La prima Italia di Brunel
Moderatore: Emy77
- diddi
- Messaggi: 2482
- Iscritto il: 28 feb 2006, 0:00
- Località: Roma
Re: La prima Italia di Brunel
Ho sempre criticato il "gioco" impostato da Berbizier per la Nazionale.
Tuttavia secondo me i suoi meriti sopravanzano le magagne. Prima di giudicare, bisognerebbe calarsi nuovamente in quel periodo. La Nazionale era disastrata, Kirwan, lanciando anche meritoriamente molti giovani, aveva indispettito i senatori, in primis Troncon che aveva rinunciato all'azzurro. Venivamo da anni di gestione ottimisticamente proiettata verso un futuro luminoso, che però si scontrava con la dura attualità di sconfitte vistose e cocenti. In quel contesto, l'impietosa pragmaticità di BBZ ha funzionato come un toccasana quasi miracoloso: poche cose semplici ma ben fatte, mischia potente, placcaggi bassi, molto piede e molta corsa, pressione difensiva asfissiante... Magari a fine gara e a fine torneo eravamo spompati, ma per un'ora eravamo in partita e gli altri se la facevano sotto (nel 2006 i galletti erano nel panico più completo), il che era di un certo sollievo per me dopo anni di magerrime figure. E' vero e confermo che la gestione BBZ non era tale da dare luminose prospettive future al movimento; ma la sua insostituibile funzione fu di farlo tornare in contatto con la realtà e non con i suoi sogni di gloria. Di questo gli sarò eternamente grato.
Per quanto riguarda l'ingloriosa fine del suo mandato, ritengo, ma è solo una mia opinione, che, una volta ottenuto l'agognato contratto in Francia col Racing, abbia allentato la presa sul gruppo, che si è ritrovato in balia delle sue contraddizioni interne tra divisione in gruppi "etnici" e nuove candidature per la leadership. E' una macchia sul suo operato, che però a mio avviso non basta ad oscurarne la figura.
Per quanto riguarda la cattiva risposta alla haka, è vero anche che lo stringersi in cerchio prima dell'incontro era un rito pre-partita abituale dei nostri. Io non lo considero neppure un "girare le spalle", piuttosto la contrapposizione di un rito a un altro rito. Ammetto però che la scelta fu infelice e lasciò una sensazione sgradevole. Del resto, la scontammo amaramente.
Tuttavia secondo me i suoi meriti sopravanzano le magagne. Prima di giudicare, bisognerebbe calarsi nuovamente in quel periodo. La Nazionale era disastrata, Kirwan, lanciando anche meritoriamente molti giovani, aveva indispettito i senatori, in primis Troncon che aveva rinunciato all'azzurro. Venivamo da anni di gestione ottimisticamente proiettata verso un futuro luminoso, che però si scontrava con la dura attualità di sconfitte vistose e cocenti. In quel contesto, l'impietosa pragmaticità di BBZ ha funzionato come un toccasana quasi miracoloso: poche cose semplici ma ben fatte, mischia potente, placcaggi bassi, molto piede e molta corsa, pressione difensiva asfissiante... Magari a fine gara e a fine torneo eravamo spompati, ma per un'ora eravamo in partita e gli altri se la facevano sotto (nel 2006 i galletti erano nel panico più completo), il che era di un certo sollievo per me dopo anni di magerrime figure. E' vero e confermo che la gestione BBZ non era tale da dare luminose prospettive future al movimento; ma la sua insostituibile funzione fu di farlo tornare in contatto con la realtà e non con i suoi sogni di gloria. Di questo gli sarò eternamente grato.
Per quanto riguarda l'ingloriosa fine del suo mandato, ritengo, ma è solo una mia opinione, che, una volta ottenuto l'agognato contratto in Francia col Racing, abbia allentato la presa sul gruppo, che si è ritrovato in balia delle sue contraddizioni interne tra divisione in gruppi "etnici" e nuove candidature per la leadership. E' una macchia sul suo operato, che però a mio avviso non basta ad oscurarne la figura.
Per quanto riguarda la cattiva risposta alla haka, è vero anche che lo stringersi in cerchio prima dell'incontro era un rito pre-partita abituale dei nostri. Io non lo considero neppure un "girare le spalle", piuttosto la contrapposizione di un rito a un altro rito. Ammetto però che la scelta fu infelice e lasciò una sensazione sgradevole. Del resto, la scontammo amaramente.
