una critica costruttiva
Moderatore: Emy77
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Panda
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Sebbene alcuni ci hanno spiegato che non esistono critiche costruttive voglio provare a farne una.
<BR>Ho letto delle lamentele per le seconde squadre ed ho capito che ormai nel nostro povero sport si naviga a vista.
<BR>Purtroppo abbiamo preso solo i difetti delle nazioni forti e ci sforziamo ad evocare un professionismo che in una nazione come la nostra non può reggere.
<BR>Molti di voi sanno che io ho grande nostalgia del rugby di una volta, ma più leggo dell\' evoluzione del nostro movimento più penso di aver ragione.
<BR>Abbiamo un movimento con 200/300 professionisti italiani, una continua perdita di squadre anche in zone tradizionali, un gran numero di giovani giocatori che abbandonano perchè mancano le squadre intermedie ed ancora c\' è qualcuno che penalizza una squadra se non ha tutte le categorie giovanili, mi sembra una follia.
<BR>Io consiglierei di incoraggiare chiunque abbia l\' iniziativa di formare una squadra, da mille progetti che naufragano vi può esserci sempre qualche cosa di buono e comunque ci saranno persone che si sono avvicinate al rugby.
<BR>A Roma ci sono impianti semiabbandonati, dove prima si litigava per allenarsi.
<BR>Certo se si continua a pensare solo al super 10 e a spendere i pochi soldi per ingaggiare mediocri stranieri, allora non c\' è più speranza.
<BR>A breve il super 10 diventerà super5 e per la nazionale si potrà scegliere tra 50/60 prof italiani e qualche naturalizzato interessato alla nostra nazionale dopo essere stato bocciato dalla sua.
<BR>
<BR>Ho letto delle lamentele per le seconde squadre ed ho capito che ormai nel nostro povero sport si naviga a vista.
<BR>Purtroppo abbiamo preso solo i difetti delle nazioni forti e ci sforziamo ad evocare un professionismo che in una nazione come la nostra non può reggere.
<BR>Molti di voi sanno che io ho grande nostalgia del rugby di una volta, ma più leggo dell\' evoluzione del nostro movimento più penso di aver ragione.
<BR>Abbiamo un movimento con 200/300 professionisti italiani, una continua perdita di squadre anche in zone tradizionali, un gran numero di giovani giocatori che abbandonano perchè mancano le squadre intermedie ed ancora c\' è qualcuno che penalizza una squadra se non ha tutte le categorie giovanili, mi sembra una follia.
<BR>Io consiglierei di incoraggiare chiunque abbia l\' iniziativa di formare una squadra, da mille progetti che naufragano vi può esserci sempre qualche cosa di buono e comunque ci saranno persone che si sono avvicinate al rugby.
<BR>A Roma ci sono impianti semiabbandonati, dove prima si litigava per allenarsi.
<BR>Certo se si continua a pensare solo al super 10 e a spendere i pochi soldi per ingaggiare mediocri stranieri, allora non c\' è più speranza.
<BR>A breve il super 10 diventerà super5 e per la nazionale si potrà scegliere tra 50/60 prof italiani e qualche naturalizzato interessato alla nostra nazionale dopo essere stato bocciato dalla sua.
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- manchester
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pelo
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.......ma come? Prima ci lamentiamo che i settori giovanili sono trascurati e gli sforzi economici delle società si riversano in maniera esagerata sul settore seniores, poi non ci sta bene se una regola che tutela (almeno in parte) lo sviluppo del rugby giovanile viene finalmente applicata??????? BAH!
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angeloXXXL
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Panda dice bene, ma fino ad un certo punto, perchè nella seconda parte del suo intervento prende le distanze dall\'obbligo di far giocare tutta una serie di squadre giovanili. Non capisco perchè. Alla fine si traduce comunque in un allargamento della base che può far crescere qualche giovane talento che in assenza di questa regola, magari non sarebbe mai emerso.
<BR>Una squadra di alto livello deve impegnarsi sia sul fronte della prima squadra che su quello della base societaria. Potremo discutere, per quanto riguarda la prima squadra, sulla opportunità di attingere al mercato degli stranieri, degli equiparati, dei naturalizzati, dei comunitari o chessò altro..., ma crearsi un bacino di squadre minori giovanili cui attingere mi sembra una ottima cosa. E se il passaggio obbligato deve essere una regola imposta dalla FIR, ben venga.
<BR>Un aspetto negativo che vedo sui campi da gioco da parte di alcune società di spicco è la presenza di non-italiani ormai anche tra le fila delle giovanili. In questo caso trovo che sia davvero un\'assurdità reclutare stranieri (comunque li si voglia chiamare) per infoltire le giovanili.
<BR>
<BR>a.
