madflyhalf ha scritto:Toh visto che oggi ho un po' di tempo, metto anche la seconda immagine
Rosso:
Bortolami (credo), passaggio, palla, proseguimento ideale.
Primo difensore utile, Charlie Hodgson, già di corsa lanciato
Due pseudo-ipotetiche linee di difesa, che si stavano riformando
Giocatore inglese che schizza lontano per andare a coprire dove Masi voleva calciare.
Verde:
I, II e III sono i giocatori italiani, utili nello spazio a spostare la palla al largo (II, Canale, ha le braccia larghe perché ha già capito cosa bisognava fare)
spazio libero, liberissimo e mal coperto dagli inglesi!
ipotetica direzione di sviluppo del gioco nel caso in cui i giocatori
gialli IV e V si rischierino e tornino disponibili sia per verticalizzare, che per dare sostegno in caso di allargamento
Palla dietro 15m al giocatore che poteva avere l'unica possibile pressione in 65m di larghezza, per calciare.
Scusa, va bene tutto, ma per produrre tutte queste elocubrazioni quanti minuti hai passato ad analizzare il video da tutti gli angoli possibili ed immaginabili, ovviamente, dall'alto ed al calduccio.
Ora, è vero che il Bortola l'è ancha un bel lungagnon, ma il suo punto di vista non era certo il tuo e molto più vicino alla brughiera gelata, gli occhi solo davanti e, probabilmente, anche un po' appannati dal freddo, la paura di un paio di mastini alle calcagna che gli offrivano al massimo 1/2 secondi per decidere il da farsi ed un solo uomo libero in un triangolo visivo di 80°circa, Masi che a confronto aveva una piena visione del campo di gioco verso il quale orientarsi e 3/4 secondi da giocarsi per decidere il cosa fare. Inutile cercare il caprio espiatorio, l'errore, in quel momento, è di tutta la squadra che, nonostante una situazione positiva di cattura dell'ovale agli inglesi è andata completamente in pallone, facendosi prendere dal panico, con la mediana completamente fuori posizione, i contendenti in ruck caotici ed in apnea e Masi, probabilmente impreparato, forse sorpreso nel arrivare un palla che da tutt'altra parte sarebbe dovuta andare. Ha ragione Brunel, bisogna saper gestire il vantaggio conquistato, consapevoli che nessuna squadra a questi livelli si arrende facilmente, ma, anzi, si esalta proprio nella difficoltà.