Peterino
Chi sa fa, chi non sa insegna a fare
Chi sa fa, chi non sa insegna a fare
-
loverthetop_86
- Messaggi: 2604
- Iscritto il: 14 apr 2011, 23:25
Re: La prima Italia di Brunel
Io rispondo solo ora (PC rotto, lavoro, donna
), ma vorrei far notare una cosa: le 3 Nazionali con il ct debuttante hanno una cosa in comune: tutte e tre hanno deciso di puntare, tra i trequarti, su una spina dorsale ben definita: Lancaster punta sul collettivo Saracens, Saint-André sul Clermont, Brunel sul Treviso. Penso che per l'Italia sia stata la scelta più intelligente da questo punto di vista. Con una nuova gestione tecnica avevamo bisogno di un appiglio quantomeno solido, e le cerniere dei mediani e dei centri biancoverdi sono lì per questo, secondo me.
Le terze messe in campo non penso siano discutibili, è un reparto di livello assoluto, e credo che difficilmente subiremo piallate lì a meno di una giornata nera di Parisse.
Capitolo secondo: secondo me è la scelta giusta. Van Zyl è uno dei pochi giocatori che, come dice Munari, è in grado di comandare la touche. L'altro è Bortolami, in panchina pronto a entrare. Se ci pensate, con le dovute proporzioni, sono quei giocatori che Munari durante le partite del Sudafrica chiamava "l'alpino" (Matfield, il leader) e "il mulo" (Bakkies Botha).
Ho una perplessità sulla prima linea: Brunel, portandosi in panchina Cittadini, vorrebbe preservare almeno in parte Castro anche per le prossime partite, ma io non sono così convinto che Lo Cicero possa tenere tutti gli 80 minuti. E se non dovesse tenere, con il conseguente spostamento di Cittadini o Castro a sx la mischia potrebbe cedere. Io mi sarei portato ANCHE Rizzo in panchina, sacrificando Semenzato e puntando sulla duttilità di Botes in panchina, ma mi attengo a una regola non scritta: "il ct non sono io e non discuto quel che decide".
Le terze messe in campo non penso siano discutibili, è un reparto di livello assoluto, e credo che difficilmente subiremo piallate lì a meno di una giornata nera di Parisse.
Capitolo secondo: secondo me è la scelta giusta. Van Zyl è uno dei pochi giocatori che, come dice Munari, è in grado di comandare la touche. L'altro è Bortolami, in panchina pronto a entrare. Se ci pensate, con le dovute proporzioni, sono quei giocatori che Munari durante le partite del Sudafrica chiamava "l'alpino" (Matfield, il leader) e "il mulo" (Bakkies Botha).
Ho una perplessità sulla prima linea: Brunel, portandosi in panchina Cittadini, vorrebbe preservare almeno in parte Castro anche per le prossime partite, ma io non sono così convinto che Lo Cicero possa tenere tutti gli 80 minuti. E se non dovesse tenere, con il conseguente spostamento di Cittadini o Castro a sx la mischia potrebbe cedere. Io mi sarei portato ANCHE Rizzo in panchina, sacrificando Semenzato e puntando sulla duttilità di Botes in panchina, ma mi attengo a una regola non scritta: "il ct non sono io e non discuto quel che decide".
https://www.facebook.com/anonimapiloni
Vincitore del Premio Nostradamus 2022
"Co te mori, no te se de essar morto, no te soffri, ma par chealtri a xe dura.
Co te si mona xe a stessa roba."
(Antico detto veneto)
Vincitore del Premio Nostradamus 2022
"Co te mori, no te se de essar morto, no te soffri, ma par chealtri a xe dura.
Co te si mona xe a stessa roba."
(Antico detto veneto)
- diddi
- Messaggi: 2482
- Iscritto il: 28 feb 2006, 0:00
- Località: Roma
Re: La prima Italia di Brunel
A costo di ripetermi e pur condividendo le perplessità sui limiti attuali del giocatore, ribadisco però che Venditti non è semplicemente grosso, ma GROSSO E VELOCE. Forse leggermente macchinoso in partenza, ma più o meno come un Malzieu non ha lo spunto inziale di un Clerc, per capirci e fatte le dovute proporzioni. Giocatori di QUEL fisico con QUELLA velocità sono assolutamente rari e non vanno dispersi, ma coltivati, anche a costo di qualche errore.Regbyforevar ha scritto:Temo abbia pero' preso un abbaglio su Venditti, come molti di voi hanno gia' scritto.
