La prima Italia di Brunel

Discussioni sulla FIR e sulle Nazionali, maggiore e giovanili

Moderatore: Emy77

Rispondi
orme53
Messaggi: 1533
Iscritto il: 16 feb 2004, 0:00

Re: La prima Italia di Brunel

Messaggio da orme53 »

calep61 ha scritto:
Zeu ha scritto:Che ridere amici, ma vediamo che c'è una nazionale che contrasta completamente con i dictat della federazione, vi ricordate la farsa della pseudo squalifica Smith con ammenda di (se non erro) 300 eurini puliti puliti perchè l'ala Dingo copriva il ruolo dell'estremo di Nitoglia?
Quindi se Mclean copre il ruolo dell'estermo Masi che si sposta ala che fanno multano Brunel di 300 euri?
Riporto dal blog di Duccio .. Luke McLean, infatti, è stato convocato da Brunel come estremo. Eppure viene schierato all'ala e, c'è da scommetterci, quando la Francia avrà possesso campo arretrerà nella linea difensiva fino a coprire il ruolo di secondo estremo. Insomma, una duttilità e una fluidità nei ruoli tipica del rugby moderno. E proprio quella duttilità che le regole federali sugli stranieri negano esista. Chi sa, a questo punto, cosa ne pensa Brunel della regola voluta da Dondi, Ascione, Checchinato e avallata dal suo predecessore...
Baaaasta, FIR, anzi Dondi in prima persona si è incontrato con Zatta per risolvere incomprensioni e problemi del club trevigino. Lo stesso Zatta si è detto soddisfatto e ottimista!
Chiudiamola con questi continue polemiche che non servono a nessuno, passiamo oltre, c'è il 6N, almeno in questo caso un po' di coesione, no?
Velina federale????
terzapiufortedelpiemonte
Messaggi: 802
Iscritto il: 23 giu 2005, 0:00

Re: La prima Italia di Brunel

Messaggio da terzapiufortedelpiemonte »

probabilmente brunel pensa che il suo sistema di gioco possa permettere di mettere in evidenza le qualità per il momento solo fisiche di Venditti. Io l'ho visto giocare con gli aironi e sinceramente non mi ha fatto una grande impressione, però grosso è grosso e veloce pure, sicuramente si spera che la nazionale sia una squadra meno confusionario degli aironi e che quindi lui possa riuscire a fare solo le cose che gli riescono bene ovvero correre dritto e andare dentro, sul fatto che sia ancora tecnicamente scarsino siamo tutti d'accordo e penso che sia difficile che brunel non se ne sia accorto.
Comunque i tempi sono cambiati e per questo forum ci saranno sempre meno argomenti ormai si discute su una giovane ala, fisicamente a posto che viene schierata all'ala, altri tempi quelli di bergamauro mediano di mischia....
calep61 ha scritto:Mi sembra un po' esagerata tutta questa ansia preesordio nei confronti di Venditti; è acerbo, manca nei basilari, non è affidabile nella posizione, non ha esperienza.
Chiaramente, le opinioni sono tali e, quindi, opinabili.
Evitando di entrare nel merito, eviterei anche di alimentare un caso Venditti pochi giorni prima di una sfida delicata che necessità invece di sana tranquillità e un po' di sobrio ottimismo attorno ai 15, anzi 22 che scenderanno nel gelo di Parigi.
Dubito che qualcuno di voi ipercritici abbia assistito alla preparazione dei 30 convocati da Brunel e, forse, dimentica che la condizione fisica, al di la del resto, è determinante per la scelta della formazione ideale da parte del CT.
Venditti non ha certamente la sensibilità di un utilyback nei gesti di base, deve certamente affinare alcune di queste tecniche, ma ha delle specializzazioni che sa proporre ad un livello di eccellenza di tutto rispetto per gli anni che ha, dei margini di migliormento elevatissimi e fisicamente non l'ho mai visto deludere quando scende in campo e contro i francesi un ariete del suo calibro è un'arma di cui potersi fregiare in particolare per scardinare la prima linea di difesa (dovrebbe giocare a fianco di Benvenuti).
Diamo fiducia al ragazzo e a Brunel, semmai dopo il 3° tempo ci sarà modo di proporre tutte le riflessioni del caso.

