Scozia ha dimostrato che gli avanti con la mischia hanno conquistato vari calci di punizione (che sono stati sbagliati), hanno tolto la brillantezza agli avanti avversari (che ad inizio partita erano piu' reattivi sulle gambe e nel secondo tempo decisamente no), hanno formato una buona piattaforma avanzante dalla quale il nostro numero otto e' partito spesso molto bene e ha iniziato l'azione della meta da una parte all'altra del campo (alla faccia di chi dice che spingere in mischia quando sei nei tuoi 22 e' solo fatica inutile....).
Cos'altro avrebbero dovuto fare?

Il fatto che le alternative nel gioco aperto non siano alla stessa altezza non mi sembra che sia imputabile agli avanti-"buoi", ma ad altri giocatori (ed infatti mi sembra che gli avanti non siano per niente felici di vedere che il loro gioco non e' finalizzato come meriterebbe).
Se tu ti diverti a disprezzare e ridicolizzare quello che va, anziche' guardare a quello che NON va, beh...
Grazie al cielo l'hanno inventato a Rugby e non a Llanfairpwllgwyngyllgogerychwyrndrobwllllantysiliogogogoch!
JosephK.
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Re: il rugby italiano

Messaggio da JosephK. »

REstando al gioco degli avanti emblema della giorata pessima di Pearson il fatto che abbia fermato un nostro avanzamento che andava bello dritto verso la meta per darci un calcio di punizione.
"Volevo che tu imparassi una cosa: volevo che tu vedessi che cosa è il vero coraggio, tu che credi che sia rappresentato da un uomo col fucile in mano. Aver coraggio significa sapere di essere sconfitti prima ancora di cominciare, e cominciare egualmente e arrivare fino in fondo, qualsiasi cosa accada. E' raro vincere in questi casi, ma qualche volta succede" (Il Buio oltre la siepe).

Metti una sera con gli amici del bar e capisci quanto è importante... la cultura del rugby.

Entrare al bar per condividere, non per dividere (Il sommo Beppone).

Nex time... Good Game... Nice try... Seh seh avemo capito...
Tallonatore80
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Re: il rugby italiano

Messaggio da Tallonatore80 »

ayr ha scritto:
Tallonatore80 ha scritto:wei ciccio pasticcio..
vedo che devi aver fatto un corso di simpatia per corrispondenza, ma il postino si e' dimenticato di consegnarti vari fascicoli.


vuoi fare polemica per forza?
ma ti vuoi rileggere quello che ho scritto o preferisci fare il savonarola a tutti i costi?
Ma chi disprezza? ma chi ridicolizza?

è esattamente quello che ho scritto io.
Spingiamo e basta.
non c'e' alternativa alla mischia, e finche' carretti via il giappone tanta roba, ma con la scozia per l'ennesima volta si è tirato il collo al pack senza alternative.

E facciamola finita di cullarci sugli allori (ma quali allori per amor di dio) di una mischia superiore!
La mischia vince la partita, ma le mete le segnano i back. e senza un po' di buon gioco in mediana non si puo' pensare di vincere un 6n o fare bella figura al mondiale solo con la mischia.

E non ci vuole grande capacità per seguire senso e linea, lo fanno i ragazzini a 16 anni.
Non c'è visione tattica alla mano, si prendono scelte discutibili sempre. Andiamo sempre all'impatto e non ne vinciamo mezzo, le ali toccano 3 palloni a partita e quando li toccano (come con la scozia) qualcosa producono, segno evidente che il problema saranno anche le scarse qualità, ma ormai è evidente che il primo problema è un'allenatore che non ha fantasia e non sa variare di una virgola il gioco. E c4$$o non ci vuole molto per scavalcare la linea del vantaggio e cercare di ottenerne benefici, ed invece? Mini unit che perdono terreno. Questo non è rugby, questo è far sacrificare i prima line e fargli passare le pene dell'inferno per 80 minuti.
"Il rugby e` l`assoluto ordine nell`apparente disordine."
Sandro Cepparulo
Tallonatore80
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Re: il rugby italiano

Messaggio da Tallonatore80 »

HagarTheHorrible ha scritto:
ayr ha scritto:
...ma vai a guardarti le partite di calcio, che vedrai come ti divertirai!!!... :evil:
Rugby, sport per tutti: avanti così, dev'essere una nuova forma di proselitismo. Fate a meno di guardare il rugby che tanto non capite un'acca. Oltre al calcio aggiungerei la pallanuoto: quelli almeno il mondiale lo vincono.

Skøl
Hägar.
Il volley no ? in quello femminile ci si lustra pure gli occhi.
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Sandro Cepparulo
Mad Max
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Re: il rugby italiano

Messaggio da Mad Max »

Tallonatore80 ha scritto:Il volley no ? in quello femminile ci si lustra pure gli occhi.


personalmente non ne ho esperienza, ma da quanto mi dicono anche dei diretti interessati (padri che accompagnano le figlie) effettivamente è così... quoto al 100%
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yurich
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Re: il rugby italiano

Messaggio da yurich »

telappoggio assolutamente si.




quote="andrea12"]che dire?.........yurich è addirittura imbarazzante nella sua semplicità e assolutamente reale. Esprime, anche per la felictà di qualcuno, in modo molto semplice ma incredibilmente vero, il nostro problema. Io lo condivido e lo quoto in toto.
Certamente, e anche in questo caso la realtà supera la finzione, c'è bisogno di un bel passo indietro sopratutto a livello di Club; meno dipendenza e servilismo dalle necessità della FIR e Comitati regionali. Il risultato a tutti i costi impone dei tributi, in termini di gioco e di ideologia del gioco, che inevitabilmente sfociano nella mancanza e mancanza di ricerca di creatività, di evitamento dell'avversario, di strutturazione di ruoli che diventa una prigione............Tra l'altro in un momento in cui il gioco, anche quello anglosasone, è sempre meno rigidamente predeterminato e dove la necessità della lettura diventano giornalmente più esigenti.
Concordo con yurich: cambiamo strada[/quote]
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