Lo vedo fin dalle giovanili: grosso, ma ... qualcuno sopra ha scritto rugbysticamente ignorante (soprttutto a questi livelli), io aggiungo anche tecnicamente molto lacunoso. Non e' un giocatore da nazionale in generale, tanto meno da 6 nazioni.
Magari avrò memoria corta o una visione selettiva, ma tutte queste "cazzate" da parte di McLean non le ho notate. Certo, se farsi infilare da un rugbysta di alto livello nell'1 contro 1 è "una cazzata", allora ne ha fatte tante. Ma quale estremo o ala non è mai stato saltato?Regbyforevar ha scritto:Tra i "vecchi" confermo anch'io i dubbi su McLean: puo' fare buone cose con la stessa facilita' con cui fa cazzate, e a questo livello, all'ala, ogni cazzata e' una meta presa o una meta non fatta.
Peterino
Chi sa fa, chi non sa insegna a fare
Chi sa fa, chi non sa insegna a fare
-
paga1
- Messaggi: 496
- Iscritto il: 9 nov 2008, 9:56
Re: La prima Italia di Brunel
Ricordatevi sempre che i tifosi allo stadio sono andati in massa grazie all'Italia di PB e per fortuna non sono calati nonostante l'Italia di NM.
-
Ale_86
- Messaggi: 1501
- Iscritto il: 24 set 2006, 20:29
- Località: Copenhagen/Boston
Re: La prima Italia di Brunel
Quoto. Se c'é una caratteristica di McLean é che é un giocatore solido, che non fa errori, e che raramente fa exploits - ma quando li fa, li fa seriamente. Semmai stando in ambito TV una descrizione del genere si potrebbe fare per Williams. McLean é l'esatto opposto. Non ha uno scatto bruciante, ma ha una ottima visione di gioco e raramente va in palla.diddi ha scritto:Magari avrò memoria corta o una visione selettiva, ma tutte queste "cazzate" da parte di McLean non le ho notate. Certo, se farsi infilare da un rugbysta di alto livello nell'1 contro 1 è "una cazzata", allora ne ha fatte tante. Ma quale estremo o ala non è mai stato saltato?Regbyforevar ha scritto:Tra i "vecchi" confermo anch'io i dubbi su McLean: puo' fare buone cose con la stessa facilita' con cui fa cazzate, e a questo livello, all'ala, ogni cazzata e' una meta presa o una meta non fatta.
-
aperturaestremo
- Messaggi: 2109
- Iscritto il: 24 ago 2011, 18:12
- Località: Pisa/Roma
Re: La prima Italia di Brunel
Sono d'accordo con te sia su Venditti (vediamolo all'opera in nazionale prima di demolirlo, e poi e' un po' come me: lento in partenza ma quando prende velocita' difficile da fermare), che su McLean, non lo ritengo un'intelligenza eccelsa, ma e' un giocatore affidabile, chiaro non parliamo di un fuoriclasse ma nemmeno di un buco perenne in difesa. In disaccordo invece sul tuo post precendente su Berbizier, ai tempi io vivevo a Birmingham, vedevo l'Italia in trasferta e respiravo l'ambiente rugbistico inglese e britannico, e non e' che noi durante quel periodo fossimo particolarmente stimati o rispettati (vado comunque controcorrente: la miglior partita dell'Italia BBZ fu quella a Twickenham 2007, perdemmo, ma capii che potevamo battere la Scozia). La Haka andava guardata in faccia poi si poteva fare un cerchio veloce dopo. Secondo me con Mallett abbiamo guadagnato molta credibilita' e rispetto internazionale, a dispetto di scelte discutibili (Masi 10 o Mauro Bergamasco 9 a Twickenham). E poi -questo e' un mio pallino- Scozia (sia pure solo in casa) e Galles li avevamo gia' battuti, la vittoria contro la Francia, anche per come e' arrivata (eravamo sotto 9-18, abbiamo reagito, abbiamo giocato bene e anche alla manom e' diverso da fare 3 mete d'interecetto all'inizio e poi difendersi e sfruttare gli errori dell'avversario) e' senza prezzo. Faro' un monumento all'allenatore che ci fara' battere per la prima volta la mia Inghilterra. Poi concordo con chi afferma che Mallett forse ha perso due anni a capire l'Italia -e nel secondo anche ad adattarsi alle maledette ELV- ecco perche' altri due gliene avrei accordati volentieri.diddi ha scritto:A costo di ripetermi e pur condividendo le perplessità sui limiti attuali del giocatore, ribadisco però che Venditti non è semplicemente grosso, ma GROSSO E VELOCE. Forse leggermente macchinoso in partenza, ma più o meno come un Malzieu non ha lo spunto inziale di un Clerc, per capirci e fatte le dovute proporzioni. Giocatori di QUEL fisico con QUELLA velocità sono assolutamente rari e non vanno dispersi, ma coltivati, anche a costo di qualche errore.Regbyforevar ha scritto:Temo abbia pero' preso un abbaglio su Venditti, come molti di voi hanno gia' scritto.