P.S. questo forum è più letto di quello che si possa pensare, credetemi :P
TommyHowlett
Messaggi: 3686
Iscritto il: 7 apr 2004, 0:00
Località: Porto Viro

Re: La prima Italia di Brunel

Messaggio da TommyHowlett »

Non illudiamoci.
La formazione messa in campo da Brunel è la migliore possibile per la rosa che ha a disposzione, ed è già qualcosa rispetto al recente passato quando NM con gli stessi uomini creava artificiosi XV spostando giocatori dal loro ruolo naturale come stesse giocando a Risiko. Purtroppo le alternative tra i backs non sono molte e saggiamente, lungi dal fare esperimenti, ha impostato mediana e 3/4 sul blocco Benetton. Venditti potrebbe essere un azzardo quanto una positiva sorpresa; i palcoscenici importanti li ha vissuti con gli Aironi, non è uno sprovveduto proveniente dall'Eccellenza. Terza linea di livello assoluto, Bergamauro stia pure in poltrona (a casa o allo stadio), seconda buona anche se un Pavanello avrebbe fatto molto più comodo, prima linea rodata e anch'essa di assoluto livello.
Traspare nel XV un cambio di mentalità, non mirato alla solita difesa in trincea; forse vedremo un po' di gioco.
In sintesi però troppo arduo l'ostacolo con i francesi con il dente avvelenato; l'importante dico io è farli sudare: il Benetton a Biarritz l'ha fatto.
Non so se i miei giocatori bevono whisky. So che bevendo frappé non si vincono molte partite.
calep61
Messaggi: 1560
Iscritto il: 27 ott 2011, 11:51

Re: La prima Italia di Brunel

Messaggio da calep61 »

bogi ha scritto:
calep61 ha scritto:. . . . . . . pochi giorni prima di una sfida delicata che necessità invece di sana tranquillità e un po' di sobrio ottimismo attorno ai 15, anzi 22 che scenderanno nel gelo di Parigi.
Dubito che qualcuno di voi ipercritici .........
P.S. questo forum è più letto di quello che si possa pensare, credetemi :P
.........
E se li fai giocare troppo presto no perchè si bruciano e se li fai giocare troppo tardi no perchè hanno perso il treno.....
...... appunto, faciamoli giocare e poi, eventualmente, giù mazzate, ma facciamoli prima giocare (nel rugby non serve la sciolina :| )
È proprio vero che la maggior parte dei mali che capitano all'uomo sono cagionati dall'uomo.
Plinio il Vecchio
Non essendosi potuto fare in modo che quel che è giusto fosse forte, si è fatto in modo che quel che è forte fosse giusto.
Blaise Pascal
Nulla infonde più coraggio al pauroso della paura altrui.
Umberto Eco
calep61
Messaggi: 1560
Iscritto il: 27 ott 2011, 11:51

Re: La prima Italia di Brunel

Messaggio da calep61 »

orme53 ha scritto:
calep61 ha scritto:Baaaasta, FIR, anzi Dondi in prima persona si è incontrato con Zatta per risolvere incomprensioni e problemi del club trevigino. Lo stesso Zatta si è detto soddisfatto e ottimista!
Chiudiamola con questi continue polemiche che non servono a nessuno, passiamo oltre, c'è il 6N, almeno in questo caso un po' di coesione, no?
Velina federale????
non immagini quanto :<3
È proprio vero che la maggior parte dei mali che capitano all'uomo sono cagionati dall'uomo.
Plinio il Vecchio
Non essendosi potuto fare in modo che quel che è giusto fosse forte, si è fatto in modo che quel che è forte fosse giusto.
Blaise Pascal
Nulla infonde più coraggio al pauroso della paura altrui.
Umberto Eco
bernadotte
Messaggi: 1029
Iscritto il: 1 apr 2004, 0:00

Re: La prima Italia di Brunel

Messaggio da bernadotte »

Come al solito saranno fondamentali le fasi statiche e la tattica che intenderanno utilizzare i francesi
perchè se sarrano in grado di monopolizzare il possesso costringendoci
a continui ripiazzamenti difensivi allora servira il pallottoliere.
Per quanto riguarda i nostri tre quarti mi viene in mente una filosofia spesso rimarcata
da Munari ovvero quella di costringere la difesa avversaria a porsi dei quesiti ed in questo caso penso
che per loro non sarà facile capire chi marcare tra le percussioni di Sgarbi, le linee di corsa di Benvenuti,
e gli inserimenti tra i centri di Masi o Venditti.
jimmy88
Messaggi: 1468
Iscritto il: 6 set 2008, 16:02
Località: Torano Castello (Cosenza)