<BR>Una squadra di alto livello deve impegnarsi sia sul fronte della prima squadra che su quello della base societaria. Potremo discutere, per quanto riguarda la prima squadra, sulla opportunità di attingere al mercato degli stranieri, degli equiparati, dei naturalizzati, dei comunitari o chessò altro..., ma crearsi un bacino di squadre minori giovanili cui attingere mi sembra una ottima cosa. E se il passaggio obbligato deve essere una regola imposta dalla FIR, ben venga.
<BR>Un aspetto negativo che vedo sui campi da gioco da parte di alcune società di spicco è la presenza di non-italiani ormai anche tra le fila delle giovanili. In questo caso trovo che sia davvero un\'assurdità reclutare stranieri (comunque li si voglia chiamare) per infoltire le giovanili.
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<BR>a.
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Panda
- Messaggi: 236
- Iscritto il: 30 dic 2002, 0:00
Scusate Pelo ed Angelo, ma non avete capito il senso di questo forum.
<BR>E\' ovvio che i campionati maggiori devono avere squadre giovanili, anche perchè è loro interesse produrre qualche giocatore.
<BR>E\' però stupido pretendere settori giovanili completi dalle squadre di serie b o c.
<BR>Soprattutto le squadre di c dovrebbero essere il serbatoio di tutti quei giovani che usciti dalle giovanili non vogliono o non possono diventare professionisti o per quelli che vogliono provare questo sport anche se ventenni.
<BR>Adesso i primi smettono di giocare, i secondi non cominciano nemmeno.
<BR>Altro compito delle squadre di B e soprattutto di C dovrebbe essere quello di poter consentire la pratica del rugby anche a paesi piccoli con scarse possibilità economiche.
<BR>Ora costringere questo tipo di squadra ad avere un settore giovanile completo è una grande sciocchezza.
<BR>Questa regola è tra i motivi della chiusura di tanti club minori.
<BR>Mi domando dove possono giocare tutti i praticanti ex giovanili che non trovano subito posto nelle squadre principali?
<BR>Continuando così la base dei praticanti cresce solo nei bambini delle scuole rugby e crolla a livello seniores.
<BR>Ai vecchi tempi bastavano 30 amici giocatori, un volenteroso organizzatore, due mute di maglie, un campo e si aveva una squadra.
<BR>Vi posso garantire che non avrebbero sfigurato, anche senza stranieri.
<BR>E\' ovvio che i campionati maggiori devono avere squadre giovanili, anche perchè è loro interesse produrre qualche giocatore.
<BR>E\' però stupido pretendere settori giovanili completi dalle squadre di serie b o c.
<BR>Soprattutto le squadre di c dovrebbero essere il serbatoio di tutti quei giovani che usciti dalle giovanili non vogliono o non possono diventare professionisti o per quelli che vogliono provare questo sport anche se ventenni.
<BR>Adesso i primi smettono di giocare, i secondi non cominciano nemmeno.
<BR>Altro compito delle squadre di B e soprattutto di C dovrebbe essere quello di poter consentire la pratica del rugby anche a paesi piccoli con scarse possibilità economiche.
<BR>Ora costringere questo tipo di squadra ad avere un settore giovanile completo è una grande sciocchezza.
<BR>Questa regola è tra i motivi della chiusura di tanti club minori.
<BR>Mi domando dove possono giocare tutti i praticanti ex giovanili che non trovano subito posto nelle squadre principali?
<BR>Continuando così la base dei praticanti cresce solo nei bambini delle scuole rugby e crolla a livello seniores.
<BR>Ai vecchi tempi bastavano 30 amici giocatori, un volenteroso organizzatore, due mute di maglie, un campo e si aveva una squadra.
<BR>Vi posso garantire che non avrebbero sfigurato, anche senza stranieri.
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angeloXXXL
- Messaggi: 65
- Iscritto il: 16 apr 2003, 0:00
Vabbè, può anche darsi che non abbia capito il senso del forum (se lo dici tu), però resto dell\'idea che schierare una o più squadre giovanili non possa essere considerato un optional ma una necessità se vogliamo espandere la base partendo dai bambini e dai ragazzi.
<BR>Come dici tu: con una ventina di persone, una muta di maglie e un campo porti un gruppo di amici a divertirsi giocando ma non allarghi la base. Resta una attività fine a se stessa e soprattutto senza un futuro su cui investire. Quando i venti giocatori si saranno stufati cosa rimane? Creando un bacino con le giovanili ti assicuri il ricambio.
<BR>
<BR>a.
<BR>Come dici tu: con una ventina di persone, una muta di maglie e un campo porti un gruppo di amici a divertirsi giocando ma non allarghi la base. Resta una attività fine a se stessa e soprattutto senza un futuro su cui investire. Quando i venti giocatori si saranno stufati cosa rimane? Creando un bacino con le giovanili ti assicuri il ricambio.
<BR>
<BR>a.