Lo vedo fin dalle giovanili: grosso, ma ... qualcuno sopra ha scritto rugbysticamente ignorante (soprttutto a questi livelli), io aggiungo anche tecnicamente molto lacunoso. Non e' un giocatore da nazionale in generale, tanto meno da 6 nazioni.
Magari avrò memoria corta o una visione selettiva, ma tutte queste "cazzate" da parte di McLean non le ho notate. Certo, se farsi infilare da un rugbysta di alto livello nell'1 contro 1 è "una cazzata", allora ne ha fatte tante. Ma quale estremo o ala non è mai stato saltato?Regbyforevar ha scritto:Tra i "vecchi" confermo anch'io i dubbi su McLean: puo' fare buone cose con la stessa facilita' con cui fa cazzate, e a questo livello, all'ala, ogni cazzata e' una meta presa o una meta non fatta.
-
Regbyforevar
- Messaggi: 33
- Iscritto il: 31 mag 2009, 23:28
Re: La prima Italia di Brunel
Se era cosi' solido sarebbe stato estremo al posto di Masi, che e', vicerversa, un esempio di costanza e solidita'.diddi ha scritto:A costo di ripetermi e pur condividendo le perplessità sui limiti attuali del giocatore, ribadisco però che Venditti non è semplicemente grosso, ma GROSSO E VELOCE. Forse leggermente macchinoso in partenza, ma più o meno come un Malzieu non ha lo spunto inziale di un Clerc, per capirci e fatte le dovute proporzioni. Giocatori di QUEL fisico con QUELLA velocità sono assolutamente rari e non vanno dispersi, ma coltivati, anche a costo di qualche errore.Regbyforevar ha scritto:Temo abbia pero' preso un abbaglio su Venditti, come molti di voi hanno gia' scritto.
Lo vedo fin dalle giovanili: grosso, ma ... qualcuno sopra ha scritto rugbysticamente ignorante (soprttutto a questi livelli), io aggiungo anche tecnicamente molto lacunoso. Non e' un giocatore da nazionale in generale, tanto meno da 6 nazioni.
Non dubito che una volta lanciato, con il fisico che si ritrova, possa essere potente e in qualche modo veloce, ma un ala deve prima essere rapida nei 10/15 m e, come dici tu, lui e' quantomeno macchinoso. D'altronde non puo' certo giocare centro, per le lacune tecniche e di visione che ha, almeno ad oggi. Io lo trovo un rischio eccessivo, fermo restando che tutti possono migliorarsi.
Magari avrò memoria corta o una visione selettiva, ma tutte queste "cazzate" da parte di McLean non le ho notate. Certo, se farsi infilare da un rugbysta di alto livello nell'1 contro 1 è "una cazzata", allora ne ha fatte tante. Ma quale estremo o ala non è mai stato saltato?Regbyforevar ha scritto:Tra i "vecchi" confermo anch'io i dubbi su McLean: puo' fare buone cose con la stessa facilita' con cui fa cazzate, e a questo livello, all'ala, ogni cazzata e' una meta presa o una meta non fatta.
Quando parlo di cazzate (in termine bonario, ovviamente) non mi riferisco tanto alla fase passiva, bensi' quando ha palla in mano. E' capitato, e non di rado, che abbia incasinato la squadra con scelte di gestione della palla quantomeno dubbie, tanto quanto e' stato talvolta protagonista di azioni fantastiche.