Re: La prima Italia di Brunel

Messaggio da jimmy88 »

Non capisco tutti sti dubbi su Venditti. Facciamogli fare sta benedetta partita! Se Brunel l'ha messo in campo vuol dire che è in forma e pronto per esordire.
JosephK.
Messaggi: 10119
Iscritto il: 28 ago 2007, 18:19

Re: La prima Italia di Brunel

Messaggio da JosephK. »

Da Il Grillotalpa:

Massimo Calandri intervista Jacques Brunel per la Repubblica. Uno stralcio:

«Voglio provare a vincere. Sempre. Non mi interessa non prenderle, me ne sbatto di ridurre gli scarti delle sconfitte. Tutti devono attaccare. L’ovale circolare, i due reparti – il pacchetto degli avanti e la cavallerialeggera- incrociarsi e ripartire in continuazione. I ragazzi prenderanno fiducia a giocare in zone in cui non erano troppo abituati
ad esprimersi».
Basta con il ‘catenaccio’ ovale degli ultimi anni. È tempo di osare. Con la Francia e il Perpignan ha funzionato. Ma il rugby italiano può permetterselo?
«Le franchigie fanno un buon lavoro, anche se c’è molto da fare. Bisogna federare il gioco, dobbiamo comunicare di più a tutti i livelli: parlare tra dì noi, ascoltare, imparare gli uni dagli altri. Perché qui c’è un potenziale enorme. Qualità. Passione.
Però ci vuole più disciplina, capacità di adattarsi al contesto e di cambiare mentalità rispetto al gioco, all’occupazione dello spazio, alla duttilità in campo. La parola magica è: equilibrio». (…)
«Gambe e coraggio, è quello che voglio. Il campo è grande, va occupato con entusiasmo. Loro ce l’hanno. Ai Mondiali porterò sette-otto ragazzi presi dalle Accademie, dall’Eccellenza. Anche dalla serie B, perché no? Le porte sono aperte a tutti. Basta avere l’entusiasmo. L’entusiasmo di Daniel Carter, il migliore che ho mai allenato: uno fisicamente normale, non tanto veloce. Ma con una classe enorme e una voglia di giocare ancora più grande. Semplice, disponibile. L’equilibrio perfetto».
"Volevo che tu imparassi una cosa: volevo che tu vedessi che cosa è il vero coraggio, tu che credi che sia rappresentato da un uomo col fucile in mano. Aver coraggio significa sapere di essere sconfitti prima ancora di cominciare, e cominciare egualmente e arrivare fino in fondo, qualsiasi cosa accada. E' raro vincere in questi casi, ma qualche volta succede" (Il Buio oltre la siepe).

Metti una sera con gli amici del bar e capisci quanto è importante... la cultura del rugby.

Entrare al bar per condividere, non per dividere (Il sommo Beppone).

Nex time... Good Game... Nice try... Seh seh avemo capito...
tafano
Messaggi: 1994
Iscritto il: 28 set 2007, 15:24
Contatta:

Re: La prima Italia di Brunel

Messaggio da tafano »

Da Planetrugby, intervista a Brunel
The 21-year-old Gori is part of a youthful looking backline picked by Brunel, even though he is third choice at his club Treviso, behind Tobias Botes and Fabio Semezato, both starting on the bench at the Stade de France.
But Brunel says that is because he wants to use Gori's speed of distribution.
"That's the decision for this match but the spirit we want in this position is a player who is quick getting to the breakdown to speed up play," said the Frenchman.
"Gori has this. Last year he had a different role nearer to the breakdown, he had a lot of work to do and it was difficult to get this speed.
"Our mission is to give more confidence to the backs and a different balance to the team."
Il 21enne Gori è uno dei tanti giovani scelti da Brunel per la 3/4, è la terza scelta nel suo club Treviso, dietro a Botes e Semenzato che partiranno dalla panchina.
Ma Brunel sostiene di aver scelto Gori per la sua velocità nel distribuire l'ovale.