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diegoflanker
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- Iscritto il: 18 feb 2003, 0:00
- Località: veneto
son d\'accordo con angelo, senza giovanili le squadre dopo un pò muoiono (parlo per esperienza diretta) come in tutte le cose ci vorrebbe una via di mezzo: obbligare ad avere una giovanile a scelta oppure il minirugby.i miei figli (under 13 e 11) giocano in un piccolo club di C dove ci sono tutte le squadre dalla under 7 ai seniores. è difficile far questo ci vuole impegno e gente che si da da fare volontariamente( io ho allenato fino all\'anno scorso ) ma solo così si allarga la base.
<BR>saluti Diego
<BR>saluti Diego
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Maffa
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- Iscritto il: 17 ott 2003, 0:00
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beh il regolamento del rugby, al contratrio di quello del calcio, non è nè intuitivo nè famoso.
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<BR>quando ero più giovane se avevo un pallone ovare facevo il quarteback a lanciare, non lo passavo indietro.
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<BR>Per questo c\'è bisogno di una società che insegni ai ragazzi a giocare. E poi i ragazzi giocheranno anche sui prati, ma hanno bisogno di conoscere i fondamentali, almeno il touch rugby...
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<BR>quando ero più giovane se avevo un pallone ovare facevo il quarteback a lanciare, non lo passavo indietro.
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<BR>Per questo c\'è bisogno di una società che insegni ai ragazzi a giocare. E poi i ragazzi giocheranno anche sui prati, ma hanno bisogno di conoscere i fondamentali, almeno il touch rugby...
- Bigio
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- Iscritto il: 28 apr 2003, 0:00
- Località: Viterbo
Il sistema va solo un po alleggerito, magari \"regionalizzandolo\". Mi sembra giusto penalizzare maggiormente zone dove il rugby è più praticato che in quelle dove stenta ad attecchire. Nel girone B del campionato di B c\'è la squadra del <b>Rieti che parte da - 12!!! Mi dite che partecipa a fare al campionato?</b> Se sparisce la squadra a Rieti non ce ne sono altre in tutta la provincia e in quelle vicine è difficile andare per via delle strade. Forse al nord sarebbe un po diverso...si riuscirebbe a sopravvivere. Ma nel centro sud no. Ecco una penalizzazione minore, non dico che non bisogna penalizzare, per certe zone avrebbe un ottimo effetto. Non si distruggerebbero le prime squadre ed allo stesso tempo si costringerebbero cmq a tenere il settore giovanile.
<BR>Se c\'è Fausto potrebbe spiegarci meglio quel che è successo a Rieti; credo che potrebbe essere molto utile.
<BR>
<BR>p.s. Bobo è vero che è più difficile convincere un genitore che un bimbo. Però credo che la soluzione di mezzo che ho descritto sopra sia la migliore possibile. Ci deve essere un po di organizzazione, anche il calcio ce l\'ha ed ha regole anche severe. Certo non penalizza le squadre più grandi...ma quelle i vivai li hanno di per se.
<BR>Bgo
<BR>Se c\'è Fausto potrebbe spiegarci meglio quel che è successo a Rieti; credo che potrebbe essere molto utile.
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<BR>p.s. Bobo è vero che è più difficile convincere un genitore che un bimbo. Però credo che la soluzione di mezzo che ho descritto sopra sia la migliore possibile. Ci deve essere un po di organizzazione, anche il calcio ce l\'ha ed ha regole anche severe. Certo non penalizza le squadre più grandi...ma quelle i vivai li hanno di per se.
<BR>Bgo
"Ma tu ti credi Dio!"- "A qualcuno dovrò pure ispirarmi come modello" (Manhattan- Woddy Allen)
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diegoflanker
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- Iscritto il: 18 feb 2003, 0:00
- Località: veneto
mi pare che quel che pensa bigio sia un pò quel che ho detto io: trovare una via di mezzo.
<BR>il discorso di propagandare il rugby nelle scuole è la soluzione migliore( e molti club lo fanno) ma ti devi presentare cmq come società, oppure squadra, oppure fir, non certo come privato a cui piace il rugby.
<BR>ciao diego
<BR>il discorso di propagandare il rugby nelle scuole è la soluzione migliore( e molti club lo fanno) ma ti devi presentare cmq come società, oppure squadra, oppure fir, non certo come privato a cui piace il rugby.
<BR>ciao diego
- Bigio
- Messaggi: 2088
- Iscritto il: 28 apr 2003, 0:00
- Località: Viterbo
si diego la pensiamo nello stesso modo. Io, però, mi riferivo più alla grana delle penalizzazioni proponendo, in questa fase di espansione del movimento, una sorta di \"regionalizzazione\" delle \"pene\", per evitare di distruggere gli unici presidi sul territorio del centro sud.
<BR>Buon week end a tutti
<BR>Bgo
<BR>Buon week end a tutti
<BR>Bgo
"Ma tu ti credi Dio!"- "A qualcuno dovrò pure ispirarmi come modello" (Manhattan- Woddy Allen)