McLean ha il mio massimo rispetto, ma avrei provato qualcun'altro all'ala.
-
LukeK27
- Messaggi: 601
- Iscritto il: 12 ago 2008, 14:58
- Località: Gorizia, FVG
Re: La prima Italia di Brunel
Visto che siamo pieni di alternative di qualità all'ala...Regbyforevar ha scritto: Se era cosi' solido sarebbe stato estremo al posto di Masi, che e', vicerversa, un esempio di costanza e solidita'.
Quando parlo di cazzate (in termine bonario, ovviamente) non mi riferisco tanto alla fase passiva, bensi' quando ha palla in mano. E' capitato, e non di rado, che abbia incasinato la squadra con scelte di gestione della palla quantomeno dubbie, tanto quanto e' stato talvolta protagonista di azioni fantastiche.
McLean ha il mio massimo rispetto, ma avrei provato qualcun'altro all'ala.
L'unica alternativa era Toniolatti, visto che Botes è considerato da Brunel come apertura. Tatticamente ritengo che abbia molto più senso affiancare McLean a Masi, per colmare le poche lacune di quest'ultimo ad estremo. Brunel ha cercato di andare sul sicuro, giochiamo in Francia, non in casa contro la Russia, mi pare più che condivisibile la formazione da lui scelta!
-
Wooden
- Messaggi: 948
- Iscritto il: 26 mar 2010, 11:38
Re: La prima Italia di Brunel
Non voglio dilungarmi molto, ma sono contento per le scelte di Brunel.
Credo sia la migliore nazionale possibile al momento, gli avanti sono gli stessi di Mallett perchè effettivamente sono i migliori, i tre quarti invece sono stati completamente cambiati, ognuno al suo posto, per la prima volta da tempo le ali non sono dei centri adattati, mediana ok, piazzatori abbastanza affidabili.
Questo non vuol dire che sarà il migliore 6N di sempre o che magari non le buscheremo ancora di 40 punti, ma almeno è stata messa gente al posto giusto e sono fiducioso.
Credo sia la migliore nazionale possibile al momento, gli avanti sono gli stessi di Mallett perchè effettivamente sono i migliori, i tre quarti invece sono stati completamente cambiati, ognuno al suo posto, per la prima volta da tempo le ali non sono dei centri adattati, mediana ok, piazzatori abbastanza affidabili.
Questo non vuol dire che sarà il migliore 6N di sempre o che magari non le buscheremo ancora di 40 punti, ma almeno è stata messa gente al posto giusto e sono fiducioso.
- Burbero
- Messaggi: 284
- Iscritto il: 14 giu 2007, 14:36
- Località: Genova (Superba Serenissima Repubblica di)
Re: La prima Italia di Brunel
... quindi Le Monde du Rugby è parigino?gab ha scritto:concordo con luqa. troppo spesso il gioco degli stereotipi di cui tutti siamo vittime e carnefici al tempo stesso (noi mandolinari e mafiosi, i cugini francesi spocchiosi e supponenti) porta fuori strada. chi conosce un po' la francia sa bene che l'indole del midi è diversa da quella dei parigini. Per quel che ho potuto, sia pure indirettamente, constatare, baffo Brunel è un uomo curioso di conoscere l'Italia e le sue tante contrade, e non un tipo convinto di essere il governatore di una colonia (rugbistica), come invece talvolta faceva supporre il pur bravo predecessore.
http://www.repubblica.it/sport/rugby/20 ... -29221956/
non saranno spocchiosi e neanche supponenti ma forse un po' smemorati circa le loro origini rugbistiche nel 5 nazioni sì
“They showed resilience and they showed bravery, and above all that they showed ability. And they went after Scotland with accuracy and flair, and delivered the big scores when they needed… and in the end so often it’s swung against them but not on this day in Rome. Not on this day! They have held firm...” o qualcosa del genere in lingua vernacula Britannica. Nell'etere, 9 marzo 2024, intorno a las cinco de la tarde.