"Questa è la mia decisione per questo match ed è lo spirito che vogliamo in quel ruolo: un giocatore che sia veloce ad andare al breakdown e velocizzare il gioco.
Gori ha questa capacità. L'anno scorso aveva un ruolo diverso vicino al breakdown, aveva molto lavoro da fare ed era difficile avere velocità.
La nostra missione è dare più confidenza ai trequarti e un bilanciamento diverso alla squadra.
http://illinkpiubellodelmondo.com/ : un blog da non leggere.
tafano
Messaggi: 1994
Iscritto il: 28 set 2007, 15:24
Contatta:

Re: La prima Italia di Brunel

Messaggio da tafano »

Da Rugby365.com:
Brunel insisted he had total confidence in his young guns, particularly 21-year-old Venditti.
"He's a player with potential, he has speed and power and he's young," said Brunel, who also explained why Canale has been left on the bench.
"We need more potential and also greater cohesion because Benvenuti and Sgarbi play together [at Treviso], whereas Canale has been a bit injured.
"He should be able to come in and use his experience. The many youngsters will give a different vision to start us on a different path."
......
Botes is first-choice scrumhalf at Treviso with Fabio Semenzato, also on the bench against France, second-choice, Gori is only third-choice at club level.
But Brunel has his own ideas and intends to follow them, with Botes not even being considered as a scrumhalf.
"I've not brought him in to compete with the scrum-halves. He's a fly-half and a kicker but then we'll see how things go throughout the tournament," said the Frenchman.
"Our problem is more finding potential at fly-half rather than at scrum-half, where we have more choices with Semenzato, Gori and [Tito] Tebaldi."
Brunel ha rimarcato di avere totale confidenza nei suoi giovani, in particolare sul 21enne Venditti.
"E' un giocatore con del potenziale, ha velocità e potenza, ed è giovane." ha detto Brunel, che ha anche spiegato l'omissione di Canale dai titolari.
"Abbiamo bisogno di più potenza, ma anche di più coesione, Sgarbi e Benvenuti giocano insieme, mentre Canale ha avuto un leggero infortunio.
Dovrebbe riuscire a entrare e usare la sua esperienza. I tanti giovani ci danno un diverso modo di vedere le cose e approcciare nuove vie."
...
Botes è il mm titolare a Treviso con Semenzato ,in panca in Francia, come seconda scelta. Gori è solamente la terza scelta.
Ma Brunel ha altre idee e intende seguirle, non considera Botes come mm.
"Non ho portato Tobias per un posto a mm. E' un'apertura e un calciatore, poi vedremo come vanno le cose durante il torneo.
Il problema è più trovare candidati aperture che mediani di mischia, dove abbiamo più scelta con Semenzato, Gori e Tebaldi."
http://illinkpiubellodelmondo.com/ : un blog da non leggere.
Avatar utente
andrea12
Messaggi: 1434
Iscritto il: 2 lug 2008, 16:32

Re: La prima Italia di Brunel

Messaggio da andrea12 »

"Questa è la mia decisione per questo match ed è lo spirito che vogliamo in quel ruolo: un giocatore che sia veloce ad andare al breakdown e velocizzare il gioco.
Gori ha questa capacità. L'anno scorso aveva un ruolo diverso vicino al breakdown, aveva molto lavoro da fare ed era difficile avere velocità.
La nostra missione è dare più confidenza ai trequarti e un bilanciamento diverso alla squadra."
Questa la dichiarazione di Bruel : mi piace molto. Credo che sia uno dei punti cardine.......sarà buon rugby
Avatar utente
jaco
Messaggi: 8970
Iscritto il: 5 feb 2003, 0:00
Località: san donà di piave

Re: La prima Italia di Brunel

Messaggio da jaco »

JosephK. ha scritto: «Voglio provare a vincere. Sempre. Non mi interessa non prenderle, me ne sbatto di ridurre gli scarti delle sconfitte. Tutti devono attaccare. L’ovale circolare, i due reparti – il pacchetto degli avanti e la cavallerialeggera- incrociarsi e ripartire in continuazione. I ragazzi prenderanno fiducia a giocare in zone in cui non erano troppo abituati ad esprimersi».
Basta con il ‘catenaccio’ ovale degli ultimi anni. È tempo di osare. Con la Francia e il Perpignan ha funzionato.
Una nota e una perplessità.