-
yeti
- Messaggi: 4197
- Iscritto il: 1 apr 2003, 0:00
- Località: Saarbruecken (Germania)
Re: La prima Italia di Brunel
Trattandosi di "Repubblica" (vedi le mirabolanti sciempiaggini di Tarquini) e in genere della stampa italiana, sarei sempre molto attento a controllare le fonti originali, casomai ci fosse....come dire.....una libera associazione di parole e concetti (d'altronde per quanto riguarda questo aspetto, l'Italia ora si trova al 61. posto, dietro alla Guyana...). Magari questa volta è vero, però ora non ho voglia di controllare.Burbero ha scritto:... quindi Le Monde du Rugby è parigino?gab ha scritto:concordo con luqa. troppo spesso il gioco degli stereotipi di cui tutti siamo vittime e carnefici al tempo stesso (noi mandolinari e mafiosi, i cugini francesi spocchiosi e supponenti) porta fuori strada. chi conosce un po' la francia sa bene che l'indole del midi è diversa da quella dei parigini. Per quel che ho potuto, sia pure indirettamente, constatare, baffo Brunel è un uomo curioso di conoscere l'Italia e le sue tante contrade, e non un tipo convinto di essere il governatore di una colonia (rugbistica), come invece talvolta faceva supporre il pur bravo predecessore.
http://www.repubblica.it/sport/rugby/20 ... -29221956/
non saranno spocchiosi e neanche supponenti ma forse un po' smemorati circa le loro origini rugbistiche nel 5 nazioni sì
-
JosephK.
- Messaggi: 10119
- Iscritto il: 28 ago 2007, 18:19
Re: La prima Italia di Brunel
TRa l'altro non erano gli stessi dell'articolo "comico" per i mondiali in cui dicevano che avremmo vinto grazie alla mafia?
"Volevo che tu imparassi una cosa: volevo che tu vedessi che cosa è il vero coraggio, tu che credi che sia rappresentato da un uomo col fucile in mano. Aver coraggio significa sapere di essere sconfitti prima ancora di cominciare, e cominciare egualmente e arrivare fino in fondo, qualsiasi cosa accada. E' raro vincere in questi casi, ma qualche volta succede" (Il Buio oltre la siepe).
Metti una sera con gli amici del bar e capisci quanto è importante... la cultura del rugby.
Entrare al bar per condividere, non per dividere (Il sommo Beppone).
Nex time... Good Game... Nice try... Seh seh avemo capito...
Metti una sera con gli amici del bar e capisci quanto è importante... la cultura del rugby.
Entrare al bar per condividere, non per dividere (Il sommo Beppone).
Nex time... Good Game... Nice try... Seh seh avemo capito...
- greg70
- Messaggi: 2443
- Iscritto il: 25 feb 2005, 0:00
- Località: turro - podenzano - piacenza (un posto in mezzo alla campagna)
Re: La prima Italia di Brunel
La partita dell'U20 è stata cancellata per il campo ghiacciato...
Per carità domani giocano al pomeriggio, ma ci sono rischi analoghi?
Ciao.
Per carità domani giocano al pomeriggio, ma ci sono rischi analoghi?
Ciao.
-
yeti
- Messaggi: 4197
- Iscritto il: 1 apr 2003, 0:00
- Località: Saarbruecken (Germania)
Re: La prima Italia di Brunel
Al limite ce la giochiamo a hockey. Lì dovremmo batterli.greg70 ha scritto:La partita dell'U20 è stata cancellata per il campo ghiacciato...
Per carità domani giocano al pomeriggio, ma ci sono rischi analoghi?
Ciao.
- Hap
- Messaggi: 6710
- Iscritto il: 3 feb 2010, 16:49
Re: La prima Italia di Brunel
Altrimenti tutti a Torino. Allo Juventus Stadium si gioca con qualsiasi condizione atmosfericayeti ha scritto:Al limite ce la giochiamo a hockey. Lì dovremmo batterli.greg70 ha scritto:La partita dell'U20 è stata cancellata per il campo ghiacciato...
Per carità domani giocano al pomeriggio, ma ci sono rischi analoghi?
Ciao.
Agli amici che compaiono dagli abissi di internet solo quando l'Italia le prende, gustando il momento con rara intensità: grazie.
Grazie.
Grazie perché mi avete fatto capire il senso di tutti quei video porno in cui i mariti si sollazzano vedendo la moglie soddisfatta da un estraneo.
Grazie.
Grazie perché mi avete fatto capire il senso di tutti quei video porno in cui i mariti si sollazzano vedendo la moglie soddisfatta da un estraneo.