Ovviamente come tutti mi auguro che JB abbia totalmente ragione: a chi non piacerebbe vedere l'Italia giocare alla grande e magari anche vincere? Quello che mi auguro è che venga lasciato lavorare tranquillamente, perchè non è escluso (realisticamente parlando) che giocando a viso a perto possiamo andare incontro a batoste storiche (non è, secondo me, che Mallet non avesse voglia di giocare, ma quando ha provato a farlo, vedi Twickenham lo scorso anno, ne siamo usciti con le ossa rotte). Speriamo che la FIR (e nel nostro piccolo anche noi) possa sopportare anche qualche rovescio pesante nell'ottica più lungimirante di vedere qualcosa di meglio tra un po' di tempo.

La perplessità è sull'ultima frase relativa al Perpignan: a me sembra francamente che l'USAP non fosse poi così propenso ad "osare" ma avesse il cardine del suo gioco sugli avanti e sulla mischia... un po' come l'Italia di Mallett da cui si è differenziata sui risultati (d'accordo), ma non propio sul piano di gioco... insomma, caro Calandri, il paragone, per me, non c'azzecca troppo...
ektor70
Messaggi: 1
Iscritto il: 2 feb 2012, 12:06

Re: La prima Italia di Brunel

Messaggio da ektor70 »

Vi leggo da anni ma mi sono iscritto solo ora per esprimere la mia gioia. Sono stati 4 anni mallettiani in cui mi sono rovinato il fegato in tv e allo stadio ogni qual volta vedevo tale "garcia" con la divisa azzurra. non credo di esagerare se dico che il 90% delle mete subite dipendevano da tale energumeno col capello rosso il quale aveva l'intelligenza rugbystica di un asino lobotomizzato, qualsiasi pseudofinta, mezzo schema offensivo, decoy runner messo li' per caso causavano il suo piu' che sicuro buco fatale. Un giocatore che peraltro aveva le mani di saponetta e faceva un avanti dopo l'altro. Cosa vedesse Mallet in tale artista della palla persa non mi e' mai stato chiaro. Ma finalmente abbiamo una squadra sensata, fondata sul blocco 3/4 e mediana benetton e con qualche giovane da mandare a fare le ossa.

Perderemo le solite 4 partite, ma con il catenaccio eterno fatto da mischia e ritmi da trincea non saremmo mai e poi andati da nessuna parte. era ora di cambiare. io dico perdiamo di 15/20 a parigi ma con una buona prestazione generale. Sarei contento di sfatare il tabu inglese, loro sono alla frutta e giochiamo all'olimpico davanti a 70 mila persone, potremmo fare il colpaccio.
Poccio
Messaggi: 77
Iscritto il: 29 mar 2011, 11:46

Re: La prima Italia di Brunel

Messaggio da Poccio »

jaco ha scritto: La perplessità è sull'ultima frase relativa al Perpignan: a me sembra francamente che l'USAP non fosse poi così propenso ad "osare" ma avesse il cardine del suo gioco sugli avanti e sulla mischia... un po' come l'Italia di Mallett da cui si è differenziata sui risultati (d'accordo), ma non propio sul piano di gioco... insomma, caro Calandri, il paragone, per me, non c'azzecca troppo...
io mi ricordo un perpignan che giocava un bel po' invece...
Immagine
EVERY DAY I'M SHUFFLIN'
Avatar utente
jaco
Messaggi: 8970
Iscritto il: 5 feb 2003, 0:00
Località: san donà di piave

Re: La prima Italia di Brunel

Messaggio da jaco »

Poccio ha scritto:
jaco ha scritto: La perplessità è sull'ultima frase relativa al Perpignan: a me sembra francamente che l'USAP non fosse poi così propenso ad "osare" ma avesse il cardine del suo gioco sugli avanti e sulla mischia... un po' come l'Italia di Mallett da cui si è differenziata sui risultati (d'accordo), ma non propio sul piano di gioco... insomma, caro Calandri, il paragone, per me, non c'azzecca troppo...
io mi ricordo un perpignan che giocava un bel po' invece...
Può essere, non è che abbia visto tutte queste partite, ma quelle che ho visto non mi hanno dato l'idea di una squadra "champagne" (probabilmente, comunque, sbaglio).
In ogni caso non ho detto che Perpignan giocasse male, anzi tutt'altro, ma non così particolarmente spumeggiante (il che, per inteso, è solo un bene per noi).
Rispondi